ݺߣ

ݺߣShare a Scribd company logo
L’eUropa dopo il mille
La rinascita delle città
DALLA CAMPAGNA ALLA CITTàDALLA CAMPAGNA ALLA CITTà
1. Aumentano le superfici coltivate e le rese agricole;
2. Aumentano le eccedenze da vendere al mercato
giornaliero o settimanale o annuale (fiera);
3. Aumenta il potere d’acquisto e dunque la moneta in
circolazione;
4. Rifiorisce l’artigianato e riaprono le botteghe cittadine;
5. Riprendono gli scambi mercantili fra città vicine e lontane;
6. Nascono nuove professioni legate al commercio:
banchiere, giudice ecc.
GLI ABITANTI DELLA CITTàGLI ABITANTI DELLA CITTà
• Le città si ripopolano: molti contadini si affrancano (= liberano)
dalla servitù (o servaggio) emigrando in città; dopo un anno e un
mese dal trasferimento sono considerati liberi…
• … qualcuno diventa salariato (assunto da una bottega in cambio di
un salario, di un compenso), qualcuno diventa domestico presso un
nobile, ma qualcun altro diventa disoccupato o vagabondo!
• Nuovi lavoratori animano la vita cittadina: gli artigiani specializzati,
i mercanti e i banchieri. Essi si chiameranno proprio borghesi (=
abitanti del borgo).
• Anche molti nobili si trasferiscono in città, dove costruiscono dei
palazzi per abitarvi.
• Ci sono infine i vescovi, i diaconi (= sacerdoti) che operano nella
diocesi e nelle parrocchie; gli abati e i monaci nei monasteri.
IL “VOLTO” DELLA CITTàIL “VOLTO” DELLA CITTà
• Le città medievali spesso si sviluppano su precedenti città romane (civitas > città),
le cui mura vengono ricostruite e successivamente (XII-XIV sec.) ampliate. Di
notte, le porte della città vengono chiuse e vige l’obbligo del coprifuoco (nessuno
può uscire di casa).
• Tra le mura romane e quelle medievali, sorgono le case più recenti: il cosiddetto
borgo (da cui la parola borghesi = abitanti del borgo).
• Le case sono di legno, le finestre di tela imbevuta d’olio o spalmata di cera o
chiuse da imposte di legno (non c’è vetro). Fuori, ci sono degli orti e per le strade
di terra battuta circolano polli, anatre, oche…
• Il centro della vita economica è la piazza del mercato, spesso dotata di un
loggiato (= luogo coperto).
• Il centro della vita religiosa è la chiesa cattedrale (detta anche Duomo), il cui
cantiere spesso dura più di un secolo; il vescovo vive poco distante, nel suo
palazzo.
• Il centro della vita politico-amministrativa diventerà, in poco tempo, il Palazzo
del Comune.
La rinascita delle città
Verona medievale
La cattedrale di Verona (romanica),
1117-1187
La cattedrale di Chartres (gotica), 1194-
1220 con aggiunte che si protraggono
fino al 1513
Gli artigiani e le corporazioniGli artigiani e le corporazioni
• Gli artigiani lavorano nelle botteghe che si aprono generalmente sulle vie
principali e sulle piazze.
• Dopo aver compiuto i sette anni, si può svolgere un periodo di tirocinio
presso una bottega (e dunque essere apprendista) per imparare i “ferri del
mestiere”. A partire dai tredici anni si può aprire bottega.
• Gli artigiani che svolgono lo stesso lavoro si riuniscono in “associazioni di
mestiere”: le Arti o Corporazioni. Esse servono a difendere la qualità del
lavoro, fissando la quantità di ore di lavoro giornaliero, i giusti prezzi di
retribuzione dei salariati (= dipendenti), i corretti metodi di fabbricazione e
i “giusti” prezzi dei prodotti finiti; inoltre aiutano, in caso di bisogno, i
lavoratori malati o i loro famigliari.
• Ci sono Arti maggiori, più ricche, e Arti minori, più povere.
• Alcune città si specializzano nella produzione di particolari merci: Milano,
Brescia e la Germania orientale producono armi; Firenze, Verona, le
Fiandre (tra la Francia e l’Olanda), l’Inghilterra i tessuti di lana, Novgorod
e Kiev (in Russia) il cuoio; ecc.
Gli emblemi delle Arti di Orvieto e
una bottega di panni di lana a Firenze
I mercanti E IL COMMERCIOI mercanti E IL COMMERCIO
• I prodotti realizzati dagli artigiani sono generalmente
commercializzati (cioè comprati e poi rivenduti) dai mercanti.
• Per evitare di viaggiare con grandi somme di denaro, il mercante
deposita nella città di partenza il suo denaro, riceve in cambio una
ricevuta (lettera di cambio o cambiale) e recupera il suo denaro nella
città di destinazione: nasce l’antenato del nostro assegno.
• I commerci gravitano soprattutto intorno alle città costiere del
Mediterraneo e dei mari settentrionali (Mare del Nord e Mar
Baltico), dove si tengono importantissime fiere semestrali o annuali.
• A Lubecca (Germania) si costituisce un’associazione commerciale
chiamata Lega Anseatica; ad Amalfi, Venezia, Pisa e Genova
nascono delle Repubbliche marinare guidate da esponenti del
commercio: Venezia sarà quella che resisterà più a lungo.
La rinascita delle città
ALTRE PROFESSIONI LEGATE AL COMMERCIOALTRE PROFESSIONI LEGATE AL COMMERCIO
• Il banchiere è sia un cambiavalùte (cambia le monete
provenienti da una città in monete usate in un’altra città),
sia un usuraio (presta “a interesse”, cioè per ogni somma
di denaro prestata si fa restituire la stessa somma
maggiorata di una certa percentuale).
• Anche le scuole si adeguano alle nuove professioni:
nascono le universitas (associazioni di studenti e di
professori), in cui si insegnano le arti del trivio
(grammatica, dialettica, retorica) e del quadrivio
(aritmetica, geometria, musica, astronomia). Si insegnano
inoltre il diritto (= lo studio delle leggi), come a Bologna,
ma pure la medicina (Salerno), la filosofia e la teologia
(Parigi). Il primo ciclo di studi comincia a tredici anni, il
secondo a venti. Si finisce a venticinque/ventisette anni.
Marinus van Reymerswale, Il cambiavalute e sua moglie e Gli usurai
Mappa delle università europee Un’aula universitaria nel Medioevo

More Related Content

La rinascita delle città

  • 1. L’eUropa dopo il mille La rinascita delle città
  • 2. DALLA CAMPAGNA ALLA CITTàDALLA CAMPAGNA ALLA CITTà 1. Aumentano le superfici coltivate e le rese agricole; 2. Aumentano le eccedenze da vendere al mercato giornaliero o settimanale o annuale (fiera); 3. Aumenta il potere d’acquisto e dunque la moneta in circolazione; 4. Rifiorisce l’artigianato e riaprono le botteghe cittadine; 5. Riprendono gli scambi mercantili fra città vicine e lontane; 6. Nascono nuove professioni legate al commercio: banchiere, giudice ecc.
  • 3. GLI ABITANTI DELLA CITTàGLI ABITANTI DELLA CITTà • Le città si ripopolano: molti contadini si affrancano (= liberano) dalla servitù (o servaggio) emigrando in città; dopo un anno e un mese dal trasferimento sono considerati liberi… • … qualcuno diventa salariato (assunto da una bottega in cambio di un salario, di un compenso), qualcuno diventa domestico presso un nobile, ma qualcun altro diventa disoccupato o vagabondo! • Nuovi lavoratori animano la vita cittadina: gli artigiani specializzati, i mercanti e i banchieri. Essi si chiameranno proprio borghesi (= abitanti del borgo). • Anche molti nobili si trasferiscono in città, dove costruiscono dei palazzi per abitarvi. • Ci sono infine i vescovi, i diaconi (= sacerdoti) che operano nella diocesi e nelle parrocchie; gli abati e i monaci nei monasteri.
  • 4. IL “VOLTO” DELLA CITTàIL “VOLTO” DELLA CITTà • Le città medievali spesso si sviluppano su precedenti città romane (civitas > città), le cui mura vengono ricostruite e successivamente (XII-XIV sec.) ampliate. Di notte, le porte della città vengono chiuse e vige l’obbligo del coprifuoco (nessuno può uscire di casa). • Tra le mura romane e quelle medievali, sorgono le case più recenti: il cosiddetto borgo (da cui la parola borghesi = abitanti del borgo). • Le case sono di legno, le finestre di tela imbevuta d’olio o spalmata di cera o chiuse da imposte di legno (non c’è vetro). Fuori, ci sono degli orti e per le strade di terra battuta circolano polli, anatre, oche… • Il centro della vita economica è la piazza del mercato, spesso dotata di un loggiato (= luogo coperto). • Il centro della vita religiosa è la chiesa cattedrale (detta anche Duomo), il cui cantiere spesso dura più di un secolo; il vescovo vive poco distante, nel suo palazzo. • Il centro della vita politico-amministrativa diventerà, in poco tempo, il Palazzo del Comune.
  • 7. La cattedrale di Verona (romanica), 1117-1187 La cattedrale di Chartres (gotica), 1194- 1220 con aggiunte che si protraggono fino al 1513
  • 8. Gli artigiani e le corporazioniGli artigiani e le corporazioni • Gli artigiani lavorano nelle botteghe che si aprono generalmente sulle vie principali e sulle piazze. • Dopo aver compiuto i sette anni, si può svolgere un periodo di tirocinio presso una bottega (e dunque essere apprendista) per imparare i “ferri del mestiere”. A partire dai tredici anni si può aprire bottega. • Gli artigiani che svolgono lo stesso lavoro si riuniscono in “associazioni di mestiere”: le Arti o Corporazioni. Esse servono a difendere la qualità del lavoro, fissando la quantità di ore di lavoro giornaliero, i giusti prezzi di retribuzione dei salariati (= dipendenti), i corretti metodi di fabbricazione e i “giusti” prezzi dei prodotti finiti; inoltre aiutano, in caso di bisogno, i lavoratori malati o i loro famigliari. • Ci sono Arti maggiori, più ricche, e Arti minori, più povere. • Alcune città si specializzano nella produzione di particolari merci: Milano, Brescia e la Germania orientale producono armi; Firenze, Verona, le Fiandre (tra la Francia e l’Olanda), l’Inghilterra i tessuti di lana, Novgorod e Kiev (in Russia) il cuoio; ecc.
  • 9. Gli emblemi delle Arti di Orvieto e una bottega di panni di lana a Firenze
  • 10. I mercanti E IL COMMERCIOI mercanti E IL COMMERCIO • I prodotti realizzati dagli artigiani sono generalmente commercializzati (cioè comprati e poi rivenduti) dai mercanti. • Per evitare di viaggiare con grandi somme di denaro, il mercante deposita nella città di partenza il suo denaro, riceve in cambio una ricevuta (lettera di cambio o cambiale) e recupera il suo denaro nella città di destinazione: nasce l’antenato del nostro assegno. • I commerci gravitano soprattutto intorno alle città costiere del Mediterraneo e dei mari settentrionali (Mare del Nord e Mar Baltico), dove si tengono importantissime fiere semestrali o annuali. • A Lubecca (Germania) si costituisce un’associazione commerciale chiamata Lega Anseatica; ad Amalfi, Venezia, Pisa e Genova nascono delle Repubbliche marinare guidate da esponenti del commercio: Venezia sarà quella che resisterà più a lungo.
  • 12. ALTRE PROFESSIONI LEGATE AL COMMERCIOALTRE PROFESSIONI LEGATE AL COMMERCIO • Il banchiere è sia un cambiavalùte (cambia le monete provenienti da una città in monete usate in un’altra città), sia un usuraio (presta “a interesse”, cioè per ogni somma di denaro prestata si fa restituire la stessa somma maggiorata di una certa percentuale). • Anche le scuole si adeguano alle nuove professioni: nascono le universitas (associazioni di studenti e di professori), in cui si insegnano le arti del trivio (grammatica, dialettica, retorica) e del quadrivio (aritmetica, geometria, musica, astronomia). Si insegnano inoltre il diritto (= lo studio delle leggi), come a Bologna, ma pure la medicina (Salerno), la filosofia e la teologia (Parigi). Il primo ciclo di studi comincia a tredici anni, il secondo a venti. Si finisce a venticinque/ventisette anni.
  • 13. Marinus van Reymerswale, Il cambiavalute e sua moglie e Gli usurai
  • 14. Mappa delle università europee Un’aula universitaria nel Medioevo