1. Famiglia Herpesviridae
Herpes virus
Dal greco herpein = strisciare, insinuarsi
Virus ubiquitari, con infezioni molto diffuse
Nel 1950, Burnet e Buddingh dimostrarono la latenza del virus dopo
linfezione primaria e la capacit di riattivazione
Weller (1954) isol嘆 VZV dalle lesioni cutanee della varicella e dello
zoster
Sono stati isolati circa 100 Herpesvirus, almeno 1 per ogni specie
animale per la quale si 竪 fatta una ricerca specifica
Al momento attuale sono stati descritti 8 Herpesvirus umani
2. Herpes Virus
Virus a DNA a doppio filamento lineare, circolarizza durante la moltiplicazione.
Dimensioni ampie: 150-200 nm.
Forma sferica con doppia membrana lipoproteica (envelope) e capside icosaedrico
(162 capsomeri).
Tra il capside e il rivestimento 竪 situato uno strato amorfo detto tegumento costituito da
8 differenti polipeptidi.
La caratteristica peculiare: latenza, in seguito allinfezione primaria.
A distanza di tempo linfezione si pu嘆 riattivare (recidiva ricorrente) con patologie che
possono essere anche differenti dallinfezione primaria.
Le infezioni sono spesso asintomatiche ma possono assumere decorso molto
sfavorevole in individui immunocompromessi.
4. Gli 8 herpesvirus umani, sulla base della struttura, azione
citopatica, tropismo tissutale, siti dellinfezione latente, patogenesi
e sintomatologia, sono stati suddivisi in 3 sottofamiglie.
Ciclo replicativo-breve,
marcato effetto citopatico,
tropismo tissutale ampio,
ghiandole salivari, tubuli
renali, linfoghiandole
(cellule epiteliali, monociti).
ciclo replicativo-lungo,
ristretto tropismo tissutale e
capacita di indurre sincizi,
6. Genomi di herpesvirus
DNA a doppio filamento. La lunghezza e la complessit del genoma
differiscono fra i vari virus.
La presenza di sequenze invertite ripetute separa il genoma in 2
segmenti UL (regione unica lunga) e US (regione unica corta). Le seq inv
e ripet permettono la ricombinazione del genoma stesso in modo da
formare degli isomeri che presentano UL e US orientati differentemente.
VZV ha una sola seq inv e ripet, perci嘆 pu嘆
generare solo due isomeri.
EBV esiste in una sola configurazione:
differenti regioni uniche circondate da
sequenze ripetute dirette
HHV-6, herpesvirus umano di tipo 6 e HHV-8,
herpesvirus umano di tipo 8 non hanno seq inv
e ripet.
7. HSV
Envelope contiene almeno 10 differenti glycoproteine gB-gM
gB e gC legano recettori delle cellule ospiti
successivamente gD lega la nectin-1, oppure HVEM (herpes virus
entry mediator)
L envelope si fonde con la membrana cellulare
Il nucleocapside 竪 rilasciato nel citosol e trasportato ad un poro
nucleare
DNA 竪 rilasciato nel nucleo dove circolarizza
8. RNApol II
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9. Genome Expression in Nucleus
Viral genes transcribed by cellular RNA Poly II
Gene expression divided into 4 groups
Group a occurs within hours of viral infection (these genes also
referred to as immediate early genes)
硫 genes (early genes) transcription occurs 4-8 hrs past infection
硫 genes involved with viral DNA replication
粒1 and 粒2 (late genes) are the bulk of viral genes
Durata ciclo replicativo:
18-20 ore per HSV-1 e 2, 36 ore lisi totale
Oltre 60 ore per CMV, 8-10gg cellule diventano rotondeggianti,
globose ed aumentano di volume (citomegalovirus) e vanno
incontro a lisi, che pero non 竪 mai totale.
11. Infezione latente
Esempio tipico di latenza 竪 lerpesvirus di tipo 1
Infezione primaria il virus si moltiplica nelle cellule epiteliali della cute o
delle mucose, producendo le caratteristiche lesioni erpetiche
Trasporto lungo lassone del nervo sensitivo
Localizza ganglio sensorio regionale, soprattutto nei gangli del trigemino.
Persiste in pi湛 copie nel nucleo in forma episomiale dei neuroni tutta la
vita
Eventi patogeni e di stress, attivano il virus latente che si moltiplica nei
neuroni e viene trasmesso la fibra nervosa sensitiva alle giunzioni
neuroepiteliali con conseguente infezione delle cellule sovrastanti epiteliali
e produzione della lesione erpetica.
13. Virus della Varicella Zoster (VZV)
malattia esantematica molto contagiosa e diffusa (varicella) tipica
dellinfanzia.
Si trasmette con le secrezioni delle vie respiratorie o mediante
contatto con i fluidi vescicolari.
Il periodo di incubazione 竪 di 14 gg.
Il virus si moltiplica inizialmente nelle vie aeree superiori e si
diffonde ai linfonodi regionali.
Qui c'竪 un'ulteriore amplificazione virale con trasferimento
dellinfezione agli organi interni (fegato, milza, reni ecc.) e quindi
allepidermide dove provoca macule (in prevalenza nel capo e nel
torso) che evolvono in papule, vescicole e pustole.
Il virus migra nei gangli sensori (dorsali) e rimane in uno stato di
latenza che pu嘆 durare anche tutta la vita.
14. Virus della Varicella Zoster (VZV)
La riattivazione
trasferimento del virus, lungo lassone, alle terminazioni nervose
periferiche epidermali dove provoca una eruzione vescicolare
dolorosa (herpes zoster o fuocodi santAntonio), generalmente
Localizzata nella regione toracica.
Durante la latenza la replicazione virale pu嘆 occasionalmente
riprendere Se limmunit cellulare 竪 efficiente la manifestazione
clinica 竪 inibita.
Questi episodi abortivi contribuiscono a mantenere elevato il livello
di immunit cellulare.
Depressione immunitaria riattivazione e manifestazione clinica.
Limmunit con ferita dallinfezione primaria 竪 duratura e protegge
dalla reinfezione ma non dalle riattivazioni.
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17. Infezione latente che esprime antigeni virali
Tipico esempio 竪 il virus di Epstein Barr (EBV), un altro virus erpetico,
agente della mononucleosi infettiva
Si moltiplica nelle cellule epiteliali naso faringee
infetta i linfociti B stabilendo in essi uninfezione latente in forma
episomiale (pi湛 copie di DNA circolarizzato nel nucleo).
La latenza di EBV nei linfociti B non 竪 completamente silente. Il genoma
virale esprime alcune proteine:
antigeni nucleari (EBNA) dei quali 竪 stato particolarmente studiato
EBNA-1 che induce la DNA polimerasi cellulare a produrre pi湛 copie di
DNA virale.
antigeni di membrana che compaiono sulla superficie della cellula
infetta, stimolano una risposta cellulo-mediata nei confronti del linfocita B
infetto (quindi aumento dei Linfociti T nel corso della mononucleosi
infettiva).
18. Citomegalovirus (CMV/HHV5)
Linfezione molto diffusa ma spesso asintomatica (nellindividuo
immunocompetente) sia nellinfezione primaria sia in quelle
ricorrenti.
Si possono avere sintomi aspecifici: febbre, linfoadenopatia,
faringite accompagnati da linfocitosi.
Ci pu嘆 essere anche un coinvolgimento epatico.
Immunodepressione: polmonite, epatite, nefrite, esofagite, colite,
retinite, encefalite.
Malati di AIDS (retinite da CMV).
19. Citomegalovirus (CMV/HHV5)
La sede cellulare dellinfezione primaria 竪 multipla interessando
cellule epiteliali sia di mucose che di ghiandole, oppure cellule linfoidi.
-La sede della latenza non 竪 ancora accertata, ma nelle fasi non attive
il DNA virale 竪 dimostrabile nei monociti e nelle cellule endoteliali.
Trasmissione con secrezioni contaminate, sangue, trapianti
CMV 竪 estremamente diffuso nella popolazione e linfezione viene
contratta in genere in et precoce e sipu嘆 riattivare in epoca
successiva.
pu嘆 causare aborto o gravi alterazioni patologiche (splenomegalia,
cecit, sordit, microcefalia)
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25. Terapia HSV
Contro le infezioni da HSV 竪 usato con notevole efficacia laciclovir, un
nucleoside analogo della guanina, fosforilato dalla timidina-chinasi virale:
risulta quindi selettivo nellagire nella cellula infetta risultando meno
tossico di altri farmaci.
Viene usato in applicazione topica per le affezioni cutanee e sistemica per
le rare affezioni disseminate.
-Il Ganciclovir e il Foscarnet sonoi due farmaci usati per il CMV e sono
inbitori della sintesi del DNA virale (dipendenti da Timidinokinasi cellulare)
Se somministrati tempestivamente, consentono il controllo dellinfezione
(soprattutto in soggetti immunocompromessi).