Più realizzazione e meno progettazione, più condivisione e meno paura, più fatture e meno parole: è questo molto di quello che, in questi anni, abbiamo imparato nello sviluppo della nostra impresa a suon di errori (e che ci ha fatto raggiungere risultati davvero importanti).
5. L’imprevisto è l’ospite indesiderato della creazione di un prodotto,
ma è anche il compagno di viaggio nella crescita di un’impresa.
6. Pensare di evitarlo con una progettazione esasperante
ha solo 2 effetti negativi:
1. Essere impreparati quando, comunque, l’imprevisto si presenterà
2. Non riuscire a trasformarlo da potenza distruttiva
a forza costruttiva
Cosa fare allora?
7. Rassegnatevi al fatto che l’imprevisto esiste.
Imparate, però, a sfruttarlo a vostro vantaggio
cambiando il modo in cui lavorate.
Come?
9. Per farlo basta:
1. Dividere il processo di realizzazione in fasi cicliche
e consecutive di azioni.
2. Considerare ogni fase come un’interazione continua
di ricerca, progettazione, realizzazione, test, azione.
12. Rimanere confinati tra le mura di un ufficio, senza raccontare ad altri
ciò che state facendo, è una scelta miope e controproducente.
Perché?
13. Vi affiderete solo al vostro punto di vista,
ai vostri schemi mentali, alle vostre convinzioni
- senza verificarli, confermarli o smentirli -
per realizzare un prodotto i cui fruitori finali
(e vostri futuri clienti) saranno altre persone.
Non di certo voi.
Quindi?
14. Dovete raccontarvi e raccontare quello che fate sin dall’inizio.
Dovete chiedere pareri, consigli, suggerimenti.
Dovete ascoltarli e valutarli obiettivamente.
15. Più teste si coinvolgono nella realizzazione di un prodotto,
più il prodotto risponderà alle esigenze giuste (quelle del cliente)
e (quindi) avrà successo.
18. Quando si inizia a fare impresa
si tende a svalutare economicamente se stessi,
il proprio lavoro e,di conseguenza, il proprio prodotto.
19. Per 3 ragioni:
1. Sembra strano chiedere un corrispettivo economico
per qualcosa che al 99% è nato per pura passione
2. Si fanno preventivi al ribasso per paura che non siano accettati
(e all’inizio 100 euro in più o in meno fanno davvero la differenza)
3. Complimenti e promesse di collaborazioni future sembrano
un buon compromesso per budget magri
Qual è la conseguenza?
20. Avrete il lavoro solo perché lo fate pagare poco.
In questo modo non vendete l’eccellenza,
ma solo la sua alternativa di seconda mano.
E allora?
21. Non svendete mai il vostro lavoro.
Imparate, senza paura, ad attribuire il giusto valore
e la giusta qualità ai vostri prodotti.
Se il prodotto riempirà un’esigenza di mercato
la vendita sarà più semplice.