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LA STORIOGRAFIA 
MARCO PORCIO CATONE 
(234-149 A.C.)
LA VITA 
•Nato da una famiglia plebea, homo 
novus, alla fine della seconda guerra 
punica iniziò la sua carriera politica 
ricoprendo diverse cariche 
pubbliche, fino al consolato; 
• Ricordato soprattutto per la rigidità 
con cui operò come censore, nel 184 
a.C., garante dei costumi e della 
moralità della tradizione italica contro 
le mollezze e la corruzione di cui 
accusava il mondo greco. 
• Rigido e severo contro i nemici di 
Roma, caldeggiò la terza guerra 
punica, che ebbe inizio nell’anno 
della sua morte, nel 149 a.C.
LE OPERE: ORIGINES 
 Ci sono pervenuti , grazie a Cornelio Nepote, solo frammenti 
di quest’opera che segna una svolta nel genere letterario fino 
a quel momento fortemente influenzato dalla cultura greca. Si 
evidenzia soprattutto: 
 Un forte interesse per il tempo presente nonostante 
l’excursus storico a partire dalla nascita di Roma, momento in 
cui storia e leggenda si intrecciano in un nodo inestricabile; 
 La scelta della lingua latina, per ribadire il ruolo centrale di 
Roma, contro tutte le influenze esterne 
 L’interesse per il contesto italico, come si evince dalla 
trattazione degli usi e costumi dei popoli conquistati, che dona 
un taglio etnografico e geografico all’opera; 
 La scelta di rendere il popolo romano l’assoluto protagonista 
delle vicende, evitando il culto delle personalità d’eccezione, 
per ribadire la coralità della potenza romana. Un’ eccezione 
viene fatta per Quinto Cedicio, protagonista durante la prima 
guerra punica, di un coraggio pari a quello di Leonida durante 
le guerra persiane. (Termopili) 
 L’inserimento delle sue Orazioni, ricche di principi etici e 
basate sulle regole dello stile romano, perché l’eco delle sue 
parole rimanesse ad ammonimento del suo popolo. Non a 
caso la sua definizione di oratore fu: VIR BONUS DICENDI 
PERITUS. 
 La consapevolezza di andare oltre l’impostazione della 
trattazione annalistica, ormai insufficiente a tratteggiare la 
ricchezza della storia romana.
LE OPERE: AD MARCUM FILIUM 
 Sempre in difesa degli usi 
e costumi romani, Catone 
scrisse questa 
enciclopedia delle artes a 
cui i giovani romani 
dovevano essere educati: 
medicina, agricoltura, 
retorica, diritto, tecnica 
militare. 
 Nulla viene lasciato alla 
mera teoria: il carattere 
dell’opera è pratico, 
l’insegnamento è 
espresso in modo 
sintetico attraverso motti 
sentenziosi.
LE OPERE: DE AGRI CULTURA 
 E’ l’opera che ci è giunta per intero, 
quella che esprime il suo interesse 
per il ceto conservatore dei 
proprietari terrieri, di cui faceva 
parte, e i cui interessi economici 
erano fortemente legati alla stabilità 
socio-politica dell’Urbe. 
 E’ una raccolta di precetti, di consigli 
pratici su come condurre un’azienda 
agricola: dal comportamento del 
fattore al trattamento, 
disumano,degli schiavi; predomina 
l’interesse per l’utile e il profitto. 
 La prosa ricalca il fine dell’opera: è 
lontana dai compiacimenti letterari, 
paratattica, sintetica.

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Marco porcio catone

  • 1. LA STORIOGRAFIA MARCO PORCIO CATONE (234-149 A.C.)
  • 2. LA VITA •Nato da una famiglia plebea, homo novus, alla fine della seconda guerra punica iniziò la sua carriera politica ricoprendo diverse cariche pubbliche, fino al consolato; • Ricordato soprattutto per la rigidità con cui operò come censore, nel 184 a.C., garante dei costumi e della moralità della tradizione italica contro le mollezze e la corruzione di cui accusava il mondo greco. • Rigido e severo contro i nemici di Roma, caldeggiò la terza guerra punica, che ebbe inizio nell’anno della sua morte, nel 149 a.C.
  • 3. LE OPERE: ORIGINES  Ci sono pervenuti , grazie a Cornelio Nepote, solo frammenti di quest’opera che segna una svolta nel genere letterario fino a quel momento fortemente influenzato dalla cultura greca. Si evidenzia soprattutto:  Un forte interesse per il tempo presente nonostante l’excursus storico a partire dalla nascita di Roma, momento in cui storia e leggenda si intrecciano in un nodo inestricabile;  La scelta della lingua latina, per ribadire il ruolo centrale di Roma, contro tutte le influenze esterne  L’interesse per il contesto italico, come si evince dalla trattazione degli usi e costumi dei popoli conquistati, che dona un taglio etnografico e geografico all’opera;  La scelta di rendere il popolo romano l’assoluto protagonista delle vicende, evitando il culto delle personalità d’eccezione, per ribadire la coralità della potenza romana. Un’ eccezione viene fatta per Quinto Cedicio, protagonista durante la prima guerra punica, di un coraggio pari a quello di Leonida durante le guerra persiane. (Termopili)  L’inserimento delle sue Orazioni, ricche di principi etici e basate sulle regole dello stile romano, perché l’eco delle sue parole rimanesse ad ammonimento del suo popolo. Non a caso la sua definizione di oratore fu: VIR BONUS DICENDI PERITUS.  La consapevolezza di andare oltre l’impostazione della trattazione annalistica, ormai insufficiente a tratteggiare la ricchezza della storia romana.
  • 4. LE OPERE: AD MARCUM FILIUM  Sempre in difesa degli usi e costumi romani, Catone scrisse questa enciclopedia delle artes a cui i giovani romani dovevano essere educati: medicina, agricoltura, retorica, diritto, tecnica militare.  Nulla viene lasciato alla mera teoria: il carattere dell’opera è pratico, l’insegnamento è espresso in modo sintetico attraverso motti sentenziosi.
  • 5. LE OPERE: DE AGRI CULTURA  E’ l’opera che ci è giunta per intero, quella che esprime il suo interesse per il ceto conservatore dei proprietari terrieri, di cui faceva parte, e i cui interessi economici erano fortemente legati alla stabilità socio-politica dell’Urbe.  E’ una raccolta di precetti, di consigli pratici su come condurre un’azienda agricola: dal comportamento del fattore al trattamento, disumano,degli schiavi; predomina l’interesse per l’utile e il profitto.  La prosa ricalca il fine dell’opera: è lontana dai compiacimenti letterari, paratattica, sintetica.