" Aveva uno strano istinto, forse, per riconoscere la vita anche da lontano. La vita quando vive più forte del normale. La riconosceva. E ne rimaneva come impnotizzato. Gli altri vedevano come vedono tutti. Una cosa dopo l'altra. Come un film. Mormy no. Magari gli passavano negli occhi, le cose, in fila, una dopo l'altra, ordinatamente, ma poi ce n'era una che lo rapiva: e lì, lui si fermava. Nella mente rimaneva quell'immagine..
Girava lo sguardo lentamente e risaliva sul carro del mondo, con tutti gli altri. Pronto per la prossima fermata. In realtà era lo stupore a fregarlo. Lui non aveva difese contro la meraviglia. La vita faceva una mossa: e la meraviglia si impadroniva di lui. "
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