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2. Il Protorazionalismo

  • 1. IL PROTORAZIONALISMO Il Protorazionalismo 竪 una corrente architettonica degli inizi del Novecento. Il razionalismo americano, segnatamente la Scuola di Chicago, viene invece generalmente trattato come unanticipazione antecedente, a parte. L'uso di un linguaggio semplificato di cui Chicago detiene il primato ha una motivazione derivante da ragioni economiche e tecniche che trovano un fertile campo di applicazione in una citt, sede dello sviluppo industriale e produttivo del vastissimo territorio del centro nord degli Stati Uniti, che deve risorgere rapidamente dall'incendio del 1871. La distanza da citt come New York, Boston, Washington, pi湛 legate alla tradizione europea, favor狸 il distacco dal linguaggio e dai vincoli formalistici propri dell'eclettismo storicistico in gran voga in Europa. Questa fase della storia dellarchitettura va dagli anni 10 alla fine della prima guerra mondiale, si distingue dallArt Nouveau in quanto ne rifiut嘆 la morfologia o ne attu嘆 una notevole riduzione alla geometria. Tra le principali caratteristiche del protorazionalismo 竪 il nuovo atteggiamento verso la tecnica. Se lArt Nouveau aveva tentato di piegare i prodotti della tecnica alla fantasia dellartista, il protorazionalismo, che coincide peraltro con la diffusione del cemento armato, sfrutta proprio la possibilit dei materiali per raggiungere il suo programma semplificatorio e della massima economia. La semplificazione delle forme, il loro affrancarsi dallo spirito decorativo proprio alla Secessione viennese costituisce anzitutto una scelta di configurazioni essenziali valide proprio per il gusto, la tendenza, il partito preso della semplicit. Ci嘆 si traduce in una lotta allo spreco e al superfluo.
  • 2. In Europa il termine protorazionalismo fu usato per la prima volta da Edoardo Persico nel 1935 quando, parlando di Palazzo Stoclet di J. Hoffmann, volle dare risalto al fatto che in questa opera sono impiegate tecniche nuove che seguono il principio dell'arte per tutti e che, evitando il pedissequo abbandonarsi alle forme neoclassiche della consuetudine, sono definibili come protorazionaliste. Anche secondo questa accezione, obiettivo del codice non 竪 il genio artistico emergente ma la massima estensione e diffusione dei mezzi espressivi. Il termine protorazionalismo intende raggruppare la produzione architettonica immediatamente precedente il Movimento Moderno (fine del XIX secolo e inizio XX secolo) che dello stesso ha anticipato diversi temi: utilizzo di nuovi modelli strutturali innovazione nellapproccio compositivo delledificio nuova ricerca estetica. Pianta Palazzo Stoclet di J. Hoffmann, Bruxelles (1905-1911)
  • 3. Palazzo Stoclet di J. Hoffmann, Bruxelles (1905-1911) Superfici intonacate e lisce riducendo al minimo la decorazione L'elemento di coesione 竪 la cornice in metallo brunito che delinea le grandi superfici, come fosse un orlo, una bordatura. La struttura non viene esposta, ma neanche nascosta. Il pilastro, evidente nella hall, 竪 l'unica componente strutturale avvertibile; diventa una leggera asta passante il cui rivestimento marmoreo lo trasforma in elemento decorativo. Lo studio planimetrico fa eco alla distribuzione della casa inglese, 竪 priva di vere gerarchie spaziali, e consente all'architetto di articolare lo spazio in vani di dimensioni differenti e prive di vincoli geometrici: vi sono stanze rettangolari come ottagonali, soffitti piani o a botte. Si tratta di scatole preziose indipendenti una dall'altra.
  • 4. Iniziato nel 1905 questo edificio era stato commissionato da Stoclet, banchiere e collezionista d'arte. Hoffmann non ebbe alcuna limitazione nei costi, perch辿 l'intenzione del progetto era quella di creare un palazzo suburbano assolutamente esclusivo per Adolphe e Suzanne Stoclet: uno spazio moderno per esporre rare collezioni d'arte e dare speciali ricevimenti culturali. Gli ambienti sono disposti secondo un principio di libera aggregazione funzionale, esibito dall'inedita articolazione esterna. Gli elementi di rilievo, disposti in modo da ottenere un equilibrio dinamico, sono il portico e la torre (sormontata da quattro statue e decorata alla tipica maniera secessionista), che sar fonte d'ispirazione per analoghe soluzioni D辿co (ad esempio, nei grattacieli americani). Le superfici sono rivestite di sottili lastre di pietra e gli spigoli sono sottolineati da listelli in bronzo lievemente decorati; il risultato 竪 un volume che da l'impressione di essere privo di spessore.
  • 6. Fregio per il Palazzo Stoclet - L'albero della vita 1905-1909 Il fregio che Klimt disegna per la sala da pranzo viene realizzato, dietro sue precise indicazioni, dagli artigiani della Wiener Werkst辰tte. Si tratta di un mosaico di marmi, pietre dure, maioliche e corallo. Nelle figure del Fregio Stoclet vi 竪 il contrasto, tipico del periodo doro di Klimt, tra il trattamento naturalistico dei volti e delle braccia e lastratto appiattimento decorativo delle vesti. Notevole l'allestimento e la decorazione degli interni, fra i quali si impongono il vestibolo a doppia altezza e l'oblunga sala da pranzo incrostata di marmi, con un pavimento segnato in lunghezza da due larghe fasce a motivo scaccato optical da cui sorgono, dietro il severo scuro basamento continuo di un mobilio di servizio, le opposte pareti decorate a mosaico da Gustav Klimt con l'ipnotico motivo a girali della fitta ramificazione dorata di un albero, nella cui trama 竪 intessuta, confondendosi nell'intensa vibrazione dorata, fra il bizantino e il giapponese, la rigida figura eretta di una donna (L'Attesa), fronteggiata dall'omologa forma a snella stele dell'abbraccio di una coppia (Beatitudine). Klimt deriva qui spunti formali dallantico Egitto, da Bisanzio, dal Giappone, raccontando unesile quanto fascinosa favola bella: tra i rami dorati dell'albero della vita una fanciulla attende lamato, cui infine si ricongiunge appassionatamente.
  • 7. Tra gli architetti europei che hanno aderito al protorazionalismo i pi湛 rappresentativi sono: Auguste Perret Adolf Loos Peter Behrens Josef Hoffman Tony Garnier Heinrich Tessenow. Nelloperare profonde semplificazioni linguistiche e determinanti ricerche tecnico-costruttive essi fungono da anello di congiunzione tra un passato rigurgitante spesso revisionistico, e una contemporaneit che dar luogo a nuove e continue oscillazioni: Adolf Loos (Austria), secondo cui l'architettura doveva essere estrapolata dall'arte; Tony Garnier (Francia), che mirava all'inquadramento dell'architettura urbanistica; Auguste Perret (Francia), il quale, attraverso l'uso di nuovi materiali, cercava di trovare nuovi spazi; Peter Behrens, che trasferiva il concetto di design e quindi di "oggetto bello" al campo dell'industria.
  • 8. Questa fase della storia dellarchitettura va dagli anni 10 alla fine della prima guerra mondiale, si distingue dallArt Nouveau in quanto ne rifiut嘆 la morfologia o ne attu嘆 una notevole riduzione alla geometria. Tra le principali caratteristiche del protorazionalismo 竪 il nuovo atteggiamento verso la tecnica. Se lArt Nouveau aveva tentato di piegare i prodotti della tecnica alla fantasia dellartista, il protorazionalismo, che coincide peraltro con la diffusione del cemento armato, sfrutta proprio la possibilit dei materiali per raggiungere il suo programma semplificatorio e della massima economia. La semplificazione delle forme, il loro affrancarsi dallo spirito decorativo proprio alla Secessione viennese costituisce anzitutto una scelta di configurazioni essenziali valide proprio per il gusto, la tendenza, il partito preso della semplicit. Ci嘆 si traduce in una lotta allo spreco e al superfluo.