2/10 - Thermoelectric power plants - Fundamentals of Energy Technology (Italian)
1. LEZIONE2
CONVENZIONALE,
MA NON TROPPO!
Seminario di energetica
dott. Riccardo Maistrello
ITIS Guglielmo Marconi (Verona)
Mercoled狸 14 marzo 2012, aula 110
2. Cosa abbiamo visto
nella scorsa lezione?
Definizione di centrale termoelettrica;
Localizzazione di un impianto;
Il problema del raffreddamento;
Combustibili fossili: carbone, gas e olio combustibile;
Funzionamento di una centrale a carbone: componenti
e circuiti (turbina a vapore).
Il problema delle emissioni inquinanti.
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3. LA COMBUSTIONE
Ogni combustibile 竪 composto, in misura diversa, da:
carbonio (C%), zolfo (S%), idrogeno (H%), azoto (N%) etc.
I primi tre elementi, combinandosi in debite
proporzioni con lossigeno, si ossidano e liberano energia:
C + O2 CO2 + 7863 kCal/kg(C)
2 H2 + O2 2 H2O + 33915 kCal/kg(H2)
S + O2 SO2 + en. trascurabile
Note le caratteristiche del combustibile in ingresso (studio chimico-fisico a
monte) calcolo lossigeno teorico da fornire per la combustione e quindi laria
da immettere in camera di combustione.
Note le reazioni chimiche che avvengono, calcolo le caratteristiche dei fumi di
combustione (composizione chimica, volumi etc.).
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4. LA COMBUSTIONE
I prodotti della combustione sono:
Energia calore, che va a scaldare lacqua in caldaia e la
fa evaporare;
Fumi e ceneri: ossidi di zolfo (SOX), ossidi di azoto (NOX),
anidride carbonica (CO2), vapore dacqua* (H2O),
ossigeno (O2).
Fumi e ceneri sono a temperature elevatissime, 1100-1300
gradi centigradi, e a pressioni molto alte. Il movimento
dei fumi attraverso i vari filtri e le condotte 竪
principalmente consentito dalla loro temperatura (effetto
camino), perci嘆 non vanno mai raffreddati
completamente.
* Oltre alla reazione H2 + O2, viene prodotto vapore in pi湛 perch辿 laria
prelevata dallesterno e mandata in camera di combustione
contiene umidit (UR, tasso di umidit relativa, indica quanta
acqua c竪 in un m3 daria) che ovviamente evapora.
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5. CIRCUITI DI UNA CENTRALE TERMOELETTRICA
ACQUA/VAPORE ELETTRICO - RAFFREDDAMENTO
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6. TRATTAMENTO DEI FUMI
La normativa prescrive limiti nelle EMISSIONI al camino. In passato erano
riferiti alla CONCENTRAZIONE al suolo e bastava realizzare camini altissimi
per essere sicuri che le ceneri si disperdessero su una superficie molto pi湛
ampia.
Oggi una ciminiera pu嘆 raggiungere i 300 metri, una torre di
raffreddamento i 100.
Nelle centrali termoelettriche il trattamento dei fumi 竪 obbligatorio, come
si vede negli esempi:
1) Centrale a carbone (gruppo 320 MW)
Emissione SOX = 1300-1800 mg/m3 (TPN) Limite consentito = 250!!!
2) Centrale a gas (gruppo 320 MW)
Emissione NOX = 840 mg/m3 (TPN) Limite consentito = 100 !!!
3) Centrale a olio combustibile (gruppo 320 MW)
Polveri sospese = 70-200 mg/m3 (TPN) Limite consentito = 50 !!!
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7. TRATTAMENTO DEI FUMI
Prodotti emessi (centrale 1000 MW)
Ceneri (solo carbone) = 300000 t/anno
CO2 (carbone / olio) = 6000000/4400000 t/anno
SO2 (carbone / olio) = 31600 / 21000 t/anno
CO (carbone / olio) = 2500 / 2200 t/anno
NOX (carbone / olio) = 18300 / 8000 t/anno
Si tratta di quantit enormi! 16000 tonnellate al giorno di anidride
carbonica, 820 tonnellate al giorno di ceneri
LOMS stima ogni anno 2 MILIONI DI MORTI (premature) a causa
dellinquinamento atmosferico. Un contributo fondamentale 竪
certamente quello delle centrali termoelettriche (assieme ad auto,
camion, aerei).
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8. Seminario di Energetica - dott. Riccardo Maistrello ITIS G.Marconi
INQUINAMENTO E SALUTE
Particelle delle dimensioni inferiori o pari a 10 micron o milionesimi di metro
(PM10) possono penetrare nei polmoni ed entrare nella circolazione sanguigna,
causando malattie cardio-vascolari, cancro ai polmoni, asma e infezioni acute
alle vie respiratorie". L'Oms raccomanda di rispettare una soglia media annua
di 20 microgrammi di PM10 per metro cubico (20亮g/m3)
9. MA CHI CHE INQUINA?
La struttura delle sorgenti di CO2 varia di paese in paese:
chi genera elettricit da nucleare, per esempio, emette
meno ceneri, CO, CO2, SOx, NOx (ma deve occuparsi di
gestire le scorie radioattive poi).
In generale, di tutta la CO2 emessa grosso modo:
1/3 viene dalla generazione elettrica;
1/3 dai trasporti (auto, camion, aereo, nave);
1/3 da industria, riscaldamento e altre attivit.
In prima (e grossolana) approssimazione, possiamo immaginare che anche gli
altri inquinanti vengano emessi con la stessa distribuzione anche se sappiamo
che bruciare gas metano o benzina od olio combustibile o carbone non 竪 la
stessa cosa.
2 milioni di morti lanno su 7 miliardi di persone
nel mondo = 2 morti ogni 7000 persone;
In Italia (56 mln ab.) = 16000 morti/anno
16000/3 = 5300 morti/anno per le emissioni
inquinanti dalla generazione elettrica
(evidentemente termo-elettrica in massima
parte): morti sulla strada 2010 4090 (ACI)
10. STRATEGIA UE ABBATTIMENTO EMISSIONI
(IN DISCUSSIONE)
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11. TRATTAMENTO DEI FUMI ABBATTIMENTO POLVERI
PST polveri sospese trasportate
Tre soluzioni:
Precipitatori meccanici: solo per polveri grossolane (fino PM10);
Filtri a manica: realizzati in tessuto di fibra di vetro rivestita di grafite o
teflon, hanno unottima efficienza di cattura del PST ma sono molto
costosi e hanno vita media breve (2-4 anni);
Precipitatori elettrostatici (ESP, electrostatic precipitator): hanno
efficienza quasi unitaria, sfruttano un effetto corona indotto per
polarizzare le particelle e quindi sottoporle ad un campo elettrico che le
costringe a depositarsi su superfici cariche elettricamente.
Vedere scheda di approfondimento I precipitatori elettrostatici
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12. TRATTAMENTO DEI FUMI ABBATTIMENTO SOX
Desolforazione abbattimento degli ossidi di zolfo
SO2, SO3 piogge acide
Prodotti da centrali ad olio e a carbone
Si possono utilizzare carboni ed oli a basso tenore di zolfo (<0,23%),
pi湛 rari e costosi, bonificati addirittura in miniera subito dopo
lestrazione (nel caso del carbone) attraverso il lavaggio in situ.
Oppure si ricorre a processi chimici ad umido o a secco, noti come
sistemi FGD o DeSOx, che introducendo composti di calcio catturano lo
zolfo producendo per嘆 fanghi acidi necessit trattamento e
stoccaggio in discariche speciali.
Il costo dellinvestimento per grandi impianti 竪 di 70 $/kWe (2006) a cui
va sommato il prezzo del reagente e della gestione della discarica. Il
kWh elettrico generato pu嘆 arrivare a costare +20%!
Vedere scheda La Desolforazione
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13. TRATTAMENTO DEI FUMI ABBATTIMENTO NOX
Denitrificazione abbattimento ossidi di azoto
Il 73% dellaria 竪 azoto (N2), gas inerte che non ossida e perci嘆 non
partecipa alla combustione. Tra 900 e 1000 gradi la formazione di
NOx 竪 molto contenuta: ma in CdC le temperatura sono ben pi湛
alte, 1300-1500 gradi.
Si inietta perci嘆 ammoniaca in caldaia (circa 30 t/giorno per gruppi
da 320 MW) lammoniaca che non si combina viene per嘆 espulsa
nellatmosfera.
Sistemi SCR (selective catalytic reduction): si introduce poca
ammoniaca (NH3) e si fa in modo che reagisca tutta grazie alla
presenza di opportuni catalizzatori. Alluscita abbiamo acqua e
azoto molecolare (gas N2).
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14. IMPIANTI TERMOELETTRICI A TURBOGAS
Quanto finora detto sul funzionamento di una centrale 竪 riferito ad
impianti con turbine a vapore. Negli ultimi anni il ruolo delle turbine a gas
si 竪 fatto via via pi湛 importante.
Gli impianti a turbogas hanno taglie di potenze inferiori, per cui si hanno
pi湛 gruppi posti in parallelo. La struttura dellimpianto 竪 pi湛 semplice
(vedi schema) e richiede costi e tempi di realizzazione minori costi
iniziali minori
Tuttavia il combustibile 竪 il pregiato gas naturale, pi湛 raro e costoso (e
meno inquinante), e al contempo i rendimenti sono pi湛 bassi (25-30%)
costi operativi molto alti
Bassi costi iniziali ma alti costi di funzionamento impianto di punta,
produce solo durante i picchi di domanda (1500 h/anno)
1 anno = 8760 ore
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15. CENTRALE TURBOGAS (CON TURBINA A GAS)
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18. Per la produzione dellenergia elettrica, il tipo di impianto con turbina a gas (turbogas)
pi湛 semplice 竪 ad una sola linea dalbero ed 竪 costituito da un compressore
multistadio (in cui laria aspirata dallesterno viene compressa), una camera di
combustione (in cui avviene la combustione di combustibile addizionato allaria
compressa), una turbina o espansore (in cui avviene lespansione dei gas provenienti
dal combustore). La potenza sviluppata nellespansore viene in parte assorbita dal
compressore e per la parte restante 竪 fornita al generatore elettrico coassiale. Una
considerevole potenza termica 竪 associata ai gas di scarico.
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19. IMPIANTI A CICLO COMBINATO
Ciclo combinato: ciclo che impiega e combina turbine a gas e a vapore (in
questo ordine). Si realizza un normale ciclo turbogas ma i gas di scarico
(grandi portate, alte temperature) vengono utilizzati per scaldare il fluido
di un ciclo a vapore.
Elevati rendimenti di conversione (anche 50-55%), ma soprattutto grandi
aspettative sullevoluzione tecnologica delle turbine a gas, che di anno in
anno vengono migliorate sensibilmente (quelle a vapore sono invece
ferme da pi湛 di ventanni).
Possibilit di aggiornare vecchi impianti convertendoli al ciclo
combinato, oltre che di costruirne nuovi che nascono gi a ciclo
combinato. Enel ha iniziato a combinare turbine a gas con turbine a
vapore gi dagli anni 80.
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21. CICLO COMBINATO
In un impianto a ciclo combinato lenergia elettrica viene prodotta
da alternatori mossi da turbine a gas e da turbine a vapore, tra
loro combinate per il fatto che i gas di scarico della turbina a
gas, per mezzo di un generatore di vapore a recupero (GVR),
generano il vapore necessario per alimentare la turbina a vapore.
Il processo complessivo impiega dunque il calore alla temperatura
elevata della turbina a gas e cede il calore alla temperatura bassa
del condensatore della turbina a vapore, realizzando in definitiva
le condizioni ottimali per rendimenti eccellenti, nettamente
superiori al 50%. Il processo di produzione dellimpianto a ciclo
combinato si basa perci嘆 sullaccoppiamento in cascata di due
cicli termodinamici, per cui il calore scaricato dal primo ciclo
costituisce il calore dingresso del secondo ciclo.
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23. DATI AGGIORNATI SULLA PRODUZIONE TEL
Generazione elettrica mondiale (mondo)
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24. DATI AGGIORNATI SULLA PRODUZIONE TEL
Produzione emissioni CO2 (mondo)
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25. DATI AGGIORNATI SULLA PRODUZIONE
Previsioni IEA per il futuro (mondo)
Scenario standard (business as usual) vs scenario green
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26. ISTRUZIONI PER LO STUDIO PERSONALE
o Leggere bene questa presentazione;
o Esercitazione nr. 2 per il prossimo incontro.
Per qualsiasi dubbio/considerazione/proposta:
riccardomaistrello@gmail.com
segnalatemi anche errori e sviste nelle slide!
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27. Fonti:
Impianti di produzione dellenergia elettrica, Roberto Caldon,
Libreria Progetto;
Dispense del corso di Conversione dellenergia, Carlo Belli,
Universit di Pavia
(http://www-3.unipv.it/electric/conven/)
Key world energy statistics 2010, International Energy Agency
(IEA), www.iea.org;
(http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2010/key_stats_2010.pdf)
European Commission's Directorate-General for Energy and
Transport.
Web site: http://ec.europa.eu/energy/index_en.htm