Le tecnologie didattiche nella classe di lingua italiana per stranieri. Il ca...Alessandra Giglio
油
UniMoodleMoot 2007, 18-19 ottobre 2007, Genova.
際際滷 della presentazione sul Progetto Marco Polo dell'Universit di Genova: le tecnologie didattiche nella classe di italiano per cinesi.
Percorsi di me 2.0 a scuola emanuela fanelliMED Lazio
油
Presentazione del workshop "Percorsi di ME 2.0 a scuola" a cura di Emanuela Fanelli, media educator e insegnante. Master in Multimedia Education presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dellUniversit La Sapienza di Roma. Esperta Ict e Web 2.0, si occupa di attivit di progettazione e tutoring per corsi di alta formazione e laboratori di Media education nelle scuole di Roma e provincia.
presentato al convegno " IT.L2 nella Scuola, nelle Universit, nella Scuola e sul territorio, Universit del Piemonte Orientale", Vercelli, 12-13.11.2010
Montessori dall'italia alla silicon valley, andata e ritornoAldo Arbore
油
Montessori reloaded: dallItalia a Mountain View, andata e ritorno - Percorsi e strumenti di sviluppo delle competenze digitali
in ambiente didattico montessoriano.
Tesi conclusiva del Corso di Differenziazione Didattica Montessori
Indirizzo Scuola Primaria
Carpi, 2013 2015
- - - -
bit.ly/montessorireloaded
Progettazione di un intervento formativo: utilizzare i social software nella ...irenegiacomazzi
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Il seguente lavoro descrive le fasi di un intervento formativo atto ad educare all'uso e all'applicazione dei social software nell'ambito della didattica scolastica.
Alessandra Anichini_Insegnare a leggere e scrivere (digitale)DWLab
油
Presentazione utilizzata da Alessandra Anichini, ricercatrice presso lINDIRE, a supporto del suo intervento 'Insegnare a leggere e scrivere (digitale), tenutosi nella prima giornata di studio sul testo digitale "Digital Writing #1 Vecchi e nuovi scenari della scrittura/lettura", organizzata dal Communication Strategies Lab (CSL) presso l'Universit degli Studi di Firenze l'8 febbraio 2014
Lezione svolta in data 10/X/2009: "Formarsi con l'e-learing", all'interno del corso "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica umanistica, Universit di Pisa
Non basta dire formato digitale. Il problema, ancora irrisolto, dei libri d...ricaduta
油
HANDImatica 2012
Iacopo Balocco
Non basta dire formato digitale. Il problema, ancora irrisolto, dei libri di testo per tutti
Venerd狸 23 novembre 2012, 11:30 - 13:30
Il contributo dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) per migliorare la qualit dellinclusione nelle scuole
Seminario in Teatro Trentini
Competenze digitali per la comunit professionale degli insegnanteanafesto
油
"Il valore delle competenze informatiche e le certificazioni nella Scuola e nel mondo del lavoro".
Convegno organizzato da AICA in collaborazione con USR per il Veneto e ANSAS - Veneto.
Padova, ITIS "Francesco Severi", 29/11/2010
Lancenigo (TV), ITIS "Max Plank", 30/11/2010
Per la riqualificazione e la rigenerazione delle aree dismesse di Porto Margheraanafesto
油
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilit: il caso di Porto Marghera
Emma Scalabrin, Sara Zarifian, Nita Islam
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
Montessori dall'italia alla silicon valley, andata e ritornoAldo Arbore
油
Montessori reloaded: dallItalia a Mountain View, andata e ritorno - Percorsi e strumenti di sviluppo delle competenze digitali
in ambiente didattico montessoriano.
Tesi conclusiva del Corso di Differenziazione Didattica Montessori
Indirizzo Scuola Primaria
Carpi, 2013 2015
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bit.ly/montessorireloaded
Progettazione di un intervento formativo: utilizzare i social software nella ...irenegiacomazzi
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Il seguente lavoro descrive le fasi di un intervento formativo atto ad educare all'uso e all'applicazione dei social software nell'ambito della didattica scolastica.
Alessandra Anichini_Insegnare a leggere e scrivere (digitale)DWLab
油
Presentazione utilizzata da Alessandra Anichini, ricercatrice presso lINDIRE, a supporto del suo intervento 'Insegnare a leggere e scrivere (digitale), tenutosi nella prima giornata di studio sul testo digitale "Digital Writing #1 Vecchi e nuovi scenari della scrittura/lettura", organizzata dal Communication Strategies Lab (CSL) presso l'Universit degli Studi di Firenze l'8 febbraio 2014
Lezione svolta in data 10/X/2009: "Formarsi con l'e-learing", all'interno del corso "Laboratorio di scrittura professionale", Corso di laurea Informatica umanistica, Universit di Pisa
Non basta dire formato digitale. Il problema, ancora irrisolto, dei libri d...ricaduta
油
HANDImatica 2012
Iacopo Balocco
Non basta dire formato digitale. Il problema, ancora irrisolto, dei libri di testo per tutti
Venerd狸 23 novembre 2012, 11:30 - 13:30
Il contributo dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) per migliorare la qualit dellinclusione nelle scuole
Seminario in Teatro Trentini
Competenze digitali per la comunit professionale degli insegnanteanafesto
油
"Il valore delle competenze informatiche e le certificazioni nella Scuola e nel mondo del lavoro".
Convegno organizzato da AICA in collaborazione con USR per il Veneto e ANSAS - Veneto.
Padova, ITIS "Francesco Severi", 29/11/2010
Lancenigo (TV), ITIS "Max Plank", 30/11/2010
Per la riqualificazione e la rigenerazione delle aree dismesse di Porto Margheraanafesto
油
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilit: il caso di Porto Marghera
Emma Scalabrin, Sara Zarifian, Nita Islam
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
Nascita e sviluppo dell'area limitrofa a Veneziaanafesto
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Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilit: il caso di Porto Marghera
Elena Vittoria Alberi, Sara Formenton, Nazca Piccolo, Chiara Samassa
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
2016
Porto Marghera come origine dello sviluppo urbanoanafesto
油
Venice Inquiry - Rete per la promozione della cultura scientifica
Progetto Why?
Produzione e Sostenibilit: il caso di Porto Marghera
Ferrazzi Margot, Jarova Elisabetta, Rossi Jacopo
Liceo Statale "Luigi Stefanini" - Mestre (VE)
Auditorium Campus Scientifico Via Torino
Via Torino 155, Mestre (VE)
13 maggio 2016
Apprendimento e digitale: strumenti versatili e gratuiti (da "Il manuale dell...Matteo Uggeri
油
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra insegnanti e bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro.
Il focus 竪, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che 竪 al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza.
Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
Apprendimento e Digitale da "Il Manuale dell'e-Learning" - Presentazione LUMSAMatteo Uggeri
油
Progetto di Ateneo LUMSA e-Learning
Il caff竪 sospeso 竪 una tradizione napoletana che prevede lacquisto al bar di due caff竪 di cui uno da lasciare in omaggio a un avventore sconosciuto. Un gesto solidale, coesivo, che nella sua semplicit rafforza il senso di condivisione e di comunit.
Agli incontri di Caff竪 sospeso possono partecipare docenti, personale amministrativo e studenti dellUniversit LUMSA e docenti esterni di ogni ordine e grado scolastico. Per essere ammessi occorre inviare una richiesta di partecipazione al Coordinatore del Progetto LUMSA e-Learning, la prof.ssa Maria Cinque (m.cinque@lumsa.it), che invier il codice daccesso.
Il primo incontro, Apprendimento e digitale, 竪 focalizzo sul tema delle-Learning partendo da Il manuale delle-Learning, libro di Matteo Uggeri (Fondazione Politecnico di Milano) per le edizioni Apogeo, che dimostra come questa forma d'innovazione della didattica e della formazione non sia solo tecnologica ma debba partire sempre dalle persone, siano essi docenti o discenti, progettisti o tecnici.
La conversazione Educativa con gli strumenti del web 2.0Pierfranco Ravotto
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L'educazione 竪 conversazione. Basta pensare a Socrate che interrogava i passanti sulla piazza di Atene, alla scuola peripatetica, ...
Le classi sono luogo di monologo, mentre il web 2.0 ...
Matteo Uggeri, autore de "Il manuale dell'e-Learning. Guida strategica per la scuola e la formazione aziendale", incontra i bibliotecari per una presentazione incentrata su alcuni strumenti trattati all'interno del libro. Il focus sar, come nel caso del manuale stesso, sulla relazione che 竪 al centro del processo di apprendimento, verso un'ottica empatica che vede le tecnologie come strumenti a sostegno dello scambio tra i soggetti coinvolti: insegnanti, studenti, genitori, ma anche appunto bibliotecari e altri importanti attori del processo di conoscenza. Tra e-collaboration e open education, nell'incontro verranno proposti alcuni strumenti agili e utili a sostenere l'apprendimento in ottica collaborativa e creativa, possibilmente facendoli toccare con mano, o con mouse, ai partecipanti.
eTwinnig e le Indicazioni per il Curriculo, sviluppi futuri della piattaformaalexandra tosi
油
Presentazione del 12 dicembre a Caltanissetta durante l'evento regionale eTwinning per la Sicilia "Discovering the eTwinning Galaxy". Argomenti:
- numeri eTwinning
- aggiornamento professionale docenti
- eTwinnig e le Indicazioni per il curriculo Infanzia e primo ciclo
- sviluppi futuri di eTwinning
1. ISBN 978-88-98091-10-2 313
Due mesi di vita in un
laboratorio virtuale,
A. Formiconi, Universit di
Firenze, R. Alessandro, Istituto
Comprensivo Don L. Milani, S.
Bodoyra, Associazione Italiana
Brokers di Assicurazione e
Riassicurazione, M. Fina, IIS
L.F. Tedaldi, L. Lucci, Istituto
Comprensivo Statale IC Morlupo, E.
Marino, Istituto Comprensivo Stata
G. Marconi, B. Piastrini, Direzione
didattica II S. Francesco dAssisi,
L. Salvetti, Istituto Comprensivo
Curtatone e Montanara, R.
Sangiorgio, Scuola Primaria
G. Rodari, e F. Zanchi, Istituto
Comprensivo G. Gavazzeni
Due mesi di vita in un laboratorio virtuale
Andreas Robert Formiconi, Rosaria Alessandro1
, Sabrina Bodoyra2
,
Mariantonietta Fina3
, Laura Lucci4
, Errica Marino5
, Beatrice Piastrini6
, Lisa
Salvetti7
, Roberta Sangiorgio8
, Flavia Zanchi9
Universit di Firenze Italian University Line
Viale Morgagni 59, 50134 Firenze
arf@unifi.it http://www.iuline.it
1
Istituto comprensivo "Don Lorenzo Milani"
Via Marco Aurelio 2, Guidonia Montecelio Roma
sabri.ale@gmail.com
2
Associazione Italiana Brokers di Assicurazione e Riassicurazione
Via Jacopo da Ponte 49, 00197 Roma
sabribod@tiscali.it
3
I.I.S "L.F. Tedaldi" - Liceo Scientifico
C/da Rosario snc, 90013 Castelbuono Palermo
mariaantonietta.fina@istruzione.it
4
Ist.Comprensivo Statale "IC Morlupo"
Via G. B. De Mattia 1, 00067 Morlupo Roma
lucci3@yahoo.it
5
Istituto Comprensivo Statale "G. Marconi"
Via Martiri della Libert 1, 21040 Venegono Superiore Varese
errica.marino@istruzione.it
6
Direzione Didattica 2属 - S. Francesco d'Assisi
Via Ferri 2, 06055 Marsciano Perugia
gattiveria@yahoo.it
7
Istituto Comprensivo "Curtatone e Montanara"
P.zza Garibaldi 11, 56025, Pontedera Pisa
ventolino@virgilio.it
8
Scuola Primaria "G. Rodari"
Via S. Ambrogio 16, 20846 Macherio Monza e Brianza
roberta.sangiorgio@istruzione.it
9
Istituto Comprensivo G: Gavazzeni
Viale Combattenti e Reduci 70, 23018 Talamona Sondrio
flaviaangela.zanchi@istruzione.it
Si presenta l'esperienza di un laboratorio online all'interno di
un corso di laurea per operatori della scuola. Oltre agli
strumenti e ai metodi applicati si riportano anche le
testimonianze dirette degli studenti, che sono coautori
dell'articolo. Il laboratorio ha consentito di 1) ridurre il gap
nell'impiego delle tecnologie fra vecchie e nuove
generazioni 2) percepire la rete come un luogo amico per
imparare e insegnare 3) creare e sostenere comunit di
apprendimento e aggiornamento professionale in rete.
DIDAMATICA 2013
2. DIDAMATICA 2013
314 Pisa, 7-8-9 Maggio - Area della Ricerca CNR
DIDAMATICA 2013
1. Introduzione
Nel presente lavoro, un insegnante e un gruppo di studenti descrivono
l'esperienza di un laboratorio online concepito per familiarizzare con modalit di
comunicazione che sono solitamente ritenute appannaggio dei nativi digitali, e
dove si finisce col creare una vivace comunit di apprendimento e
aggiornamento professionale. Il laboratorio si configura come un insegnamento
universitario destinato a studenti che sono insegnanti, operatori di scuola
primaria e secondaria, altre figure professionali interessate al mondo della
scuola.
In termini di competenze poste a traguardo del laboratorio, l'obiettivo 竪
quello di operare un ribaltamento dell'atteggiamento degli insegnanti nei
confronti della tecnologia: non pi湛 un problema da inseguire bens狸 una risorsa
preziosa per educare i giovani ad abitare consapevolmente il mondo in cui
vivranno, fisico e virtuale.
La prossima sezione, dedicata alla descrizione del laboratorio, 竪
articolata nelle seguenti parti: una descrizione del contesto didattico, un
panorama delle attivit svolte e degli strumenti impiegati, un riassunto dei dati
quantitativi emersi dal tracciamento del percorso e una serie di testimonianze
dirette di alcuni dei partecipanti. Segue la conclusione che comprende uno
sguardo sugli sviluppi successivi che sono in via di sperimentazione.
2. Laboratorio informatico
2.1 Il contesto
Il Laboratorio Informatico 竪 un insegnamento che si svolge al I anno del
corso di laurea triennale Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative offerto
dalla Italian University Line (IUL). La IUL 竪 un'universit telematica, soggetta al
controllo da parte dell'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema
Universitario e della Ricerca. La IUL si avvale della collaborazione delle
seguenti organizzazioni: INDIRE, Universit di Milano-Bicocca, Universit di
Firenze, Universit di Palermo, Universit di Catania. Il corso di laurea si svolge
interamente in modalit online. Gli studenti sono prevalentemente insegnanti di
scuola primaria e secondaria e altri operatori della scuola localizzati in varie
regioni del Paese, talvolta anche italiani residenti all'estero.
2.2 Le attivit svolte
Nella fase iniziale gli studenti apprendono l'uso di una variet di
strumenti che poi impiegano praticamente nel resto del percorso. Il docente
propone le attivit attraverso un blog e Twitter. I post possono contenere
materiale multimediale confezionato on-demand, in funzione dei problemi che
emergono cammin facendo, e con riferimento all'eventuale specificit degli
ambienti, fra cui Windows, OSX, Linux, iOS, Android.
In questa edizione del laboratorio gli studenti hanno svolto le seguenti
attivit:
3. ISBN 978-88-98091-10-2 315
Due mesi di vita in un laboratorio virtuale
Apertura di un blog, impiegato per commentare le attivit
svolte, esporre i problemi incontrati, descrivere pratiche
didattiche, discutere con i compagni di corso attraverso il
cross-commenting.
Impiego di un aggregatore di web feed, nella forma di
applicazione open source (RSSOwl) scaricata e installata sul
proprio computer, o nella forma di servizio Web.
L'aggregatore 竪 uno strumento importante per la realizzazione
e la percezione della comunit.
Impiego di screenshot per la documentazione di problemi o
tecniche particolari.
Apertura di un account Twitter e realizzazione di un gruppo
identificato da hashtag #linf12. Twitter funge da nodo centrale
di scambio delle informazioni della comunit.
Impiego di un pad mediante il servizio liberamente
accessibile PiratePad, con il quale viene messo a disposizione
di chiunque uno strumento per la scrittura collaborativa di testi.
Il pad viene utilizzato per il tracciamento dei problemi emersi
durante il percorso, per lo sviluppo concertato di proposte di
lavoro e per l'approfondimento di discussioni su temi specifici
emerse in Twitter, al di l del limite imposto dai 140 caratteri.
2.3 I numeri del Laboratorio
I dati che seguono sono riferiti al lasso di tempo che va dal 9 dicembre
2012, data di inizio del percorso, al 6 febbraio 2013: 60 giorni esatti.
Il docente ha scritto 34 post espressamente per gli studenti del
percorso, qualcosa pi湛 di un post ogni due giorni, in parte attingendo a
materiale prodotto per le classi degli anni precedenti ma sempre in stile
dialogante, ovvero su misura per la classe in corso e in funzione dei feedback
ricevuti. Questi post hanno ricevuto un totale di 464 commenti, il che significa
che ogni post ha ricevuto in media circa 13 commenti. Il massimo numero di
commenti 竪 stato 37, raggiunto in due post.
Nella fase di avvio, ogni post 竪 stato segnalato con unemail inviata a
tutti gli iscritti, al tutor e alla segreteria IUL, a partire dal 9 dicembre. In totale
tutti gli iscritti hanno ricevuto 14 email fra il 9 dicembre e il 16 gennaio, allinizio
una per ogni post, successivamente in maniera pi湛 diradata. La notifica dei post
via email 竪 servita solo all'inizio del percorso, perch辿 poi gli studenti sono stati
in grado di seguire le fonti in internet mediante l'aggregazione di web feed.
Anche gli studenti hanno creato un blog, utilizzato come una sorta di
quaderno ma anche come strumento di cross-commenting. In totale sui blog
degli studenti sono stati scritti 168 post e 251 commenti.
Il docente ha utilizzato un canale Twitter, identificato da hashtag #linf12,
sin dall'inizio, scrivendo un totale di 258 tweet per la classe, in media circa 4 al
giorno. Il 16 gennaio gli studenti sono stati invitati a formare una comunit
Twitter e da allora hanno scritto circa 352 tweet, in media 16 al giorno.
4. DIDAMATICA 2013
316 Pisa, 7-8-9 Maggio - Area della Ricerca CNR
DIDAMATICA 2013
In PiratePad, lo strumento di scrittura collaborativa introdotto il 25
gennaio (13 giorni di impiego), ci sono stati 334 interventi, 18 dei quali del
docente.
Le persone che hanno prodotto questo materiale sono 12, oltre al
docente e al tutor.
2.4 Le voci degli studenti
2.4.1 Beatrice
Un corso di laurea scelto per caso, un corso (per-corso) di linguaggi e
comunicazioni virtuali, la superficialit del credere che un manuale potesse
bastare. Poi si 竪 aperto un mondo. Io ritardataria che rincorro contatti senza fili.
Un libro senza pagine, senza lultima pagina, perch辿 leducazione non ha
lindice e nemmeno la copertina. Lultima pagina 竪 sempre da scrivere. Sapere
che le parole non vanno sprecate, che in un tweet posso chiedere aiuto in modo
efficace, che un archivio virtuale di esperienze ed informazioni 竪 a portata di
mano. Sapere che posso scambiare, ricevere, gridare senza filtri, senza
pregiudizi o vizi di forma (di formalit). Sono riuscita alla mia et, a creare un
blog. Ed ho scritto. Io ho finalmente detto. E mentre scrivo mi pongo il
problema di chi mi legge. Perch辿 le parole hanno un peso, e non vanno
sprecate. Non devo apparire, devo esserci. ... Il mio essere in ritardo mi mette,
oggi, di nuovo in viaggio. Il mio aggiornamento continuo e reale in una comunit
di menti e non di volti. Virtualmente operativa. Leleganza della parola, la
bellezza del linguaggio, la grazia di una nuova conoscenza.
2.4.1 Errica
Essere un'insegnante con 22 anni di esperienza, significa essere stata
studentessa negli anni '80-'90 , in un altro mondo, in realt, quello delle lezioni
frontali, dell'estremo riconoscimento delle competenze individuali. Non "era
tempo" per il Coperative Learning, l'utilizzo delle tecnologie, gli stage... ma era il
nostro tempo, adeguato, colmo di entusiasmo, ricco di pensatori e progetti (da e
per l'estero), con eclatanti cambiamenti di rotta in campo progettuale e di
programma (i programmi ministeriali della scuola primaria dell'85 pare li abbiano
ritenuti validi perfino in Cina!).
Persone come me, con un tale percorso alle spalle, per嘆 non "vogliono"
aver appreso. il mondo che bisogna continuare a comprendere, e con esso ci嘆
che ne 竪 l'anima: i giovani.
Con coraggio, ed 竪 una strada ardua, ci si ritrova ad iscriversi ad un corso
di laurea, questo, alla "scoperta" di metodi e tecniche...quelle nuove...o forse, gi
vecchie...Ma 竪 il metodo che interessa e sprigiona grandi capacit: qui non c'竪
niente di "rigido", nemmeno il disco! Poche nozioni espresse in modo
laboratoriale, non sufficienti, per altro, ad arrivare alla fine del "compito": va di
scena il "cervello"; e poi si crede nella sterilit della "macchina"!
5. ISBN 978-88-98091-10-2 317
Due mesi di vita in un laboratorio virtuale
2.4.2 Flavia
Far parte del gruppo #linf12 竪 straordinario, 竪 un'esperienza che
coinvolge culturalmente ed emotivamente. I rapporti cosiddetti "virtuali", che
spaventano molti educatori non si sono per niente dimostrati asettici, ci siamo
affiatate, ci siamo conosciute attraverso i nostri post e i nostri commenti e la
riprova per alcune di noi 竪 stata quando ci siamo viste per la prima volta in
carne ed ossa e abbiamo cominciato a parlare: sembrava di conoscersi da
sempre! Io ho seguito diversi corsi blended e pensavo che anche questo
percorso avesse le stesse caratteristiche degli altri, ma invece si 竪 dimostrato
qualcosa di diverso, di sostanzialmente diverso! Abbiamo sperimentato un
modo di apprendere veramente collaborativo che ci ha unite, ci siamo venute in
aiuto quando ne avevamo bisogno, ci siamo date appuntamento nel pad per
scambiarci informazioni immediate o solo per fare quattro chiacchiere, siamo
cresciute allombra del regista che piano piano, giorno dopo giorno, ci lasciava
pi湛 spazio, si ritraeva per concederci la libert che avevamo conquistato.
Ecco io ho trovato questo modo diverso di apprendere rispetto alle altre
esperienze compiute: la conoscenza 竪 stata veramente costruzione
collaborativa, non individuale.
2.4.3 Laura
Comincio a seguire il corso in ritardo, la mia idea di universit era
ovviamente la solita, studio sul libro, sulle dispense, ricerco informazioni, mi
presento agli esami decido di seguire il corso del Laboratorio informatico,
linformatica applicata alla didattica 竪 sempre stata il mio pallino, penso: -
Magari trovo qualcosa che minteressa!
Niente libri, niente dispense, ma cosa richiede questo prof? Cosa devo
fare per seguire il corso? Mando una mail, vedo cosa stanno facendo gli altri
non capisco. 竪 richiesto di aprire un blog.
Ma il gruppo degli studenti era gi attivo, comincio a leggere, vedere i
blog che aprivano, erano davvero interessanti, post bellissimi pieni di
esperienze di vita vissuta in classe, proposte didattiche, sperimentazioni.
Ma mentre sono l狸 a fare tutte le mie elucubrazioni sul se aprire o non
aprire il blog, gi il blog era superato e si parlava di aggregatori non avevo
mai sentito parlare di aggregatori, mando ancora una mail, ma in un post leggo
che la mail era superata e si parlava solo attraverso i post del blogio ero
indietro, per la prima volta in vita mia annaspavo, niente prof, niente libri, niente
dispense, pensavo:
- Ti sta bene! Hai sempre combattuto il sapere enciclopedico? Ecco ora
sei servita! Chiedo aiuto? A chi? Le colleghe sono bravissime, ma inarrivabili..
e ora che faccio? Decido di fare quello che ho sempre fatto: cerco su
internet!!!
Gi internet, grande panacea del nostro tempo! E cos狸 apro il blog, mi
sentivo un dio, scrivo una cavolata per vedere leffetto, nessun effetto,
nemmeno un commento, penso:
- Ah gi, devo mettermi in pari con gli aggregatori, vediamo sul blog del
prof cosa devo fare , ma sul blog del prof vedo che laggregatore era gi
6. DIDAMATICA 2013
318 Pisa, 7-8-9 Maggio - Area della Ricerca CNR
DIDAMATICA 2013
superato e si parlava di screenshot ero allesasperazione! ... comincio a
rispondere ai post sui blog, comincio ad inserire sul mio blog dei post e ad
entrare in relazione con le mie colleghe inarrivabili e capisco che tutte avevamo
le nostre incertezza, che tutte avevamo le nostre difficolt, ma tutte avevamo 3
cose che ci accomunavano: la curiosit, la caparbiet e la determinazione.
Entro cos狸 a far parte del famoso #linf12, un gruppo dinsegnanti e non,
che sta dimostrando che let fisica non corrisponde allet mentale, che lo
studio 竪 esclusivamente ricerca e non pu嘆 essere fine a se stesso, che ha
talmente tanta passione che non pu嘆 non essere trasportata nella scuola,
perch辿 la passione 竪 un vento che travolge, non puoi evitarlo.
Cosa ha insegnato a me #linf12? Il sapere collaborativo, sempre
proposto e perorato, ma mai sperimentato in prima persona; beh, 竪 qualcosa a
cui non puoi mettere confini, lidea di uno 竪 il punto di partenza per laltro, 竪
spettacolare poter trasportare questo in classe, 竪 lentusiasmo della scoperta, del
poter contribuire a qualcosa, del saper di essere parte di qualcosa che coinvolge
e fa volare le menti.
2.4.4 Lisa
Quanti luoghi comuni sul ruolo della rete, delle nuove tecnologie, delluso
dellinformatica, alimentati da me per prima; lo spauracchio della perdita delle
relazioni, del controllo, dellincontro dello sconosciuto, magari il diverso. Come se
da una parte ci fosse il sentimento, la relazione e dallaltra la razionalit, la
freddezza, lasetticit sentimentale. Mente e corpo scissi ancora una volta, secoli
di storia della filosofia, di ricerca sembra siano trascorsi inutilmente. Perch辿?
Allora noi di #linf12 nel nostro per-corso di laboratorio di informatica ci siamo
riuscite, abbiamo costruito una comunit dove lo scambio 竪 stato la base dalla
quale si 竪 alimentato il nostro lavoro. La novit introdotta 竪 stata la natura della
comunit, il tutto 竪 nato e si evoluto in maniera virtuale senza per questo
tralasciare le relazioni umane. Questo esperimento 竪 stato la dimostrazione che
scegliere la strada nuova non implica dimenticarsi di quello che abbiamo scoperto
sulla strada vecchia, significa mettere a frutto le conoscenze pregresse, le
conquiste, i principi e le vecchie scoperte in prospettiva di nuove conquiste.
2.4.5 Mariantonietta
Andando sul blog del prof, il nostro nido, vidi subito un video di
presentazione, bello, affascinantema dopo 5 minuti mi ritrovai con la testa fra
le mani. Unico pensiero: "queste cose non le so fare. Silenzio, provai a
rivedere il video, aprivo e chiudevo. Poi iniziai a esplorare. In seguito il prof
disse a noi tutte che dovevamo esplorare un bosco. Capii che allinizio era una
grande foresta piena di pericoli, appena sbagliavi, dovevi provare e riprovare.
Notti intere a dipingere una tela che subito rischiava di sbiadire in un niente.
Ma cera sempre un aiuto: un post, un commento, un articolo, un consiglio
e la rabbia di ognuna di noi; ci cercavamo Da l狸 sicuramente la "genesi" del
gruppo, forte e compatto che oggi siamo: #linf12. Per non parlare delle
"favolose interazioni".
Si, ha vinto lintelligenza di un percorso nuovo, fatto su misura, non un abito
uguale per tutti, ma qualcosa fatto per noi, fatto per plasmare ed ammorbidire
7. ISBN 978-88-98091-10-2 319
Due mesi di vita in un laboratorio virtuale
le menti irrigidite dal sistema oramai becero, stanco, arrugginito, superato
che vuole vedere le menti inzuppate di teorie, discorsi vuoti, povere del fare,
del gusto di sfidare se stessi, di conoscere i propri limiti e le proprie
potenzialit.
2.4.6 Roberta
Io partivo letteralmente da zero. Le mie competenze si fermavano ad un
Corso lontano. Come 竪 duopo per una ricerca di carattere storico, sono andata
a rileggermi i documenti: i post del professore e i commenti che mi
riguardavano allinizio che poi si sono miracolosamente trasformati nel ci
riguardavano. Ricordo ancora a dicembre quando timidamente ho inviato una e-
mail a tutti i componenti della classe;non sapevo letteralmente da dove partire
per rispondere alla prima richiesta: apertura di un blog. ancora vivo lo stupore
che ho provato nel leggere un post in cui il prof mi citava e chiedeva di utilizzare
il suo blog per le nostre comunicazioni. Cos狸 ho iniziato a postare dei commenti,
prima in forma anonima, dato che ancora non possedevo gli strumenti. Poi
piano piano con lapertura del mio blog, la mia identit si 竪 resa presente e la
cosa 竪 stata reciproca con le altre corsiste. Guidate dal prof siamo riuscite a
costituire un gruppo, che ora opera a livello di apprendimento cooperativo,
scambio di materiali, condivisione nello studio, ma soprattutto di una relazione
interpersonale, arricchente dal punto di vista umano. E possibile trasporre
questa esperienza nella pratica quotidiana di apprendimento? Credo proprio di
s狸, anzi ne sono convinta, altrimenti non sarei qui a raccontarlo. Quindi mettermi
nei panni degli altri 竪 stato utile per arricchire il mio bagaglio professionale al
fine di tentare lesperienza della blogoclasse con i miei alunni, superando e
vincendo pregiudizi sulluso delle nuove tecnologie che noi , non nativi digitali, ci
portiamo dentro.
2.4.7 Rosaria
Insegno nella scuola primaria da appena diciottenne,sono tanti anni, ne ho 40!
Emblematico 竪 stato l'incontro,il giorno del primo esame, con la collega fino a
quel punto "virtuale" : ci siamo guardate,"riconosciute"...."Ma tu sei...?" e
abbracciate!Come si fa proprio con i vecchi amici. Questo fa capire la relazione
che si 竪 instaurata nel nostro gruppo. Il senso di appartenenza lo dobbiamo al
creatore del gruppo #linf12, il prof, che gi dai primissimi contatti, si 竪 prodigato
a fare in modo che tale esperienza non restasse una trasmissione di sapere
unidirezionale, ma che diventasse circolare! I continui feedback, chiamate
esercitazioni, la sua giornaliera "presenza" nonostante i km che ci dividono,
con stimolanti sfide, occasioni per...竪 la vera rivoluzionaria differenza di questo
per-corso!! Adesso non siamo pi湛 un elenco di iscritti, ci lega un rapporto di
scambi continui,di confronti e di esperienze di vita da condividere con gli altri.
Questo 竪 "Cooperative Learning": positiva interdipendenza, interazione,
responsabilit individuale, uso appropriato delle proprie abilit nella
collaborazione.
8. DIDAMATICA 2013
320 Pisa, 7-8-9 Maggio - Area della Ricerca CNR
DIDAMATICA 2013
Il clima collaborativo che 竪 nato 竪 davvero speciale, in questo particolare
momento di esami lo 竪 ancora di pi湛, il sostegno e la "vicinanza" di qualcuno
che sa in prima persona,come te, cosa provi e come ti senti, ti rafforza!
2.4.8 Sabrina
Contrariamente alle altre io non sono una docente, sono unamministrativa,
tutto il giorno tra Dare/Avere, bilanci, registrazioni.
Oggi le mie domande iniziali: Che ci faccio io qui? Che cosa ho in comune
con gli insegnanti? hanno trovato una risposta: dovevo far parte del #linf12,
dovevo essere anchio allinterno della creatura del prof; un gruppo unito,
curioso di scoprire cose nuove. Perch辿 tramite questo modo di insegnare ho
testato che niente 竪 impossibile se uno viene portato a fare piuttosto che a
memorizzare sterili concetti fini a se stessi. La teoria 竪 utile ma solo se
complementare alla sperimentazione, quando diventa caratteristica unica
dellinsegnamento perde efficacia.
3. Conclusioni
Nessuna organizzazione pu嘆 eludere le sfide che oggi vengono poste
dai contesti in cui queste operano, che oggi sono profondamente mutati e in
continua rapida evoluzione. Gi da un paio di decenni si parla della necessit
che ogni organizzazione divenga una learning organization [Senge, 2006],
pena l'estinzione per incapacit di adattamento. Pu嘆 sembrare paradossale, ma
anche la scuola e l'universit devono tentare di evolvere verso il modello di una
learning organization [Senge, 2012]: la necessit di far fronte ad una domanda
d'istruzione massificata, l'esplosione delle conoscenze, la frammentazione e la
specializzazione esasperata di tutte le discipline, la fioritura di altre nuove
discipline spesso intersecate in modo complesso con le precedenti, il
dinamismo del mondo del lavoro e delle competenze richieste per essere
competitivi, la proliferazione di tecnologie pervasive "in mano" agli studenti e
molto meno ai docenti, la comparsa di nuovi luoghi virtuali abitati
prevalentemente dalle nuove generazioni, sono alcuni dei tratti essenziali che
connotano il mutamento di contesto nel quale scuola e universit si trovano ad
operare. Di fatto, le istituzioni formative sembrano rincorrere i mutamenti,
anzich辿 precorrerli.
I giovani oggi si servono della tecnologia con grande disinvoltura, al
punto da vivere due vite parallele, una reale e l'altra virtuale, una di qua e una
di l. un fatto; come 竪 un fatto che scuola e famiglia, salvo eccezioni, siano
rimaste di qua. E se in senso lato il compito della scuola 竪 quello di educare ad
abitare consapevolmente e produttivamente nel mondo, 竪 evidente che ci
troviamo di fronte ad un problema, perch辿 la scuola ignora una buona met del
mondo nel quale, di fatto, le nuove generazioni gi abitano.
La risposta prevalente da parte delle istituzioni consiste nel dotare le
strutture scolastiche di nuove attrezzature tecnologiche. La questione dell'utilit
di un simile approccio 竪 controversa e genera vivaci dibattiti fra posizioni
parimenti autorevoli. Sembra quindi che sia una questione indecidibile, almeno
nel presente stato di cose.
9. ISBN 978-88-98091-10-2 321
Due mesi di vita in un laboratorio virtuale
Il lavoro che abbiamo descritto, in un certo senso aggira la questione,
spostando l'attenzione da aspetti di natura tecnico-infrastrutturale a aspetti
umani, attinenti primariamente alla formazione degli insegnanti. Ci嘆 comporta
l'adozione di un paradigma diverso da quello usuale: non l'addestramento
all'uso delle nuove tecnologie comparse nell'aula scolastica, bens狸 il
riconoscimento dell'esistenza di un nuovo territorio e della necessit di
esplorarlo al fine di muovercisi autonomamente ed essere in grado di svolgervi
la propria missione di insegnamento.
L'adozione di un simile paradigma non parte dall'aula informatica
attrezzata o dalla LIM in classe, ma parte dall'idea che questo nuovo territorio 竪
gi compenetrato con quello fisico della classe, a dispetto di qualsivoglia
normativa o restrizione, e che le porte che vi si aprono sono presenti nelle
tasche e negli zaini degli scolari. Obiettivo primario dunque 竪 che gli educatori
imparino ad abitare e a lavorare in questa nuova parte di mondo.
Rispetto a questa prospettiva, 竪 del tutto secondaria la scelta degli
strumenti specifici che sono stati utilizzati, piattaforme di blogging piuttosto che
di microblogging o di scrittura cooperativa o di altro. Gli strumenti sono stati
scelti in base a considerazioni contingenti, di facilit di uso, di pertinenza in
funzione di eventuali competenze preesistenti nei discenti, di adesione a
standard aperti. Sarebbero potuti essere anche altri, purch辿 idonei alla
partecipazione attiva e cooperativa, nel segno dell'esplorazione di un nuovo
territorio, delle sue risorse e dei suoi pericoli.
Il percorso che abbiamo descritto non 竪 stato improvvisato ma 竪 frutto
di un lavoro che si protrae ormai da alcuni anni, attraverso la partecipazione ai
primi corsi liberi online apparsi nel 2007 [Fini et al, 2008], e ad una serie di
esperimenti didattici in una variet di contesti [Fiore e Formiconi, 2008;
Kerawalla et al, 2008; Bruni, 2009; Formiconi, 2009; Ebner et al, 2010;
Sawmiller, 2010; Junco et al, 2011].
Le testimonianze che abbiamo riportato in questo lavoro depongono
evidentemente a favore dell'esperimento. Abbiamo scelto di documentare i
risultati del laboratorio mediante testimonianze di natura qualitativa, perch辿
queste documentano un esito quantitativo semplice e significativo: persone che
nella tecnologia vedevano un problema e sentivano un bisogno mai soddisfatto
del manuale, dopo la cura sono entusiaste delle nuove prospettive e
autonome nell'acquisizione di nuovi strumenti. tuttavia opportuno osservare
che il valore dell'esperimento 竪 in parte limitato dalla dimensione e dalla
specificit del campione. evidente che, per quanto siano positive, le
impressioni di soli 12 studenti possono solo avere valore indicativo e non vanno
generalizzate con troppa leggerezza. Anche la specificit di questa popolazione
di studenti pone limiti che non possono essere ignorati. Sarebbe ingenuo
considerare il campione di studenti del Corso di Laurea in Metodi e Tecniche
delle Interazioni Educative della IUL come rappresentativo dell'intera
popolazione di insegnanti. Si tratta infatti di persone estremamente motivate e
determinate, disposte ad affrontare un corso di studi che risulta essere forse
anche pi湛 impegnativo dei corrispondenti corsi universitari in presenza, con la
difficolt aggiuntiva di dover trovare gli spazi per lo studio e gli adempimenti
didattici in un'agenda spesso gi colma di impegni lavorativi e famigliari propri di
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322 Pisa, 7-8-9 Maggio - Area della Ricerca CNR
DIDAMATICA 2013
persone appartenenti prevalentemente alla fascia d'et compresa fra 30 e 50
anni.
Alla luce di tali considerazioni 竪 stato predisposto un esperimento con il
quale si tenta di unire la metodologia applicata nel presente studio con la
modalit dei Massive Open Online Courses (MOOC).
Al momento della redazione di questo lavoro, il corso Laboratorio di
Tecnologie Internet per la Scuola ha raccolto 465 adesioni [Formiconi, 2013].
In seguito ai risultati qui esposti 竪 stato naturale esplicitare per la nuova
proposta i seguenti obiettivi: 1) ridurre il gap nell'impiego delle tecnologie fra
vecchie e nuove generazioni 2) percepire la rete come un luogo amico per
imparare e insegnare 3) creare e sostenere comunit di apprendimento e
aggiornamento professionale in rete.
I primi elementi che saranno emersi in corso d'opera potranno essere gi
riferiti nell'esposizione del presente lavoro.
Bibliografia
Bruni F., Blog e didattica, EUM, Macerata, 2009.
Ebner M., Lienhardt C., Rohs M. e Meyer I., Microblogs in Higher Educaton a
chance to faciltate informal and process oriented learning? Computers & Education, 55,
2010, 92-100.
Fini A., Formiconi A.R., Giorni A., Pirruccello N.S., Spadavecchia E., Zibordi E.,
IntroOpenEd 2007: an experience on Open Education by a virtual community of
teachers. Je-LKS, 4, 1, 2008, 231-239.
Fiore M.G., Formiconi A.R., Insegnare Apprendere Mutare: la blogo-classe va in
scena! Je-LKS, 4, 3, 2008, 51-59.
Formiconi A.R., La blogoclasse come comunit di pratica... intergenerazionale. In
Fiore M.G. (a cura di), Divenire digitali: riflessioni ed esperienze sul mutamento
antropologico in atto, 束Form@re損, 62, 2009, http://formare.erickson.it/wordpress/?p=70.
Formiconi A.R., Un cMOOC sulle tecnologie internet per la scuola #ltis13,
http://iamarf.org/2013/02/28/un-cmooc-sulle-tecnologie-internet-per-la-scuola-ltis13/,
2013.
Junco R, Heiberger G., Loken E., The efect of Twitter on college student
engagement and grades. Journal of Computer Assisted Learning, 27, 2, 2011, 521-531.
Kerawalla L, Minocha S., Kirkup G. e Conole G., Characterizing the different blogging
behaviours of students on an online distance learning Course. Learning, Media and
Technology, 33, 1, 2008, 21-33.
Sawmiller A., Classroom blogging: what is the role in science learning? The Clearing
House: A Journal of Educational Strategies, 83, 2, 2010, 44-48.
Senge P., The Fifth Discipline: The Art & Practice of The Learning Organization,
Random House, London, 2006.
Senge P., Schools That Learn, Nicholas Brealey Publishing, Boston, 2012.