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FIRME, SIGILLI ELETTRONICI
E IDENTITÀ DIGITALE
Stato dell’arte e opportunità per il mercato
Milano, 6 Dicembre 2018
Grattacielo Pirelli - Auditorium Gaber
presentano
IDENTIFICAZIONE DIGITALE E SPID
Giovanni Manca
Land Srl – VP ANORC
DOVE SIAMO - NORME
• Introduzione di SPID nel CAD – art. 64 comma 2 bis
«Per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l’accesso agli stessi da
parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell’Agenzia per
l’Italia digitale, il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di
cittadini e imprese (SPID)».
• DPCM 24 ottobre 2014 – Definizione delle caratteristiche del sistema
pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID),
nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte
delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.
• Vari regolamenti di AgID su accreditamento dei gestori dell’identità, regole di
funzionamento e tecniche, qualifica dei gestori privati dei servizi, migrazione
di credenziali.
DOVE SIAMO - DIFFUSIONE
• Identità erogate : 2.998.925 (27/11/2018)
• Gestori dell’identità attivi : 8 + Lepida S.p.A in fase di attivazione
• Amministrazione attive: 4.000 (target 2018: 3.000 – target 2020:
10.000
• Trend di crescita delle identità erogate lineare (vedi figura nella
prossima slide)
• Inizio del rilascio delle credenziali da marzo 2016 – Identità erogate a
gennaio 2018: 2.156.194
Fonte AgID
IDENTITÀ SPID EROGATE - GRAFICO
Fonte AgID
DOVE SIAMO – DATI DI MAGGIOR
DETTAGLIO
• Dal sito del Team Digitale
https://teamdigitale.governo.it/it/projects/identita-digitale.htm
• Il maggior numero di credenziali è stato rilasciato da Poste Italiane: 85,41%
• Il maggior numero di credenziali è stato rilasciato alla fascia d’età 18-24 :
834.169
• Da dati raccolti informalmente, solo l’utilizzo di APP18 e Carta del Docente è
caratterizzato da alcuni accessi per credenziale.
• Non sono disponibili dati sulle identità mai utilizzate o cancellate.
Fonte Team Digitale
IDENTITÀ SPID IN UE – NOTIFICA EIDAS
• Ai sensi del Regolamento europeo 910/2015 (eIDAS) l’Italia ha superato con
successo l’analisi comunitaria della notifica dell’identità SPID come schema di
identificazione nazionale.
• In questo modo viene attivato il mutuo riconoscimento da parte degli Stati
membri.
• Per approfondire la circostanza e la complessità dell’attività di AgID si rinvia al
seguente articolo:
https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/spid-verso-lidentita-digitale-
europea-ecco-lultimo-traguardo-e-il-futuro/
• A decorrere dal 10 settembre 2019 (un anno dopo la pubblicazione in GUUE
del successo della notifica) l'identità digitale SPID potrà essere usata per
l'accesso ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni dell'Unione.
DOVE STIAMO ANDANDO –
SOSTENIBILITÀ ECONOMICA
• Non è ancora definito il modello economico di SPID o meglio non è realizzato.
• L’elevata qualità richiesta dalla normativa per i gestori dell’identità comporta
costi di gestione significativi e gli accreditati lamentano quasi tre anni di «zero
euro».
• La determinazione di AgID contenente le regole per la convenzione dei gestori
di servizi privati non ha riscosso interesse da parte del mercato.
• Questa determinazione di AgID ha definito le tariffe dovute dai fornitori di
servizi privati (per la PA i servizi degli IdP sono gratuiti) agli IdP per le attività
di validazione delle identità.
DOVE STIAMO ANDANDO –
AMPLIAMENTO DEI SERVIZI PRIVATI
• Ci sono stati un certo numero di annunci di interesse di soggetti
privati a erogare servizi basati su SPID.
• In alcuni scenari è in corso un negoziato tra AgID e gli IdP per un
aggiornamento del tariffario (verso il basso e un maggior equilibrio
verso alcuni soggetti di pubblica utilità come le strutture sanitarie
convenzionate).
• Interesse anche da una piccola parte del settore bancario e del
commercio elettronico.
• Alcuni IdP sostengono che i servizi di verifica dell’identità dovrebbero
essere erogati gratuitamente anche ai privati sviluppando
parallelamente servizi di rete con identità verificata tramite SPID.
DOVE STIAMO ANDANDO – FIRMA
TRAMITE SPID
• In verità l’articolo 20, comma 1-bis stabilisce una nuova regola per la
formazione del documento informatico.
• In sintesi se un documento è formato, previa identificazione informatica
del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati da AgID
con le Linee guida stabilite nel CAD, con modalità tali da garantire la
sicurezza, integrità e immodificabilità del documento e, in maniera
manifesta e inequivoca, la sua riconducibilità all’autore, soddisfa il
requisito della forma scritta e ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702
del Codice civile.
• Per gli atti di cui all’articolo 1350, numero 13 del Codice civile si
applica la stessa regola come stabilito nell’articolo 21, comma 2-bis.
DOVE STIAMO ANDANDO – ACCESSI
TELEMATICI
• Art. 65 del CAD rubricato Istanze e dichiarazioni presentate alle pubbliche
amministrazioni per via telematica.
• Le istanze sono valide, tra l’altro, quando l’istante o il dichiarante è identificato
attraverso SPID.
• Sarebbe utile definire quando si firma e quando no e appare una complicazione
introdurre una nuova fattispecie di firma basata su SPID anche se, di fatto, il
CAD stabilisce una nuova fattispecie di formazione del documento.
• Questa fattispecie di sottoscrizione può favorire la sottoscrizione di atti da
parte dei cittadini.
• Si auspica chiarezza da parte di AgID sul tema specifico in un periodo dove la
firma elettronica qualifica in Europa si sviluppa in modo significativo a seguito
del Regolamento eIDAS.
CONCLUSIONI
• Il potenziale utente SPID non ha certezza della gratuità delle credenziali e non
si fida delle operazioni di utilizzo di SPID (feedback del relatore su un
campione di circa 100 persone).
• La comunicazione su SPID non è stata efficace anche se l’impegno non è
mancato. Molti servizi disponibili non sono noti all’utenza anche potenziale.
• Molti servizi andrebbero promossi in modo adeguato dagli organismi pubblici
magari con qualche tipo di incentivo.
• Tutti gli impiegati pubblici dovrebbero avere le credenziali SPID.
• La dichiarata introduzione della Carta d’Identità Elettronica nelle credenziali
SPID, anche con notifica all’UE, apre nuovi scenari di utilizzo.
CONTATTO DEL RELATORE:
mncgnn59@gmail.com

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  • 3. DOVE SIAMO - NORME • Introduzione di SPID nel CAD – art. 64 comma 2 bis «Per favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l’accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell’Agenzia per l’Italia digitale, il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese (SPID)». • DPCM 24 ottobre 2014 – Definizione delle caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID), nonché dei tempi e delle modalità di adozione del sistema SPID da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese. • Vari regolamenti di AgID su accreditamento dei gestori dell’identità, regole di funzionamento e tecniche, qualifica dei gestori privati dei servizi, migrazione di credenziali.
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  • 6. DOVE SIAMO – DATI DI MAGGIOR DETTAGLIO • Dal sito del Team Digitale https://teamdigitale.governo.it/it/projects/identita-digitale.htm • Il maggior numero di credenziali è stato rilasciato da Poste Italiane: 85,41% • Il maggior numero di credenziali è stato rilasciato alla fascia d’età 18-24 : 834.169 • Da dati raccolti informalmente, solo l’utilizzo di APP18 e Carta del Docente è caratterizzato da alcuni accessi per credenziale. • Non sono disponibili dati sulle identità mai utilizzate o cancellate. Fonte Team Digitale
  • 7. IDENTITÀ SPID IN UE – NOTIFICA EIDAS • Ai sensi del Regolamento europeo 910/2015 (eIDAS) l’Italia ha superato con successo l’analisi comunitaria della notifica dell’identità SPID come schema di identificazione nazionale. • In questo modo viene attivato il mutuo riconoscimento da parte degli Stati membri. • Per approfondire la circostanza e la complessità dell’attività di AgID si rinvia al seguente articolo: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/spid-verso-lidentita-digitale- europea-ecco-lultimo-traguardo-e-il-futuro/ • A decorrere dal 10 settembre 2019 (un anno dopo la pubblicazione in GUUE del successo della notifica) l'identità digitale SPID potrà essere usata per l'accesso ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni dell'Unione.
  • 8. DOVE STIAMO ANDANDO – SOSTENIBILITÀ ECONOMICA • Non è ancora definito il modello economico di SPID o meglio non è realizzato. • L’elevata qualità richiesta dalla normativa per i gestori dell’identità comporta costi di gestione significativi e gli accreditati lamentano quasi tre anni di «zero euro». • La determinazione di AgID contenente le regole per la convenzione dei gestori di servizi privati non ha riscosso interesse da parte del mercato. • Questa determinazione di AgID ha definito le tariffe dovute dai fornitori di servizi privati (per la PA i servizi degli IdP sono gratuiti) agli IdP per le attività di validazione delle identità.
  • 9. DOVE STIAMO ANDANDO – AMPLIAMENTO DEI SERVIZI PRIVATI • Ci sono stati un certo numero di annunci di interesse di soggetti privati a erogare servizi basati su SPID. • In alcuni scenari è in corso un negoziato tra AgID e gli IdP per un aggiornamento del tariffario (verso il basso e un maggior equilibrio verso alcuni soggetti di pubblica utilità come le strutture sanitarie convenzionate). • Interesse anche da una piccola parte del settore bancario e del commercio elettronico. • Alcuni IdP sostengono che i servizi di verifica dell’identità dovrebbero essere erogati gratuitamente anche ai privati sviluppando parallelamente servizi di rete con identità verificata tramite SPID.
  • 10. DOVE STIAMO ANDANDO – FIRMA TRAMITE SPID • In verità l’articolo 20, comma 1-bis stabilisce una nuova regola per la formazione del documento informatico. • In sintesi se un documento è formato, previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati da AgID con le Linee guida stabilite nel CAD, con modalità tali da garantire la sicurezza, integrità e immodificabilità del documento e, in maniera manifesta e inequivoca, la sua riconducibilità all’autore, soddisfa il requisito della forma scritta e ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del Codice civile. • Per gli atti di cui all’articolo 1350, numero 13 del Codice civile si applica la stessa regola come stabilito nell’articolo 21, comma 2-bis.
  • 11. DOVE STIAMO ANDANDO – ACCESSI TELEMATICI • Art. 65 del CAD rubricato Istanze e dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni per via telematica. • Le istanze sono valide, tra l’altro, quando l’istante o il dichiarante è identificato attraverso SPID. • Sarebbe utile definire quando si firma e quando no e appare una complicazione introdurre una nuova fattispecie di firma basata su SPID anche se, di fatto, il CAD stabilisce una nuova fattispecie di formazione del documento. • Questa fattispecie di sottoscrizione può favorire la sottoscrizione di atti da parte dei cittadini. • Si auspica chiarezza da parte di AgID sul tema specifico in un periodo dove la firma elettronica qualifica in Europa si sviluppa in modo significativo a seguito del Regolamento eIDAS.
  • 12. CONCLUSIONI • Il potenziale utente SPID non ha certezza della gratuità delle credenziali e non si fida delle operazioni di utilizzo di SPID (feedback del relatore su un campione di circa 100 persone). • La comunicazione su SPID non è stata efficace anche se l’impegno non è mancato. Molti servizi disponibili non sono noti all’utenza anche potenziale. • Molti servizi andrebbero promossi in modo adeguato dagli organismi pubblici magari con qualche tipo di incentivo. • Tutti gli impiegati pubblici dovrebbero avere le credenziali SPID. • La dichiarata introduzione della Carta d’Identità Elettronica nelle credenziali SPID, anche con notifica all’UE, apre nuovi scenari di utilizzo.