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Buongiorno,
benvenuti a Castel Monastero e grazie per aver accettato il
nostro invito.
Anche questanno Fimit ha voluto organizzare un momento
di riflessione, un meeting, per condividere alcune
considerazioni sulla congiuntura che stiamo attraversando e
per affrontare il tema dellattrattivit del nostro mercato
verso gli investitori internazionali.
E proprio partendo dalla positiva esperienza dello scorso
anno dove nel seminario 2009 mettemmo a confronto le
proposte degli investitori istituzionali italiani per uscire
dalla crisi, questanno discuteremo con gli investitori
istituzionali esteri, presenti o interessati al nostro Paese.
Lasciatemi esprimere un ringraziamento particolare proprio
agli ospiti internazionali presenti qui a Castel Monastero
che hanno risposto al nostro invito per discutere dellItalia e
dello stato degli investimenti esteri nel nostro Paese.
Il loro punto di vista nella sessione di questo pomeriggio ci
aiuter a comprendere come viene percepita lItalia a livello
internazionale, quali sono i punti di forza e di debolezza del
nostro mercato, soprattutto in questa fase di post crisi dove
竪 sempre pi湛 difficile definire politiche di investimento con
interessanti riscontri economici.
In particolare, cercheremo di capire se in effetti lItalia
possa essere definita o meno una piazza emergente del
mercato del real estate europeo, dopo i crolli che abbiamo
registrato nel corso dellanno passato in termini di prezzi e
volumi di scambio in mercati maturi del nostro continente
come quello spagnolo o inglese.
Subito dopo questo mio saluto, cercheremo di fare
chiarezza su alcuni aspetti del sistema Italia in termini di
regole, finanza, governance e infrastrutture, partendo dalla
relazione introduttiva che terr a breve il Rettore
dellUniversit Bocconi, Professo Guido Tabellini, grazie
per essere qui Professore, a cui far seguito una tavola
rotonda con personalit di rilievo del nostro Paese che ci
aiuteranno a comprendere vizi e virt湛 del nostro mercato
domestico.
Il nostro Paese 竪 un Paese difficile da comprendere e da
raccontare. E complicato da comprendere per chi vive una
realt pi湛 dinamica della nostra, con tassi di crescita pi湛
elevati, con livelli di quasi piena occupazione e con
complessi normativi pi湛 semplificati del nostro.
Ma 竪 altrettanto complesso da raccontare per le nostre
profonde contraddizioni, per latipicit della nostra struttura
produttiva, per la consapevolezza delle straordinarie
capacit e potenzialit di cui siamo dotati.
E ancor di pi湛 in questa fase, dove una grande Paese
manifatturiero come il nostro, basato su un sistema di
piccole imprese, tradizionali e spesso legate alle reti dei
distretti industriali, sia riuscito durante e dopo la crisi a
sostituire alla sua capacit di innovazione e ricerca una
nuova propensione a sviluppare prodotti di gamma elevata
e ad alta specializzazione e a tenere meglio il colpo della
crisi.
Il nostro Paese 竪 entrato nella crisi con un sistema creditizio
solido e famiglie poco indebitate, al contrario di Paesi
nostri competitor con dimensioni industriali maggiori ma
anche con un alto livello di debito privato e bolle
immobiliari di notevoli dimensioni. Il Paese formica
insomma che ha sconfitto i paesi cicala dalle grandi
economie, con tassi di crescita a doppia cifra, ma in realt
con economie precarie e non sostenibili nel lungo periodo.
Cercheremo appunto di fare un po di chiarezza proprio su
di noi e lo faremo con il vostro contributo sperando di
offrirvi proprio a partire da questa occasione unidea
migliore sulla competitivit dellItalia.
E nellaugurare a tutti un buon lavoro lasciatemi solo fare
unultima considerazione, a cui tengo particolarmente:
Fimit, a dieci anni dalla sua nascita 竪 oggi la Societ di
Gestione del Risparmio leader in Italia nel settore dei fondi
comuni di investimento immobiliare.
Gestiamo risparmio per conto di 55.000 risparmiatori retail
e oltre 50 investitori istituzionali che hanno investito nei
nostri 13 fondi immobiliari.
Gestiamo oltre 5 miliardi di  di patrimonio.
Il nostro azionariato 竪 composto essenzialmente da
investitori istituzionali tra i quali anche importanti fondi di
investimento internazionali.
E proprio a partire da questi investitori internazionali,
nostri clienti, dai continui confronti che abbiamo con loro
sulle diverse politiche e opportunit di investimento, che
abbiamo deciso di coinvolgerli direttamente in una
discussione aperta, alla luce del sole, anche rischiando
impietosi confronti o aspre critiche, ma offrendo la
possibilit di un approfondimento su alcuni aspetti cruciali
della nostra organizzazione economica, finanziaria e
politica.
Pur essendo consapevoli che il nostro Paese attraversa da
tempo notevoli problemi di crescita e competitivit, a
nostro parere soprattutto dopo la crisi dei mercati dello
scorso anno, lItalia ha anche mostrato un notevole livello
di tenuta del suo mercato mostrando agli investitori
internazionali interessanti opportunit di investimento,
soprattutto in campo immobiliare.
Certi che il confronto e lanalisi siano sempre una buona
strada da perseguire, speriamo di offrire qualche nuovo
interessante spunto di riflessione e di recepire nuove idee
intelligenti per proporvi sempre nuovi prodotti competitivi.
Grazie per lattenzione,
lascio ora la parola al Rettore Tabellini che ringrazio ancora
per aver accettato di aprire questi nostri lavori.
Buon lavoro

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Seminario FIMIT SGR 2010 - Intervento Paolo Crescimbeni al Seminario FIMIT 2010

  • 1. Buongiorno, benvenuti a Castel Monastero e grazie per aver accettato il nostro invito. Anche questanno Fimit ha voluto organizzare un momento di riflessione, un meeting, per condividere alcune considerazioni sulla congiuntura che stiamo attraversando e per affrontare il tema dellattrattivit del nostro mercato verso gli investitori internazionali. E proprio partendo dalla positiva esperienza dello scorso anno dove nel seminario 2009 mettemmo a confronto le proposte degli investitori istituzionali italiani per uscire dalla crisi, questanno discuteremo con gli investitori istituzionali esteri, presenti o interessati al nostro Paese. Lasciatemi esprimere un ringraziamento particolare proprio agli ospiti internazionali presenti qui a Castel Monastero che hanno risposto al nostro invito per discutere dellItalia e dello stato degli investimenti esteri nel nostro Paese. Il loro punto di vista nella sessione di questo pomeriggio ci aiuter a comprendere come viene percepita lItalia a livello internazionale, quali sono i punti di forza e di debolezza del nostro mercato, soprattutto in questa fase di post crisi dove 竪 sempre pi湛 difficile definire politiche di investimento con interessanti riscontri economici. In particolare, cercheremo di capire se in effetti lItalia possa essere definita o meno una piazza emergente del mercato del real estate europeo, dopo i crolli che abbiamo registrato nel corso dellanno passato in termini di prezzi e
  • 2. volumi di scambio in mercati maturi del nostro continente come quello spagnolo o inglese. Subito dopo questo mio saluto, cercheremo di fare chiarezza su alcuni aspetti del sistema Italia in termini di regole, finanza, governance e infrastrutture, partendo dalla relazione introduttiva che terr a breve il Rettore dellUniversit Bocconi, Professo Guido Tabellini, grazie per essere qui Professore, a cui far seguito una tavola rotonda con personalit di rilievo del nostro Paese che ci aiuteranno a comprendere vizi e virt湛 del nostro mercato domestico. Il nostro Paese 竪 un Paese difficile da comprendere e da raccontare. E complicato da comprendere per chi vive una realt pi湛 dinamica della nostra, con tassi di crescita pi湛 elevati, con livelli di quasi piena occupazione e con complessi normativi pi湛 semplificati del nostro. Ma 竪 altrettanto complesso da raccontare per le nostre profonde contraddizioni, per latipicit della nostra struttura produttiva, per la consapevolezza delle straordinarie capacit e potenzialit di cui siamo dotati. E ancor di pi湛 in questa fase, dove una grande Paese manifatturiero come il nostro, basato su un sistema di piccole imprese, tradizionali e spesso legate alle reti dei distretti industriali, sia riuscito durante e dopo la crisi a sostituire alla sua capacit di innovazione e ricerca una nuova propensione a sviluppare prodotti di gamma elevata
  • 3. e ad alta specializzazione e a tenere meglio il colpo della crisi. Il nostro Paese 竪 entrato nella crisi con un sistema creditizio solido e famiglie poco indebitate, al contrario di Paesi nostri competitor con dimensioni industriali maggiori ma anche con un alto livello di debito privato e bolle immobiliari di notevoli dimensioni. Il Paese formica insomma che ha sconfitto i paesi cicala dalle grandi economie, con tassi di crescita a doppia cifra, ma in realt con economie precarie e non sostenibili nel lungo periodo. Cercheremo appunto di fare un po di chiarezza proprio su di noi e lo faremo con il vostro contributo sperando di offrirvi proprio a partire da questa occasione unidea migliore sulla competitivit dellItalia. E nellaugurare a tutti un buon lavoro lasciatemi solo fare unultima considerazione, a cui tengo particolarmente: Fimit, a dieci anni dalla sua nascita 竪 oggi la Societ di Gestione del Risparmio leader in Italia nel settore dei fondi comuni di investimento immobiliare. Gestiamo risparmio per conto di 55.000 risparmiatori retail e oltre 50 investitori istituzionali che hanno investito nei nostri 13 fondi immobiliari. Gestiamo oltre 5 miliardi di di patrimonio. Il nostro azionariato 竪 composto essenzialmente da investitori istituzionali tra i quali anche importanti fondi di investimento internazionali.
  • 4. E proprio a partire da questi investitori internazionali, nostri clienti, dai continui confronti che abbiamo con loro sulle diverse politiche e opportunit di investimento, che abbiamo deciso di coinvolgerli direttamente in una discussione aperta, alla luce del sole, anche rischiando impietosi confronti o aspre critiche, ma offrendo la possibilit di un approfondimento su alcuni aspetti cruciali della nostra organizzazione economica, finanziaria e politica. Pur essendo consapevoli che il nostro Paese attraversa da tempo notevoli problemi di crescita e competitivit, a nostro parere soprattutto dopo la crisi dei mercati dello scorso anno, lItalia ha anche mostrato un notevole livello di tenuta del suo mercato mostrando agli investitori internazionali interessanti opportunit di investimento, soprattutto in campo immobiliare. Certi che il confronto e lanalisi siano sempre una buona strada da perseguire, speriamo di offrire qualche nuovo interessante spunto di riflessione e di recepire nuove idee intelligenti per proporvi sempre nuovi prodotti competitivi. Grazie per lattenzione, lascio ora la parola al Rettore Tabellini che ringrazio ancora per aver accettato di aprire questi nostri lavori. Buon lavoro