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Elio Sesia
Arpa Piemonte
Torino, 2 dicembre 2015
La qualità delle
acque superficiali
e sotterranee in
Piemonte
La tutela delle Acque
La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione,
marino costiere e sotterranee) e degli
ecosistemi collegati è regolamentata dalla
Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un
quadro per l'azione comunitaria in materia di
acque, dalle direttive figlie e dalla normativa
nazionale conseguente.
La tutela delle Acque
Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne,
delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che:
a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli
ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo
del fabbisogno idrico;
b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche
disponibili;
c) miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure
specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie
e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze
pericolose prioritarie;
d) assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento;
e) contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della Siccità
contribuendo quindi a:
. garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un
utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo,
. ridurre in modo significativo l'inquinamento delle acque sotterranee,
. proteggere le acque territoriali e marine,
. realizzare gli obiettivi degli accordi internazionali in materia, compresi quelli miranti a impedire ed
eliminare l'inquinamento dell'ambiente marino: con azione comunitaria ai sensi dell'articolo 16,
paragrafo 3, per arrestare o eliminare gradualmente gli scarichi, le emissioni e le perdite di sostanze
pericolose prioritarie al fine ultimo di pervenire a concentrazioni, nell'ambiente marino, vicine ai valori
del fondo naturale per le sostanze presenti in natura e vicine allo zero per le sostanze sintetiche
antropogeniche.
La qualità delle acque superficiali e sotterranee in Piemonte, 2015
Sessennio 2009-2014
205 Corpi Idrici Rete Base
77 Corpi Idrici Rete Aggiuntiva
Sessennio 2009-2014
13 Corpi Idrici Rete Base
597
Corpi Idrici
fluviali
36
Corpi Idrici
lacustri
Le reti di monitoraggio - acque superficiali
La classificazione dello stato di qualità
Obiettivo ambientale “Buono Stato”
Stato Chimico Stato Ecologico
Inquinanti specifici
Elementi di Qualità
Biologica
Elementi chimici
generali
Elementi
Idromorfologici
STATO
Stato Chimico Stato Quantitativo
STATO
Acque superficiali
Acque sotterranee
Lo stato di qualità – corsi d’acqua
Stato Ecologico
Buono
55%
Elevato
1%
Scarso
12%
Sufficiente
31%
Cattivo
1%
Buono
Cattivo
Elevato
Scarso
Sufficiente
Stato Chimico
Buono
95%
Non Buono
5%
Buono
Non Buono
Stato
Non Buono
45%
Buono
55%
Buono
Non Buono
Nota: i dati riportati nelle figure sono relativi al triennio 2012-2014 e all’anno 2011 per i CI della rete aggiuntiva
Lo stato di qualità – corsi d’acqua
Stato Ecologico inferiore a
Buono: in circa 80% dei CI è
determinato da uno o più
elementi di qualità biologica
(circa il 50% Macrobenthos) e
nel 20% dagli elementi chimici
(LIMeco o SQA)
Il superamento degli SQA è
determinato nello Stato
Ecologico prevalentemente
da pesticidi e marginalmente
da Cromo e nello Stato
Chimico da metalli quali
Mercurio, Cadmio, Piombo e
Nichel (di probabile origine
naturale in alcuni contesti
territoriali)
I fattori che incidono sullo stato di qualità
5-1 Introduzione di specie e malattie
4-5-1 Alterazioni della zona riparia
4-2 Dighe/barriere/chiuse
4-1 Alterazione fisica dell’alveo
3-6-1 Prelievi-Idroelettrico
3-5 Prelievi-Piscicoltura
3-4 Prelievi-Raffreddamento
3-3 Prelievi-Industriale
3-2 Prelievi-uso potabile
3-1 Prelievi-Irrigui
2-4 Diffusa Traffico
2-2 Diffusa Dilavamento del suolo- uso agricolo
2-1 Diffusa Dilavamento del suolo- uso Urbano
1-6 Puntuale Discariche
1-5 Puntuale Siti Contaminati
1-4 Puntuale Scarichi Industriali non-IPPC
1-3 Puntuale Scarichi Industriali IPPC
1-1 Puntuale Scarichi Urbani
Tipologia di pressione
Alterazioni morfologiche
zona riparia 64%
Prelievi 38%,
il 57% nelle
Idroecoregioni alpine Scarichi urbani 31%
Dilavamento agricolo 19%
32% se escludiamo le
Idroecoregioni alpine
Introduzione di specie 19%
Analisi delle pressioni: individuazione di
tutte le pressioni significative sul Corpo
Idrico, cioè in grado di pregiudicare il
raggiungimento degli obiettivi ambientali
Nota: % di Corpi Idrici con pressione significativa sul totale dei corpi idrici
Lo stato di qualità – Laghi
Non buonoSufficienteBuonoIngagna
Non buonoSufficienteBuonoLago Sirio
Non buonoSufficienteBuonoLago Grande di Avigliana
Non buonoSufficienteBuonoLago di Viverone
Non buonoSufficienteBuonoMasserano
Non buonoSufficienteBuonoLago di Candia
Non buonoSufficienteBuonoLago Piccolo di Avigliana
BuonoBuonoBuonoLago Bruno
BuonoBuonoBuonoRochemolles
BuonoBuonoBuonoLago Maggiore
BuonoBuonoBuonoLago di Mergozzo
BuonoBuonoBuonoLago d'Orta
BuonoBuonoBuonoLago d'Antrona
StatoStato EcologicoStato ChimicoLago/Invaso
Fitoplancton e parametriFitoplancton e parametri
chimicochimico--fisici a sostegnofisici a sostegno
Le reti di monitoraggio – acque sotterranee
Sessennio 2009-2014
6 Corpi Idrici degli acquiferi profondi con
208 punti di monitoraggio
Sessennio 2009-2014
17 Corpi Idrici degli acquiferi superficiali
con 397 punti di monitoraggio
Lo stato di qualità - acque sotterranee (falda superficiale)
Stato Chimico Falda Superficiale
Triennio 2012-2014
Corpo
Idrico 2012 2013 2014
Classificazione
Triennio 2012-2014 Confidenza
GWB-S1 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S2 Scarso Buono Buono BUONO Bassa
GWB-S3a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S3b Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S4a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S4b Scarso Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-S5a Buono Buono Buono BUONO Media
GWB-S5b Scarso Buono Scarso SCARSO Bassa
GWB-S6 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S7 Buono Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-S8 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S9 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-S10 Scarso Buono Scarso SCARSO Media
GWB-FTA Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta
GWB-FTO N.D. Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-FS N.D. Scarso Scarso SCARSO Media
GWB-FDR N.D. Buono Scarso SCARSO Bassa
Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la Falda
Superficiale:
Nitrati
VOC (Composti Organici Volatili)
Cromo esavalente*
Nichel*
Pesticidi
* in alcune zone definite sono di origine naturale
Lo stato di qualità - acque sotterranee (falde profonde)
Stato Chimico Falde Profonde
Triennio 2012-2014
Corpo
Idrico 2012 2013 2014
Classificazione
Triennio 2012-2014 Confidenza
GWB-P1 Buono
Mon. Oper.
Punt.
(Buono)
Mon. Oper.
Punt. (Buono) BUONO alta
GWB-P2 Scarso Scarso Scarso SCARSO alta
GWB-P3 Buono Buono Buono BUONO alta
GWB-P4 Scarso Scarso Buono SCARSO media
GWB-P5 Buono
Mon. Oper.
Punt.
(Buono) Buono BUONO media
GWB-P6 - - Buono BUONO media
Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la
Falda Profonda:
VOC (Composti Organici Volatili)
Cromo esavalente*
Nichel*
Pesticidi
Nitrati
* In alcune zone definite sono di origine naturale
I fattori che incidono sullo stato di qualità
3 Prelievi
2-2 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Agricolo
2-1 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Urbano
1-6 Puntuale - Discariche
1-5 Puntuale - Siti contaminati
Tipologia di pressione
Discariche 65%
Dilavamento agricolo 48%
Nota: la % è il numero di corpi idrici con pressione significativa sul
totale di corpi idrici (falde superficiale e profonda)
Siti contaminati 35%
Analisi delle pressioni: individuazione di
tutte le pressioni significative sul Corpo
Idrico, cioè in grado di pregiudicare il
raggiungimento degli obiettivi ambientali
Una buona qualità delle risorse
ambientali e la loro tutela come
patrimonio comune sono fattori
irrinunciabili per garantire una vita sana
e felice.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

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  • 2. La tutela delle Acque La tutela delle acque (fiumi, laghi, transizione, marino costiere e sotterranee) e degli ecosistemi collegati è regolamentata dalla Direttiva 2000/60/CE (WFD) che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, dalle direttive figlie e dalla normativa nazionale conseguente.
  • 3. La tutela delle Acque Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che: a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico; b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili; c) miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie; d) assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento; e) contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della Siccità contribuendo quindi a: . garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo, . ridurre in modo significativo l'inquinamento delle acque sotterranee, . proteggere le acque territoriali e marine, . realizzare gli obiettivi degli accordi internazionali in materia, compresi quelli miranti a impedire ed eliminare l'inquinamento dell'ambiente marino: con azione comunitaria ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 3, per arrestare o eliminare gradualmente gli scarichi, le emissioni e le perdite di sostanze pericolose prioritarie al fine ultimo di pervenire a concentrazioni, nell'ambiente marino, vicine ai valori del fondo naturale per le sostanze presenti in natura e vicine allo zero per le sostanze sintetiche antropogeniche.
  • 5. Sessennio 2009-2014 205 Corpi Idrici Rete Base 77 Corpi Idrici Rete Aggiuntiva Sessennio 2009-2014 13 Corpi Idrici Rete Base 597 Corpi Idrici fluviali 36 Corpi Idrici lacustri Le reti di monitoraggio - acque superficiali
  • 6. La classificazione dello stato di qualità Obiettivo ambientale “Buono Stato” Stato Chimico Stato Ecologico Inquinanti specifici Elementi di Qualità Biologica Elementi chimici generali Elementi Idromorfologici STATO Stato Chimico Stato Quantitativo STATO Acque superficiali Acque sotterranee
  • 7. Lo stato di qualità – corsi d’acqua Stato Ecologico Buono 55% Elevato 1% Scarso 12% Sufficiente 31% Cattivo 1% Buono Cattivo Elevato Scarso Sufficiente Stato Chimico Buono 95% Non Buono 5% Buono Non Buono Stato Non Buono 45% Buono 55% Buono Non Buono
  • 8. Nota: i dati riportati nelle figure sono relativi al triennio 2012-2014 e all’anno 2011 per i CI della rete aggiuntiva Lo stato di qualità – corsi d’acqua Stato Ecologico inferiore a Buono: in circa 80% dei CI è determinato da uno o più elementi di qualità biologica (circa il 50% Macrobenthos) e nel 20% dagli elementi chimici (LIMeco o SQA) Il superamento degli SQA è determinato nello Stato Ecologico prevalentemente da pesticidi e marginalmente da Cromo e nello Stato Chimico da metalli quali Mercurio, Cadmio, Piombo e Nichel (di probabile origine naturale in alcuni contesti territoriali)
  • 9. I fattori che incidono sullo stato di qualità 5-1 Introduzione di specie e malattie 4-5-1 Alterazioni della zona riparia 4-2 Dighe/barriere/chiuse 4-1 Alterazione fisica dell’alveo 3-6-1 Prelievi-Idroelettrico 3-5 Prelievi-Piscicoltura 3-4 Prelievi-Raffreddamento 3-3 Prelievi-Industriale 3-2 Prelievi-uso potabile 3-1 Prelievi-Irrigui 2-4 Diffusa Traffico 2-2 Diffusa Dilavamento del suolo- uso agricolo 2-1 Diffusa Dilavamento del suolo- uso Urbano 1-6 Puntuale Discariche 1-5 Puntuale Siti Contaminati 1-4 Puntuale Scarichi Industriali non-IPPC 1-3 Puntuale Scarichi Industriali IPPC 1-1 Puntuale Scarichi Urbani Tipologia di pressione Alterazioni morfologiche zona riparia 64% Prelievi 38%, il 57% nelle Idroecoregioni alpine Scarichi urbani 31% Dilavamento agricolo 19% 32% se escludiamo le Idroecoregioni alpine Introduzione di specie 19% Analisi delle pressioni: individuazione di tutte le pressioni significative sul Corpo Idrico, cioè in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi ambientali Nota: % di Corpi Idrici con pressione significativa sul totale dei corpi idrici
  • 10. Lo stato di qualità – Laghi Non buonoSufficienteBuonoIngagna Non buonoSufficienteBuonoLago Sirio Non buonoSufficienteBuonoLago Grande di Avigliana Non buonoSufficienteBuonoLago di Viverone Non buonoSufficienteBuonoMasserano Non buonoSufficienteBuonoLago di Candia Non buonoSufficienteBuonoLago Piccolo di Avigliana BuonoBuonoBuonoLago Bruno BuonoBuonoBuonoRochemolles BuonoBuonoBuonoLago Maggiore BuonoBuonoBuonoLago di Mergozzo BuonoBuonoBuonoLago d'Orta BuonoBuonoBuonoLago d'Antrona StatoStato EcologicoStato ChimicoLago/Invaso Fitoplancton e parametriFitoplancton e parametri chimicochimico--fisici a sostegnofisici a sostegno
  • 11. Le reti di monitoraggio – acque sotterranee Sessennio 2009-2014 6 Corpi Idrici degli acquiferi profondi con 208 punti di monitoraggio Sessennio 2009-2014 17 Corpi Idrici degli acquiferi superficiali con 397 punti di monitoraggio
  • 12. Lo stato di qualità - acque sotterranee (falda superficiale) Stato Chimico Falda Superficiale Triennio 2012-2014 Corpo Idrico 2012 2013 2014 Classificazione Triennio 2012-2014 Confidenza GWB-S1 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S2 Scarso Buono Buono BUONO Bassa GWB-S3a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S3b Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S4a Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S4b Scarso Scarso Scarso SCARSO Media GWB-S5a Buono Buono Buono BUONO Media GWB-S5b Scarso Buono Scarso SCARSO Bassa GWB-S6 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S7 Buono Scarso Scarso SCARSO Media GWB-S8 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S9 Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-S10 Scarso Buono Scarso SCARSO Media GWB-FTA Scarso Scarso Scarso SCARSO Alta GWB-FTO N.D. Scarso Scarso SCARSO Media GWB-FS N.D. Scarso Scarso SCARSO Media GWB-FDR N.D. Buono Scarso SCARSO Bassa Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la Falda Superficiale: Nitrati VOC (Composti Organici Volatili) Cromo esavalente* Nichel* Pesticidi * in alcune zone definite sono di origine naturale
  • 13. Lo stato di qualità - acque sotterranee (falde profonde) Stato Chimico Falde Profonde Triennio 2012-2014 Corpo Idrico 2012 2013 2014 Classificazione Triennio 2012-2014 Confidenza GWB-P1 Buono Mon. Oper. Punt. (Buono) Mon. Oper. Punt. (Buono) BUONO alta GWB-P2 Scarso Scarso Scarso SCARSO alta GWB-P3 Buono Buono Buono BUONO alta GWB-P4 Scarso Scarso Buono SCARSO media GWB-P5 Buono Mon. Oper. Punt. (Buono) Buono BUONO media GWB-P6 - - Buono BUONO media Principali inquinanti che determinano lo stato Scarso del GWB per la Falda Profonda: VOC (Composti Organici Volatili) Cromo esavalente* Nichel* Pesticidi Nitrati * In alcune zone definite sono di origine naturale
  • 14. I fattori che incidono sullo stato di qualità 3 Prelievi 2-2 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Agricolo 2-1 Diffusa - Dilavamento del suolo - uso Urbano 1-6 Puntuale - Discariche 1-5 Puntuale - Siti contaminati Tipologia di pressione Discariche 65% Dilavamento agricolo 48% Nota: la % è il numero di corpi idrici con pressione significativa sul totale di corpi idrici (falde superficiale e profonda) Siti contaminati 35% Analisi delle pressioni: individuazione di tutte le pressioni significative sul Corpo Idrico, cioè in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi ambientali
  • 15. Una buona qualità delle risorse ambientali e la loro tutela come patrimonio comune sono fattori irrinunciabili per garantire una vita sana e felice. GRAZIE PER L’ATTENZIONE!