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Approccio educativo integrato alla mensa sostenibile:
un progetto pilota del FLAG Lazio Mare Centro in collaborazione con la Albert
Sas
WEBINAR - MERCOLEDÌ 7 ottobre 2020
Strategie educative per combattere il
FOOD WASTE a scuola
Claudia Paltrinieri
Chi
siamo
Perché
parlare
di spreco?
L’insostenibilità
del food waste
Qualità ed
educazione
in mensa
Cosa
possiamo
fare a scuola?
CONCLUSIONI
Cosa
facciamo
 Spreco: strategie educative per combattere il FOOD WASTE a scuola
BILBAO
BUDAPESTPARIGI
ROMA
 Spreco: strategie educative per combattere il FOOD WASTE a scuola
dedicato
alle strategie
antispreco
4° capitolo
Perché parlare di
FOOD WASTE ?
… la motivazione
Un terzo del cibo
nel mondo viene
sprecato
1 persona su 9
nel mondo soffre di
fame
In Italia in ogni famiglia
si sprecano 27,5 kg
di cibo a persona
1 bambino su 7
in Italia va a dormire
affamato
ITALIA: 1 bambino su 7
in condizioni di povertà
CIBO BUTTATO = consumo di
risorse acqua, terra, energia
ITALIA: 10 MILIARDI
di cibo buttato
ITALIA: 1 bambino su 7
in condizioni di povertà
CIBO BUTTATO= consumo di
risorse acqua, terra, energia
ITALIA: 10 MILIARDI
di cibo buttato
antieconomico insostenibile immorale
Buttare via il cibo è
Il 30% -
33% del
cibo servito
in mensa
viene
buttato120 gr di media buttati
per ogni bambino in mensa
“SE ASCOLTO DIMENTICO,
SE VEDO RICORDO,
SE FACCIO CAPISCO.
Proverbio cinese
Craig Reucassel
ABC TV
War On Waste
8% dei gas serra
è causato dal
FOOD WASTE
Cosa possiamo fare
A SCUOLA?
4° capitolo strategie
antispreco
Qualità
ricette
Qualità
materie prime Abbinamenti PorzioniContesto
Recupero
avanzi
Recupero
scarti
Merende
educazione
Le aree critiche
Il pesce come indicatore della qualità del menu
RIMINI
2 pesce fresco azzurro
Spaghetti alle vongole
Gamberi arrosto
AOSTA
2 Nudget di pesce
Hamburger di pesce
Bastoncini di pesce
SIRACUSA
2 funny fish
2 bastoncini
Capacità di cucinare
Varietà dei piatti
MACERATA
Coda di rospo
Seppia
Sgombro
Tonno
Merluzzo
ANCONA
Palombo
Alici fresche
Salmone
Platessa
Merluzzo
MILANO
tonno
bastoncini
nasello
Progetto educativo per il consumo di pesce KM0
Promosso da Regione/
Finanziato dalla CEE
50 Comuni Marche
Percorso di educazione
Sviluppo economia:
Nuove professionalità
La qualità del pesce e della ricetta:
prodotto della mensa al mercato
CommitmentRisultati?
COMUNE
REGIONE PUO’ DIVENTARE UN DRIVER DEL CAMBIAMENTO
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Spreco: strategie educative per combattere il FOOD WASTE a scuola

Editor's Notes

  1. Prima di cominciare vi introduco i temi di questa formazione per quanto riguarda lo spreco che è l’ambito che cercherò di esplorare per darvi degli elementi per poi spiegare due moduli che rientrano nel progetto scool food che sono quanto spreco? e quanta fame? Prima di addentrarci in questo percorso di formazione vi faro’ una breve presentazione di foodinsider.it, chi siamo e cosa facciamo, vi presenterò l’obiettivo di questa formazione e introdurrò il tema dello spreco con alcuni dati e alcuni contributi. Nella seconda parte che sarà dopo le 11.30 passerò ad contestualizzare il tema degli avanzi e dello spreco di cibo a scuola per capire gli ambiti dove si può lavorare per ridurli e come coinvolgere i bambini in questa attività. Se poi ci sono alcuni insegnanti interessati( ma questo me lo dovete scrivere via email,) e se non siete troppo bolliti da queste ore di formazioni c’è la possibilità per chi lo vuole di aggiungere 20/30 minuti per capire come giudicare un menu scolastico.
  2. Parliamo del cosiddetto FOOD WASTE introducendo alcuni dati, la FAO sostiene che nel mondo un terzo del cibo prodotto viene perso o sprecato e questo corrisponde a 1,3 miliardi di tonnellate. Cibo che non arriva neanche neanche a tavola pur essendo prodotto perché va a male in azienda, si perde, diventa immangiabile durante la distribuzione o viene gettato via nei negozi alimentari al dettaglio, ristoranti e cucine (fonte WWF). Dall’altra parte della bilancia ci sono 821 milioni di persone che soffrono la fame. Se si recuperasse almeno un quarto del cibo che si perde in fase di produzione o che si butta si potrebbero sfamare 870 milioni di persone affamate. Ci sono tanti paradossi legati al cibo come il caso della frutta metà della viene buttata (3.7 trilioni di mele). Tutto questo è insostenibile se poi guardiamo al futuro del nostro pianeta che a metà secolo dovrebbe raggiungere i 10 miliardi di abitanti il che presuppone un aumento, della produzione a detta degli studiosi, del 60% con un consumo di energia maggiore del 30% e di acqua di più del 50%. Non sono io a dirlo ma è il prof. Andrea Segré che ha avviato la campagna #sprecozero. Ora spiegare il problema dello spreco ai bambini dando i numero voi sapete meglio di me che non funziona, possiamo provarci con delle immagini e dei ragionamenti. Noi partiamo dalle loro esperienze da quello che vivono e possono osservare.
  3. Dove lo spreco di cibo si attesta intorno al 29,5% quindi ancora una volta 1/3. Valore calcolato intorno ai 120 gr. di cibo per ogni studente su 534 gr. di cibo servito. Per provare a spiegare questo problema dello spreco a livello globale, possiamo prendere una banana
  4. lo spreco alimentare oltre ad essere un idrovora di risorse restituisce all’ambiente dei gas serra che sappiamo essere dannosi per l’ambiente
  5. Alici, triglie, suri, moli, pannocchie, sardine, sgombri, gallinelle, ma anche moscardini e totani: sono solo alcune delle tipologie di pesci e molluschi che, interpretate in ricette appetitose, vengono forniti almeno una volta la settimana sulla tavola degli alunni a seconda della disponibilità e della stagione. I pesci arrivano nelle cucine sotto forma di filetti diliscati o di preparati come polpette e medaglioni. La necessità di fornire pesce fresco locale già lavorato ha favorito la formazione di nuove professionalità, sono infatti nati laboratori specializzati nella lavorazione del pescato locale. Oltre alla somministrazione del pesce fresco nelle mense, il progetto si sviluppa anche a scuola con un percorso di sensibilizzazione, svolto da educatori professionale con la preziosa collaborazione dei docenti. La mensa scolastica non è solo il luogo dove nutrire i bambini, ma un’occasione importante dove educarli alla sana alimentazione.
  6. La qualità delle ricette promosse all’interno di Pappa-fish ha permesso di esportare alcune di queste ricette e di inserirle nella grande distribuzione. E’ successo a Sara Benigni che da anni lavora all’interno del progetto Pappa-fish che forte del successo di alcune sue proposte ora sono inserite tra i prodotti di pesce pronto all’interno della Coop. Un esempio di come la qualità paga
  7. I progetti migliori quelli che ottengono risultati più significativi dal punto di vista della riduzione del food waste sono quelli dove c’è un commitment che coinvolge tutti gli attori della ristorazione scolastica. A volte le iniziative partono dal basso, dagli insegnanti, o dalla scuola, a volte è il Comune che investe risorse per ridurre gli sprechi in mensa ma nel caso di Pappa-fish è la Regione che ha finanziato e promosso un percorso che ha effetti sulla cultura, sulla salute e sull’economia del territorio. Noi siamo abituati a pensare ai Comuni come motore del cambiamento o come responsabili dei progetti ma ci dimentichiamo che le Regioni possono fare molto e in maniera più capillare sul territorio,