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Strutture di base
1. Lezione 7
Le strutture organizzative di base
(Cap. 6: pp. 189-196, 214-227, Decastri, 2011;
Cap. 15, pp. 486-496, Airoldi, 2005)
Universit di Trieste
Anno Accademico 2011/201
1
2. Contenuti
1. La progettazione del sistema organizzativo
2. I principi guida dietro le scelte di
organizzazione
3. La scelta della struttura organizzativa
4. Le strutture organizzative di base:
- la struttura elementare
- la struttura funzionale
- la struttura divisionale
2
3. 1. La progettazione dellassetto
organizzativo
Obiettivo: configurazione dellorganismo personale e dei meccanismi di
allineamento dei comportamenti dei singoli/dei gruppi ai fini dellimpresa
Le scelte riguardano:
condizioni di efficacia
Persone, compiti e carichi di lavoro, obiettivi e risorse, retribuzioni
Modalit tecniche e procedure da adottare/seguire e autonomia/
discrezionalit decisionale
Tipologie e flessibilit dei meccanismi di integrazione e
coordinamento
condizioni di variet/variabilit
Elementi di razionalit limitata delle scelte
Distanza tra elementi formali ed elementi sostanziali (informali)
Asset di esperienza a disposizione e le diverse situazioni raggiunte
(path dependence) 3
4. 2. I principi guida dietro
le scelte di organizzazione
1. Il principio di coerenza dinamica: non esistono
soluzioni organizzative ottime e valide in ogni
circostanza, ma occorre adottare una prospettiva
contingency
2. Il principio di orientamento alle persone e ai
gruppi di persone: occorre coniugare lefficienza
aziendale con la soddisfazione delle persone, non 竪
possibile una mutua esclusione delle due finalit
4
5. 3. La scelta della
struttura organizzativa di base
Loutput delle scelte organizzative individua la
configurazione delle variabili organizzative:
la struttura organizzativa
struttura organizzativa di base
struttura delle singole unit organizzative
i sistemi operativi
sistemi di pianificazione strategica
sistemi di programmazione e controllo
sistemi di gestione del personale
sistemi informativi
5
6. La struttura organizzativa
1. indica i rapporti di dipendenza
formale, compresi il numero di livelli
gerarchici e lo span of control di manager e
supervisori
2. identifica il raggruppamento di
individui in unit organizzative nella
totalit dellorganizzazione
3. implica la progettazione di sistemi che
assicurino una comunicazione e un
coordinamento efficaci e lintegrazione
degli sforzi fra le unit organizzative
6
7. Organigramma e job description
Organigramma:
Signor X
Direttore commerciale
Signor Y Signor Z Signor K
Resp. vendite Italia Resp. vendite estero Resp. pubblicit
Resp. Nord Resp. Centro Sud Amm.ne vendite Segretaria
Job Description: documento che definisce le aspettative aziendali rispetto alle attivit e alle responsabilit
che descrivono il contributo atteso dal titolare della posizione
Job Profile: documento aziendale che definisce i comportamenti attesi (attivit aziendale + modalit di
svolgimento) rispetto ad una posizione e il profilo di competenze (conoscenze, esperienze, capacit) ideale
per soddisfarli 7
8. In sintesi
Progettare una struttura organizzativa significa
decidere come:
dividere il lavoro, ossia ripartire le operazioni
(coordinazioni, processi,...) tra le unit organizzative
coordinare il lavoro, ossia legare tra di loro le
varie unit in modo che procedano in modo
coordinato
E sempre possibile adottare contemporaneamente pi湛
criteri di divisione e coordinamento del lavoro
8
9. Le strutture organizzative di base
Tre tipi fondamentali:
Struttura elementare
Struttura funzionale
Struttura divisionale
La scelta dipende dalle caratteristiche dellazienda e
dai criteri privilegiati di divisione e di coordinamento
del lavoro
9
10. La struttura elementare
Organo di governo
Direttore Generale economico e
direzione
segreteria
Organi operativi
lavorazione lavorazione lavorazione lavorazione
Caratteristiche aziendali:
Criterio di divisione e coordinamento del lavoro:
le posizioni, ossia lomogeneit dei compiti e delle responsabilit assegnate alle varie
persone che ricoprono le diverse posizioni
10
11. La struttura elementare
Caratteristiche
elevato ACCENTRAMENTO
limitata FORMALIZZAZIONE
coordinamento mediante SUPERVISIONE
stile di direzione AUTORITARIO-PATERNALISTA
strategia emergente
Principali vantaggi
FLESSIBILITA (di breve periodo)
caratteri del PROCESSO DECISIONALE (risposta strategica che
conosce le caratteristiche operative)
bassi costi di struttura
rapporti interpersonali (mutuo adattamento)
Principali limiti
FLESSIBILITA (di lungo periodo - scarsa capacit di
sorveglianza dellambiente)
caratteri del PROCESSO DECISIONALE (accumulo di problemi
non risolti poca attenzione per la crescita)
sbilanciamento operativo
11
12. La struttura funzionale
Organo di governo
Direttore Generale economico e
direzione
E.D.P. Organi di staff
produzione marketing R&D finanza Organi direttivi di
funzione
Organi operativi
stabilim. 1 stabilim. 2
Caratteristiche aziendali:
impresa di medie dimensioni e combinazioni produttive relativamente semplici; un solo
prodotto (o una linea di prodotti molto omogenea) destinato a un solo mercato
Criterio di divisione e coordinamento del lavoro:
le funzioni, ossia lomogeneit delle tecniche caratteristiche (specializzazione per 12
tecniche)
13. La struttura funzionale
Caratteristiche
criterio di raggruppamento per INPUT
tendenziale ACCENTRAMENTO
SPECIALIZZAZIONE FUNZIONALE
coordinamento mediante STANDARD
Principali Vantaggi
elevata EFFICIENZA
ECONOMIE di SCALA
ECONOMIE di APPRENDIMENTO (+ produttivit)
Rapporti INTERPERSONALI (componente valoriale)
Principali Limiti
CHIAREZZA nei rapporti tra organi
SCARSA ELASTICITA/FLESSIBILITA (nel lungo periodo)
COMUNICAZIONE
COORDINAMENTO INTERFUNZIONALE
(diversit di obiettivi e orientamenti)
13
Conflitti interfunzionali
14. I conflitti interfunzionali (esempio)
Marketing Produzione
Lobiettivo operativo 竪 la
Lobiettivo operativo 竪
Conflitto di obiettivi soddisfazione dei clienti lefficienza di produzione
Aree di conflitto Commento tipico Commento tipico
La linea di prodotto 竪 troppo ampia,
1. Ampiezza della linea di prodotto I nostri clienti ci chiedono variet si ottengono solo cicli brevi, non
economici
Cambiamenti di design non
2. Introduzione di nuovi prodotti I nuovi prodotti sono la nostra linfa necessari sono eccessivamente
costosi
Abbiamo bisogno di risposte pi湛 Abbiamo bisogno da parte dei clienti
3. Programmazione della produzione rapide, i lead time sono troppo di impegni realistici che non cambino
lunghi come il vento
Perch辿 non abbiamo mai il giusto Non ci possiamo permettere di
4. Distribuzione fisica merchandise in magazzino? mantenere scorte enormi
Perch辿 non possiamo avere una Perch辿 dobbiamo sempre offrire
5. Qualit qualit ragionevole a prezzi bassi? opzioni troppo costose e poche
opzioni economiche?
14
15. La struttura divisionale
Direttore Generale Organo di governo
economico e direzione
E.D.P. Organi di staff
Organi direttivi di
ASA 1 ASA 2 ASA 3 ASA 4 divisione
Organi operativi
Produzione Marketing
Caratteristiche aziendali:
Criterio di divisione e coordinamento del lavoro:
le combinazioni parziali (prodotti-mercati -> specializzazione in base alloutput), ossia la
disomogeneit degli aspetti tecnici e commerciali caratteristici di ciascuna combinazione 15
parziale (strategia di diversificazione non correlata)
16. La specializzazione in base alloutput
Area Strategica dAffari (ASA)
prodotto (linea di prodotti)
clienti
Mercato (area geografica)
竪 Criterio che esprime la maggior diversit!
16
17. La struttura divisionale
Caratteristiche
criterio di raggruppamento per OUTPUT
DIVISIONI = centri di PROFITTO
rilevante peso degli organi di STAFF
coordinamento mediante STANDARD
Principali Vantaggi
ADEGUATEZZA a strategie di DIVERSIFICAZIONE
elevata FLESSIBILITA
RISORSE DEDICATE
SVILUPPO di CAPACITA IMPRENDITORIALI
Principali limiti
scarsa EFFICIENZA
elevata CONFLITTUALITA
elevato FABBISOGNO di COORDINAMENTO
ENFASI su risultati di BREVE PERIODO 17