Bresciaoggi, Raul Gabriel , incisore di polistirolo_ articolo di Francesco De Leonardis
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Bresciaoggi, Raul Gabriel , incisore di polistirolo_ articolo di Francesco De Leonardis
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sabato 18 ottobre 2014 – CULTURA – Pagina 46
DIOCESANO. La personale dell´artista argentino, «Il segno il corpo il sacro», nelle sale Amigoni del
museo cittadino
Gabriel, «incisore» di polistirolo
e mistico della contemporaneità
Francesco De Leonardis
In mostra i «bianchi» e i «grandi neri» «Weight of light» è invece il dittico esposto in questi giorni a
Concesio per la beatificazione di Papa Montini
«Il corpo - ha scritto Raul Gabriel - è essenza e presenza di
ogni esistenza possibile. Il corpo è solo in parte anatomia,
solo in parte fisiologia, solo in parte anche percezione. L´idea
stessa è corpo, la luce stessa è corpo, la scrittura è corpo. Il
corpo èla resa dell´infinito». L´artista argentino che, durante
la scorsa Quaresima e il tempo di Pasqua, aveva portato
nella chiesa di San Giuseppe un´inedita Via Crucis, adesso è
tornato a Brescia dove ha allestito, al Museo Diocesano, la
mostra intitolata «Il segno il corpo il sacro» che è curata da
Paolo Bolpagni ed è integrata dalla presentazione alla
Collezione Paolo VI di Concesio di una sua opera, il dittico
«Weight of light», pensato come un omaggio alla figura di
Papa Montini, proprio in occasione della sua beatificazione.
NELLE SALE AMIGONI del Diocesano è ospitato un gruppo
significativo di opere degli ultimi anni che documentano tre
momenti della sua particolare ricerca: i «bianchi», i grandi
«neri» e i «polistiroli». Raul Gabriel sta conducendo una
ricerca che lo ha portato ad affrontare i temi del sacro usando
il corpo, come veicolo per muovere verso il trascendente e
dare forma all´invisibile. La sua è un´arte sostanzialmente
astratta che esula dalla tradizione iconografica religiosa; è
fatta di gesto e di materia pittorica che si aggruma e si
condensa sulle grandi tele, bianco su bianco e nero su nero,
dove però il contrasto tra l´opacità della tempera dei fondi e la
luce delle vernici stabilisce alla fine una sorta di antitesi, che
è il fondamento di ogni mistico percorso verso la conoscenza
e anche verso la rivelazione del divino. Il corpo è materia, è
sostanza mediale tra il segno e il sacro.
Raul Gabriel opera scrivendo, per produrre segni nei quali ci
viene offerta la possibilità di «leggere» anche quello che va
oltre l´apparenza e sfugge all´ esperienza sensoriale dei nostri occhi. Nelle opere più recenti
l´artista utilizza come supporto il polistirolo, un materiale povero e insolito, sul quale agisce con la
punta di uno stilo come un antico scrivano sulla tavoletta di cera: con la punta scava piaghe e ferite
profonde, lo consuma e lo smaterializza; con la vernice nera che lascia sgocciolare dall´alto traccia
linee e percorsi dai quali la figura negata riesce tuttavia a emergere, per suggerire improvvise e
precarie visioni.
Il curatore Paolo Bolpagni dice dell´artista: «costanti in lui sono l´interrogativo sul senso del fare e
La mostra «Il segno il corpo il sacro» è
visitabile fino al 9 novembre|Il chiostro con
il ciliegio del museo diocesano, in via
Gasparo da Salò
http://clic.bresciaoggi.it/GiornaleOnLine/BresciaOggi/giornale_articolo.php?stampa=... 22/10/2014