1. Il "Non Manifesto" della transizione
Non siamo un movimento localista, non amiamo particolarmente l¡¯autarchia, l¡¯autosuf?cienza ad
ogni costo e i bei tempi antichi.
Non pensiamo che il petrolio ?nir¨¤ domani mattina, ma sappiamo bene che non durer¨¤ per sempre.
Non siamo catastro?sti, ma abbiamo il coraggio di osservare il mondo per quello che ¨¨.
Non siamo fanatici dell¡¯autoproduzione, non siamo orticultori da assalto, non siamo nemici del
progresso (purch¨¦ di progresso si tratti).
Non vogliamo tornare indietro, vogliamo andare avanti, molto pi¨´ avanti¡
Non siamo propensi ad andare contro, ma tendiamo a lavorare con.
Non siamo qui per dare la colpa a qualcuno, ma per prenderci assieme la massima libert¨¤ e la
massima responsabilit¨¤ di ogni gesto.
Non siamo tristi, anzi, siamo convinti che se non ci stiamo divertendo c¡¯¨¨ qualcosa che non va in
quello che facciamo.
Non siamo emotivi, ma sappiamo bene quanto contano le emozioni nella nostra vita.
Non siamo una setta religiosa o una fratellanza mistica, per¨° s¨¬, degli uomini ci interessa anche
l¡¯aspetto spirituale e l¡¯espressione artisticha, si sono generate in noi 5 minuti dopo essere scesi dagli
alberi qualche milione di anni fa, non considerarli una componente importante sembrerebbe
quantomeno ingenuo.
Non siamo utopisti, sognatori, na?ve, stiamo invece lavorando a uno dei pi¨´ so?sticati ed
entusiasmanti esperimenti di social innovation che sia apparso sul pianeta, supportato da tonnellate
di ricerca scienti?ca e culturale, con un patrimonio di competenze e consapevolezze che cresce di
giorno in giorno grazie a contributi provenienti da mezzo mondo.
Non siamo convinti di aver capito tutto e di avere una verit¨¤ in tasca, facciamo quello che ci sembra
possa dare risultati e siamo felici che altri facciano altro, viva la biodiversit¨¤ anche nel campo dei
processi di cambiamento.
Non siamo a caccia di iscritti, di voti, di petti su cui piazzare spillette o teste su cui calcare
cappellini. La Transizione ¨¨ ovunque anche dove noi non siamo mai stati.
Non siamo di destra, non siamo di sinistra, non siamo di sotto, non siamo di sopra, cerchiamo di
operare in uno spazio che si colloca a un livello differente e quindi pu¨° accogliere tutti.
Non siamo un organizzazione classica, operiamo come un sistema che si autoorganizza con logiche
molto vicine a quelle dei processi open source.
Non siamo in competizione con altri movimenti, associazioni, organizzazioni, anzi offriamo i nostri
strumenti e le nostre piattaforme concettuali a chiunque le voglia utilizzare.