Presentazione Progetto @bilcoltura, l'agricoltura socialmente sana
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1. con il supporto incondizionato di
Premio Innovazione S@lute 2017
Documentazione di progetto della soluzione: PROGETTO @BILCOLTURA, l’agricoltura
socialmente sana
INDICE
1. Descrizione progetto;
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
4. Descrizione dei destinatari della misura;
5. Descrizione della tecnologia adottata;
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari);
7. Tempi di progetto.
1) DESCRIZIONE:
Il Progetto @bilcoltura qui presentato prevede il coinvolgimento nel settore agricolo dei
soggetti affetti da disabilità, attraverso la realizzazione di una serie di siti in serra per la
coltivazione fuori suolo e senza substrato di ortofrutta, erbe aromatiche ed officinali i cui
processi produttivi coinvolgeranno i lavoratori con vari gradi di disabilità.
Ciò è tecnicamente possibile attraverso le strutture serricole e la tecnologia a radici libere
(cosiddetta aeroponica) che permette di produrre in ambienti adattabili ed idonei ai
soggetti coinvolti, con margini economici sufficienti a garantire le spese di
Alla domanda di partecipazione va allegato
questo documento di presentazione del
progetto.
STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali
allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
2. con il supporto incondizionato di
produzione, il costo del lavoro e quant’altro necessario indipendentemente dalle condizioni
metereologiche del luogo in cui sorgeranno i siti agricoli.
Il Progetto @bilcoltura punta a rendere economicamente, commercialmente e socialmente
sostenibile l’attività dei disabili nell’Agricoltura, creando una rete legata all’indotto delle
strutture Agricole e Sociali che porranno l’inserimento lavorativo dei Soggetti affetti da
Disabilità quale fulcro dell’intero progetto.
2) Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze:
• DiSAAA-a, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e AgroAmbientali
dell’Università di Pisa, UR di ortofloricoltura.
• LENS, laboratorio di spettroscopia non lineare, dell’Università di Firenze.
• Consorzio ORI DI TOSCANA, per lo sviluppo dei prodotti agricoli e TIRRENO FRUIT,
per la commercializzazione.
• IDROTERM SERRE srl, azienda fondata nel 1973 che ha sviluppato tecnologie,
brevetti e know how nel settore delle colture protette.
• CORTI ZOOTECNICI spa, azienda fondata nel 1983, leader nella progettazione e
realizzazione di prodotti in materie plastiche.
• LUMEN CENTER ITALIA, da 40 anni è un grande laboratorio di ricerca: tra gli ultimi
importanti progetti di ricerca, il progetto Luum®, che offre sorgenti luminose LED
attente all'interazione tra luce e metabolismo cellulare.
• MCI Consulting, consulenza strategica, marketing, pianificazione e controllo,
formazione, finanza agevolata.
• BSG s.r.l. detentore della tecnologia DiPSA per la gestione da remoto dei dati sulle
coltivazioni.
• Rare Disease Foundation, per la consulenza giuridica e l’inserimento lavorativo dei
soggetti svantaggiati o affetti da patologie rare o disabilitanti.
3) Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
Soddisfazione dei cointeressati: ad oggi i Soggetti Disabili sono relegati in prevalenza in
ruoli non inclusivi che non tengono conto della capacità reale e produttiva degli stessi. Con
il Progetto @bilcoltura si inverte questa idea anacronistica e si coinvolge pienamente il
Lavoratore, gratificandolo ed esaltandone le capacità residue.
Creazione di posti di Lavoro Sicuri e a Lungo Termine: nella sua prima fase di intervento, il
Progetto @bilcoltura prevede il collocamento di almeno 30 Soggetti Disabili su ciascun sito
serricolo. In Italia i soggetti disabili sono oltre 4 milioni, oltre il 5% della
3. con il supporto incondizionato di
popolazione, ed il loro collocamento lavorativo obbligatorio è stabilito dalla legge 68/99.
Demetra attraverso le proprie consociate e partner gestisce direttamente la ricerca del
personale e le pratiche per il collocamento dei disabili
Il budget del Progetto prevede il rientro degli investimenti in tempi ragionevoli e la
creazione di margini per le Aziende Agricole coinvolte tali da essere considerati fra i migliori
del settore.
Il Sistema produce al chiuso, in ambiente e atmosfera controllati, in serra, ma anche in altri
edifici chiusi opportunamente adattati.
Il sistema di coltivazione al chiuso permette di proteggere le colture in zone ove sono
presenti fenomeni costanti o ricorrenti d’inquinamento atmosferico (es. piogge acide).
Inoltre, a parte l’installazione classica del Sistema nelle serre di tipo olandese (acciaio,
alluminio e vetro), è possibile, con opportuni adattamenti, quali ad esempio lo studio di un
adeguato sistema di illuminazione delle colture, gestire la coltivazione in edifici generici di
tipologia industriale o commerciale, permettendo anche il recupero di zone industriali
dismesse senza andare ad aumentare, con nuove costruzioni, l’indice di occupazione
cementifera del suolo.
4) Descrizione dei destinatari della misura;
Imprenditori agricoli, Cooperative agricole e sociali, Investitori puri, Fondi di investimento,
Enti pubblici e privati, Enti no profit, ONG, Associazioni disabili e associazioni non profit in
generale, Ministero dell’Agricoltura, Ministero Politiche Sociali.
5) Descrizione della tecnologia adottata;
Il Progetto è basato sull’utilizzo del Sistema a radici libere senza substrato (detto anche
“aeroponica”), che permette la strutturazione di ambienti che, per accessibilità e vivibilità,
possono garantire, anche a soggetti affetti da disabilità motorie, disabilità sensoriali e a tutti
quei soggetti riconosciuti in stato di handicap ai sensi della L. 104/92, di intraprendere in
sicurezza una attività lavorativa produttiva e gratificante. Grazie alla coltivazione fuori
suolo, ad altezza conveniente ed in ambiente protetto, la coltivazione infatti può essere
effettuata anche dai soggetti diversamente abili.
I siti serricoli inoltre utilizzano la migliore tecnologia oggi esistente per il controllo da
remoto delle singole colture ovvero il Sistema DiPSA già vincitore di numerose attestazioni
in ambito innovativo e sanitario, a maggior garanzia nella gestione della produzione e della
riservatezza dei dati da remoto.
4. con il supporto incondizionato di
Il Sistema permette di produrre prodotti a residuo (o patogeno) zero.
Il sistema di irrigazione tramite nebulizzazione riduce notevolmente la formazione di
microrganismi patogeni che si nutrono di abbondanza di acqua: la salute per il consumatore
è quindi maggiormente garantita.
Il Sistema utilizza la lotta biologia integrata.
Con la lotta biologica integrata, comunemente in uso nelle coltivazione biologiche, ma più
facilmente gestibile e controllabile con il Sistema a radici libere, i trattamenti chimici non
sono necessari e quindi non vengono utilizzati.
Un esempio già in produzione: il basilico
Il basilico attualmente coltivato con il Sistema a radice libera garantisce una resa al metro
quadro (sulla superficie netta produttiva) di quasi 35 kg all’anno, contro una resa del
floating system (radici immerse completamente nell’acqua, comunemente detto
idroponico) di 25 Kg annui e una resa per la coltivazione intensiva moderna in serra di 8 Kg
annui. La qualità del prodotto coltivato è testimoniata commercialmente dal successo della
filiera tra produttore (Cooperativa Parvus FLO 1999), distributore (attualmente CONAD del
Tirreno) e consumatori tramite il marchio “Consorzio Ori di Toscana” avviata nel 2015.
6) Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Posto che i dati economici variano in funzione delle dimensioni e della tipologia di
coltivazione nonché del numero di personale impiegato, mediamente attraverso la Edo
Radici Felici ed un piano economico standardizzato effettuato con lo Studio Triberti e
Colombo di Milano, la Compagnia Demetra è attualmente in grado di garantire un rientro di
circa il 16% annuo dell’investimento che per circa 1600 mq coltivabili richiede dai 900.000
al 1.200.000 euro di investimento; Inoltre Compagnia Demetra e Rare Disease Foundation
attraverso i propri partner è in grado di accedere alle garanzie rilasciate da ISMEA per i
propri clienti ed un piano economico attraverso i principali gruppi bancari sufficiente a
garantire circa il 70% dell’investimento iniziale, esaurito il quale la soluzione è
economicamente indipendente. L’elevata marginalità consente infatti di coprire senza
grandi problematiche i piani di investimento.
7) Tempi di progetto.
5. con il supporto incondizionato di
Compagnia Demetra e partner è in grado di garantire l’implementazione della soluzione
chiavi in mano entro sei mesi, comprensiva di studio di fattibilità, acquisizione e rilascio
permessi per l’area, certificazioni bancarie e garanzie ISMEA laddove richieste.