2. Nota introduttiva
Nellambito della letteratura antica uno dei temi trattati con maggior frequenza e costanza 竪
stato quello relativo alla condizione umana. In questo lavoro, dunque,se n竪 cercata
lorigine, larchetipo, sapendo che - fin dalla sua prima formulazione - la vita delluomo 竪
stata paragonata a quella delle foglie.
I filoni principali di sviluppo e di interpretazione di questa similitudine sono due.
Il primo segue Omero, che apre largomento.
Sia nell'Iliade che nell'Odissea, infatti, egli rapporta lesistenza umana a quella delle foglie,
che, staccandosi dai rami degli alberi, vengono trasportate dal vento. Nasce di qui lidea
della fragilit e caducit della vita degli uomini.
Il secondo 竪 avviato da Bacchilide contrapponendo la costanza degli elementi naturali
allinstabilit dell'uomo. Pi湛 pessimistica della precedente, questa interpretazione aggiunge
al motivo gi noto la riflessione che solo alle foglie, e non agli uomini, 竪 dato rinascere.
Ad accogliere questa variante sono, tra gli altri, moltissimi poeti di fama mondiale ed
epoche diverse quali: Catullo, Orazio, Petrarca, Tasso, Leopardi e Carducci. Inferiori per
numero, ma non per valore, sono i poeti che invece hanno seguito le impronte di Omero:
Properzio, Ovidio e Shakespeare, per citare solo i pi湛 autorevoli e conosciuti.
Nelle slides che seguono sono riportati in ordine cronologico i testi degli autori pi湛 diversi
della letteratura di ogni tempo e nazionalit che hanno scelto di trattare questo affascinante
tema.
3. Omero
Iliade
(VI - vv. 146-149)
(XXI - vv. 462-466)
Oh Magnanimo Tidide, perch辿 chiedi la stirpe?
Come 竪 la stirpe delle foglie, cos狸 竪 anche quella degli uomini.
Le foglie, alcune il vento ne versa a terra, altre il bosco in rigoglio ne genera,
quando giunge la stagione della primavera;
cos狸 una stirpe di uomini nasce, un'altra s'estingue
Ennosigeo, tu sano cervello non mi diresti
se combattessi insieme con te per dei mortali
meschini, che simili a foglie,
ora sono in rigoglio, lucenti e mangiano il frutto della terra,
ora periscono esanimi.
4. Vennero poi al mattino numerosi come le foglie e i fiori che nascono a
primavera. Omero
Odissea
(IX - vv. 51-52)
5. Simonide di Ceo
Umana cosa picciol tempo dura
(Traduzione di Giacomo Leopardi)
Umana cosa picciol tempo dura,
E certissimo detto
Disse il veglio di Chio,
Conforme ebber natura
Le foglie e l'uman seme.
Ma questa voce in petto
Raccolgon pochi. All'inquieta speme,
Figlia di giovin core,
Tutti prestiam ricetto.
Mentre 竪 vermiglio il fiore
Di nostra etade acerba,
L'alma vota e superba
Cento dolci pensieri educa invano,
N辿 morte aspetta n辿 vecchiezza; e nulla
Cura di morbi ha l'uom gagliardo e sano.
Ma stolto 竪 chi non vede
La giovanezza come ha ratte l'ale,
E siccome alla culla
Poco il rogo 竪 lontano.
Tu presso a porre il piede
In sul varco fatale
Della plutonia sede,
Ai presenti diletti
La breve et commetti.
6. Al modo delle foglie che nel tempo Mimnermo
fiorito della primavera nascono Come le foglie
e ai raggi del sole rapide crescono,
noi simili a quelle per un attimo
abbiamo diletto del fiore dellet,
ignorando il bene e il male per dono dei Celesti.
Ma le nere d竪e ci stanno a fianco,
luna con il segno della grave vecchiaia
e laltra della morte. Fulmineo
precipita il frutto di giovinezza,
come la luce dun giorno sulla terra.
E quando il suo tempo 竪 dileguato
竪 meglio la morte che la vita.
7. Virgilio
Eneide
(VI - vv. 305-312)
Qui tutta una folla ammassandosi sulle rive accorreva,
donne e uomini, corpi liberi ormai dalla vita,
di forti eroi, fanciulli e non promesse fanciulle,
giovani messi sul rogo davanti agli occhi dei padri:
tante cos狸 nei boschi, al primo freddo dautunno,
volteggiano e cadono foglie
Huc omnis turba ad ripas effusa ruebat,
matres atque viri defunctaque corpora vita
magnanimum heroum, pueri innuptaeque puellae
inpositique rogis iuvenes ante ora parentum:
quam multa in silvis autumni frigore primo
lapsa cadunt folia, aut ad terram gurgite ab alto
quam multae glomerantur aves, ubi frigidus annus
trans pontum fugat et terris inmittit apricis.
8. Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso dell'altra, infin che il ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie;
similemente il mal seme d'Adamo:
Dante Alighieri
gittansi di quel lito ad una ad una Divina Commedia
per cenni, come augel per suo richiamo. (Inf. III, 112-117)
9. William Shakespeare
Sonetto 12
Se il rintocco delle ore io conto, e vedo
l'altero giorno in notte orrida immerso,
se gi sfiorita scorgo la viola
e bruni ricci argentati o canuti,
se vedo nudi di foglie grandi alberi
gi schermo al gregge contro la calura,
e il verde estivo, in covoni composto,
sopra il carro con barba ispida e bianca, When I do count the clock that tells the time,
allora sulla tua belt m'interrogo, And see the brave day sunk in hideous night,
come anche te spazzer via il Tempo,
che fa smarrire dolcezze e belt When I behold the violet past prime,
e morir presto, e crescerne altre intanto. And sable curls all silverd oer with white:
Null'altro che la sfida pu嘆 difenderti
d'un figlio, se la falce viene a prenderti. When lofty trees I see barren of leaves,
Which erst from heat did canopy the herd
And Summers green all girded up in sheaves
Borne on the bier with white and bristly beard:
Then of thy beauty do I question make,
That thou among the wastes of time must go,
Since sweets and beauties do themselves forsake,
And die as fast as they see others grow
,
And nothing gainst Times scythe can make defence
Save breed to brave him, when he takes thee hence .
10. Fa di me la tua lira, come lo 竪 anche la foresta:
che importa se le mie foglie cadono come le sue!
Il tumulto delle tue potenti armonie
trarr da entrambi un profondo tono autunnale,
dolce anche se triste. Sii tu, o fiero spirito,
il mio spirito! Sii tu me, o impetuoso!
Guida i miei pensieri morti su per l'universo,
come foglie appassite per affrettare una nuova nascita!
E, per l'incantesimo di questo verso,
diffondi, come ceneri e faville
da un focolare inestinguibile, le mie parole fra l'umanit!
Sii attraverso le mie labbra per la terra addormentata
la tromba di una profezia! O vento,
se viene l'inverno, pu嘆 essere lontana la primavera?"
Percy Bysshe Shelley Make me thy lyre, even as the forest is:
What if my leaves are falling like its own!
Ode to the West Wind The tumult of thy mighty harmonies
Will take from both a deep, autumnal tone,
Sweet though in sadness. Be thou, spirit fierce
My spirit! Be thou me, impetuous one!
Drive my dead thoughts over the universe
Like withered leaves to quicken a new birth!
And, by the incantation of this verse,
Scatter, as from an unextinguished hearth
Ashes and sparks, my Words among mankind!
Be through my lips to unawakened earth
The trumpet of a profecy! O Wind,
If Winter comes, can Spring be far behind?
12. F. Tjutev List'ja
Le foglie
仂仆 亳 亠仍亳
亰亳仄 仂舒, Stiano alti tutto l'inverno
仆亠亞舒 亳 仄亠亠仍亳 I pini e gli abeti,
舒从舒于亳, 仗. E di neve e bufere
仂舒 亰亠仍亠仆, Dormano avvolti
舒从 亳亞仍 亠亢舒, Il loro scarno verde,
丱仂 于于亠从 仆亠 亢亠仍亠亠, Come gli aghi di un riccio,
仂 于于亠从 仆亠 于亠亢舒. Se mai non ingiallisce,
亢, 仍亠亞从仂亠 仗仍亠仄, Pure non 竪 mai fresco.
丶于亠亠仄 亳 弍仍亠亳仄 Noi, popolo lieve,
从舒从仂亠 于亠仄 Fioriamo e splendiamo
舒 磻 亞仂亳仄. E solo per breve tempo
亠 从舒仆仂亠 仍亠仂 Siamo ospiti dei rami.
弍仍亳 于 从舒亠, Tutta la splendida estate
亞舒仍亳 仍舒仄亳, Siamo state in bellezza,
仗舒仍亳 于 仂亠!... Abbiamo giocato coi raggi,
仂 仗亳从亳 仂亟亠仍亳, Immerse nella rugiada.
丶于亠 仂于亠仍亳, Ma 竪 finito il canto degli uccelli,
亳 仗仂弍仍亠亟仆亠仍亳, E i fiori sono sfioriti,
亠亳 仍亳. Pi湛 pallidi sono i raggi,
丐舒从 仂 亢亠 仆舒仄 亟舒仂仄 E gli zefiri sono lontani.
亳亠 亳 亢亠仍亠? Perch辿 dunque invano pendere e ingiallire?
亠 仍亠 仍 亰舒 仆亳仄亳 Non 竪 forse meglio per noi
仆舒仄 仍亠亠! Volar via con i venti?
弍亶仆亠 于亠, O venti furiosi,
弌从仂亠亠, 从仂亠亶! Pi湛 veloci, pi湛 veloci,
弌从仂亠亶 仆舒 仂于亳亠 Pi湛 veloci strappateci via
弌 亟仂从仆 于亠于亠亶! Dai rami noiosi!
弌仂于亳亠, 仄亳亠, Strappateci, portateci via,
亢亟舒 仆亠 仂亳仄, Non vogliamo aspettare.
亠亳亠, 仍亠亳亠! Volate, volate!
于舒仄亳 仍亠亳仄! Voleremo con voi.
13. Je vois mes rapides ann辿es
S'accumuler derri竪re moi,
Comme le ch棚ne autour de soi
Voit tomber ses feuilles fan辿es.
Vedo i miei rapidi anni
accumularsi dietro a me
come la quercia attorno a s辿
vede cadere le sue foglie avvizzite
A. De Lamartine
Souvenir
14. Les s an glots lon gs
d e s violo ns
de l'au tom ne
bles s e nt m on c u r
d' u n e lang u eur
I lunghi singhiozzi m on o tone.
dei violin i
d'autunno Tout suffo c a nt
mi f e risco no il cuore e t bl棚m e, qu an d
con un languo re
so n ne l'h eu re,
monot o no.
je m e so u viens
d e s jou rs an ciens
Tutto affa n nato
e t je pleu re ;
e pallido, quando
rintocca l'ora,
e t je m 'en v ais
io mi ricordo
au v e nt ma u v ais
dei giorni antichi
qui m 'em po r te
Paul Verlaine
e piango; Chanson dautomne
d e巽 , d el,
(Canzone dautunno)
p ar eil la
e m e n e vado
fe uille m o rte .
nel ve n to maligno
che mi porta
di qua, di l,
simile alla
foglia morta.
15. Die Bl辰tter fallen, fallen wie von weit,
Als welkten in den Himmeln ferne G辰rten;
Sie fallen mit verneinender Geb辰rde.
Und in den N辰chten f辰llt die schwere Erde
Aus allen Sternen in den Einsamkeit.
Wir alle fallen. Diese Hand da f辰llt.
Und sieh die andre an: es ist in allen.
Und doch ist Einer, welcher dieses Fallen
Unendlich sanft in seinen H辰nden h辰lt.
R. M. Rilke
Herbst (Autunno)
Le foglie cadono, cadono come da lungi,
come se giardini lontani avvizzissero nei cieli;
cadono con gesto di rifiuto.
E nelle notti cade la terra pesante
da tutte le stelle nella solitudine.
Noi tutti cadiamo. Questa mano cade.
E guarda gli altri: 竪 cos狸 in tutti.
Eppure c竪 Uno che senza fine dolcemente
tiene questo cadere nelle sue mani.
16. Giacomo Leopardi
Imitazione
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? - Dal faggio
L dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro.