Dove il mondo cessa di essere ribalta per speranze e desideri personali, dove noi, come esseri liberi, lo osserviamo meravigliati, per indagarlo e contemplarlo, là entriamo nel dominio dell'arte e della scienza. Se esponiamo ciò che abbiamo visto e sperimentato attraverso il linguaggio dellla logica, stiamo facendo scienza; se lo rappresentiamo in forme le cui interrelazioni non sono accessibili al nostro pensiero cosciente, ma sono riconosciute come significative intuitivamente, stiamo facendo arte. Comune ad entrambe è la devozione per qualcosa che va oltre il personale, lontano dall'arbitrio.