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La comunicazione
     efficace
  Dr.ssa Marilena Civetta
Il comportamento e la
  comunicazione non verbale


ï‚› Non esiste un non-comportamento.
 Non si può non-comunicare.
La prima impressione…

ï‚› Le prime informazioni scambiate tra due soggetti che
  entrano in relazione provengono soprattutto dal canale
  non verbale: l’espressione del volto, il contatto
  oculare, l’andatura, segnali gestuali e mimici, la distanza
  interpersonale, il tono di voce, forniscono gli elementi
  sui quali ciascuna delle parti si formerà la prima
  impressione inerente all’altra.
ï‚› Inoltre i soggetti continueranno ad attingere proprio da
  queste prime impressioni per molto tempo: esse saranno
  la base sulla quale saranno fondati circa inconsciamente
  riflessioni e giudizi futuri
Il Contatto Oculare

 Nel rapporto interpersonale il modo in cui è stabilito il
  contatto con lo sguardo dell'interlocutore può fornire utili
  informazioni sul tipo di relazione, sui contenuti e sulle
  emozioni provate dai soggetti in interazione e su aspetti di
  natura temperamentale. Un contatto oculare regolare e
  continuato, ad esempio, generalmente metà comunica
  interesse per lo scambio interpersonale sono caratteristici
  degli individui estroversi
ï‚› Il contatto oculare assume caratteristiche diverse nei
  comportamenti passivi, assertivi, aggressivi.
 Per lo più nel comportamento passivo lo sguardo è diretto
  verso il basso, è sfuggente;
 Nel comportamento assertivo è diretto, costante e discreto;
 nel comportamento aggressivo è fisso verso l’interlocutore e
  provocatorio.
Il Tono di Voce

ï‚› Il tono della voce rappresenta un aspetto della dinamica
  vocale, indipendente dal contenuto verbale, che tuttavia
  fa da corona ad esso, contribuendo a dare significato o
  espressione alle parole.
 Nel comportamento passivo il tono di voce è
  basso, incerto, tremante, opposto incongruente alla
  comunicazione verbale;
 nel comportamento assertivo è
  opportuno, sicuro, dinamico-modulato congruente alla
  comunicazione verbale;
 nel comportamento aggressivo è elevato, concitato con
  prevalenza di toni acuti, inadeguato alla comunicazione
  verbale.
La Postura e l’Andatura

ï‚› La posizione del corpo, degli arti, il modo in cui una persona
  si siede, si alza e cammina, riflettono l'atteggiamento che la
  persona ha con se stessa e con gli altri. La postura e
  l'andatura di una persona con la quale si comunica, possono
  rivelare irrequietezza, timore, sicurezza, assertività. Ad
  esempio, una persona che raggiunge il proprio interlocutore
  camminando con le spalle incurvate, può essere percepita
  come timida e impacciata; al contrario, una persona dalle
  spalle diritte e con un'andatura risoluta può suggerire
  sicurezza.
 Nel comportamento passivo la postura è reclinata in
  avanti, dimessa, rigida, goffa;
 nel comportamento assertivo è rilassata, regolare fluida;
 nel comportamento aggressivo è
  ravvicinata, invadente, scattante.
La Gestualità

 La gestualità e, più in generale, il linguaggio corporeo
  dell'individuo, rappresentano una comunicazione non
  verbale che informa i soggetti in interazione sul tipo di
  sentimento intra e inter-personale che accompagna lo
  scambio comunicativo. Sebbene nella maggioranza dei casi i
  gesti del corpo rinforzino i messaggi verbali, talvolta essi
  possono rappresentare il solo canale comunicativo possibile
  o opportuno tra due interlocutori.
ï‚› Nel comportamento passivo i gesti sono limitati nel
  numero, ripetitivi, non finalizzati e non correlati al
  significato della comunicazione verbale, incerti, ambigui
  rapidi; nel comportamento
ï‚› assertivo sono aperti e cordiali;
ï‚› nel comportamento aggressivo sono sovrabbondanti, ampi e
  vistosi, irruenti e invadenti lo spazio sociale altrui.
La Distanza Interpersonale

ï‚› Un altro importante aspetto della comunicazione non
  verbale è rappresentato dalla distanza interpersonale
  che separa fisicamente gli interlocutori. Quest'ultima può
  variare quantitativamente e caratterizzare quindi diverse
  tipologie di contatto sociale e/o interpersonale.
ï‚› In particolare, la distanza interpersonale viene distinta
  in:
ï‚› - intima (0 -18 pollici/ 2,5 cm);
ï‚› - personale (18 pollici/ 4 piedi);
ï‚› - sociale (4/ 12 piedi);
ï‚› - pubblica (oltre 12 piedi).
ï‚› Una distanza eccessiva, caratteristica di uno stile passivo,
  riflette la tendenza ad assicurarsi un maggiore spazio
  interpersonale in difesa del proprio "territorio";
ï‚› una distanza troppo ridotta, rappresentativa di uno stile
  aggressivo, esprime la tendenza ad affermare i propri diritti
  ignorando o minimizzando quelli altrui.
 Ai fini di una adeguata capacità ad entrare in contatto con
  gli altri, si dimostra particolarmente critica la capacità di
  modulare la distanza interpersonale adeguandola al tipo di
  relazione sociale che si sta vivendo.
 Tale capacità, indicativa di uno stile relazionale assertivo,
  risulta facilitare il contatto e la comunicazione
  interpersonale, trasmettendo rispetto e apertura.


 (dispense tratte da il «Corso di riqualifica professionale per
  l’ Operatore Socio Sanitario»- Carmen Petracca)

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Comunicazione non verbale

  • 1. La comunicazione efficace Dr.ssa Marilena Civetta
  • 2. Il comportamento e la comunicazione non verbale ï‚› Non esiste un non-comportamento. ï‚› Non si può non-comunicare.
  • 3. La prima impressione… ï‚› Le prime informazioni scambiate tra due soggetti che entrano in relazione provengono soprattutto dal canale non verbale: l’espressione del volto, il contatto oculare, l’andatura, segnali gestuali e mimici, la distanza interpersonale, il tono di voce, forniscono gli elementi sui quali ciascuna delle parti si formerà la prima impressione inerente all’altra. ï‚› Inoltre i soggetti continueranno ad attingere proprio da queste prime impressioni per molto tempo: esse saranno la base sulla quale saranno fondati circa inconsciamente riflessioni e giudizi futuri
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  • 5. Il Tono di Voce ï‚› Il tono della voce rappresenta un aspetto della dinamica vocale, indipendente dal contenuto verbale, che tuttavia fa da corona ad esso, contribuendo a dare significato o espressione alle parole. ï‚› Nel comportamento passivo il tono di voce è basso, incerto, tremante, opposto incongruente alla comunicazione verbale; ï‚› nel comportamento assertivo è opportuno, sicuro, dinamico-modulato congruente alla comunicazione verbale; ï‚› nel comportamento aggressivo è elevato, concitato con prevalenza di toni acuti, inadeguato alla comunicazione verbale.
  • 6. La Postura e l’Andatura ï‚› La posizione del corpo, degli arti, il modo in cui una persona si siede, si alza e cammina, riflettono l'atteggiamento che la persona ha con se stessa e con gli altri. La postura e l'andatura di una persona con la quale si comunica, possono rivelare irrequietezza, timore, sicurezza, assertività. Ad esempio, una persona che raggiunge il proprio interlocutore camminando con le spalle incurvate, può essere percepita come timida e impacciata; al contrario, una persona dalle spalle diritte e con un'andatura risoluta può suggerire sicurezza. ï‚› Nel comportamento passivo la postura è reclinata in avanti, dimessa, rigida, goffa; ï‚› nel comportamento assertivo è rilassata, regolare fluida; ï‚› nel comportamento aggressivo è ravvicinata, invadente, scattante.
  • 7. La Gestualità ï‚› La gestualità e, più in generale, il linguaggio corporeo dell'individuo, rappresentano una comunicazione non verbale che informa i soggetti in interazione sul tipo di sentimento intra e inter-personale che accompagna lo scambio comunicativo. Sebbene nella maggioranza dei casi i gesti del corpo rinforzino i messaggi verbali, talvolta essi possono rappresentare il solo canale comunicativo possibile o opportuno tra due interlocutori. ï‚› Nel comportamento passivo i gesti sono limitati nel numero, ripetitivi, non finalizzati e non correlati al significato della comunicazione verbale, incerti, ambigui rapidi; nel comportamento ï‚› assertivo sono aperti e cordiali; ï‚› nel comportamento aggressivo sono sovrabbondanti, ampi e vistosi, irruenti e invadenti lo spazio sociale altrui.
  • 8. La Distanza Interpersonale ï‚› Un altro importante aspetto della comunicazione non verbale è rappresentato dalla distanza interpersonale che separa fisicamente gli interlocutori. Quest'ultima può variare quantitativamente e caratterizzare quindi diverse tipologie di contatto sociale e/o interpersonale. ï‚› In particolare, la distanza interpersonale viene distinta in: ï‚› - intima (0 -18 pollici/ 2,5 cm); ï‚› - personale (18 pollici/ 4 piedi); ï‚› - sociale (4/ 12 piedi); ï‚› - pubblica (oltre 12 piedi).
  • 9. ï‚› Una distanza eccessiva, caratteristica di uno stile passivo, riflette la tendenza ad assicurarsi un maggiore spazio interpersonale in difesa del proprio "territorio"; ï‚› una distanza troppo ridotta, rappresentativa di uno stile aggressivo, esprime la tendenza ad affermare i propri diritti ignorando o minimizzando quelli altrui. ï‚› Ai fini di una adeguata capacità ad entrare in contatto con gli altri, si dimostra particolarmente critica la capacità di modulare la distanza interpersonale adeguandola al tipo di relazione sociale che si sta vivendo. ï‚› Tale capacità, indicativa di uno stile relazionale assertivo, risulta facilitare il contatto e la comunicazione interpersonale, trasmettendo rispetto e apertura. ï‚› (dispense tratte da il «Corso di riqualifica professionale per l’ Operatore Socio Sanitario»- Carmen Petracca)