2. LA VITA
•Nato da una famiglia plebea, homo
novus, alla fine della seconda guerra
punica iniziò la sua carriera politica
ricoprendo diverse cariche
pubbliche, fino al consolato;
• Ricordato soprattutto per la rigidità
con cui operò come censore, nel 184
a.C., garante dei costumi e della
moralità della tradizione italica contro
le mollezze e la corruzione di cui
accusava il mondo greco.
• Rigido e severo contro i nemici di
Roma, caldeggiò la terza guerra
punica, che ebbe inizio nell’anno
della sua morte, nel 149 a.C.
3. LE OPERE: ORIGINES
Ci sono pervenuti , grazie a Cornelio Nepote, solo frammenti
di quest’opera che segna una svolta nel genere letterario fino
a quel momento fortemente influenzato dalla cultura greca. Si
evidenzia soprattutto:
Un forte interesse per il tempo presente nonostante
l’excursus storico a partire dalla nascita di Roma, momento in
cui storia e leggenda si intrecciano in un nodo inestricabile;
La scelta della lingua latina, per ribadire il ruolo centrale di
Roma, contro tutte le influenze esterne
L’interesse per il contesto italico, come si evince dalla
trattazione degli usi e costumi dei popoli conquistati, che dona
un taglio etnografico e geografico all’opera;
La scelta di rendere il popolo romano l’assoluto protagonista
delle vicende, evitando il culto delle personalità d’eccezione,
per ribadire la coralità della potenza romana. Un’ eccezione
viene fatta per Quinto Cedicio, protagonista durante la prima
guerra punica, di un coraggio pari a quello di Leonida durante
le guerra persiane. (Termopili)
L’inserimento delle sue Orazioni, ricche di principi etici e
basate sulle regole dello stile romano, perché l’eco delle sue
parole rimanesse ad ammonimento del suo popolo. Non a
caso la sua definizione di oratore fu: VIR BONUS DICENDI
PERITUS.
La consapevolezza di andare oltre l’impostazione della
trattazione annalistica, ormai insufficiente a tratteggiare la
ricchezza della storia romana.
4. LE OPERE: AD MARCUM FILIUM
Sempre in difesa degli usi
e costumi romani, Catone
scrisse questa
enciclopedia delle artes a
cui i giovani romani
dovevano essere educati:
medicina, agricoltura,
retorica, diritto, tecnica
militare.
Nulla viene lasciato alla
mera teoria: il carattere
dell’opera è pratico,
l’insegnamento è
espresso in modo
sintetico attraverso motti
sentenziosi.
5. LE OPERE: DE AGRI CULTURA
E’ l’opera che ci è giunta per intero,
quella che esprime il suo interesse
per il ceto conservatore dei
proprietari terrieri, di cui faceva
parte, e i cui interessi economici
erano fortemente legati alla stabilità
socio-politica dell’Urbe.
E’ una raccolta di precetti, di consigli
pratici su come condurre un’azienda
agricola: dal comportamento del
fattore al trattamento,
disumano,degli schiavi; predomina
l’interesse per l’utile e il profitto.
La prosa ricalca il fine dell’opera: è
lontana dai compiacimenti letterari,
paratattica, sintetica.