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10.000 abitanti in pi¨´
a Treviso.
Proposta di lavoro per
l¡¯amministrazione comunale.
Agosto 2015
1
1. L¡¯obiettivo: 10.000 abitanti in pi¨´ a Treviso.
? Una citt¨¤ che non cresce, che non attrae nuovi abitanti, anzi che
¡°espelle¡± i propri giovani ¨¨ una citt¨¤ che invecchia, inaridisce,
perde vitalit¨¤ sociale, culturale, economica. Noi riteniamo che
Treviso possa e debba ritornare a crescere per uscire dalla crisi che
ha vissuto in questi anni: stagnazione della popolazione, crisi delle
attivit¨¤ economiche, chiusura culturale.
? Noi pensiamo che per attirare 10.000 nuovi abitanti a Treviso nei
prossimi anni non sia necessaria una nuova, selvaggia espansione
edilizia, ma serva migliorare la qualit¨¤ dei servizi, ridurre
l¡¯inquinamento atmosferico, aumentare il verde, serva cio¨¨
migliorare la qualit¨¤ della vita in citt¨¤ perch¨¦ Treviso diventi
attraente per chi oggi risiede altrove.
?
2
2. La situazione demografica di Treviso.
? Popolazione residente al 31 dicembre 2014
? centro storico 7.359 8,79%
? prima periferia 13.203 15,78%
? quartieri 63.090 75,43%
? totale 83.652
? di cui stranieri 11.195 13,30%
? superficie comunale kmq 55,2
? densit¨¤ abitanti 1.515/kmq
? densit¨¤ abitanti nelle zone urbanizzate 4.622/kmq (densit¨¤ tipica
delle zone extraurbane)
? Nel Comune ci sono km 8.285 di strade (rilevazione di Contarina) con
una larghezza media di m 6 = mq 594 pro capite di asfalto.
?
? 3
3. Le previsioni demografiche per Treviso e l¡¯area vasta/1.
Dipartimento Economia e imprese dell'Universit¨¤ di Ca' Foscari
2014 2015 2016 2021 2026 2031 D 2014-
2031
? Treviso 83.145 82.817 82.457 80.795 79.407 78.349 -5,77%
? hinterland 154.935156.890158.688166.579172.968178.653 +15,31%
Come hinterland abbiamo considerato i comuni di: Carbonera, Casier,
Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Villorba,
Breda di Piave, Maserada sul Piave, San Biagio di Callalta, Casale sul Sile.
4
3. Le previsioni demografiche per Treviso e l¡¯area vasta/2.
Dipartimento Economia e imprese dell'Universit¨¤ di Ca' Foscari
Centri mandamentali della provincia Capoluoghi di provincia del Veneto
Mogliano Veneto +0,36% Verona +4,68%
Castelfranco Veneto +3,48% Vicenza +5,60%
Conegliano -4,02% Belluno +0,14%
Oderzo +1,14% Venezia +1,15%
Montebelluna +9,67% Padova +6,43%
Vittorio Veneto -5,53% Rovigo +2,71%
Motta di Livenza +5,45% Treviso -5,77%
?
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4. Le citt¨¤ del futuro/1.
a) Ridisegnare le citt¨¤ a misura d'uomo
(Il Sole 24 Ore Nova24 Tech - Elena Comelli 20 luglio 2014)
¡°Citt¨¤ pedonalizzate, ciclabili, respirabili. La parola d'ordine per le citt¨¤ del
futuro ¨¨ densificazione del tessuto urbano e rarefazione delle auto¡±.
¡°In base a un'analisi spaziale condotta nel 2011 dallo studio di St?hle su 7mila
vendite di appartamenti a Stoccolma, per conto della municipalit¨¤, risulta
evidente l'importanza fondamentale delle distanze pedonali o ciclabili dai
trasporti pubblici per stabilire il valore di un'area, mentre la prossimit¨¤ alle vie
d'accesso automobilistiche non riveste alcuna rilevanza. Anzi. Il traffico ¨¨
considerato uno dei principali demeriti di un'area: le auto sporcano l'aria, fanno
rumore, occupano pi¨´ spazio dei trasporti pubblici¡­¡±.
¡°Le metropoli Usa con un alto grado di accessibilit¨¤ pedonale, come Manhattan
o San Francisco, hanno un Pil pro capite superiore del 38%, in media, rispetto
alle citt¨¤ dominate dal traffico¡­¡±.
6
4. Le citt¨¤ del futuro/2.
Renzo Piano e le periferie (Smartinnovation)
¡°La bellezza naturale del nostro Paese non ¨¨ merito nostro. Ci¨° che pu¨°
essere merito nostro ¨¨ migliorare le periferie, che sono la parte
fragile della citt¨¤ e che possono diventare belle¡±.
¡°Si fa riferimento ai processi di crescita della citt¨¤ per implosione e
non per esplosione, cos¨¬ come al rammendo del costruito, al
coinvolgimento necessario degli abitanti attraverso processi
partecipativi, alla trasformazione delle aree dismesse,
all¡¯autocostruzione, ovvero alla promozione di cantieri leggeri e forme
cooperative per il rammendo delle periferie. Elementi centrali
rimangono l¡¯identit¨¤ delle periferie, nella diversit¨¤ di ciascun luogo
cos¨¬ come i luoghi e gli edifici iconici della vita urbana, troppo speso
posizionati nel centro delle citt¨¤, il verde urbano, ad uso agricolo o
meno, la capacit¨¤ di? intercettare e ¡°sfruttare¡± i finanziamenti
europei cos¨¬ come?il rapporto con la microimpresa, i finanziamenti
pubblici diffusi e il regime fiscale dei processi di rammendo¡±.
7
4. Le citt¨¤ del futuro/3.
Le citt¨¤ bike-friendly sono anche pi¨´ ricche.
http://www.tuttogreen.it/citta-bike-friendly-piu-ricche/
¡°Le citt¨¤ bike-friendly sono pi¨´ ricche oltre che pi¨´ sicure: questo ¨¨ la
conclusione di un ampio studio portato avanti dall¡¯Universit¨¤ della
California nell¡¯ambito del programma Active Living.
La mobilit¨¤ sostenibile ¨¨ stata tradizionalmente associata ad una
tematica strettamente correlata alla questione ambientale e spesso
lasciata alla sensibilit¨¤ individuale rispetto all¡¯impatto che semplici
abitudini quotidiane possono avere sulle sorti del Pianeta ma in realt¨¤ si
tratta anche di una questione economica, e le citt¨¤ bike-friendly
rappresentano bene questo nuovo paradigma.
E¡¯ provato che le citt¨¤ dove i trasporti sono pi¨´ sostenibili, che
promuovono l¡¯uso di mezzi di mobilit¨¤ ecologici, come le bici, sono
anche le pi¨´ ricche¡±.
8
5. Le tre sfide da vincere/1.
Rivitalizzare il centro storico.
La rivitalizzazione del centro storico, nell¡¯ottica dell¡¯incremento degli abitanti,
deve porsi l¡¯obiettivo di creare le condizioni perch¨¦ dentro le mura si torni ad
abitare.
In questo senso la pedonalizzazione ¨¨ utile perch¨¦ contribuisce a migliorare la
qualit¨¤ della vita dei residenti, ma ¨¨ altrettanto necessario che il centro
fornisca servizi pubblici, luoghi e momenti di socialit¨¤ che rendano
particolarmente interessante la vita dentro le mura.
Nei ¡°buchi neri¡± del centro dovrebbero essere inserite attivit¨¤ ad alto
contenuto tecnologico: spin-off universitari di robotica, computing,
bioinformatica, stampa 3d.
E¡¯ importante che diminuisca il costo della casa, almeno per la locazione, e che
si sviluppino nuovi modi dell¡¯abitare (ad esempio il co-housing).
Sono utili anche la riqualificazione delle maggiori vie di accesso alla citt¨¤ ed il
cavalcavia verde perch¨¦ favoriscono una percezione positiva della citt¨¤ che
contribuisce a renderla interessante come luogo in cui vivere.
9
5. Le tre sfide da vincere/2.
Rigenerare le periferie.
La ricostruzione delle ¡°centralit¨¤ urbane¡± nelle periferie passa
sicuramente attraverso la presenza di servizi pubblici nei quartieri
perch¨¦ questi servizi garantiscono una presenza di persone che
assicurano una potenziale clientela interessante per l¡¯apertura di nuovi
negozi, bar¡­
Il riutilizzo dei centri civici potrebbe essere decisivo in questo senso
(oltre a quello delle ex-caserme) se l¡¯obiettivo ¨¨ quello di fare in modo
che il maggior numero possibile di pratiche amministrative possa essere
svolto nei quartieri, senza doversi recare in centro (con effetti benefici
anche sulla mobilit¨¤ cittadina).
La creazione di fasce verdi, di boschi urbani, di piste ciclabili che
colleghino agevolmente i quartieri pu¨° essere un altro elemento di
grande importanza per favorire la scelta di venire a vivere in citt¨¤.
10
5. Le tre sfide da vincere/3.
La metropolitana di superficie.
Va verificato, da un lato, se la metropolitana pu¨° fungere da mezzo di
trasporto alternativo all¡¯auto privata per il pendolarismo lavorativo, se ¨C
cio¨¨ ¨C sia in atto una densificazione tale dei luoghi di lavoro (grazie alla
sempre maggiore importanza dei servizi ed alla crisi del modello del
¡°capannone diffuso¡±) che sia ragionevolmente possibile raggiungerli
anche con i mezzi pubblici.
Va sviluppato anche il ragionamento sulla metropolitana come mezzo di
trasporto per i trasferimenti interni al territorio cittadino, sfruttando
scali gi¨¤ esistenti (stazione centrale e Santi Quaranta) e realizzandone
altri.
Se la metropolitana di superficie sar¨¤ il mezzo di trasporto ¡°del futuro¡±
¨¨ chiaro che Treviso risulter¨¤ molto pi¨´ interessante come luogo di
residenza rispetto ai comuni che non si trovano lungo gli assi ferroviari.
11
6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/1.
Il documento urbanistico sul centro storico.
Ci sono in centro storico tanti ¡°buchi neri¡±, dal grande comparto ex Uffici
tributari e caserma della Guardia di Finanza, all¡¯ex Questura, all¡¯ex
Provincia, al Turazza che sar¨¤ abbandonato dalla scuola, all¡¯ex deposito ENEL
e ex Simonetti a porta Carlo Alberto e altri ancora che devono essere
riempiti e utilizzati se si vuol vivificare la citt¨¤. Ma come vivificarla?
Soprattutto occorre riconoscere che una citt¨¤ ¨¨ fatta di cittadini e delle loro
attivit¨¤ economiche (anche artigianali e innovative affidate ai giovani) e
culturali e che tutto questo, insieme ai grandi eventi, attira il turismo. Quel
che serve, anche per garantire il successo all¡¯iniziativa privata, ¨¨ una idea
generale di dove si vuole arrivare.
Occorre che sia l¡¯Amministrazione comunale ad assumere la regia della
rigenerazione urbana indicando alla iniziativa privata le operazioni
compatibili con l¡¯interesse pubblico e per questo ragionevoli e realizzabili.
12
6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/2.
Il documento sull¡¯area della stazione.
Nell¡¯ottica del recupero dell¡¯area della stazione ferroviaria e dei comparti
adiacenti riteniamo positivo il Protocollo d¡¯intesa tra Comune di Treviso e
societ¨¤ del gruppo FF.SS. che permette di ¡°dare una regia¡± agli interventi in
quella zona della citt¨¤.
Vogliamo che la zona della stazione venga recuperata senza cedere alla
tentazione di nuove colate di cemento: indichiamo, quindi, alcuni criteri e
limiti che rendano compatibili gli interventi previsti nei terreni di propriet¨¤
FF.SS. e aree adiacenti con il ¡°nuovo¡± P.A.T., consentendone l¡¯inserimento nel
primo Piano degli Interventi.
Non si dovr¨¤, quindi, cedere alla tentazione di creare una nuova centralit¨¤
alternativa alla citt¨¤ dentro le mura, ma puntare sulla riqualificazione
dell¡¯area (¡°cavalcavia verde¡±, trasferimento della stazione degli autobus..) e
su servizi di ¡°completamento¡± del centro storico (a cominciare dai parcheggi).
?
13
6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/3.
La Piave e oltre.
Riqualificare la periferia significa migliorare la qualit¨¤ della vita dei
cittadini e creare le condizioni per attrarre altri e nuovi abitanti nel
comune; altri abitanti che frequenteranno anche il centro storico.
L¡¯esperienza di ¡°progettazione partecipata¡± avviata alla Piave invoglia ad
"andare oltre la Piave". Altri immobili vuoti possono innescare processi di
rigenerazione urbana in altri quadranti della citt¨¤:
- la caserma Salsa, a nord, per S. Maria del Rovere e Selvana;
- lo Scalo Motta, ad est per Fiera;
- la caserma Serena, a sud-est, per S. Lazzaro e Sant'Antonino;
- un futuro prossimo lascia intravvedere la possibilit¨¤ di riutilizzare la
caserma De Dominicis a nord-ovest.
Sarebbe l'attuazione dell'idea della citt¨¤ policentrica, composta da centro
storico e da frazioni, finalmente dotate di carattere urbano, immerse in un
connettivo verde e collegate da una metropolitana di superficie con
fermate plurime nell'ambito comunale.
? 14
7. La proposta di lavoro/1.
Un progetto organico.
Quello che proponiamo all¡¯amministrazione comunale ¨¨ di utilizzare
questi tre anni di mandato per elaborare un progetto che abbia
l¡¯obiettivo di portare 10.000 nuovi residenti in citt¨¤, anche costituendo
un apposito ¡°gruppo di lavoro¡± trasversale agli uffici interessati.
Il progetto far¨¤ proprie le iniziative in corso (pedonalizzazione del centro
storico, progettazione partecipata all¡¯ex-caserma Piave¡­) finalizzandole
all¡¯obiettivo ed informer¨¤ il lavoro dell¡¯amministrazione nei vari ambiti
(dalla elaborazione del Piano degli Interventi alle priorit¨¤ in materia di
lavori pubblici, dalle scelte sulla mobilit¨¤ a quelle sul verde).
Rivolgiamo la nostra proposta all¡¯intera citt¨¤ perch¨¦ siamo certi che su
questa tematica possono venire contributi importanti dalle associazioni
ambientaliste, del lavoro e delle attivit¨¤ produttive, da professionisti e
donne e uomini del mondo culturale, da cittadini che hanno a cuore il
futuro di Treviso.
? 15
7. La proposta di lavoro/2.
Dieci realizzazioni concrete.
1) - apertura della restera destra lungo il Sile;
2) - realizzazione del ¡°cavalcavia verde¡±,
3) - riqualificazione delle principali vie di accesso alla citt¨¤;
4) - segnalazione di elementi che deturpano lo scenario pubblico e
concorso di idee per la loro correzione o mascheratura;
5) - pedonalizzazione di alcune zone nei quartieri periferici;
6) - creazione di centro sportivo polifunzionale nel parcheggio tra lo
stadio di Monigo e viale Europa
7) - sistemazione del bastione Nord delle mura;
8) - attivazione di una convenzione per l¡¯apertura dei chiostri degli ex-
uffici tributari di via Canova;
9) - apertura della riviera Sud del Sile;
10) - approvazione del regolamento per la gestione dei vuoti urbani.
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  • 2. 1. L¡¯obiettivo: 10.000 abitanti in pi¨´ a Treviso. ? Una citt¨¤ che non cresce, che non attrae nuovi abitanti, anzi che ¡°espelle¡± i propri giovani ¨¨ una citt¨¤ che invecchia, inaridisce, perde vitalit¨¤ sociale, culturale, economica. Noi riteniamo che Treviso possa e debba ritornare a crescere per uscire dalla crisi che ha vissuto in questi anni: stagnazione della popolazione, crisi delle attivit¨¤ economiche, chiusura culturale. ? Noi pensiamo che per attirare 10.000 nuovi abitanti a Treviso nei prossimi anni non sia necessaria una nuova, selvaggia espansione edilizia, ma serva migliorare la qualit¨¤ dei servizi, ridurre l¡¯inquinamento atmosferico, aumentare il verde, serva cio¨¨ migliorare la qualit¨¤ della vita in citt¨¤ perch¨¦ Treviso diventi attraente per chi oggi risiede altrove. ? 2
  • 3. 2. La situazione demografica di Treviso. ? Popolazione residente al 31 dicembre 2014 ? centro storico 7.359 8,79% ? prima periferia 13.203 15,78% ? quartieri 63.090 75,43% ? totale 83.652 ? di cui stranieri 11.195 13,30% ? superficie comunale kmq 55,2 ? densit¨¤ abitanti 1.515/kmq ? densit¨¤ abitanti nelle zone urbanizzate 4.622/kmq (densit¨¤ tipica delle zone extraurbane) ? Nel Comune ci sono km 8.285 di strade (rilevazione di Contarina) con una larghezza media di m 6 = mq 594 pro capite di asfalto. ? ? 3
  • 4. 3. Le previsioni demografiche per Treviso e l¡¯area vasta/1. Dipartimento Economia e imprese dell'Universit¨¤ di Ca' Foscari 2014 2015 2016 2021 2026 2031 D 2014- 2031 ? Treviso 83.145 82.817 82.457 80.795 79.407 78.349 -5,77% ? hinterland 154.935156.890158.688166.579172.968178.653 +15,31% Come hinterland abbiamo considerato i comuni di: Carbonera, Casier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Silea, Villorba, Breda di Piave, Maserada sul Piave, San Biagio di Callalta, Casale sul Sile. 4
  • 5. 3. Le previsioni demografiche per Treviso e l¡¯area vasta/2. Dipartimento Economia e imprese dell'Universit¨¤ di Ca' Foscari Centri mandamentali della provincia Capoluoghi di provincia del Veneto Mogliano Veneto +0,36% Verona +4,68% Castelfranco Veneto +3,48% Vicenza +5,60% Conegliano -4,02% Belluno +0,14% Oderzo +1,14% Venezia +1,15% Montebelluna +9,67% Padova +6,43% Vittorio Veneto -5,53% Rovigo +2,71% Motta di Livenza +5,45% Treviso -5,77% ? 5
  • 6. 4. Le citt¨¤ del futuro/1. a) Ridisegnare le citt¨¤ a misura d'uomo (Il Sole 24 Ore Nova24 Tech - Elena Comelli 20 luglio 2014) ¡°Citt¨¤ pedonalizzate, ciclabili, respirabili. La parola d'ordine per le citt¨¤ del futuro ¨¨ densificazione del tessuto urbano e rarefazione delle auto¡±. ¡°In base a un'analisi spaziale condotta nel 2011 dallo studio di St?hle su 7mila vendite di appartamenti a Stoccolma, per conto della municipalit¨¤, risulta evidente l'importanza fondamentale delle distanze pedonali o ciclabili dai trasporti pubblici per stabilire il valore di un'area, mentre la prossimit¨¤ alle vie d'accesso automobilistiche non riveste alcuna rilevanza. Anzi. Il traffico ¨¨ considerato uno dei principali demeriti di un'area: le auto sporcano l'aria, fanno rumore, occupano pi¨´ spazio dei trasporti pubblici¡­¡±. ¡°Le metropoli Usa con un alto grado di accessibilit¨¤ pedonale, come Manhattan o San Francisco, hanno un Pil pro capite superiore del 38%, in media, rispetto alle citt¨¤ dominate dal traffico¡­¡±. 6
  • 7. 4. Le citt¨¤ del futuro/2. Renzo Piano e le periferie (Smartinnovation) ¡°La bellezza naturale del nostro Paese non ¨¨ merito nostro. Ci¨° che pu¨° essere merito nostro ¨¨ migliorare le periferie, che sono la parte fragile della citt¨¤ e che possono diventare belle¡±. ¡°Si fa riferimento ai processi di crescita della citt¨¤ per implosione e non per esplosione, cos¨¬ come al rammendo del costruito, al coinvolgimento necessario degli abitanti attraverso processi partecipativi, alla trasformazione delle aree dismesse, all¡¯autocostruzione, ovvero alla promozione di cantieri leggeri e forme cooperative per il rammendo delle periferie. Elementi centrali rimangono l¡¯identit¨¤ delle periferie, nella diversit¨¤ di ciascun luogo cos¨¬ come i luoghi e gli edifici iconici della vita urbana, troppo speso posizionati nel centro delle citt¨¤, il verde urbano, ad uso agricolo o meno, la capacit¨¤ di? intercettare e ¡°sfruttare¡± i finanziamenti europei cos¨¬ come?il rapporto con la microimpresa, i finanziamenti pubblici diffusi e il regime fiscale dei processi di rammendo¡±. 7
  • 8. 4. Le citt¨¤ del futuro/3. Le citt¨¤ bike-friendly sono anche pi¨´ ricche. http://www.tuttogreen.it/citta-bike-friendly-piu-ricche/ ¡°Le citt¨¤ bike-friendly sono pi¨´ ricche oltre che pi¨´ sicure: questo ¨¨ la conclusione di un ampio studio portato avanti dall¡¯Universit¨¤ della California nell¡¯ambito del programma Active Living. La mobilit¨¤ sostenibile ¨¨ stata tradizionalmente associata ad una tematica strettamente correlata alla questione ambientale e spesso lasciata alla sensibilit¨¤ individuale rispetto all¡¯impatto che semplici abitudini quotidiane possono avere sulle sorti del Pianeta ma in realt¨¤ si tratta anche di una questione economica, e le citt¨¤ bike-friendly rappresentano bene questo nuovo paradigma. E¡¯ provato che le citt¨¤ dove i trasporti sono pi¨´ sostenibili, che promuovono l¡¯uso di mezzi di mobilit¨¤ ecologici, come le bici, sono anche le pi¨´ ricche¡±. 8
  • 9. 5. Le tre sfide da vincere/1. Rivitalizzare il centro storico. La rivitalizzazione del centro storico, nell¡¯ottica dell¡¯incremento degli abitanti, deve porsi l¡¯obiettivo di creare le condizioni perch¨¦ dentro le mura si torni ad abitare. In questo senso la pedonalizzazione ¨¨ utile perch¨¦ contribuisce a migliorare la qualit¨¤ della vita dei residenti, ma ¨¨ altrettanto necessario che il centro fornisca servizi pubblici, luoghi e momenti di socialit¨¤ che rendano particolarmente interessante la vita dentro le mura. Nei ¡°buchi neri¡± del centro dovrebbero essere inserite attivit¨¤ ad alto contenuto tecnologico: spin-off universitari di robotica, computing, bioinformatica, stampa 3d. E¡¯ importante che diminuisca il costo della casa, almeno per la locazione, e che si sviluppino nuovi modi dell¡¯abitare (ad esempio il co-housing). Sono utili anche la riqualificazione delle maggiori vie di accesso alla citt¨¤ ed il cavalcavia verde perch¨¦ favoriscono una percezione positiva della citt¨¤ che contribuisce a renderla interessante come luogo in cui vivere. 9
  • 10. 5. Le tre sfide da vincere/2. Rigenerare le periferie. La ricostruzione delle ¡°centralit¨¤ urbane¡± nelle periferie passa sicuramente attraverso la presenza di servizi pubblici nei quartieri perch¨¦ questi servizi garantiscono una presenza di persone che assicurano una potenziale clientela interessante per l¡¯apertura di nuovi negozi, bar¡­ Il riutilizzo dei centri civici potrebbe essere decisivo in questo senso (oltre a quello delle ex-caserme) se l¡¯obiettivo ¨¨ quello di fare in modo che il maggior numero possibile di pratiche amministrative possa essere svolto nei quartieri, senza doversi recare in centro (con effetti benefici anche sulla mobilit¨¤ cittadina). La creazione di fasce verdi, di boschi urbani, di piste ciclabili che colleghino agevolmente i quartieri pu¨° essere un altro elemento di grande importanza per favorire la scelta di venire a vivere in citt¨¤. 10
  • 11. 5. Le tre sfide da vincere/3. La metropolitana di superficie. Va verificato, da un lato, se la metropolitana pu¨° fungere da mezzo di trasporto alternativo all¡¯auto privata per il pendolarismo lavorativo, se ¨C cio¨¨ ¨C sia in atto una densificazione tale dei luoghi di lavoro (grazie alla sempre maggiore importanza dei servizi ed alla crisi del modello del ¡°capannone diffuso¡±) che sia ragionevolmente possibile raggiungerli anche con i mezzi pubblici. Va sviluppato anche il ragionamento sulla metropolitana come mezzo di trasporto per i trasferimenti interni al territorio cittadino, sfruttando scali gi¨¤ esistenti (stazione centrale e Santi Quaranta) e realizzandone altri. Se la metropolitana di superficie sar¨¤ il mezzo di trasporto ¡°del futuro¡± ¨¨ chiaro che Treviso risulter¨¤ molto pi¨´ interessante come luogo di residenza rispetto ai comuni che non si trovano lungo gli assi ferroviari. 11
  • 12. 6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/1. Il documento urbanistico sul centro storico. Ci sono in centro storico tanti ¡°buchi neri¡±, dal grande comparto ex Uffici tributari e caserma della Guardia di Finanza, all¡¯ex Questura, all¡¯ex Provincia, al Turazza che sar¨¤ abbandonato dalla scuola, all¡¯ex deposito ENEL e ex Simonetti a porta Carlo Alberto e altri ancora che devono essere riempiti e utilizzati se si vuol vivificare la citt¨¤. Ma come vivificarla? Soprattutto occorre riconoscere che una citt¨¤ ¨¨ fatta di cittadini e delle loro attivit¨¤ economiche (anche artigianali e innovative affidate ai giovani) e culturali e che tutto questo, insieme ai grandi eventi, attira il turismo. Quel che serve, anche per garantire il successo all¡¯iniziativa privata, ¨¨ una idea generale di dove si vuole arrivare. Occorre che sia l¡¯Amministrazione comunale ad assumere la regia della rigenerazione urbana indicando alla iniziativa privata le operazioni compatibili con l¡¯interesse pubblico e per questo ragionevoli e realizzabili. 12
  • 13. 6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/2. Il documento sull¡¯area della stazione. Nell¡¯ottica del recupero dell¡¯area della stazione ferroviaria e dei comparti adiacenti riteniamo positivo il Protocollo d¡¯intesa tra Comune di Treviso e societ¨¤ del gruppo FF.SS. che permette di ¡°dare una regia¡± agli interventi in quella zona della citt¨¤. Vogliamo che la zona della stazione venga recuperata senza cedere alla tentazione di nuove colate di cemento: indichiamo, quindi, alcuni criteri e limiti che rendano compatibili gli interventi previsti nei terreni di propriet¨¤ FF.SS. e aree adiacenti con il ¡°nuovo¡± P.A.T., consentendone l¡¯inserimento nel primo Piano degli Interventi. Non si dovr¨¤, quindi, cedere alla tentazione di creare una nuova centralit¨¤ alternativa alla citt¨¤ dentro le mura, ma puntare sulla riqualificazione dell¡¯area (¡°cavalcavia verde¡±, trasferimento della stazione degli autobus..) e su servizi di ¡°completamento¡± del centro storico (a cominciare dai parcheggi). ? 13
  • 14. 6. Quello che abbiamo gi¨¤ elaborato/3. La Piave e oltre. Riqualificare la periferia significa migliorare la qualit¨¤ della vita dei cittadini e creare le condizioni per attrarre altri e nuovi abitanti nel comune; altri abitanti che frequenteranno anche il centro storico. L¡¯esperienza di ¡°progettazione partecipata¡± avviata alla Piave invoglia ad "andare oltre la Piave". Altri immobili vuoti possono innescare processi di rigenerazione urbana in altri quadranti della citt¨¤: - la caserma Salsa, a nord, per S. Maria del Rovere e Selvana; - lo Scalo Motta, ad est per Fiera; - la caserma Serena, a sud-est, per S. Lazzaro e Sant'Antonino; - un futuro prossimo lascia intravvedere la possibilit¨¤ di riutilizzare la caserma De Dominicis a nord-ovest. Sarebbe l'attuazione dell'idea della citt¨¤ policentrica, composta da centro storico e da frazioni, finalmente dotate di carattere urbano, immerse in un connettivo verde e collegate da una metropolitana di superficie con fermate plurime nell'ambito comunale. ? 14
  • 15. 7. La proposta di lavoro/1. Un progetto organico. Quello che proponiamo all¡¯amministrazione comunale ¨¨ di utilizzare questi tre anni di mandato per elaborare un progetto che abbia l¡¯obiettivo di portare 10.000 nuovi residenti in citt¨¤, anche costituendo un apposito ¡°gruppo di lavoro¡± trasversale agli uffici interessati. Il progetto far¨¤ proprie le iniziative in corso (pedonalizzazione del centro storico, progettazione partecipata all¡¯ex-caserma Piave¡­) finalizzandole all¡¯obiettivo ed informer¨¤ il lavoro dell¡¯amministrazione nei vari ambiti (dalla elaborazione del Piano degli Interventi alle priorit¨¤ in materia di lavori pubblici, dalle scelte sulla mobilit¨¤ a quelle sul verde). Rivolgiamo la nostra proposta all¡¯intera citt¨¤ perch¨¦ siamo certi che su questa tematica possono venire contributi importanti dalle associazioni ambientaliste, del lavoro e delle attivit¨¤ produttive, da professionisti e donne e uomini del mondo culturale, da cittadini che hanno a cuore il futuro di Treviso. ? 15
  • 16. 7. La proposta di lavoro/2. Dieci realizzazioni concrete. 1) - apertura della restera destra lungo il Sile; 2) - realizzazione del ¡°cavalcavia verde¡±, 3) - riqualificazione delle principali vie di accesso alla citt¨¤; 4) - segnalazione di elementi che deturpano lo scenario pubblico e concorso di idee per la loro correzione o mascheratura; 5) - pedonalizzazione di alcune zone nei quartieri periferici; 6) - creazione di centro sportivo polifunzionale nel parcheggio tra lo stadio di Monigo e viale Europa 7) - sistemazione del bastione Nord delle mura; 8) - attivazione di una convenzione per l¡¯apertura dei chiostri degli ex- uffici tributari di via Canova; 9) - apertura della riviera Sud del Sile; 10) - approvazione del regolamento per la gestione dei vuoti urbani. 16