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a cura di Renato Brunetta
i dossierwww.freefoundation.com
INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
17 maggio 2013
399www.freenewsonline.it
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 Nei mesi scorsi “Micromega”, rivista del gruppo l’Espresso diretta da
Paolo Flores D’Arcais, aveva lanciato un appello contro il presidente
Silvio Berlusconi. Ma le tesi di chi sostiene l’ineleggibilità del leader del
Pdl si basano su presupposti giuridici totalmente errati.
1. L'art. 10, comma 1 n.1 dPR 361/57 prevede l'ineleggibilità dei
soggetti che "in proprio o in qualita' di rappresentanti legali di
societa' o imprese private risultano vincolati con lo Stato ... per
concessioni o autorizzazioni di notevole entità economica che
comportino l'obbligo di adempimenti specifici o l'osservanza di norme
generali o speciali protettive del pubblico interesse, alle quali la
concessione o autorizzazione e' sottoposta".
 Come chiarito sin dal 1994, la norma riguarda il solo soggetto che, in
proprio, ovvero come persona fisica, od agendo quale legale
rappresentante di ente giuridico, e' parte di un rapporto concessorio
con lo Stato.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 Viceversa, la norma non considera affatto la posizione dell'azionista,
anche di controllo, della societa' concessionaria.
 La distinzione tra persona fisica contraente in proprio, legale
rappresentante di ente giuridico ed azionista, che "Micromega" liquida
come "espediente da azzeccagarbugli" e' una nozione basilare del
diritto privato.
 Lo schema di ricorso proposto da "Micromega" definisce il Presidente
Berlusconi "referente economico di societa' concessionaria di frequenze":
si tratta di formula del tutto priva di significato giuridico, che non puo'
superare la distinzione basilare tra azionista e legale rappresentante di
società.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
2. Lo stesso appello di "Micromega", nella consapevolezza, pur
formalmente negata, del significato testuale della norma, tenta di
ampliarne la portata in base ad un vago ragionamento teleologico.
 In realta', la norma non puo' che essere interpretata in modo letterale,
in quanto limitativa del diritto costituzionalmente garantito di elettorato
passivo, e quindi del diritto di concorrere alla vita politica e civile del
Paese, oltre che delle stesse liberta' di manifestazione del pensiero e di
iniziativa economica.
3. Difetta, comunque, anche l'ulteriore requisito dell'esistenza di un
rapporto concessorio che lega il soggetto eletto allo Stato.
 Contrariamente a quanto si legge nell'appello "Micromega" e nello
schema di ricorso, oggi il Presidente Berlusconi non controlla, come
azionista, alcuna società concessionaria di alcunchè.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 La disciplina della radiotelevisione, articolata nei d.lgs. 177/05 e
259/03, ha infatti da anni superato l'istituto concessorio.
 Le trasmissioni televisive hanno luogo, oggi, in base ad autorizzazione
generale, mentre il diritto d'uso delle radiofrequenze e' conferito con
distinto provvedimento accrescitivo, che non comporta l'instaurazione di
alcun vincolo contrattuale tra l'assegnatario e lo Stato (a differenza
della concessione).
 Il completamento della digitalizzazione del sistema ha condotto
all'estinzione delle concessioni analogiche, tra cui quelle rilasciate al
gruppo Mediaset.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 La distinzione tra concessione, da un lato, ed autorizzazione
generale/assegnazione di diritti d'uso sulle frequenze, dall'altro, non e'
meramente formale: il superamento dell'istituto concessorio, e del
vincolo contrattuale esclusivo tra Stato e concessionario, e' uno dei tratti
qualificanti delle direttive europee di liberalizzazione delle tlc prima, e
di tutto il settore delle comunicazioni elettroniche, inclusa la televisione,
a partire dalla seconda generazione di direttive in materia.
 Non a caso, fu proprio il superamento dell'istituto concessorio nei servizi
di telefonia a consentire al gruppo Telecom di entrare nel mercato
televisivo, nel 1999, mediante l'acquisizione delle emittenti del gruppo
Cecchi Gori.
 Oggi, non esiste più il rapporto concessorio da cui "Micromega"
vorrebbe far discendere la conclusione dell'ineleggibilita' del
Presidente Berlusconi.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 Non conduce a conclusione opposta il fatto che l'art. 10, dPR 361/57
menzioni, accanto alle concessioni, le autorizzazioni amministrative:
l'autorizzazione generale per operatore di rete televisiva, infatti, non
comporta di per se' l'accesso ad alcuna risorsa di trasmissione, ne'
l'assunzione di specifici obblighi verso lo Stato.
 L'assegnazione dei diritti d'uso sulle radiofrequenze ha luogo con
provvedimento distinto ed autonomo, che non ha natura di
autorizzazione, ne' di concessione, ed e', quindi, del tutto al di fuori
dell'ambito di applicazione dell'art. 10, comma 1 citato.
4. I riferimenti dell'appello alla disciplina di trasparenza degli assetti
proprietari delle imprese di comunicazione, attraverso l'apposito
Registro tenuto dall'AGCom, sono del tutto fuori luogo.
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INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)
 L'obbligo di individuare e comunicare al Registro i soggetti controllanti
l'impresa di comunicazione non ha alcun legame con temi elettorali, non
vale a mutare la qualifica del soggetto controllante, attribuendogli la
titolarità di rapporti concessori, o la legale rappresentanza di società
concessionarie, ne' vale, infine, a resuscitare concessioni estinte, come
quelle televisive, od a mutare la natura degli attuali titoli abilitativi alle
trasmissioni televisive (autorizzazioni generali).
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  • 2. 2 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  Nei mesi scorsi “Micromega”, rivista del gruppo l’Espresso diretta da Paolo Flores D’Arcais, aveva lanciato un appello contro il presidente Silvio Berlusconi. Ma le tesi di chi sostiene l’ineleggibilità del leader del Pdl si basano su presupposti giuridici totalmente errati. 1. L'art. 10, comma 1 n.1 dPR 361/57 prevede l'ineleggibilità dei soggetti che "in proprio o in qualita' di rappresentanti legali di societa' o imprese private risultano vincolati con lo Stato ... per concessioni o autorizzazioni di notevole entità economica che comportino l'obbligo di adempimenti specifici o l'osservanza di norme generali o speciali protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o autorizzazione e' sottoposta".  Come chiarito sin dal 1994, la norma riguarda il solo soggetto che, in proprio, ovvero come persona fisica, od agendo quale legale rappresentante di ente giuridico, e' parte di un rapporto concessorio con lo Stato. 2
  • 3. 3 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  Viceversa, la norma non considera affatto la posizione dell'azionista, anche di controllo, della societa' concessionaria.  La distinzione tra persona fisica contraente in proprio, legale rappresentante di ente giuridico ed azionista, che "Micromega" liquida come "espediente da azzeccagarbugli" e' una nozione basilare del diritto privato.  Lo schema di ricorso proposto da "Micromega" definisce il Presidente Berlusconi "referente economico di societa' concessionaria di frequenze": si tratta di formula del tutto priva di significato giuridico, che non puo' superare la distinzione basilare tra azionista e legale rappresentante di società. 3
  • 4. 4 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2) 2. Lo stesso appello di "Micromega", nella consapevolezza, pur formalmente negata, del significato testuale della norma, tenta di ampliarne la portata in base ad un vago ragionamento teleologico.  In realta', la norma non puo' che essere interpretata in modo letterale, in quanto limitativa del diritto costituzionalmente garantito di elettorato passivo, e quindi del diritto di concorrere alla vita politica e civile del Paese, oltre che delle stesse liberta' di manifestazione del pensiero e di iniziativa economica. 3. Difetta, comunque, anche l'ulteriore requisito dell'esistenza di un rapporto concessorio che lega il soggetto eletto allo Stato.  Contrariamente a quanto si legge nell'appello "Micromega" e nello schema di ricorso, oggi il Presidente Berlusconi non controlla, come azionista, alcuna società concessionaria di alcunchè. 4
  • 5. 5 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  La disciplina della radiotelevisione, articolata nei d.lgs. 177/05 e 259/03, ha infatti da anni superato l'istituto concessorio.  Le trasmissioni televisive hanno luogo, oggi, in base ad autorizzazione generale, mentre il diritto d'uso delle radiofrequenze e' conferito con distinto provvedimento accrescitivo, che non comporta l'instaurazione di alcun vincolo contrattuale tra l'assegnatario e lo Stato (a differenza della concessione).  Il completamento della digitalizzazione del sistema ha condotto all'estinzione delle concessioni analogiche, tra cui quelle rilasciate al gruppo Mediaset. 5
  • 6. 6 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  La distinzione tra concessione, da un lato, ed autorizzazione generale/assegnazione di diritti d'uso sulle frequenze, dall'altro, non e' meramente formale: il superamento dell'istituto concessorio, e del vincolo contrattuale esclusivo tra Stato e concessionario, e' uno dei tratti qualificanti delle direttive europee di liberalizzazione delle tlc prima, e di tutto il settore delle comunicazioni elettroniche, inclusa la televisione, a partire dalla seconda generazione di direttive in materia.  Non a caso, fu proprio il superamento dell'istituto concessorio nei servizi di telefonia a consentire al gruppo Telecom di entrare nel mercato televisivo, nel 1999, mediante l'acquisizione delle emittenti del gruppo Cecchi Gori.  Oggi, non esiste più il rapporto concessorio da cui "Micromega" vorrebbe far discendere la conclusione dell'ineleggibilita' del Presidente Berlusconi. 6
  • 7. 7 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  Non conduce a conclusione opposta il fatto che l'art. 10, dPR 361/57 menzioni, accanto alle concessioni, le autorizzazioni amministrative: l'autorizzazione generale per operatore di rete televisiva, infatti, non comporta di per se' l'accesso ad alcuna risorsa di trasmissione, ne' l'assunzione di specifici obblighi verso lo Stato.  L'assegnazione dei diritti d'uso sulle radiofrequenze ha luogo con provvedimento distinto ed autonomo, che non ha natura di autorizzazione, ne' di concessione, ed e', quindi, del tutto al di fuori dell'ambito di applicazione dell'art. 10, comma 1 citato. 4. I riferimenti dell'appello alla disciplina di trasparenza degli assetti proprietari delle imprese di comunicazione, attraverso l'apposito Registro tenuto dall'AGCom, sono del tutto fuori luogo. 7
  • 8. 8 INELEGGIBILITÀ: COSA DICE LA LEGGE (2)  L'obbligo di individuare e comunicare al Registro i soggetti controllanti l'impresa di comunicazione non ha alcun legame con temi elettorali, non vale a mutare la qualifica del soggetto controllante, attribuendogli la titolarità di rapporti concessori, o la legale rappresentanza di società concessionarie, ne' vale, infine, a resuscitare concessioni estinte, come quelle televisive, od a mutare la natura degli attuali titoli abilitativi alle trasmissioni televisive (autorizzazioni generali). 8