1. Sono nato oggi, peso tre chili e
qualche grammo ed ho tanta fame!
2. Titolo serio:Titolo serio:
Transizione alla genitorialità eTransizione alla genitorialità e
relazioni familiarirelazioni familiari
Autore: Marianna Padovano
3. La famiglia è
un’organizzazione di
relazioni che ha come
obiettivo e progetto
intrinseco la
generatività.
La relazione è ciò che
lega i soggetti tra di
loro; la transizione è
un passaggio da una
condizione data a una
nuova
4. La famiglia cambia già dal
momento in cui si sceglie di fare
un figlio o dal momento in cui si
scopre il concepimento, se non
lo si è deciso prima: ciò che era
prima non sarà mai più.
Il bambino entra a far parte della
famiglia nel momento esatto in
cui lo si concepisce
mentalmente.
5. Non c’è più soltanto la coppia: si è
ormai diventati dei genitori. In
maniera irreversibile…
6. Essere una coppia ed essere genitori dello
stesso figlio sono due condizioni che non
sempre e non necessariamente coincidono.
Ma ciò che è necessario per un bambino è
avere, in ogni caso, due genitori con la
capacità di preoccuparsi, di prendersi cura in
modo responsabile di lui: che siano in grado
di sviluppare, in una parola, la loro
generatività
7. Due momenti nella transizione alla
genitorialità
Il primo fa riferimento al processo di
interiorizzazione delle funzioni genitoriali che
ciascun coniuge compie a partire dalle sue
relazioni con la propria famiglia di origine.
Il secondo momento riguarda l’incontro che si
realizza tra i coniugi e che dà luogo all’esercizio
concreto delle funzioni genitoriali come
prodotto del nuovo dispositivo di coppia.
9. E’ nato…E’ nato…
Inconsciamente e consapevolmente i familiari
cominceranno a creare al bambino uno spazio all'interno
di quello che possiamo definire il suo CONTESTO DI
APPARTENENZA.
Il contesto in cui cresce contribuisce a costruire la personalità del
bambino tanto quanto i suoi geni e tanto quanto il temperamento
innato: un neonato dipende totalmente dall'ambiente esterno e a
questo gli conviene adattarsi, se vuole sopravvivere.
L'ADATTAMENTO INCOMINCIA NEL VENTRE
MATERNO, PER POI CONTINUARE TUTTA LA VITA.
10. E’ IMPORTANTE
Valorizzare il proprio contesto e la propria
cultura familiare perché aiuta il figlio ad
appartenere pienamente e felicemente alla sua
famiglia.
Valorizzare l'indole, le caratteristiche peculiari
del figlio, aiutandolo a riconoscere e a realizzare i
suoi bisogni fondamentali, anche se questi si
contrappongono ai bisogni dei genitori stessi.
11. PATTO CONIUGALE E PATTOPATTO CONIUGALE E PATTO
GENITORIALEGENITORIALE
12. Oggi è la coppia il referente per il sociale, caricata
di compiti che prima appartenevano alla famiglia
allargata e al contesto sociale più ampio. La
relazione di coppia si basa su un patto fiduciario
fatto di un patto dichiarato di impegno esplicito
ed un patto segreto che è l’intreccio
inconsapevole su base affettiva della scelta
reciproca (patto coniugale).
Il patto genitoriale è basato sull’idea di cura
responsabile da parte della coppia che sia in grado
di connettersi ma anche di distinguersi dal patto
coniugale.
13. Voglio una base sicura!!!!Voglio una base sicura!!!!
Un figlio ha bisogno che mamma e papà costruiscano
insieme (coppia o non coppia) un patto genitoriale di cura
responsabile.
A seconda della sua fase evolutiva i due genitori
cercheranno di costruire, nel tempo, una base sicura per il
figlio: dargli accudimento e una continua protezione nella
primissima fase, per poi introdurre la spinta affettiva, via via
maggiore con il crescere dell’età, a scoprire e ad affrontare il
mondo, garantendogli la compresenza di aspetti empatici e
protettivi, e di aspetti emancipativi e di ordine e giustizia..
14. Ci piace anche pulire la cacca!
Parte importante dell’accudimento del neonato
è la dimensione del piacere che i genitori
provano.
Il piacere aiuta a sopportare, nelle primissime fasi,
le difficoltà e l’impegno costante richiesto dal
figlio, garantendo, in tal modo, la costruzione di
una relazione di fiducia e di uno stretto legame
reciproco..
15. Una coppia che decide
di avere un figlio, si
trova in quella fase
critica del ciclo vitale
in cui costruisce lo
spazio fisico e
mentale per un terzo:
un impegnativo
passaggio dalla diade
alla triade
16. L'evento nascita del primo figlio, infatti, come
qualunque altro evento critico familiare, può
essere meglio inteso se si guarda al processo che
si svolge secondo una precisa scansione
temporale. Poi si snoda lungo le complesse
dinamiche di riequilibrazione dei rapporti
esistenti - con se stessi, con il proprio coniuge,
con le famiglie d'origine, con il mondo del
lavoro, con la rete amicale e con tutto ciò che è
esterno alla famiglia - a partire dal rapporto
nuovo e straordinario con il nuovo nato.
17. LA MATERNITÀ E LA
PATERNITÀ COSTITUISCONO,
IN UNA DIMENSIONE
PERSONALE, UNA FASE
SIGNIFICATIVA DEL
PROCESSO EVOLUTIVO DI UN
INDIVIDUO
19. la nascita di un figlio costituisce una
sfida per la coppia; può consolidarla o
frantumarla
comporta sempre un periodo di crisi
(involutiva o evolutiva)
la variabile che incide maggiormente è la
divisione dei ruoli
20. La complessità dell’intreccio tra relazione
coniugale e relazione genitoriale richiede
alla coppia la capacità di ridefinire i
propri confini coniugali, compito
fondamentale, che verrà richiesto ai due
partner continuamente nel tempo, in
funzione delle varie fasi del ciclo vitale
della famiglia
21. L’UOMO PADRE E LA DONNAL’UOMO PADRE E LA DONNA
MADREMADRE
22. L’uomo nel costruire il proprio ruolo di padre
parte da una condizione di svantaggio rispetto
alla donna madre: la donna vive la maternità
come un’esperienza che la coinvolge fortemente
dal punto di vista psichico e fisico, fin dal
periodo della gravidanza.
L’uomo vive l’attesa mentalmente e solo dopo la
nascita del figlio comincia a sperimentare
concretamente la novità di questo ruolo
23. RUOLI UOMO-DONNA: ALCUNI RISCHI DARUOLI UOMO-DONNA: ALCUNI RISCHI DA
EVITAREEVITARE
omologazione: il padre che diventa mammo,
appiattendo il proprio ruolo su quello della madre
fuga: il padre che si sottrae ai propri compiti delegando
tutto alla madre
E’ importante sostenere l’interscambiabilità nella
diversità, cioè saper essere interscambiabili
nell’esercizio delle funzioni genitoriali
24. La possibilità di utilizzare l’appoggio e
il sostegno del partner e la capacità
di coinvolgerlo e non escluderlo
dall’esperienza è realizzabile
attraverso l’elaborazione dei conflitti
e delle angosce che il passaggio da
un rapporto diadico a uno triadico
comporta
25. Di fronte alle frustrazioni sarebbe
l’ideale ricercare l’equilibrio nella
coppia, in un sempre rinnovato
patto genitoriale
26. Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliografici
Andolfi M. Cigoli V. (2003),Andolfi M. Cigoli V. (2003), La famiglia d’ origineLa famiglia d’ origine, Franco Angeli, Milano, Franco Angeli, Milano
Andolfi M. (1999),Andolfi M. (1999), La Crisi della Coppia. Una prospettiva sistemico-relazionaleLa Crisi della Coppia. Una prospettiva sistemico-relazionale, Raffaello Cortina Editore, Milano, Raffaello Cortina Editore, Milano
Andolfi M. (2003),Andolfi M. (2003), Manuale di psicologia relazionaleManuale di psicologia relazionale, A.P.F. , Roma, A.P.F. , Roma
D.N. Stern, 1985. Tr. it. Il mondo interpersonale del bambino. Bollati Boringhieri, 1987D.N. Stern, 1985. Tr. it. Il mondo interpersonale del bambino. Bollati Boringhieri, 1987
Io ho bisogno dei nonniIo ho bisogno dei nonni - Madeleine Natanson- Madeleine Natanson
Scabini E., Cigoli V.,Scabini E., Cigoli V., Il famigliareIl famigliare, Raffaello Cortina Editore, 2000 Milano, Raffaello Cortina Editore, 2000 Milano