2. Si pu嘆 parlare di benessere quando si ha una sensazione di appagamento psico-fisico
dei cinque sensi. Si pu嘆 parlare quindi di benessere acustico, visivo, olfattivo, termico.
Analisi energetica preliminare: il benessere
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 2
Il benessere termoigrometrico o thermal comfort 竪 definito dall'American Society of Heating
Ventilation and Air-conditioning Engineers (ASHRAE) come quel particolare stato della mente
che esprime soddisfazione con l'ambiente circostante.
Gli studi-esperimenti condotti dal danese P. Ole Fanger hanno messo in evidenza come in
edifici residenziali con scadenti condizioni di comfort termoigrometrico il rischio di malattie
polmonari, soprattutto nei bambini, 竪 molto alto. Gli studi condotti su edifici per uffici
dimostrano che il disagio termoigrometrico crea un decisivo abbattimento del grado di
attenzione e il conseguente rendimento.
Secondo gli studi e le teorie di Fanger il benessere termoigrometrico in un edificio si raggiunge
a seconda delle relazioni che si instaurano tra le variabili soggettive e le variabili ambientali.
3. Il benessere termoigrometrico
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 3
Con riferimento al benessere termoigrometrico, le variabili soggettive sono relative all'attivit che
l'individuo svolge all'interno dell'ambiente e al tipo di vestiario.
L'attivit metabolica di un individuo trasforma l'energia chimica prodotta dall'assunzione del cibo in
energia termica. La potenza metabolica viene riferita all'unit di superficie corporea W/m2 e normalmente
l'attivit metabolica di un individuo 竪 espressa in met. 1 met corrisponde a 58,2 W/m2. I valori met per
diverse attivit fisiche sono indicati nella norma UNI EN ISO 7730
Variabili ambientali sono le quattro variabili che dipendono dalle condizioni climatiche esterne ed
interne all'edificio e che influenzano il benessere termoigrometrico:
1. Temperatura dell'aria: si misura in 属C
2. Umidit relativa dell'aria interna: indica il rapporto tra la quantit di vapore contenuto da una
massa d'aria e la quantit massima che ne pu嘆 contenere quella massa d'aria nelle stesse
condizioni di temperatura e pressione. Si misura quindi in percentuale %.
3. Temperatura media radiante: espressa in 属C, si calcola come media delle temperature delle
pareti interne all'ambiente, compresi soffitto e pavimento.
4. Velocit dell'aria: espressa in m/s
4. Tasso metabolico o metabolismo energetico
Si definisce tasso metabolico o metabolismo energetico M la differenza tra lenergia
somministrata nellunit di tempo al nostro organismo tramite alimenti, acqua e aria e
quella espulsa, nella stessa unit di tempo, sotto forma di anidride carbonica, feci e
urina.
M cresce passando da attivit di quiete ad attivit fisiche di sforzo e varia da
organismo a organismo.
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 4
5. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 5
Il metabolismo energetico M rappresenta quindi lenegia termica prodotta
internamente al corpo umano dalle reazioni chimiche che trasformano in energia le
sostanze nutritive.
Si misura in met.
1 met = 58 W/m2
Il metabolismo energetico M
6. La potenza meccanica ceduta attraverso lattivit motoria 竪 sempre minore dello sforzo
necessario alla sua generazione, pertanto il corpo umano, affinch辿 la sua energia
iinterna e la sua temperatura non varino, deve cedere energia allambiente circostante.
La cessione avviene per:
convenzione con laria circostante,
irraggiamento con lambiente circostante,
espulsione dellacqua tramite pelle e/o polmoni.
Quando lenergia espulsa 竪 maggiore del tasso metabolico, lorganismo reagisce
innescando meccanismi di termoregolazione finalizzata a raggiungere una situazione di
equilibrio.
Si ha il benessere termico detto anche termico igrometrico, quando non si ha n辿 caldo,
n辿 freddo.
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 6
Il metabolismo energetico M
7. Nella fisiologia della termoregolazione il corpo umano si suddivide in due zone: una
esterna costituita dalla pelle e dai tessuti sottocutanei, una interna detta nucleo.
Per un organismo sano il nucleo ha una temperatura costante di 37属C, +/- 0,5属C.
Il bilanciamento energetico sul corpo umano 竪 dato dallequazione:
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 7
M
M
Meccanismi di termoregolazione
11. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 11
Condizioni di benessere
per mantenere il benessere termico devono essere soddisfatte
DUE CONDIZIONI
LA COMBINAZIONE DELLA
TEMPERATURA DELLA PELLE E
DELLA TEMPERATURA INTERNA
FORNISCA LA SENSAZIONE DI
NEUTRALIT TERMICA.
IL BILANCIO DI ENERGIA SUL
CORPO UMANO SIA SODDISFATTO:
LENERGIA METABOLICA PRODOTTA
DEVE ESSERE UGUALE ALLE
DISPERSIONI VERSO LAMBIENTE.
12. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 12
Indicatori per la misura del benessere termoigrometrico
Si tratta di indici di livelli di comfort che nascono dalle relazioni tra il funzionamento del
corpo umano e la sensazione di benessere termico.
La norma UNI EN ISO 7730 ne individua due:
1. Il Predicted Mean Vote - PMV, ovvero Voto Medio Previsto, 竪 un indice di valutazione
dello stato di benessere di un individuo e tiene conto delle variabili soggettive e
ambientali; si tratta quindi di una funzione matematica che d come risultato un valore
numerico su una scala con range -3 (indice di sensazione di troppo freddo) a +3 (indice
di sensazione di troppo caldo), dove lo zero rappresenta lo stato di benessere termico.
Essendo un indice medio riferito ad un gruppo di individui, il raggiungimento del PMV
pari a zero non significa che l'intero gruppo abbia raggiunto le condizioni di benessere.
2. Il Percentage of Person Disatisfaied - PPD, esprime la percentuale di persone
insoddisfatte in un determinato ambiente
13. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 13
竪 lindice che rappresenta il valore del voto medio che sarebbe espresso da un ampio campione di
persone nei confronti dellambiente in esame e valutato attraverso lespressione analitica proposta da
Fanger (1970):
Predicted main vote - PMV
E un indice basato sullequilibrio tra il calore prodotto allinterno del corpo e quello dissipato dal corpo
stesso. Si osserva che il PMV 竪 funzione sia dei 4 parametri ambientali (temperatura dellaria ta ,
temperatura media radiante tr , velocit dellaria va , pressione dellaria pa), sia dei due parametri
personali (il calore prodotto allinterno del corpo M W e lisolamento termico dellabbigliamento tcl ).
Il PMV calcolato corrisponde alla sensazione psicofisica che un ampio campione di persone esprimerebbe
nei confronti dello stesso ambiente attraverso una scala termica a 7 punti:
La ISO 7730 individua 3 categorie di comfort termico:
1. A: 2.0 PMV 2.0 ;
2. B: 5.0 PMV 5.0 ;
3. C: 7.0 PMV 7.0 .
14. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 14
Il PPD 竪 lindice associato al PMV ed indica la percentuale di persone che invece non esprimono una
condizione di soddisfazione termica per lambiente in esame. Il PPD viene calcolato a partire dal PMV
mediante la seguente espressione analitica:
Percentage of Person Disatisfaied- PPD
il cui andamento in funzione di PMV 竪:
Si osserva che per valori di PMV =0 il
PPD=5%, ovvero, anche nel caso in cui la
maggior parte delle persone esprime una
sensazione di completa soddisfazione
mentale per lambiente, esiste una
minima percentuale che non 竪 daccordo
con il giudizio medio espresso.
La seguente tabella riassume i criteri di comfort per ogni categoria individuata dalla ISO 7730 :
15. In un edificio 竪 possibile individuare il seguente flusso di produzione dellenergia
termica:
Influenza isolamento termico sul benessere e sui consumi
www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 15
16. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 16
Il bilancio energetico di un edificio
La Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici (anche conosciuta come EPBD,
Energy Performance of Building Directive) prevedeva di considerare le seguenti voci:
climatizzazione invernale, climatizzazione estiva, ventilazione, produzione di acqua calda per usi
sanitari e illuminazione.
La normativa italiana, invece, al momento considera elementi di certificazione obbligatoria con
parametri definiti solo il riscaldamento invernale e la produzione di acqua calda, riservandosi
di legiferare sugli altri punti in un prossimo futuro.La legislazione italiana prevede la
certificazione energetica degli edifici.
Gli edifici, o meglio i sistemi edificio-impianto, devono essere classificati in base ad un indice di
prestazione energetica globale (EPgl), definito come
1. rapporto tra la domanda annua di energia primaria e la superficie utile delledificio
[kWh/(m2揃anno)],
2. negli altri casi lindice 竪 definito dal rapporto tra la stessa domanda annua di energia
primaria ed il volume delledificio [kWh/(m3揃anno)].
17. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 17
Perdite e rendimenti degli impianti
Va distinto il concetto di consumo energetico degli impianti (in pratica la quantit di energia in arrivo, e
che noi paghiamo) dal concetto di energia che i diversi combustibili o vettori (carbone, gas, gasolio,
biomassa, elettricit, ecc) sono in grado di sviluppare prima della loro trasformazione nei vari impianti:
lenergia primaria.
La differenza tra il potenziale e l'effettivo consumo di un certo combustibile dipende sia da quanta energia
l'impianto consuma per funzionare, sia dagli sprechi e dall'inefficienza dello stesso. Infatti ogni impianto
ha un sistema di produzione, un sistema di distribuzione, un sistema di emissione e un sistema di
regolazione. E ognuna di queste fasi pu嘆 dare luogo a perdite di energia, che insieme definiscono la
maggiore o minore efficienza dell'impianto.
18. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 18
Il bilancio energetico di un edificio
Il bilancio energetico di una unit immobiliare rispetto, ad esempio, alle esigenze di
riscaldamento e acqua calda sanitaria, segue la seguente logica:
Gli apporti: tutto ci嘆 che in termini di calore arriva dall'esterno e diviene benessere senza
costo energetico (riscaldamento solare, luce naturale); eventuali altre fonti di calore interne a
costo zero (ad esempio calore che si irraggia da un'altra unit immobiliare). I calcoli vengono
fatti secondo le tabelle delle zone climatiche.
Le dispersioni: tutto ci嘆 che in termini di calore esce dall'edificio per trasmissione (pareti,
coperture) o ventilazione (finestre, porte).
Ponendo come risultati desiderati una certa temperatura dell'aria nella stagione invernale e una
certa fornitura d'acqua calda, sar la somma algebrica di questi flussi (tutti gli apporti meno
tutte le dispersioni) a determinare la quantit di calore e quindi di energia che deve essere
fornita dagli impianti.
19. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 19
Energia primaria
Il termine energia primaria esprime dunque il potenziale energetico ed 竪 una misura neutra
dell'energia, che rende confrontabili i diversi combustibili e sommabili tra loro i diversi flussi.
Lenergia primaria pu嘆 essere espressa in TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), kWh
(chilowattora), tCO2 (tonnellate di Co2 emesse).
Confrontare consumi energetici di natura differente significa relazionare categorie diverse
qualitativamente, e ci嘆 pu嘆 avvenire solo trovando un elemento comune: appunto la quantit di
energia primaria contenuta in ogni combustibile.
L'energia primaria, quindi, dipende, da un lato, dal fabbisogno di energia e dall'altro, dal tipo di
combustibile o vettore utilizzato per produrre energia e dall'efficienza di produzione. Questo
indicatore, secondo il progetto di norma europeo prEN 15315, 竪 calcolato con la seguente
equazione:
20. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 20
Energia primaria
Il fattore di energia primaria risulta sempre maggiore dell'unit, che rappresenta il combustibile
consumato e misurato ai contatori, mentre la parte rimanente definisce l'energia consumata
nelle diverse fasi di vita del combustibile (estrazione, trasformazione, trasporto, ecc.).
21. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 21
Il calcolo del bilancio energetico di un edificio
Dalla domanda di energia termica dellambiente confinato, sulla base della valutazione dei rendimenti dei
sistemi impiantistici, si risale alla domanda di energia primaria.
Il sistema fisico confinato dalla superficie esterna delledificio pu嘆 essere considerato un sistema
termodinamico aperto, operante in regime mediamente stazionario.
Applicando ad esso il Primo Principio della Termodinamica (nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma) si pu嘆
scrivere la seguente equazione di bilancio energetico, in termini di potenza termica media riferita ad un
generico intervallo di tempo d:
Il secondo membro rappresenta la variazione di energia interna del sistema nel tempo, che si
pu嘆 esprimere come il prodotto della capacit termica efficace dell'edificio C per la variazione
della sua temperatura media nell'intervallo di tempo considerato. Per capacit efficace si
intende la capacit termica di quella parte della massa delledificio che effettivamente
immagazzina e/o restituisce energia termica nellintervallo di tempo considerato.
22. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 22
Lindice di prestazione energetica
Secondo le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici gli edifici vengono
classificati in base ad un indice di prestazione energetica globale (EPgl) cos狸 definito:
23. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 23
Lindice di prestazione energetica
Secondo le Linee Guida per la certificazione energetica, nel caso di edifici residenziali esistenti
con superficie utile fino a 1000 m2, l'indice di prestazione energetica per la climatizzazione
invernale (EPi) pu嘆 essere ricavato in modo semplificato come segue:
24. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 24
Il fabbisogno di energia termica
I GG, gradi giorno, per definizione, sono la differenza tra la temperatura giornaliera media
esterno e quella interna (normativa italiana = 20属C) che abbiamo in casa, per tutti i giorni
del periodo di riscaldamento:
25. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 25
I Gradi Giorno
La norma UNI EN ISO 15927-6:2008 竪 la norma europea che specifica la definizione, il metodo di
calcolo e il metodo di presentazione dei dati relativi alle differenze di temperatura cumulate
(gradi giorno), utilizzate per stimare l'energia utilizzata per il riscaldamento degli edifici. Tali dati
sono generalmente espressi in gradi ora o gradi giorno e sono spesso indicati semplicemente
come "gradi ora di riscaldamento" o "gradi giorno di riscaldamento". In pratica, si tratta di
definire, zona per zona, quanti sono i "gradi necessari ogni giorno" per riscaldare una casa.
In termini matematici i gradi giorno si esprimono come:
Il Decreto del Presidente della Repubblica
del 26 agosto 1993, n. 412, accenna ad un
periodo annuale convenzionale di
riscaldamento e fissa convenzionalmente la
temperatura ambiente a 20 属C, quindi:
Te < 20属C
26. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 26
I Gradi Giorno: le zone
Le zone climatiche sono individuate in base ai gradi giorno e sono A B C D E F.
alla zona climatica A appartengono i comuni italiani pi湛 caldi
alla zona climatica F quelli pi湛 freddi.
27. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 27
Lisolamento termico: definizione
Per isolamento termico (o coibentazione termica) si intende tutti i sistemi atti a ridurre il flusso termico di
calore scambiato tra due ambienti a temperature differenti. L'isolamento termico in edilizia 竪 volto a contenere
il calore all'interno degli edifici.
Il calore 竪 unenergia che vuole sempre andare dal corpo caldo al corpo freddo; quindi, in inverno, il calore
vuole uscire dalle nostre case (che sono calde) e andare verso lesterno (che 竪 pi湛 freddo).
Il calore si trasmette attraverso 3 metodi:
conduzione,
convezione
irraggiamento.
Per bloccare i primi due sistemi di trasmissione serve un isolante classico, per bloccare lirraggiamento serve
un isolante riflettente.
28. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 28
Lisolamento termico: il problema
Bisogna tenere ben presente tutte le variabili presenti e che si potrebbero presentare, quando ci
accingiamo a progettare una coibentazione termica. Le variabili da tenere presenti sono:
il tipo di materiale da impiegare (conduttivit termica, trasmittanza, resistenza termica)
la risposta inerziale dell'edificio cui stiamo operando,
le condensazioni, e la formazione di ponti termici (che portano alla formazione di punti di
rugiada),
29. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 29
Lisolamento termico: conduttivit termica
Come scegliere un isolante performante? Sembra molto difficile ma non lo 竪 per niente, ogni isolante termico,
o meglio, ogni materiale per edilizia deve riportare, sulla propria scheda tecnica il valore di conduttivit termica
indicata con la lettera greca .
Tale valore pu嘆 essere espresso in Watt oppure in Kilocalorie secondo due formule in stretta relazione tra loro:
Comunemente viene considerata lunit di misura espressa in Watt (竪 comunque importante conoscere
questa relazione per poter meglio confrontare materiali diversi espressi con unit di misura diverse).
Un buon isolante ha un basso valore di conduttivit termica.
La conduttivit aumenta con l'umidit. Un materiale dimezza le sue caratteristiche isolanti gi con un contenuto del 5-
6% di umidit.
30. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 30
Lisolamento termico: conduttivit termica
Lisolante pi湛 utilizzato in edilizia 竪 laria: 了 = 0.024 (W/mK).
Gran parte dei materiali che isolano bene lo fanno perch辿 riescono ad essere occupati principalmente daria
mantenuta ferma, quasi immobile.
31. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 31
Lisolamento termico: trasmittanza termica
La trasmittanza termica U (UNI EN ISO 6946) si definisce come il flusso di calore che attraversa
una superficie unitaria sottoposta a differenza di temperatura pari ad 1属C ed 竪 legata alle
caratteristiche del materiale che costituisce la struttura e alle condizioni di scambio termico
liminare che si assume pari allinverso della sommatoria delle resistenze termiche degli strati tra le
pareti interne-esterne.
33. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 33
Lisolamento termico: resistenza termica
La resistenza termica R 竪 data dalla formula
Per ottenere uguale isolamento termico con materiali diversi non bisogna riferirsi ad uno spessore uguale,
ma ad uguale R.
34. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 34
Lisolamento termico: risposta inerziale delle pareti
Linerzia termica 竪 la capacit di un componente edilizio (parete o tetto) di:
attenuare le oscillazioni della temperatura ambiente dovuta ai carichi termici interni ed esterni variabili
nellarco del giorno (radiazione solare, persone, elettrodomestici);
accumulare il calore e rilasciarlo dopo un certo numero di ore nel tempo.
In altre parole, la risposta inerziale di un edificio consiste nella sua capacit di trattenere nel tempo il calore
allinterno delle proprie murature una volta spento limpianto di riscaldamento. Quanto maggiore sar linerzia
termica, tanto minori saranno i consumi energetici.
35. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 35
Lisolamento termico: risposta inerziale delle pareti
Linerzia termica, 竪 proporzionale al calore specifico dei materiali e alla massa (riassumibili nella capacit
termica) e inversamente proporzionale alla conducibilit termica (o pi湛 in generale alla trasmittanza termica) e
alla differenza di temperatura fra interno ed esterno.
Si deve tenere conto di due grandezze:
lo sfasamento, che indica quando o quale ritardo si far sentire allinterno il clima esterno;
lattenuazione, indica la possibilit di ridurre limpatto termico esterno.
Linerzia termica infatti, agisce sia come smorzamento dellampiezza dellonda termica esterna, sia con lo
sfasamento della stessa, cio竪 con il ritardo di tempo che intercorre tra limpatto dellonda termica sulla superficie
esterna del muro ed il suo manifestarsi, con intensit smorzata, sulla faccia interna del muro stesso.
37. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 37
Lisolamento termico: i ponti termici
Si definisce ponte termico ci嘆 che si verifica, in un involucro edilizio, in quelli
che sono i suoi punti di discontinuit, che si configurano come vie privilegiate
di trasmissione del calore.
I punti di discontinuit sono quelli in cui le caratteristiche termiche del
manufatto sono significativamente differenti da quelle immediatamente
circostanti e possono essere discontinuit sia di tipo costruttivo che di tipo
geometrico.
Ad esempio discontinuit costruttive possono verificarsi quando una struttura 竪 realizzata con materiali
eterogenei, come unintelaiatura in cemento armato tompagnata con laterizi, o una struttura in acciaio
tompagnata con cristalli, nei punti di contatto tra i due materiali.
Le discontinuit di tipo geometrico, invece, sono quelle che si verificano, ad esempio, in corrispondenza degli
spigoli tra le pareti, tra parete e solaio o tra parete ed infisso.
Altre discontinuit possono verificarsi in corrispondenza di interruzioni dello strato di isolamento termico.
I ponti termici possono quindi presentarsi vicino a pilastri, travi, balconi, davanzali o anche in corrispondenza
delle giunture di malta tra i laterizi, che rappresentano punti di eterogeneit della struttura.
38. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 38
Lisolamento termico: i ponti termici
Tra le principali conseguenze di un ponte termico ci sono le dispersioni termiche verso lesterno che possono
arrivare a rappresentare fino al 30% del totale, per cui si verifica la conduzione di calore dall'interno di una casa
verso l'esterno, mentre d'estate esso viene veicolato dall'esterno all'interno.
Altro effetto del ponte termico 竪 la formazione di condensa, che si verifica
quando lumidit relativa interna si combina con una temperatura superficiale
dellinvolucro che ha un punto di rugiada pi湛 basso.
La formazione di muffe, altro effetto antiestetico e dannoso alla salute, 竪
dovuta al raffreddamento delle zone immediatamente circostanti, perch辿 tali
tipi di funghi attecchiscono laddove trovano le condizioni favorevoli,
rappresentate da determinati valori di umidit e basse temperature.
Infine, la differente dilatazione termica di materiali diversi a contatto tra loro
porta a dei piccoli movimenti che possono causare distacchi e formazione di
crepe, con il conseguente degrado di tutta la facciata.
39. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 39
Lisolamento termico: i ponti termici
Prima di qualsiasi intervento serve per嘆 capire la vera origine del problema, anche per escludere del tutto la
presenza di tubi perdenti o di guasti di altro tipo. In questa operazione 竪 utilissima la termografia a infrarossi,
che permette di fotografare la situazione termica dellintero edificio o della porzione di esso dove si
evidenziano le macchie di muffa. La termografia IR serve agli addetti ai lavori per pianificare interventi meno
invasivi possibile, ma pu嘆 servire anche ai privati per verificare lo stato di salute prima di un acquisto o per
documentare il problema al venditore che lo aveva nascosto.
Una volta scoperto che le macchie di muffa dipendono dalla mancanza di isolamento nelle pareti o da ponti
termici strutturali il rimedio 竪 quasi sempre soltanto un cappotto isolante, che consiste nellaapplicare sulla
faccia esterna della parete un pannello di materiale isolante ricoperto da un intonaco, rinforzato da
unarmatura e completato da uno strato di finitura.
42. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 42
Tipologie di impianti
Radiatori
Pannelli radiatori
Ventilconvettori
Generatori di calore
Biomassa
Pompe di calore
Solare termico
Sistemi
distribuzione
Ghisa
Alluminio
Acciaio
A parete
A pavimento
A soffitto
A pavimento
Centralizzati
Autonomi
Fuori terra
Interrata
43. www.mariogentili.it mario.gentili@mariogentili.it 43
Produzione: Caldaie a condensazione
Cos狸 il calore latente recuperato dai fumi di scarico che vengono fatti condensare, e che in origine
hanno una temperatura di 110属 circa, viene reinvestito per riscaldare lacqua di ritorno dallimpianto;
per una caldaia a condensazione che lavora con temperature tra i 40属/ 50属 竪 evidente la portata del
recupero (le caldaie tradizionali possono lavorare tra i 150属 ed i 250属).
possibile affermare che la sola caldaia a condensazione, a monte di un impianto di riscaldamento con
dei radiatori tradizionali, permette risparmi intorno al 25%.
Le caldaie a condensazione si differenziano dalle pi湛 classiche per il
loro maggiore rendimento a parit di combustibile utilizzato.
Ci嘆 si traduce in minori consumi edemissioni, maggiori risparmi.
Riescono in questa impresa recuperando e sfruttando il calore dei
fumi di scarico creati durante la combustione e che vengono espulsi
nelle tradizionali caldaie al fine di evitare fenomeni di condensa e
quindi di corrosione allinterno dellapparecchiatura.
Se si tiene conto che la quantit di energia contenuta nel vapore
acqueo, generato nel processo di combustione, 竪 pari all11% circa
dellenergia totale che viene prodotta, allora il quadro si fa pi湛
chiaro.