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di Gianni Favarato
La concorrenza è finita, final-
mente gli atenei universitari di
VeneziaePadovasialleanoesi
mettono in rete per creare al
Parco tecnologico scientifico
VegadiPortoMarghera«nuovi
modelli di business attraverso
laricercaelatecnologia».
Si tratta di un’iniziativa che
potrebbe rimettere in moto la
promozione di attività di ricer-
ca e innovazione tecnologica
per le imprese, vecchie e nuo-
ve, alle quali il Parco Vega era
stato destinato più di dieci an-
ni fa ma che poi si sono ridi-
mensionate (come è successo
alle Nanotecnologie), mentre
l’indebitamento della società
che gestisce aree ed edifici era
diventato tale da richiedere
l’avvio di un concordato, poi
concesso dal Tribunale falli-
mentarediVenezia.
Il progetto condiviso da Ca’
Foscari, Iuav (architettura),
l’ateneodi Padova eil Vegapre-
vede di insediare nei 12 mila
metri quadrati del Parco il Ve-
nice Innovation Hub (Vih), ov-
vero un «ecosistema chemette-
rà in relazione imprese, star-
tupper, ricercatori e studenti.
In sostanza, nella Torre Ham-
moneglialtrigrandiedificidel
ParcoVega(PegasoeAntares)i
tecnici delle imprese locali –
come è stato spiegato nella
conferenza stampa di presen-
tazione – verranno «a contatto
con comunità di startupper,
studenti e ricercatori universi-
tari per apprendere le nuove
tecnologie e sfruttarne a fondo
il potenziale, tramite processi
di informazione, formazione,
dimostrazione, ricerca, speri-
mentazioneedaccelerazione».
«Stiamo parlando di un’inizia-
tiva molto importante – ha
spiegato Michele Bugliesi, ret-
tore Università Ca’ Foscari di
Venezia – con la quale le uni-
versità si impegnanoad anima-
re un centro di competenza di
grande valore a supporto dei
processi di ricerca e innovazio-
ne.InsediandosialParcoVega,
vicino ai campus di via Torino,
il Venice Innovation Hub (Vih)
valorizzerà una infrastruttura,
comeil Vega che ha enormi po-
tenzialità e che ambisce ad agi-
re come catalizzatore dei pro-
cessi d’innovazione delle im-
prese di una delle aree più vita-
li del paese, per favorirne la tra-
sformazione e sostenerne la
crescitaelacompetitività».
Il progetto prevede che Ca’
Foscari Venezia coordinerà le
attività d’innovazione strategi-
ca; l’Università di Padova coor-
dinerà le attività d’innovazio-
ne tecnologica, mentre l’Uni-
versità di architettura (Iuav) ve-
neziana coordinerà le attività
d’innovazione di design. «Capi-
talizzando la visibilità interna-
zionale di Venezia – ha prose-
guito Bugliesi – il Venice Inno-
vetion Hub ambisce a costitui-
re un centro di eccellenza, ca-
pace di attrarre i migliori talen-
ti, e di valorizzare il capitale
umano e le professionalità pre-
senti negli enti di ricerca e nel-
le realtà imprenditoriali che lo
animano. Questo progetto me-
rita l’attenzione e il pieno sup-
porto delle istituzioni locali e
nazionali, con il loro sostegno
potranno offrire nuove e im-
portanti prospettive di svilup-
po economico e sociale per
l’area metropolitana di Vene-
zia Padova e Treviso e per l’in-
teroVeneto».
©RIPRODUZIONERISERVATA
«Sulle aree Eni si riparte da zero»
Cgil,Cisl,Uileopposizioniall’attaccodelsindacodopol’uscitadellaRegione
la cerimonia
A San Giuliano
un percorso
atletico lungo
5 chilometri
Il Comune di Venezia ora ha,
attraverso Ive, in mano il con-
trollo totale di Marghera Eco
Industriessrl, la società che do-
veva sottoscrivere il rogito e ri-
levare – ma non lo ha fatto – i
107 ettari di aree dismesse che
Eni voleve cedere a Comune e
Regione con tanto di indenniz-
zo per bonificarle e poi metter-
le in vendita, rilanciarle e cre-
andonuovipostidilavoro.
La Regione ha ceduto la sua
quota paritaria in Marghera
Eco Industries e ora si riparte
da zero, con la strada di nuovo
tuttain salita e sulla spalle il pe-
so degli anni passati senza rea-
lizzare gli accordi sottoscritti e
nemmeno il preliminare sigla-
to nel 2014 anche da Zaia – ol-
tre all’allora sindaco Orsoni,
l’ex ministro Clini e l’allora ad
di Eni, Scaroni – che ora si tira
indietro, sfilandosi dal prelimi-
nare ormai scaduto malgrado
le proroghe concesse. Ora, pe-
rò, il sindaco Brugnaro dovrà
ricontrattare la cessione delle
aree con la società dell’Eni
(Syndial) che ne ha la proprie-
tà ed è stata costretta a strac-
ciareilpreliminaresottoscritto
allora per cedere le aree alla so-
cietà che Comune e Regione
avrebbero creato. Dovranno
quindi essere riviste con gli
emissari di Syndial tutte le
clausole del preliminare sotto-
scritto più di due anni fa e an-
che la somma (38 milioni di eu-
ro)a carico di Syndial e accetta-
ta da Comune e Regione, per
mettere in sicurezza e risanare
le aree. Tuttavia, visto che non
sièmaiarrivatialrogitoecheil
Comune di Venezia è stato
multato dalla Commissione
Europa per le mancate bonifi-
che, Syndial ha avviato a sue
spese la bonifica delle aree
Malcontenta C (8 milioni di eu-
ro)el’Isola46.
Ma ora tutti si chiedono che
cosa farà e con quali obbiettivi
il sindaco intende gestire Mar-
ghera Eco Industries e trattare
dinuovoconlasocietàdell’Eni
snobbata del tutto negli ultimi
due anni dallo stesso sindaco
LuigiBrugnaro.
Se lo chiedono in tanti, a co-
minciare dai segretari generali
di Cgil, Cisl, Uil veneziane che
da mesi chiedono inutilmente
un incontro al sindaco proprio
sul futuro di Porto Marghera.
Se lo chiedono anche i consi-
glieri del Pd: Monica Sambo
chehachiestolaconvocazione
urgente della commissione
consiliare con la presenza dei
sindacati; e il consigliere Nico-
la Pellicani che si è detto «stu-
pito e molto preoccupato per
la mancata firma del rogito per
le aree Eni e ora per l’uscita di
scena della Regione che ci co-
stringono a ripartire da zero e
senza sapere che cosa vuole ve-
ramente fare il sindaco. Vuole
trasformare, come ha dichiara-
to, Porto Marghera in una
Manhattan tutta speculazioni
e grattacieli alla faccia del vin-
coloindustrialeesistente?».
«Il passo indietro della Re-
gione dalla società Marghera
Eco Industries – ha dichiatato
a sua volta il consigliere
dell’M5S, Davide Scano – è
una fuga dalle sue responsabi-
litàpolitichesullebonificheeil
rilancio del più grande sito
post-industriale italiano, quel-
lo di Porto Marghera . In modo
schizofrenico, Zaia e la Lega
Nord disconoscono tutto
quanto fatto in passato da loro
stessi, certo insieme all’ex as-
sessoreChisso, compresa la fir-
ma dell’accordo di program-
madel2012equellaappostaal
contratto preliminare con Syn-
dial-Eni due anni dopo, per
l’acquisizione dei 107 ettari a
Comune e Regione che aveva-
no esplicitamente manifestato
l'interesse di disporre delle
aree per poterle porre a servi-
zio di iniziative di interesse
pubblico e privato per lo svi-
luppo, la reindustrializzazione
e la riqualificazione ambienta-
le di Porto Marghera». «A no-
stro avviso il sindaco Luigi Bru-
gnaro – conclude Scano – anzi-
ché rallegrarsi ingenuamente
del passo indietro della Regio-
ne, dovrebbe preoccuparsi
dell’isolamento del Comune
che è tenuto sempre più in
scarsa considerazione dagli al-
trienti territoriali. Al signor sin-
daco spetta anche di spiegare
una buona volta ai cittadini ve-
neziani e mestrini che vuol fa-
rediPortoMarghera». (g.fav.)
Al Parco Vega il nuovo “hub”
dell’innovazione tecnologica
LeunivestitàdiVeneziaePadovainsiemealloIuavavvianonelpoloscientificounnuovoprogetto
direlazionetraimpreseericercatori.Bugliesi:«Uncentrod’eccellenzapertuttoilVeneto»
Il Parco Vega di Porto Marghera con la torre Hammond sullo sfondo. Nella foto piccola il rettore Bugliesi
Sport e salute. Questa mattina
alle 11, alla porta rossa del Parco
SanGiuliano,verràinauguratoil
percorso di 5 chilometri del
"Progettoparchi",che laFedera-
zioneItalianadiAtleticaLeggera
ha sviluppato in collaborazione
con l'Anci, l'Agenzia Nazionale
Giovani e Changing Diabetes.
Testimonial dell'evento sarà Ga-
briellaDorio, sportiva che hafat-
to la storia dell'atletica azzurra e
campionessa olimpica dei 1500
metri a Los Angeles 1984. Per Fi-
dal saranno inoltre presenti Di-
no Ponchio, consigliere del pre-
sidente , il segretario generale,
FabioPagliara, mentre per il Co-
mune ci sarà il presidente della
Commissione consiliare Sport,
Matteo Senno. Il progetto, svi-
luppato a livello nazionale nell'
ambito delle iniziative Runcard,
ha trovato così un interlocutore,
pronto ad aderire all'iniziativa
coinvolgendo l'Istituzione Bo-
sco e Grandi parchi e indivi-
duandoilParco SanGiuliano co-
me luogo ideale. Il progetto ha
previsto l'installazione di paletti
a distanza "certificata", così da
agevolare i runner nei loro alle-
namenti. Tragli obiettividell'ini-
ziativa quello d’incoraggiare la
pratica sportiva con lo scopo di
promuovere la salute attraverso
la misurazione e la creazione di
percorsi certificati dalla Fidal,
che mette a disposizione anche
lasegnaleticapersonalizzata.
Il cantiere nell’area Malcontenta C
Ilconsigliomunicipaledi
Chirignago-Zelarinoha
approvatoamaggioranzala
deliberaperintitolareadon
EttoreFuinlanuova strada
realizzatatralevieMattugliee
Perlan.Unainiziativacheè
partitadaglistessiresidenti
dellaGazzera,chenellescorse
settimanehannoraccoltooltre
300firmeperdedicarealprimo
parrocodellachiesadiSanta
Barbaralanuova stradain
costruzione.Comeda
regolamentolapropostaè
passataprimaincommissione
municipaleequindiinconsiglio.
Alvotohannopartecipatododici
consigliericon undicipareri
favorevolieunsolo contrario
(Movimento5Stelle).Oragliatti
sonostatiinviatiagliuffici
dell'assessorePaolaMar,daqui
ilpassaggiodelComuneper
arrivareallaeventualee
successivaintitolazione
ufficialedellanuovastradaa
donEttoreFuin.Iresidentidella
Gazzeracitengonoinfatti
moltissimo,egrandeèstatala
mobilitazioneperpoter
ottenerequestorisultato.
Duranteilpassaggioin
commissioneeraemersaanche
lapropostadi intitolarela
nuovastradaaValeriaSolesin,
maalvotofinalehaprevalsola
sceltadelprelatochehalasciato
unfortericordodisénella
comunitàdellaGazzera.(s.b.)
Una nuova strada
intitolata
a don Ettore Fuin
ss Fiori d’arancio ieri a Padova dove il vicecaposervizio della
“Nuova” Giovanni Baschieri che si è sposato con Monica Sichel a
Palazzo Moroni dove la cerimonia è stata officiata dall’amico e
collegaAndrea Gaiardoni. Auguridalla redazionealla coppia.
Fiorid’arancio per Monica e Giovanni
È iniziatavenerdì eproseguirà fi-
no al 20 settembre la sagra “dea
Sbrisa”, un cult dell’entroterra
veneziano giunta alla sua 37esi-
ma edizione, organizzata dal
C.c.r.t.(Comitato culturale ricre-
ativo di Tessera), che si svolge a
ForteBazzera.Protagonista indi-
scussacomeogniannolasbrisa,
il fungo nostranoche cresce nel-
le serre di campagna, di cui si
potràfareindigestione.
Laspecialità èpreparata in di-
verse versioni, ce n’è per tutti i
gusti (sbrisa cotta, mischiata tra
gli gnocchi, un vero best seller,
cucinatainpentola) eovviamen-
te ai ferri. L’evento per questo fi-
ne settimana accompagnerà gli
avventori ancora per oggi e poi
dal 14 al 20 settembre, con ora-
rio di apertura nei giorni feriali
dalle18alle24eneigiornifestivi
dalle 10 alle 24, interamente al
coperto. Saranno attivi anche
stand enogastronomici e, tra le
altreiniziative, sisegnalano sera-
te danzanti, luna park, mostre,
pesca di beneficenza, sport, tor-
nei, intrattenimenti, spettacoli
vari dedicati a grandi e piccoli,
maxi torta finale offerta dal co-
mitato,dibattitidiattualità.
Da provare assolutamente i
“piatti della sagra”, composizio-
ni di sbrise cucinate con diverse
ricette, da leccarsi i baffi. In caso
di maltempo funziona una na-
vettagratuita diA/RTessera cen-
tro-Sagra, inoltre è disponibile
un ampio e comodo parcheggio
illuminato. (m.a.)
forte bazzera
Tessera, la sagra “dea Sbrisa”
continua fino al 20 settembre
DOMENICA 11 SETTEMBRE 2016 LANUOVA Mestre 21

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11.09.2016 La Nuova Venezia - Al Parco Vega il nuovo “hub” dell’innovazione tecnologica

  • 1. di Gianni Favarato La concorrenza è finita, final- mente gli atenei universitari di VeneziaePadovasialleanoesi mettono in rete per creare al Parco tecnologico scientifico VegadiPortoMarghera«nuovi modelli di business attraverso laricercaelatecnologia». Si tratta di un’iniziativa che potrebbe rimettere in moto la promozione di attività di ricer- ca e innovazione tecnologica per le imprese, vecchie e nuo- ve, alle quali il Parco Vega era stato destinato più di dieci an- ni fa ma che poi si sono ridi- mensionate (come è successo alle Nanotecnologie), mentre l’indebitamento della società che gestisce aree ed edifici era diventato tale da richiedere l’avvio di un concordato, poi concesso dal Tribunale falli- mentarediVenezia. Il progetto condiviso da Ca’ Foscari, Iuav (architettura), l’ateneodi Padova eil Vegapre- vede di insediare nei 12 mila metri quadrati del Parco il Ve- nice Innovation Hub (Vih), ov- vero un «ecosistema chemette- rà in relazione imprese, star- tupper, ricercatori e studenti. In sostanza, nella Torre Ham- moneglialtrigrandiedificidel ParcoVega(PegasoeAntares)i tecnici delle imprese locali – come è stato spiegato nella conferenza stampa di presen- tazione – verranno «a contatto con comunità di startupper, studenti e ricercatori universi- tari per apprendere le nuove tecnologie e sfruttarne a fondo il potenziale, tramite processi di informazione, formazione, dimostrazione, ricerca, speri- mentazioneedaccelerazione». «Stiamo parlando di un’inizia- tiva molto importante – ha spiegato Michele Bugliesi, ret- tore Università Ca’ Foscari di Venezia – con la quale le uni- versità si impegnanoad anima- re un centro di competenza di grande valore a supporto dei processi di ricerca e innovazio- ne.InsediandosialParcoVega, vicino ai campus di via Torino, il Venice Innovation Hub (Vih) valorizzerà una infrastruttura, comeil Vega che ha enormi po- tenzialità e che ambisce ad agi- re come catalizzatore dei pro- cessi d’innovazione delle im- prese di una delle aree più vita- li del paese, per favorirne la tra- sformazione e sostenerne la crescitaelacompetitività». Il progetto prevede che Ca’ Foscari Venezia coordinerà le attività d’innovazione strategi- ca; l’Università di Padova coor- dinerà le attività d’innovazio- ne tecnologica, mentre l’Uni- versità di architettura (Iuav) ve- neziana coordinerà le attività d’innovazione di design. «Capi- talizzando la visibilità interna- zionale di Venezia – ha prose- guito Bugliesi – il Venice Inno- vetion Hub ambisce a costitui- re un centro di eccellenza, ca- pace di attrarre i migliori talen- ti, e di valorizzare il capitale umano e le professionalità pre- senti negli enti di ricerca e nel- le realtà imprenditoriali che lo animano. Questo progetto me- rita l’attenzione e il pieno sup- porto delle istituzioni locali e nazionali, con il loro sostegno potranno offrire nuove e im- portanti prospettive di svilup- po economico e sociale per l’area metropolitana di Vene- zia Padova e Treviso e per l’in- teroVeneto». ©RIPRODUZIONERISERVATA «Sulle aree Eni si riparte da zero» Cgil,Cisl,Uileopposizioniall’attaccodelsindacodopol’uscitadellaRegione la cerimonia A San Giuliano un percorso atletico lungo 5 chilometri Il Comune di Venezia ora ha, attraverso Ive, in mano il con- trollo totale di Marghera Eco Industriessrl, la società che do- veva sottoscrivere il rogito e ri- levare – ma non lo ha fatto – i 107 ettari di aree dismesse che Eni voleve cedere a Comune e Regione con tanto di indenniz- zo per bonificarle e poi metter- le in vendita, rilanciarle e cre- andonuovipostidilavoro. La Regione ha ceduto la sua quota paritaria in Marghera Eco Industries e ora si riparte da zero, con la strada di nuovo tuttain salita e sulla spalle il pe- so degli anni passati senza rea- lizzare gli accordi sottoscritti e nemmeno il preliminare sigla- to nel 2014 anche da Zaia – ol- tre all’allora sindaco Orsoni, l’ex ministro Clini e l’allora ad di Eni, Scaroni – che ora si tira indietro, sfilandosi dal prelimi- nare ormai scaduto malgrado le proroghe concesse. Ora, pe- rò, il sindaco Brugnaro dovrà ricontrattare la cessione delle aree con la società dell’Eni (Syndial) che ne ha la proprie- tà ed è stata costretta a strac- ciareilpreliminaresottoscritto allora per cedere le aree alla so- cietà che Comune e Regione avrebbero creato. Dovranno quindi essere riviste con gli emissari di Syndial tutte le clausole del preliminare sotto- scritto più di due anni fa e an- che la somma (38 milioni di eu- ro)a carico di Syndial e accetta- ta da Comune e Regione, per mettere in sicurezza e risanare le aree. Tuttavia, visto che non sièmaiarrivatialrogitoecheil Comune di Venezia è stato multato dalla Commissione Europa per le mancate bonifi- che, Syndial ha avviato a sue spese la bonifica delle aree Malcontenta C (8 milioni di eu- ro)el’Isola46. Ma ora tutti si chiedono che cosa farà e con quali obbiettivi il sindaco intende gestire Mar- ghera Eco Industries e trattare dinuovoconlasocietàdell’Eni snobbata del tutto negli ultimi due anni dallo stesso sindaco LuigiBrugnaro. Se lo chiedono in tanti, a co- minciare dai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil veneziane che da mesi chiedono inutilmente un incontro al sindaco proprio sul futuro di Porto Marghera. Se lo chiedono anche i consi- glieri del Pd: Monica Sambo chehachiestolaconvocazione urgente della commissione consiliare con la presenza dei sindacati; e il consigliere Nico- la Pellicani che si è detto «stu- pito e molto preoccupato per la mancata firma del rogito per le aree Eni e ora per l’uscita di scena della Regione che ci co- stringono a ripartire da zero e senza sapere che cosa vuole ve- ramente fare il sindaco. Vuole trasformare, come ha dichiara- to, Porto Marghera in una Manhattan tutta speculazioni e grattacieli alla faccia del vin- coloindustrialeesistente?». «Il passo indietro della Re- gione dalla società Marghera Eco Industries – ha dichiatato a sua volta il consigliere dell’M5S, Davide Scano – è una fuga dalle sue responsabi- litàpolitichesullebonificheeil rilancio del più grande sito post-industriale italiano, quel- lo di Porto Marghera . In modo schizofrenico, Zaia e la Lega Nord disconoscono tutto quanto fatto in passato da loro stessi, certo insieme all’ex as- sessoreChisso, compresa la fir- ma dell’accordo di program- madel2012equellaappostaal contratto preliminare con Syn- dial-Eni due anni dopo, per l’acquisizione dei 107 ettari a Comune e Regione che aveva- no esplicitamente manifestato l'interesse di disporre delle aree per poterle porre a servi- zio di iniziative di interesse pubblico e privato per lo svi- luppo, la reindustrializzazione e la riqualificazione ambienta- le di Porto Marghera». «A no- stro avviso il sindaco Luigi Bru- gnaro – conclude Scano – anzi- ché rallegrarsi ingenuamente del passo indietro della Regio- ne, dovrebbe preoccuparsi dell’isolamento del Comune che è tenuto sempre più in scarsa considerazione dagli al- trienti territoriali. Al signor sin- daco spetta anche di spiegare una buona volta ai cittadini ve- neziani e mestrini che vuol fa- rediPortoMarghera». (g.fav.) Al Parco Vega il nuovo “hub” dell’innovazione tecnologica LeunivestitàdiVeneziaePadovainsiemealloIuavavvianonelpoloscientificounnuovoprogetto direlazionetraimpreseericercatori.Bugliesi:«Uncentrod’eccellenzapertuttoilVeneto» Il Parco Vega di Porto Marghera con la torre Hammond sullo sfondo. Nella foto piccola il rettore Bugliesi Sport e salute. Questa mattina alle 11, alla porta rossa del Parco SanGiuliano,verràinauguratoil percorso di 5 chilometri del "Progettoparchi",che laFedera- zioneItalianadiAtleticaLeggera ha sviluppato in collaborazione con l'Anci, l'Agenzia Nazionale Giovani e Changing Diabetes. Testimonial dell'evento sarà Ga- briellaDorio, sportiva che hafat- to la storia dell'atletica azzurra e campionessa olimpica dei 1500 metri a Los Angeles 1984. Per Fi- dal saranno inoltre presenti Di- no Ponchio, consigliere del pre- sidente , il segretario generale, FabioPagliara, mentre per il Co- mune ci sarà il presidente della Commissione consiliare Sport, Matteo Senno. Il progetto, svi- luppato a livello nazionale nell' ambito delle iniziative Runcard, ha trovato così un interlocutore, pronto ad aderire all'iniziativa coinvolgendo l'Istituzione Bo- sco e Grandi parchi e indivi- duandoilParco SanGiuliano co- me luogo ideale. Il progetto ha previsto l'installazione di paletti a distanza "certificata", così da agevolare i runner nei loro alle- namenti. Tragli obiettividell'ini- ziativa quello d’incoraggiare la pratica sportiva con lo scopo di promuovere la salute attraverso la misurazione e la creazione di percorsi certificati dalla Fidal, che mette a disposizione anche lasegnaleticapersonalizzata. Il cantiere nell’area Malcontenta C Ilconsigliomunicipaledi Chirignago-Zelarinoha approvatoamaggioranzala deliberaperintitolareadon EttoreFuinlanuova strada realizzatatralevieMattugliee Perlan.Unainiziativacheè partitadaglistessiresidenti dellaGazzera,chenellescorse settimanehannoraccoltooltre 300firmeperdedicarealprimo parrocodellachiesadiSanta Barbaralanuova stradain costruzione.Comeda regolamentolapropostaè passataprimaincommissione municipaleequindiinconsiglio. Alvotohannopartecipatododici consigliericon undicipareri favorevolieunsolo contrario (Movimento5Stelle).Oragliatti sonostatiinviatiagliuffici dell'assessorePaolaMar,daqui ilpassaggiodelComuneper arrivareallaeventualee successivaintitolazione ufficialedellanuovastradaa donEttoreFuin.Iresidentidella Gazzeracitengonoinfatti moltissimo,egrandeèstatala mobilitazioneperpoter ottenerequestorisultato. Duranteilpassaggioin commissioneeraemersaanche lapropostadi intitolarela nuovastradaaValeriaSolesin, maalvotofinalehaprevalsola sceltadelprelatochehalasciato unfortericordodisénella comunitàdellaGazzera.(s.b.) Una nuova strada intitolata a don Ettore Fuin ss Fiori d’arancio ieri a Padova dove il vicecaposervizio della “Nuova” Giovanni Baschieri che si è sposato con Monica Sichel a Palazzo Moroni dove la cerimonia è stata officiata dall’amico e collegaAndrea Gaiardoni. Auguridalla redazionealla coppia. Fiorid’arancio per Monica e Giovanni È iniziatavenerdì eproseguirà fi- no al 20 settembre la sagra “dea Sbrisa”, un cult dell’entroterra veneziano giunta alla sua 37esi- ma edizione, organizzata dal C.c.r.t.(Comitato culturale ricre- ativo di Tessera), che si svolge a ForteBazzera.Protagonista indi- scussacomeogniannolasbrisa, il fungo nostranoche cresce nel- le serre di campagna, di cui si potràfareindigestione. Laspecialità èpreparata in di- verse versioni, ce n’è per tutti i gusti (sbrisa cotta, mischiata tra gli gnocchi, un vero best seller, cucinatainpentola) eovviamen- te ai ferri. L’evento per questo fi- ne settimana accompagnerà gli avventori ancora per oggi e poi dal 14 al 20 settembre, con ora- rio di apertura nei giorni feriali dalle18alle24eneigiornifestivi dalle 10 alle 24, interamente al coperto. Saranno attivi anche stand enogastronomici e, tra le altreiniziative, sisegnalano sera- te danzanti, luna park, mostre, pesca di beneficenza, sport, tor- nei, intrattenimenti, spettacoli vari dedicati a grandi e piccoli, maxi torta finale offerta dal co- mitato,dibattitidiattualità. Da provare assolutamente i “piatti della sagra”, composizio- ni di sbrise cucinate con diverse ricette, da leccarsi i baffi. In caso di maltempo funziona una na- vettagratuita diA/RTessera cen- tro-Sagra, inoltre è disponibile un ampio e comodo parcheggio illuminato. (m.a.) forte bazzera Tessera, la sagra “dea Sbrisa” continua fino al 20 settembre DOMENICA 11 SETTEMBRE 2016 LANUOVA Mestre 21