La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione, marino costiere e sotterranee) e degli ecosistemi collegati è regolamentata dalla Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, dalle direttive figlie e dalla normativa nazionale conseguente.
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La qualità delle acque superficiali e sotterranee in Piemonte, 2015
2. La tutela delle Acque
La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione,
marino costiere e sotterranee) e degli
ecosistemi collegati è regolamentata dalla
Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un
quadro per l'azione comunitaria in materia di
acque, dalle direttive figlie e dalla normativa
nazionale conseguente.
3. La tutela delle Acque
Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne,
delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che:
a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli
ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo
del fabbisogno idrico;
b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche
disponibili;
c) miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure
specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie
e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze
pericolose prioritarie;
d) assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento;
e) contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della Siccità
contribuendo quindi a:
. garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un
utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo,
. ridurre in modo significativo l'inquinamento delle acque sotterranee,
. proteggere le acque territoriali e marine,
. realizzare gli obiettivi degli accordi internazionali in materia, compresi quelli miranti a impedire ed
eliminare l'inquinamento dell'ambiente marino: con azione comunitaria ai sensi dell'articolo 16,
paragrafo 3, per arrestare o eliminare gradualmente gli scarichi, le emissioni e le perdite di sostanze
pericolose prioritarie al fine ultimo di pervenire a concentrazioni, nell'ambiente marino, vicine ai valori
del fondo naturale per le sostanze presenti in natura e vicine allo zero per le sostanze sintetiche
antropogeniche.
5. Sessennio 2009-2014
205 Corpi Idrici Rete Base
77 Corpi Idrici Rete Aggiuntiva
Sessennio 2009-2014
13 Corpi Idrici Rete Base
597
Corpi Idrici
fluviali
36
Corpi Idrici
lacustri
Le reti di monitoraggio - acque superficiali
6. La classificazione dello stato di qualità
Obiettivo ambientale “Buono Stato”
Stato Chimico Stato Ecologico
Inquinanti specifici
Elementi di Qualità
Biologica
Elementi chimici
generali
Elementi
Idromorfologici
STATO
Stato Chimico Stato Quantitativo
STATO
Acque superficiali
Acque sotterranee
7. Lo stato di qualità – corsi d’acqua
Stato Ecologico
Buono
55%
Elevato
1%
Scarso
12%
Sufficiente
31%
Cattivo
1%
Buono
Cattivo
Elevato
Scarso
Sufficiente
Stato Chimico
Buono
95%
Non Buono
5%
Buono
Non Buono
Stato
Non Buono
45%
Buono
55%
Buono
Non Buono
8. Nota: i dati riportati nelle figure sono relativi al triennio 2012-2014 e all’anno 2011 per i CI della rete aggiuntiva
Lo stato di qualità – corsi d’acqua
Stato Ecologico inferiore a
Buono: in circa 80% dei CI è
determinato da uno o più
elementi di qualità biologica
(circa il 50% Macrobenthos) e
nel 20% dagli elementi chimici
(LIMeco o SQA)
Il superamento degli SQA è
determinato nello Stato
Ecologico prevalentemente
da pesticidi e marginalmente
da Cromo e nello Stato
Chimico da metalli quali
Mercurio, Cadmio, Piombo e
Nichel (di probabile origine
naturale in alcuni contesti
territoriali)
9. I fattori che incidono sullo stato di qualità
5-1 Introduzione di specie e malattie
4-5-1 Alterazioni della zona riparia
4-2 Dighe/barriere/chiuse
4-1 Alterazione fisica dell’alveo
3-6-1 Prelievi-Idroelettrico
3-5 Prelievi-Piscicoltura
3-4 Prelievi-Raffreddamento
3-3 Prelievi-Industriale
3-2 Prelievi-uso potabile
3-1 Prelievi-Irrigui
2-4 Diffusa Traffico
2-2 Diffusa Dilavamento del suolo- uso agricolo
2-1 Diffusa Dilavamento del suolo- uso Urbano
1-6 Puntuale Discariche
1-5 Puntuale Siti Contaminati
1-4 Puntuale Scarichi Industriali non-IPPC
1-3 Puntuale Scarichi Industriali IPPC
1-1 Puntuale Scarichi Urbani
Tipologia di pressione
Alterazioni morfologiche
zona riparia 64%
Prelievi 38%,
il 57% nelle
Idroecoregioni alpine Scarichi urbani 31%
Dilavamento agricolo 19%
32% se escludiamo le
Idroecoregioni alpine
Introduzione di specie 19%
Analisi delle pressioni: individuazione di
tutte le pressioni significative sul Corpo
Idrico, cioè in grado di pregiudicare il
raggiungimento degli obiettivi ambientali
Nota: % di Corpi Idrici con pressione significativa sul totale dei corpi idrici
10. Lo stato di qualità – Laghi
Non buonoSufficienteBuonoIngagna
Non buonoSufficienteBuonoLago Sirio
Non buonoSufficienteBuonoLago Grande di Avigliana
Non buonoSufficienteBuonoLago di Viverone
Non buonoSufficienteBuonoMasserano
Non buonoSufficienteBuonoLago di Candia
Non buonoSufficienteBuonoLago Piccolo di Avigliana
BuonoBuonoBuonoLago Bruno
BuonoBuonoBuonoRochemolles
BuonoBuonoBuonoLago Maggiore
BuonoBuonoBuonoLago di Mergozzo
BuonoBuonoBuonoLago d'Orta
BuonoBuonoBuonoLago d'Antrona
StatoStato EcologicoStato ChimicoLago/Invaso
Fitoplancton e parametriFitoplancton e parametri
chimicochimico--fisici a sostegnofisici a sostegno
11. Le reti di monitoraggio – acque sotterranee
Sessennio 2009-2014
6 Corpi Idrici degli acquiferi profondi con
208 punti di monitoraggio
Sessennio 2009-2014
17 Corpi Idrici degli acquiferi superficiali
con 397 punti di monitoraggio
12. Lo stato di qualità - acque sotterranee (falda superficiale)
Stato Chimico Falda Superficiale
Triennio 2012-2014
Corpo
Idrico 2012 2013 2014
Classificazione
Triennio 2012-2014 Confidenza
GWB-S1 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S2 Scarso Buono Buono BUONO Bassa
GWB-S3a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S3b Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S4a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S4b Scarso Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-S5a Buono Buono Buono BUONO Media
GWB-S5b Scarso Buono Scarso SCARSO Bassa
GWB-S6 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S7 Buono Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-S8 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S9 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S10 Scarso Buono Scarso SCARSO Media
GWB-FTA Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-FTO N.D. Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-FS N.D. Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-FDR N.D. Buono Scarso SCARSO Bassa
Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la Falda
Superficiale:
Nitrati
VOC (Composti Organici Volatili)
Cromo esavalente*
Nichel*
Pesticidi
* in alcune zone definite sono di origine naturale
13. Lo stato di qualità - acque sotterranee (falde profonde)
Stato Chimico Falde Profonde
Triennio 2012-2014
Corpo
Idrico 2012 2013 2014
Classificazione
Triennio 2012-2014 Confidenza
GWB-P1 Buono
Mon. Oper.
Punt.
(Buono)
Mon. Oper.
Punt. (Buono) BUONO alta
GWB-P2 Scarso Scarso Scarso SCARSO alta
GWB-P3 Buono Buono Buono BUONO alta
GWB-P4 Scarso Scarso Buono SCARSO media
GWB-P5 Buono
Mon. Oper.
Punt.
(Buono) Buono BUONO media
GWB-P6 - - Buono BUONO media
Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la
Falda Profonda:
VOC (Composti Organici Volatili)
Cromo esavalente*
Nichel*
Pesticidi
Nitrati
* In alcune zone definite sono di origine naturale
14. I fattori che incidono sullo stato di qualità
3 Prelievi
2-2 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Agricolo
2-1 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Urbano
1-6 Puntuale - Discariche
1-5 Puntuale - Siti contaminati
Tipologia di pressione
Discariche 65%
Dilavamento agricolo 48%
Nota: la % è il numero di corpi idrici con pressione significativa sul
totale di corpi idrici (falde superficiale e profonda)
Siti contaminati 35%
Analisi delle pressioni: individuazione di
tutte le pressioni significative sul Corpo
Idrico, cioè in grado di pregiudicare il
raggiungimento degli obiettivi ambientali
15. Una buona qualità delle risorse
ambientali e la loro tutela come
patrimonio comune sono fattori
irrinunciabili per garantire una vita sana
e felice.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!