1. Roma sorse in un
ambiente costituito da
popolazioni indoeuropee
del ceppo sabino-latino.
I rapporti con le citt
limitrofe furono regolati
sulla base di unalleanza:
le citt del Lazio
costituirono la lega latina.
Conobbe anche
legemonia etrusca.
Le origini di Roma
2. Linea del tempo
Et Arcaica
753-509 a.C.
Et
Repubblicana
509-31 a.C.
Et Imperiale
31 a.C.-476
d.C
3. Societ romana arcaica
Monarchia elettiva
Senato
(consiglio degli anziani, solo i
capi patrizi)
Assemblea delle curie
Comizi centuriati:
controllati dai patrizi (con la riforma di Servio Tullio ci fu
una nuova organizzazione territoriale basata sulle unit
militari: le centurie)
4. Societ romana arcaica
PATRIZI
Il patriziato era organizzato per
gentes: gruppi che si richiamavano
ad un comune antenato.
Ai patrizi spettava la propriet
della terra
Erano affiancati dai clienti,
vincolati ad una serie di obblighi
verso di loro, in cambio di
protezione
PLEBEI
Non potevano accedere alla
propriet della terra
5. Dalla monarchia alla Repubblica
Letrusco
Porsenna
occup嘆
militarmente
Roma
I Greci pongono
fine alla potenza
etrusca con la
vittoria di Aricia
507506 a.C.
A Roma nasce la
Repubblica
509 a.C.
V-IV sec. a.C.
Roma conquista
il Lazio, il
Sannio e la
Magna Grecia
6. Letteratura orale
Cultura gentilizia
La cultura delle origini fu orale, anonima e strettamente legata alle occasioni sociali e religiose
Saturnio: verso ritmico di natura quantitativa
Carmina convivalia
derivavano dal costume etrusco di
recitare durante i banchetti poemi
storico-leggendari accompagnati dalla
tibia (flauto). una poesia che esalta le
gesta valorose degli eroi, antenati o
personaggi leggendari. Il patrimonio
leggendario in essi racchiuso confluir
nelle cronache degli annalisti e nella
futura produzione epica.
Nenie
lamentazioni che le donne di
casa (successivamente anche
quelle prezzolate) cantavano nei
funerali per esprimere il dolore
ed esaltare le virt湛 del defunto
Laudationes
veri e propri discorsi per
rendere il funerale momento
di compianto, ma anche di
esaltazione solenne della
gens
Elogia
iscrizioni poste sui
sepolcri dei defunti
7. Letteratura orale
Cultura popolare
Le prime forme di letteratura popolare sono quelle drammatiche, frutto
di improvvisazione e legate al rituale
Atellana: (da 束Atella損) recitata da attori professionisti improvvisavano su un rudimentale
canovaccio. Quattro maschere fisse: Pappus, il vecchio rimbambito; Maccus, il balordo; Bucco, il
servo spaccone; Dossennus, gobbo e astuto.
Fescennino: (dalla citt etrusca 束Fescennino損) erano dialoghi dal linguaggio vivacemente
scurrile, recitati da attori camuffati da contadini durante le feste in onore del raccolto in cui si portavano
in processione i simboli della fertilit e i partecipanti si scambiavano lazzi osceni.
Ludi scenici: rappresentazioni di danza, musica e recitazione
Carmitrionfali: cantati nel versus quadratus durante le celebrazioni di vittorie militari. Il
comandante poteva essere apostrofato con battute licenziose.
8. La letteratura scritta
I primi documenti pervenuti della lingua latina sono epigrafi
il Lapis Niger (secc. VII-VI)
il Vaso di Dueno (secc. VII-VI)
la Cista Ficoroni
le iscrizioni sulle tombe della famiglia degli Scipioni (sec. III)
9. La letteratura scritta
DIRITTO
Le Leggi delle XII
Tavole
costituiscono non solo
una grande conquista
della plebe, che
otteneva la certezza del
diritto, ma hanno anche
importanza
preletteraria come
primo documento di
prosa organizzata.
CRONACA
La redazione
annuale degli
Annales e la loro
riunificazione in 80
libri con il titolo
di Annales
Maximi fornisce la
storia del popolo
romano.
ORATORIA
lunica attivit
intellettuale degna di
un patrizio, perch辿
necessaria per fare
carriera.
Appio Claudio
Cieco (sec. IV a.C.), il
primo oratore di cui ci
竪 giunta notizia,
convinse il Senato a
respingere la pace con
Pirro con una famosa
orazione (280) che era
ancora letta ai tempi
di Cicerone.
10. Appio Claudio Cieco
Patrizio di origine (sec. IV-III a.C.), molto aperto ai problemi sociali della sua epoca
Nel 312, da censore, introdusse uomini nuovi in Senato, persino figli di liberti.
Fece costruire il primo acquedotto (Aqua Appia) e dette inizio ai lavori della via Appia, la prima
grande strada militare che conduceva a Capua.
Fu console nel 307 e nel 296; partecip嘆 alle guerre sannitiche e, ormai vecchio e cieco, persuase il
Senato a respingere la pace offerta da Pirro, re dellEpiro, pronunciando (280) un famoso discorso
cui Cicerone alludeva come al primo discorso ufficiale mai pubblicato a Roma.
Scrisse un Carmen de moribus, raccolta di massime moraleggianti in versi saturni fra cui, delle
tre rimaste, la celebre: Ognuno 竪 artefice del proprio destino 竪 la pi湛 famosa.
Si interess嘆 anche di diritto, facendo raccogliere e pubblicare dal suo segretario, Gneo Flavio, il
cosiddetto Ius Flavianum, la prima opera latina di procedura giudiziaria.
La tradizione gli attribuisce anche una riforma ortografica, con lintroduzione della consonante r
intervocalica, al posto della s (rotacismo), e labolizione della z.