È probabile che il 4 febbraio 1978 Simone Medri sia stato mandato da un essenza dell’Internet futuro come un uomo ragno in abiti, e occhiali da sole, civili.
A 8 anni chiede a Babbo Natale un Commodore64, gli viene regalato pensando che ci giocherà . Lui, senza dare troppo nell’occhio, si mette a progammarlo in basic.
Parla l’unica lingua che fa parlare tra loro le altre lingue del mondo: il flusso digitale. È quasi certo che il suo alfabeto dell’anima abbia un codice binario ma non è affatto di quelli che vedono le cose o bianche o nere anzi, appena può, le dipinge di tutti i colori, a olio o con l’acrilico senza mai dimenticare il suo amato photoshop che usa con la sua batter