Educare, dal latino ¡°e-ducere¡±, vuol dire condurre fuori dall¡¯uomo le buone inclinazioni dell¡¯animo e le potenze della mente.
Affinch¨¦ un insegnante possa svolgere un tale fondamentale compito, ¨¨ necessario che abbia non solo le giuste conoscenze ed abilit¨¤ pratiche, ma possieda in s¨¦ le attitudini necessarie.
Ma cos¡¯¨¨ l¡¯attitudine? Cosa si intende per attitudine all¡¯insegnamento?
Canale Facebook - Edises, 2012
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01 tra il dire e il fare
1. TRA IL DIRE E IL FARE C¡¯? DI MEZZO ¡ L¡¯ATTITUDINE
¡°Un tal Joel Salatin, agricoltore e allevatore americano proprietario dell'azienda Polyface
nello Swoope, in Virginia ha chiesto all¡¯autore del libro: ¡°Sa quale sarebbe il modo
migliore per certificare se un¡¯azienda ¨¨ biologica? Mandare senza preavviso un ispettore a
esaminare con cura la libreria del proprietario. Perch¨¦ tutto dipende da come nutriamo i
nostri pensieri ed emozioni.
Il modo in cui io faccio crescere un pollo ¨¨ parte della mia filosofia di vita. E questo lo si
pu¨° scoprire molto pi¨´ attraverso ci¨° che leggo, piuttosto che facendomi compilare un
mucchio di scartoffie¡±
Morale: il piacere per la cultura ¨¨ la base di ogni cosa fatta bene.
Frase tratta dal libro ¡°Il dilemma dell'onnivoro¡± di Michael Pollan
Iniziamo con una proporzione lessicale.
Una proporzione simile a quella che si pu¨° trovare in un test per l¡¯ammissione ad un corso di
studi a numero programmato, ad un concorso, ad un colloquio e che mette in luce le attitudini
personali, che consente agli esaminatori di capire se si ¨¨ ¡°giusti¡± per quel determinato corso di
studi o professione.
La proporzione ¨¨ la seguente: Agricoltore : Insegnante = Pollo : Studente.
Un agricoltore per poter immettere sul mercato alimentare buoni prodotti, deve svolgere con
passione il proprio mestiere. Deve allevare con cura e dedizione i raccolti, ma anche il
bestiame dal quale si avranno uova, latte e buone carni per il fabbisogno della popolazione.
A questo punto i polli allevati nella masseria di questo agricoltore, troveranno tutte le
condizioni ottimali per poter diventare ¡°buoni polli¡±.
Allo stesso modo un insegnante per poter educare deve svolgere con passione il proprio
mestiere. Deve poter essere in possesso di saperi consolidati da trasmettere attraverso un saper
fare acquisito con l¡¯esperienza, ma pi¨´ di tutto deve ¡°essere un buon educatore¡±.
A questo punto gli studenti si troveranno nelle condizioni ottimali per poter apprendere e
focalizzare, a loro volta, quali potranno essere le inclinazioni personali da assecondare nel
corso della vita, saranno dei ¡°buoni studenti¡±.
Educare, dal latino ¡°e-ducere¡±, vuol dire condurre fuori dall¡¯uomo le buone inclinazioni
dell¡¯animo e le potenze della mente.
Affinch¨¦ un insegnante possa svolgere un tale fondamentale compito, ¨¨ necessario che abbia
non solo le giuste conoscenze ed abilit¨¤ pratiche, ma possieda in s¨¦ le attitudini necessarie.
2. In passato si deputava idoneo un insegnante quando questi superava con successo un concorso
a cattedra, per lo pi¨´ strutturato su conoscenze teoriche.
Ci¨° che contava era, quindi, il Sapere.
Compreso che valutare l¡¯idoneit¨¤ all¡¯insegnamento solo attraverso le conoscenze era diventata
una procedura obsoleta, che rispondeva solo in minima parte alle esigenze di accertare la
professionalit¨¤ dei docenti, vennero istituiti dei corsi biennali teorico ¨C pratici, di circa 1000
ore, di cui 300 ore di tirocinio divenivano elemento centrale del processo formativo.
Diventava importante il Sapere e il Saper Fare.
Attualmente si ¨¨ in attesa dell¡¯attivazione di una nuova modalit¨¤ di formazione degli
insegnanti e di riconoscimento dell¡¯idoneit¨¤, i famigerati TFA, Tirocini Formativi Attivi, dove
nucleo ed elemento centrale diviene il Saper Fare e la possibilit¨¤ di costruire il proprio profilo
professionale apprendendo dall¡¯esperienza, direttamente sul campo attraverso il tirocinio.
Sul sito ADIscuola, si pu¨° leggere un¡¯intervista al Sottosegretario Elena Ugolini che risponde
ad una delle domande poste dall¡¯intervistatrice nel seguente modo:
¡°Hai colto nel segno. Io attribuisco grandissima importanza alla formazione sul campo, ossia
al tirocinio nelle scuole. Si tratta di 475 ore in classe, un numero sufficiente per capire e
giudicare non solo abilit¨¤ e conoscenze, ma anche un¡¯altra caratteristica fondamentale,
totalmente trascurata in Italia: l¡¯attitudine all¡¯insegnamento. Viviamo il paradosso per cui la
professione che, pi¨´ di ogni altra, avrebbe necessit¨¤ di valorizzare e valutare ¡°l¡¯attitudine al
mestiere¡±, non ¨¨ presa nemmeno in considerazione, mentre ¨¨ noto che nella selezione di altri
professionisti questo ¨¨ un aspetto dirimente, valutato da appositi esperti. Nel nostro caso, data
l¡¯urgenza di tutta l¡¯operazione, la prima cosa ¨¨ riuscire ad individuare buone scuole e buoni
tutor. Occorre per¨° dare anche alcune indicazioni. Per esempio il giudizio finale dovrebbe
fondarsi su elementi verificabili, raccolti durante le ore in classe. Dovrebbe pertanto rimanere
traccia di tutto il lavoro svolto. A questo fine sarebbe opportuno l¡¯utilizzo di un Portfolio
professionale, comprensivo, come avviene ormai in molti altri Paesi [¡]¡±.
Ma cos¡¯¨¨ l¡¯attitudine? Cosa si intende per attitudine all¡¯insegnamento?
Quando parliamo di attitudine ci riferiamo all¡¯essere naturalmente predisposti a fare
determinate cose; ci riferiamo alla capacit¨¤ che rende un individuo adatto ad una determinata
attivit¨¤.
Ma l¡¯attitudine per manifestarsi ha bisogno di condizioni ottimali, sia esterne (legate
all¡¯ambiente) che interne (spinte motivazionali).
L¡¯attitudine ¨¨ allora una predisposizione personale, ma va allenata.
Il coach dell¡¯attitudine ¨¨ il tirocinio, ¨¨ l¡¯esperienza sul campo, ¨¨ la possibilit¨¤ di vivere
direttamente la situazione educativa e didattica nel quotidiano, ¨¨ la possibilit¨¤ di riflettere
3. sugli aspetti pedagogici, psicologici, sociologici, metodologico - didattici, organizzativi del
sistema scuola, ¨¨ la possibilit¨¤ di aprire uno spazio dialogico tra teoria e prassi.
Saper insegnare ¨¨ l¡¯effetto di specifiche competenze, che non si improvvisano n¨¦ si
costruiscono in astratto, ma solo attraverso l¡¯esperienza diretta.