2. Il comportamento e la
comunicazione non verbale
ï‚› Non esiste un non-comportamento.
 Non si può non-comunicare.
3. La prima impressione…
ï‚› Le prime informazioni scambiate tra due soggetti che
entrano in relazione provengono soprattutto dal canale
non verbale: l’espressione del volto, il contatto
oculare, l’andatura, segnali gestuali e mimici, la distanza
interpersonale, il tono di voce, forniscono gli elementi
sui quali ciascuna delle parti si formerà la prima
impressione inerente all’altra.
ï‚› Inoltre i soggetti continueranno ad attingere proprio da
queste prime impressioni per molto tempo: esse saranno
la base sulla quale saranno fondati circa inconsciamente
riflessioni e giudizi futuri
4. Il Contatto Oculare
 Nel rapporto interpersonale il modo in cui è stabilito il
contatto con lo sguardo dell'interlocutore può fornire utili
informazioni sul tipo di relazione, sui contenuti e sulle
emozioni provate dai soggetti in interazione e su aspetti di
natura temperamentale. Un contatto oculare regolare e
continuato, ad esempio, generalmente metà comunica
interesse per lo scambio interpersonale sono caratteristici
degli individui estroversi
ï‚› Il contatto oculare assume caratteristiche diverse nei
comportamenti passivi, assertivi, aggressivi.
 Per lo più nel comportamento passivo lo sguardo è diretto
verso il basso, è sfuggente;
 Nel comportamento assertivo è diretto, costante e discreto;
 nel comportamento aggressivo è fisso verso l’interlocutore e
provocatorio.
5. Il Tono di Voce
ï‚› Il tono della voce rappresenta un aspetto della dinamica
vocale, indipendente dal contenuto verbale, che tuttavia
fa da corona ad esso, contribuendo a dare significato o
espressione alle parole.
 Nel comportamento passivo il tono di voce è
basso, incerto, tremante, opposto incongruente alla
comunicazione verbale;
 nel comportamento assertivo è
opportuno, sicuro, dinamico-modulato congruente alla
comunicazione verbale;
 nel comportamento aggressivo è elevato, concitato con
prevalenza di toni acuti, inadeguato alla comunicazione
verbale.
6. La Postura e l’Andatura
ï‚› La posizione del corpo, degli arti, il modo in cui una persona
si siede, si alza e cammina, riflettono l'atteggiamento che la
persona ha con se stessa e con gli altri. La postura e
l'andatura di una persona con la quale si comunica, possono
rivelare irrequietezza, timore, sicurezza, assertività . Ad
esempio, una persona che raggiunge il proprio interlocutore
camminando con le spalle incurvate, può essere percepita
come timida e impacciata; al contrario, una persona dalle
spalle diritte e con un'andatura risoluta può suggerire
sicurezza.
 Nel comportamento passivo la postura è reclinata in
avanti, dimessa, rigida, goffa;
 nel comportamento assertivo è rilassata, regolare fluida;
 nel comportamento aggressivo è
ravvicinata, invadente, scattante.
7. La GestualitÃ
 La gestualità e, più in generale, il linguaggio corporeo
dell'individuo, rappresentano una comunicazione non
verbale che informa i soggetti in interazione sul tipo di
sentimento intra e inter-personale che accompagna lo
scambio comunicativo. Sebbene nella maggioranza dei casi i
gesti del corpo rinforzino i messaggi verbali, talvolta essi
possono rappresentare il solo canale comunicativo possibile
o opportuno tra due interlocutori.
ï‚› Nel comportamento passivo i gesti sono limitati nel
numero, ripetitivi, non finalizzati e non correlati al
significato della comunicazione verbale, incerti, ambigui
rapidi; nel comportamento
ï‚› assertivo sono aperti e cordiali;
ï‚› nel comportamento aggressivo sono sovrabbondanti, ampi e
vistosi, irruenti e invadenti lo spazio sociale altrui.
8. La Distanza Interpersonale
ï‚› Un altro importante aspetto della comunicazione non
verbale è rappresentato dalla distanza interpersonale
che separa fisicamente gli interlocutori. Quest'ultima può
variare quantitativamente e caratterizzare quindi diverse
tipologie di contatto sociale e/o interpersonale.
ï‚› In particolare, la distanza interpersonale viene distinta
in:
ï‚› - intima (0 -18 pollici/ 2,5 cm);
ï‚› - personale (18 pollici/ 4 piedi);
ï‚› - sociale (4/ 12 piedi);
ï‚› - pubblica (oltre 12 piedi).
9. ï‚› Una distanza eccessiva, caratteristica di uno stile passivo,
riflette la tendenza ad assicurarsi un maggiore spazio
interpersonale in difesa del proprio "territorio";
ï‚› una distanza troppo ridotta, rappresentativa di uno stile
aggressivo, esprime la tendenza ad affermare i propri diritti
ignorando o minimizzando quelli altrui.
 Ai fini di una adeguata capacità ad entrare in contatto con
gli altri, si dimostra particolarmente critica la capacità di
modulare la distanza interpersonale adeguandola al tipo di
relazione sociale che si sta vivendo.
 Tale capacità , indicativa di uno stile relazionale assertivo,
risulta facilitare il contatto e la comunicazione
interpersonale, trasmettendo rispetto e apertura.
 (dispense tratte da il «Corso di riqualifica professionale per
l’ Operatore Socio Sanitario»- Carmen Petracca)