ºÝºÝߣshows by User: ElyanDebora / http://www.slideshare.net/images/logo.gif ºÝºÝߣshows by User: ElyanDebora / ºÝºÝߣShare feed for ºÝºÝߣshows by User: ElyanDebora https://public.slidesharecdn.com/v2/images/profile-picture.png Lo so io, fui appeso al tronco sferzato dal vento per nove intere notti, ferito di lancia e consegnato a Óðinn, io stesso a me stesso, su quell'albero che nessuno sa dove dalle radici s'innalzi. Con pane non mi saziarono né con corni [mi dissetarono]. Guardai in basso, feci salire le rune, chiamandole lo feci, e caddi di là. Nove terribili incantesimi ricevetti dall'illustre figlio di Bölþorn, padre di Bestla, e un sorso ottenni del prezioso idromele attinto da Óðrørir. Ecco io presi a fiorire e diventai saggio, a crescere e farmi possente. Parola per me da parola trassi con la parola, opera per me da opera trassi con l'opera.