1. catinaccio, parete est
via steger con uscita diretta
relazione da una ripetizione
del 28-07-2007.
primi salitori:
h. steger, p. wiesinger,
f. masè dari, s. lechner – 1929.
difficoltà : V+/VI-, TD.
lunghezza: 500-550 metri.
tempi:
attacco 1h15’ dal rif. gardeccia,
6-7h [?] per la via,
1h per la discesa.
materiale: nuts e friends, chiodi non indispensabili.
esposizione: E, il sole tocca e scalda la parete presto.
avvicinamento: alla base di un breve zoccolo erboso sulla verticale del diedro giallo che conduce
alle due fessure gemelle ben visibili dal gardeccia.
descrizione:
Ø 1° tiro: risalire lo zoccolo per un vago diedrino e i risalti erbosi soprastanti. 2 fix, 30/35 mt, III.
Ø 2° tiro: entrare nel diedro a dx, risalirlo qualche metro e piegare verso sx seguendo una fessura-
diedro che conduce su un comodo terrazzino sulla sx. 2 ch, 25/30 mt, IV+/V-.
Ø 3° tiro: proseguire per la grande fessura-diedro gialla a dx del terrazzo superando due
strapiombini [numerosi ch e cordini su massi incastrati]. sotto un repulsivo strapiombo giallastro e
all’altezza di un evidente terrazzo traversare a sx nel punto più logico [ch] fino a raggiungerlo. 2 ch,
35/40 mt, V+.
Ø 4° tiro: seguire il grande terrazzo a sx fino al suo termine [clessidra], salire agevolmente qualche
metro e traversare a dx [2 ch] su roccia gialla delicata e riguadagnare la fessura principale della
quale si ha appena aggirato il tratto più strapiombante. seguire la fessura, inizialmente leggermente
strapiombante [3 ch], fino ad una zona più facile che conduce alla sosta [3 ch, 30/35 mt, V+]
Ø 5° tiro: aggirare sulla dx un tratto di fessura gialla e repulsiva per una fessura erbosa [ch] che
conduce ad una zona di terrazzini. sosta sulla sx. [2 ch, 20/25 mt, IV+]
2. Ø 6° tiro: risalire il facile canale continuazione della fessura erbosa [non la fessura strapiombante
e chiodata sulla sx] ed il seguente diedro verticale [2 ch]. superata una strozzatura-strapiombino
continuare nel diedro, ora più facile, fino alla sosta sulla dx. [2 ch, 40/45 mt, IV+/V-]
Ø 7° tiro: seguire il facile canale-diedro sulle sue rocce di sx fino a dove questo diviene verticale,
in corrispondenza della partenza verso dx di una rampa bianco-giallastra. [2 ch, 35/40 mt, III/IV]
Ø 8° tiro: seguire la rampa [1 cl] e la successiva fessura-diedro [2 ch] fino ad un grande terrazzo
ricco di spuntoni. [2 cl vicine sulla parete gialla a dx del terrazzo, 40/45 mt, IV+/V-]
Ø 9°/10°/11°/12° tiro: seguire il grande camino obliquo verso dx ed il seguente sistema di fessure-
canali a balze portandosi verso sx. Il percorso in questo tratto non è obbligato e la chiodatura lascia
molto spazio all’improvvisazione. gli unici punti di riferimento sono un masso gigante incastrato in
un grande camino sotto il quale [o nei pressi del quale] si deve passare e un grande ed evidente
diedro sulla sx [quasi all’altezza del grande tetto giallastro che caratterizza la parte alta della parete]
alla base del quale si deve pervenire. [160/180 mt, V poi IV]
Ø 13° tiro: risalire il diedro [numerosi ch + 1 cl] e sostare al suo termine su comodo terrazzo. [2
ch, 35/40 mt, V/V+]
Ø 14° tiro: percorrere la rampa obliqua [ch] ascendente verso dx su roccia mediocre fino alla sosta
sotto la verticale di un diedro giallastro. [2 ch, 50 mt, III]
Ø 15° tiro: proseguire per la rampa sempre su roccia delicata [ch] fino a dove questa muore in
prossimità di un vago spigolino [2 ch, eventuale sosta]. salire la sovrastante placca gialla e verticale
seguendo i chiodi su roccia delicata. sosta alla base ed all’interno del grande ed evidente camino
giallo finale. tiro tortuoso, allungare bene le protezioni! [2 ch, 50 mt, V+/VI-,]
Ø 16° tiro: percorrere li grande camino [numerosi ch + eventuale sosta a metà ] tenendosi
all’occorrenza sulla sua faccia dx fino al suo termine. [spuntone, 40 mt, V]
Si percorre ora la facile cresta [II] che con percorso non obbligato in un centinaio di metri conduce
alla vetta.
discesa: seguire la cresta nord seguendo le tracce e gli ometti [II] tenendosi prevalentemente sul
versante orientale [dx scendendo]. un salto di III può essere superato con una breve doppia su un
anello resinato. arrivati in prossimità di un colletto [anello resinato di calata evidente] ci si cala in
un canale sul versante occidentale con 2 doppie [60 + 50 mt] su due ancoraggi resinati oppure con
più doppie su ancoraggi tradizionali. il secondo anello resinato si trova spostato dalla verticale del
canale verso nord [sx faccia a monte] su un terrazzino che si raggiunge senza difficoltà una volta al
termine delle corde. attenzione ai sassi...