1. LA MAFIA E LA
RELIGIONE DALLE
ORIGINI ALLO IOR
Simone Pappalardo
Edoardo Pidatella
Gabriele Caponnetto
2. Particolare il senso di forte religiosità che lega i mafiosi alla religione, Infatti
la maggior parte di loro è religiosa, religiosissima. Nel passato il mafioso si
confessava attraverso la moglie che, recandosi dal parroco, riceveva il
perdono dei peccati per il marito. Solitamente la confessione avveniva con
queste parole :
Moglie:"Padre, mi assolva’’
Prete:"Cosa hai fatto figliolo?
Moglie:"Niente, sono innocente come Gesù Cristo
A Catania la festa di Sant’Agata è occasione, per chi ha occhio, di ribadire il
forte sentimento religioso del mafioso e lo stretto legame con la Chiesa. Come
nel 2005 quando durante la festa di S.Agata i membri del clan Santapaola
fecero passare il fercolo sotto casa del boss, per dargli il benvenuto dato che
era stato rilasciato da poco.
4. Arlacchi in ‘la mafia imprenditrice’ fa cenno alla figura del banchiere Michele
Sindona. Il suo legame con la ricchissima famiglia mafiosa dei Gambino lo ha
portato ad accumulare enormi capitali, che gli hanno consentito di ottenere la
carica di amministratore dei fondi dello lOR, la potente banca vaticana. Nel
corso degli anni Settanta le attività illecite di Sindona vengono scoperte da
Giorgio Ambrosoli. Ligio al proprio dovere Ambrosoli verrà fatto assassinare nel
1978; lo stesso Sindona morirà in carcere nel 1986, dopo aver bevuto un caffe
avvelenato. Roberto Calvi fu assassinato su commissione del boss palermitano
Pippo Caló. Il vescovo statunitense Paul Marcinkus, che fu presidente dello lOR
dal 1971 al 1989 e sul quale pende il gravissimo sospetto di avere fatto
assassinare papa Luciani nel 1978, fu accusato di aver avuto un ruolo centrale
anche nella morte dei due banchieri. Tali vicende ci mostrano quanto, ancora
una volta, mafia, Vaticano e Stati Uniti abbiano intrecciato i loro destini.