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Università Tor Vergata di Roma




                             Project management (parte II)
                                 Sistemi adattivi Complessi


                              gestione del conflitto
                                        &
                           coinvolgimento del personale

                                   In qualche parte del mondo, 2011

                                                              Mario Gentili
                                                           mario.gentili@mariogentili.it
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  • UN’ ORGANIZZAZIONE E’ UNA MACCHINA?

        • STIAMO CAMBIANDO LE VECCHIE 
      METAFORE NON PERCHE’ SIANO SBAGLIATE 
       MA PERCHE’ DESCRIVONO SOLO ALCUNE 
                   SITUAZIONI.
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                                 Un passo avanti


• SISTEMA: un gruppo di elementi connessi o
  interdipendente
• COMPLESSO: un gran numero di connessioni
  tra una ampia varietà di elementi
• ADATTIVO: la capacità di modificarsi o
  cambiare – l’abilità di imparare dall’esperienza
                                               P.Plsek 2001
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         Sistemi complessi adattativi

         Un insieme di agenti individuali, 
    che hanno la libertà di agire in modi non 
           sempre totalmente prevedibili 
 e le cui azioni sono tra loro interconnesse così 
       che le azioni di un agente cambiano il 
             contesto per gli altri agenti  
                                     P.Plsek 2001
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        Lanciare una pietra o un uccellino?
                            y = x2 - b




         F = ma




                                         “attrattore”
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                   Proprietà degli SCA – 1 ‐

 • ELEMENTI ADATTABILI: gli elementi del sistema 
   possono modificarsi da soli. 
 • REGOLE SEMPLICI: Risultati complessi possono 
   emergere anche da una visione non troppo 
   dettagliata e da specificazioni minime (poche 
   semplici regole localmente adottate).
 • NON LINEARITA’: Piccoli cambiamenti possono 
   avere grandi effetti (non linearità)
 • COMPORTAMENTI EMERGENTI: La creatività 
   continua è un naturale stato del sistema.  
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                                 Eco ciclo
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                   Proprietà degli SCA – 2 ‐

 • Gli eventi NON si possono PREVEDERE NEL
   DETTAGLIO.
 • ORDINE INTRINSECO: Le cose possono trovare un
   ordine anche senza controllo centrale.
 • Ci sono SISTEMI DENTRO I SISTEMI e questo è
   importante
 • CO EVOLUZIONE Il sistema procede sempre
   attraverso una dinamica continua di tensione ed
   equilibrio
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                    Che cos’è il conflitto?

 • Il conflitto è parte del processo di
   interazione sociale.
 • Ha per scopo la soluzione di divergenti
   dualismi.
 • E’ un modo per raggiungere una certa
   unità, anche mediante l’annientamento di
   una delle parti in conflitto.
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               Il conflitto all’interno delle 
                      organizzazioni
• E’ inevitabile, ma non è necessariamente un
  male.
• Alcuni tipi di conflitto possono contribuire alla
  salute e al benessere dell’organizzazione.
• Indipendentemente dal tipo di conflitto, esso
  può essere gestito in modo tale che le perdite
  siano ridotte al minimo e i guadagni portati al
  massimo
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   “Il conflitto è una lotta sui valori … o sulla
   rivendicazione di diritti per quanto riguarda
   status, potere e risorse presenti in modo
   insufficiente. Scopo degli antagonisti è
   neutralizzare, danneggiare o eliminare
   l’avversario”

                                       L. Coser
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“ Amate il vostro antagonista perché è la
  persona che vi fa eccellere. Se fosse uno di
  poco conto, non ci sarebbe alcun incentivo per
  giocare”

                                 J.Paterno (allenatore di football)
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                  Se un ospedale, un distretto 
                    o un dipartimento sono 
                  sistemi adattativi complessi 
               che cosa implica questo in termini 
                 di gestione / coinvolgimento 
                         delle persone? 
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                       Matrice certezza – accordo
                                         Ralph Stacey



       basso                                             Caos

                                         Zona
Grado di                                  di     complessità
accordo
                     Pianificazione e
                     controllo

           Alto                                                          basso
                                     Grado di certezza


                               Ralph Stacey- complexity and creativity in organizations
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                  Diagramma certezza – accordo
                                            Ralph Stacey



     basso                                                  Cerca i pattern
                      sperimentazione
                                    Regole semplici
Grado                        Modula il sistema   Pianificazione
di                                               abbastanza
accordo              Pianificazione e
                                                 precisa
                     controllo
          alto                                                                basso
                                       Grado di certezza

                                     Ralph Stacey- complexity and creativity in organizations
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                                    Regole semplici

• Quando a prima vista tutti vi si identificano.
• Possono supportare lo sviluppo.
• Spesso non esplicite, possono comunque essere
  un potente freno.
• Il cambiamento e l’innovazione emergono dalla
  modifica di regole semplici preesistenti.
• Quelle valide per il passato non lo sono
  necessariamente per il presente.
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                                    Regole semplici
• Esiti molto complessi possono emergere da
  poche semplici regole applicate localmente.
• La mente ricorda più facilmente regole semplici.
• I gruppi in genere si consolidano attorno a poche
  regole semplici.
• Non sempre siamo coscienti delle regole
  semplici che utilizziamo.
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                                 Regole semplici
                                    es. stormo
• Mantieni la minima distanza dagli altri uccelli.
• Mantieni la stessa velocità con gli uccelli vicini.
• Muoviti verso il centro della massa degli 
  uccelli nelle tue vicinanze.

Scaturisce il comportamento di uno stormo.
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                     Esempi di regole semplici
                        in sanità pubblica 
•    L’assistenza è basata sulle visite.
•    L’autonomia professionale porta variabilità.
•    Le figure professionali controllano l’assistenza.
•    Il segreto è necessario.
•    Non creare danni è una responsabilità 
     individuale.
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                                 Regole semplici 
                    es. Hunterdon Medical Center


• Obiettivo: realizzare iniziative di supporto 
  sanitario nella comunità.
• Approccio: gruppo di lavoro ad hoc degli 
  infermieri.
• Osservazione: dopo 6 mesi non c’era stata 
  ancora una uscita dall’ospedale.
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                                 Regole semplici 
                    es. Hunterdon Medical Center



 Viene adottato un nuovo approccio basato
 sulle seguenti regole semplici:
  – Una infermiera può utilizzare fino a mezza giornata
    lavorativa alla settimana da spendere in iniziative di
    community health.
  – Non deve far niente di illegale.
  – Deve rimanere all’interno del budget assegnato.
Un altro passo avanti

  Quando parliamo di organizzazioni di
persone dobbiamo ricordarci che parliamo 
          ԳDzԾ.
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 Si possono individuare tre aree di criticità:
 • una riferibile ai professionisti sanitari ed 
    alle persone più in generale;
 • una riferibile alle caratteristiche delle 
    documentazioni contenenti le regole (piani 
    aziendali, linee‐guida, protocolli, ecc.);
 • una riferibile alle modalità con cui le stesse 
    regole vengono introdotte nella realtà.
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            Aspetti legati alle persone
   Il problema della adesione a regole,
   indicazioni e raccomandazioni è in realtà
   qualcosa di estremamente delicato perché da
   sempre, di fronte a queste regole poste,
   l’uomo considera quasi un suo tratto
   costitutivo il potervi non aderire.
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                    Aspetti legati alle persone
• A livello di singolo operatore:
   ‐ la personalità
   ‐ capacità di lettura critica dei dati disponibili
   ‐ una scarsa attenzione
   ‐ esperienza individuale.
• A livello di gruppo di operatori:
   ‐ La tradizione esistente e le opinioni prevalenti, anche 
     se non supportate dall’evidenza, nei leaders del 
     contesto locale.
• A livello istituzionale:
   ‐ Determinante è il supporto e l’importanza che vengono 
     dati a questi strumenti ed al loro impatto.
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                           Le relazioni costruttive
                                    STAR
                                                       Separateness/
                                            S     Principio di separatezza



 Reason to Work                                                 Talking &
    Together/                  R                          T     Listening/
                                                                Parlare ed
Motivi per lavorare                                               ascoltare
     assieme


                                            A
                                     Action / Azione
1   S

                        2   S
R       T

                    R           T
    A

            S               A


    3   R       T


            A
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• Per definizione “organizzare” equivale ad
  introdurre delle fonti di conflitto.
  Se è vero che organizzare significa “coordinare
  un insieme di parti interdipendenti o correlate”,
  è anche vero che ognuna di queste si può
  considerare più importante delle altre.
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• Sembra che ognuno di noi tenda a identificarsi
  con la più piccola unità organizzativa all’interno
  dell’organizzazione.
• Di solito consideriamo del tutto prioritaria la
  mission della nostra unità organizzativa rispetto
  alla mission dell’organizzazione.
• Si rischia così di perdere di vista i fini, i valori, gli
  obiettivi       e      le     ragioni          d’essere
  dell’organizzazione.
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Accade che nell’ambito dell’organizzazione i 
sottogruppi tendono a considerarsi 
fondamentali e i membri di un sottogruppo 
tendono ad applicare i loro standard ad altri 
sottogruppi con il risultato che il conflitto è 
inevitabile.
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                   Possibili fonti di conflitto
•      Competizione per le risorse limitate
•      Responsabilità
•      Personale
•      Spazio
•      Strumenti e attrezzature di lavoro
•      Accesso ai superiori
•      Scontro di valori
•      Responsabilità poco definite
•      Cambiamento 
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 Caso di studio: Conflitto in sanità

  Nelle strutture sanitarie la nascita di conflitti
  è altamente probabile a causa di:
• fattori interni (interessi di individui o di
  gruppi       divergenti    all’interno    della
  organizzazione);
• fattori esterni (nel caso di contrasto tra i
  valori e gli obiettivi dell’organizzazione e
  quelli dell’ambiente esterno).
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 Caso di studio: Conflitto in sanità

 •Molto spesso il contrasto nasce dalla diversità
 degli approcci manageriale e clinico (esistono
 differenti professionalità, ognuna con una propria
 cultura, una propria identità, un proprio gergo).

 •La stessa possibilità o paura che si introduca un
 cambiamento all’interno di una struttura sanitaria
 può produrre una situazione conflittuale.

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2 sac conflitto e coinvolgimento v2

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  • 2. Università Tor Vergata di Roma • UN’ ORGANIZZAZIONE E’ UNA MACCHINA? • STIAMO CAMBIANDO LE VECCHIE  METAFORE NON PERCHE’ SIANO SBAGLIATE  MA PERCHE’ DESCRIVONO SOLO ALCUNE  SITUAZIONI.
  • 3. Università Tor Vergata di Roma Un passo avanti • SISTEMA: un gruppo di elementi connessi o interdipendente • COMPLESSO: un gran numero di connessioni tra una ampia varietà di elementi • ADATTIVO: la capacità di modificarsi o cambiare – l’abilità di imparare dall’esperienza P.Plsek 2001
  • 4. Università Tor Vergata di Roma Sistemi complessi adattativi Un insieme di agenti individuali,  che hanno la libertà di agire in modi non  sempre totalmente prevedibili  e le cui azioni sono tra loro interconnesse così  che le azioni di un agente cambiano il  contesto per gli altri agenti   P.Plsek 2001
  • 5. Università Tor Vergata di Roma Lanciare una pietra o un uccellino? y = x2 - b F = ma “attrattore”
  • 6. Università Tor Vergata di Roma Proprietà degli SCA – 1 ‐ • ELEMENTI ADATTABILI: gli elementi del sistema  possono modificarsi da soli.  • REGOLE SEMPLICI: Risultati complessi possono  emergere anche da una visione non troppo  dettagliata e da specificazioni minime (poche  semplici regole localmente adottate). • NON LINEARITA’: Piccoli cambiamenti possono  avere grandi effetti (non linearità) • COMPORTAMENTI EMERGENTI: La creatività  continua è un naturale stato del sistema.  
  • 7. Università Tor Vergata di Roma Eco ciclo
  • 8. Università Tor Vergata di Roma Proprietà degli SCA – 2 ‐ • Gli eventi NON si possono PREVEDERE NEL DETTAGLIO. • ORDINE INTRINSECO: Le cose possono trovare un ordine anche senza controllo centrale. • Ci sono SISTEMI DENTRO I SISTEMI e questo è importante • CO EVOLUZIONE Il sistema procede sempre attraverso una dinamica continua di tensione ed equilibrio
  • 9. Università Tor Vergata di Roma Che cos’è il conflitto? • Il conflitto è parte del processo di interazione sociale. • Ha per scopo la soluzione di divergenti dualismi. • E’ un modo per raggiungere una certa unità, anche mediante l’annientamento di una delle parti in conflitto.
  • 10. Università Tor Vergata di Roma Il conflitto all’interno delle  organizzazioni • E’ inevitabile, ma non è necessariamente un male. • Alcuni tipi di conflitto possono contribuire alla salute e al benessere dell’organizzazione. • Indipendentemente dal tipo di conflitto, esso può essere gestito in modo tale che le perdite siano ridotte al minimo e i guadagni portati al massimo
  • 11. Università Tor Vergata di Roma “Il conflitto è una lotta sui valori … o sulla rivendicazione di diritti per quanto riguarda status, potere e risorse presenti in modo insufficiente. Scopo degli antagonisti è neutralizzare, danneggiare o eliminare l’avversario” L. Coser
  • 12. Università Tor Vergata di Roma “ Amate il vostro antagonista perché è la persona che vi fa eccellere. Se fosse uno di poco conto, non ci sarebbe alcun incentivo per giocare” J.Paterno (allenatore di football)
  • 13. Università Tor Vergata di Roma Se un ospedale, un distretto  o un dipartimento sono  sistemi adattativi complessi  che cosa implica questo in termini  di gestione / coinvolgimento  delle persone? 
  • 14. Università Tor Vergata di Roma Matrice certezza – accordo Ralph Stacey basso Caos Zona Grado di di complessità accordo Pianificazione e controllo Alto basso Grado di certezza Ralph Stacey- complexity and creativity in organizations
  • 15. Università Tor Vergata di Roma Diagramma certezza – accordo Ralph Stacey basso Cerca i pattern sperimentazione Regole semplici Grado Modula il sistema Pianificazione di abbastanza accordo Pianificazione e precisa controllo alto basso Grado di certezza Ralph Stacey- complexity and creativity in organizations
  • 16. Università Tor Vergata di Roma Regole semplici • Quando a prima vista tutti vi si identificano. • Possono supportare lo sviluppo. • Spesso non esplicite, possono comunque essere un potente freno. • Il cambiamento e l’innovazione emergono dalla modifica di regole semplici preesistenti. • Quelle valide per il passato non lo sono necessariamente per il presente.
  • 17. Università Tor Vergata di Roma Regole semplici • Esiti molto complessi possono emergere da poche semplici regole applicate localmente. • La mente ricorda più facilmente regole semplici. • I gruppi in genere si consolidano attorno a poche regole semplici. • Non sempre siamo coscienti delle regole semplici che utilizziamo.
  • 18. Università Tor Vergata di Roma Regole semplici es. stormo • Mantieni la minima distanza dagli altri uccelli. • Mantieni la stessa velocità con gli uccelli vicini. • Muoviti verso il centro della massa degli  uccelli nelle tue vicinanze. Scaturisce il comportamento di uno stormo.
  • 19. Università Tor Vergata di Roma Esempi di regole semplici in sanità pubblica  • L’assistenza è basata sulle visite. • L’autonomia professionale porta variabilità. • Le figure professionali controllano l’assistenza. • Il segreto è necessario. • Non creare danni è una responsabilità  individuale.
  • 20. Università Tor Vergata di Roma Regole semplici  es. Hunterdon Medical Center • Obiettivo: realizzare iniziative di supporto  sanitario nella comunità. • Approccio: gruppo di lavoro ad hoc degli  infermieri. • Osservazione: dopo 6 mesi non c’era stata  ancora una uscita dall’ospedale.
  • 21. Università Tor Vergata di Roma Regole semplici  es. Hunterdon Medical Center Viene adottato un nuovo approccio basato sulle seguenti regole semplici: – Una infermiera può utilizzare fino a mezza giornata lavorativa alla settimana da spendere in iniziative di community health. – Non deve far niente di illegale. – Deve rimanere all’interno del budget assegnato.
  • 23. Università Tor Vergata di Roma Si possono individuare tre aree di criticità: • una riferibile ai professionisti sanitari ed  alle persone più in generale; • una riferibile alle caratteristiche delle  documentazioni contenenti le regole (piani  aziendali, linee‐guida, protocolli, ecc.); • una riferibile alle modalità con cui le stesse  regole vengono introdotte nella realtà.
  • 24. Università Tor Vergata di Roma Aspetti legati alle persone Il problema della adesione a regole, indicazioni e raccomandazioni è in realtà qualcosa di estremamente delicato perché da sempre, di fronte a queste regole poste, l’uomo considera quasi un suo tratto costitutivo il potervi non aderire.
  • 25. Università Tor Vergata di Roma Aspetti legati alle persone • A livello di singolo operatore: ‐ la personalità ‐ capacità di lettura critica dei dati disponibili ‐ una scarsa attenzione ‐ esperienza individuale. • A livello di gruppo di operatori: ‐ La tradizione esistente e le opinioni prevalenti, anche  se non supportate dall’evidenza, nei leaders del  contesto locale. • A livello istituzionale: ‐ Determinante è il supporto e l’importanza che vengono  dati a questi strumenti ed al loro impatto.
  • 26. Università Tor Vergata di Roma Le relazioni costruttive STAR Separateness/ S Principio di separatezza Reason to Work Talking & Together/ R T Listening/ Parlare ed Motivi per lavorare ascoltare assieme A Action / Azione
  • 27. 1 S 2 S R T R T A S A 3 R T A
  • 28. Università Tor Vergata di Roma • Per definizione “organizzare” equivale ad introdurre delle fonti di conflitto. Se è vero che organizzare significa “coordinare un insieme di parti interdipendenti o correlate”, è anche vero che ognuna di queste si può considerare più importante delle altre.
  • 29. Università Tor Vergata di Roma • Sembra che ognuno di noi tenda a identificarsi con la più piccola unità organizzativa all’interno dell’organizzazione. • Di solito consideriamo del tutto prioritaria la mission della nostra unità organizzativa rispetto alla mission dell’organizzazione. • Si rischia così di perdere di vista i fini, i valori, gli obiettivi e le ragioni d’essere dell’organizzazione.
  • 30. Università Tor Vergata di Roma Accade che nell’ambito dell’organizzazione i  sottogruppi tendono a considerarsi  fondamentali e i membri di un sottogruppo  tendono ad applicare i loro standard ad altri  sottogruppi con il risultato che il conflitto è  inevitabile.
  • 31. Università Tor Vergata di Roma Possibili fonti di conflitto • Competizione per le risorse limitate • Responsabilità • Personale • Spazio • Strumenti e attrezzature di lavoro • Accesso ai superiori • Scontro di valori • Responsabilità poco definite • Cambiamento 
  • 32. Università Tor Vergata di Roma Caso di studio: Conflitto in sanità Nelle strutture sanitarie la nascita di conflitti è altamente probabile a causa di: • fattori interni (interessi di individui o di gruppi divergenti all’interno della organizzazione); • fattori esterni (nel caso di contrasto tra i valori e gli obiettivi dell’organizzazione e quelli dell’ambiente esterno).
  • 33. Università Tor Vergata di Roma Caso di studio: Conflitto in sanità •Molto spesso il contrasto nasce dalla diversità degli approcci manageriale e clinico (esistono differenti professionalità, ognuna con una propria cultura, una propria identità, un proprio gergo). •La stessa possibilità o paura che si introduca un cambiamento all’interno di una struttura sanitaria può produrre una situazione conflittuale.