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4  virgilio -eneide
晦a顎岳看姻艶          Il disegno politico di Augusto


 La poesia epica



La traccia narrativa



    Gli episodi
Cuma e il tempio di Apollo



Dedalo e le porte del tempio



     La Sibilla invasata



    Lentrata nel Tartaro
Caronte



Lincontro con Didone



 Il silenzio di Didone



   Anchise ed Enea
Il pi湛 grande esponente della poesia epica prima dellet Augustea
竪 sicuramente Omero, il quale raccolse e rielabor嘆 i materiali
precedenti organizzandoli in due opere di grandi dimensioni,
l'Iliade e l'Odissea attraverso un vasto e complesso sistema di
formule, cio竪 di espressioni stereotipate che avevano la funzione
di facilitare la composizione improvvisata.
Questa formulariet propria dei poemi omerici diventa poi un
elemento caratterizzante del genere letterario, e conferir ai testi
limpronta epica.
Il poema epico 竪 caratterizzato dalla narrazione delle imprese dei
protagonisti, dallinserzione di lunghi discorsi in forma diretta,
dalla frequenza di similitudini, da descrizione di persone, oggetti,
luoghi. Temi ricorrenti sono anche: interventi delle divinit;
battaglie; giochi funebri in onore di un eroe defunto; sogni
profetici.
Lepica 竪 presente nelle lettere latine fin dalle origini e continua ad
essere ampiamente coltivata nellet di Augusto dove trova il suo
pi湛 grande esponente in Virgilio, la cui ultima opera, lEneide, si
inserisce pienamente nel genere epico di ascendenza greca,
riuscendo a farsi interprete dei valori della romanit e dello spirito
di restaurazione morale augusteo, tanto da divenire il poema
nazionale di Roma.
L'Eneide mantiene quella compresenza di mitologia e storia che
caratterizzava lepica latina arcaica, differenziandosi per嘆 per
l'argomento: il mito assume un posto centrale e diventa nucleo
primario della vicenda tanto che il protagonista non 竪 Augusto, ma
Enea. In virt湛 di questa impostazione Virgilio evita un
coinvolgimento troppo diretto con gli eventi contemporanei e pu嘆,
in questo modo, ampliare la prospettiva e il significato della propria
poesia.
LEneide quindi risulta unopera originale, nella sua straordinaria
densit e complessit, grazie allenorme quantit di materiali
culturali, storici, letterari, antiquari, filosofici e mitologici. Il
modello principale 竪 Omero, di cui Virgilio ha ripreso entrambi i
poemi riducendoli in uno solo. La prima met, chiamata parte
"odissiaca", ha come tema principale il viaggio, la seconda, detta
"iliadica", invece ha la guerra.
La presenza di Omero 竪 massiccia oltre che nellintreccio, nella
ripresa di molti episodi. Virgilio segue Omero anche in ci嘆 che
riguarda lapparato mitologico, con alcune differenze fondamentali
come il rinnovamento dei materiali poetici di cui si serve, che
organizza e orienta in modo diverso in funzione del significato
complessivo dellopera.
Il punto darrivo a cui tende la storia universale 竪 Ottaviano Augusto
che viene unificato cos狸 alla celebrazione di Roma su di un piano
ideologico.
NellEneide,
capolavoro
dellepica classica
accanto allIliade e
allOdissea,
VIRGILIO narra le
lunghe vicissitudini
del troiano Enea,
che elegge a
fondatore della
futura grandezza di
Roma e a               VIRGILIO
progenitore di
Ottaviano Augusto.
Lasciata la patria in
fiamme    insieme      al
padre Anchise, al figlio
Ascanio e ad alcuni
compagni,         leroe
approda     prima      a
Cartagine    dove      si
innamora di DIDONE
Durante un banchetto in
onore     degli  ospiti, Enea
racconta la fine di Troia.
Dopo      anni   di      inutili
combattimenti     i       Greci
decidono di vincere i Troiani
con linganno
Fingono di ripartire per la
Grecia ed abbandonano
davanti     a    Troia  un
enorme cavallo di legno
che conteneva nel ventre
cavo, un gruppetto di
guerrieri armati.
Il cavallo 竪 trascinato entro le mura della citt nonostante
lopposizione di Laocoonte che sospetta linganno e viene
soffocato con i suoi figli da due giganteschi serpenti inviati
dagli dei ostili ai troiani.




 Non vi fidate, Troiani.
 Sia ci嘆 che vuole.
 Temo i Danai, e pi湛
 quandoffrono doni.
Durante la notte i
guerrieri nascosti nel
cavallo   aprono     le
porte della citt che
viene invasa, distrutta
ed incendiata.




E via per la citt sepolta nel sonno e nel
vino: massacran guardie, spalancan le
porte, tutti introducono i loro compagni
Enea mette in salvo il
padre Anchise e il
figlio  Julo. Insieme
partono alla ricerca di
una nuova patria
La prima terra toccata
竪 la Tracia , dove
Enea,    staccndo      un
ramoscello            per
accendere il fuoco,
vede colare sangue da
un cespuglio. Una voce
gli dice di essere
Polidoro     figlio    di
priamo, mandato come
ambasciatore in quella
terra     e       ucciso,
trasformato in pianta
per volere degli dei.
Leroe prosegue il viaggio e
                      giunge nellisola delle Arpie ,
                      mostri con corpo da uccello e
                      testa di donna. Esse predicono
                      sciagure al suo popolo




                        "...Ali hanno late, e colli e visi
                        umani,
                        pi竪 con artigli, e pennuto l'gran
                        ventre;
                        fanno lamenti in su li alberi
                        strani..." (If. XIII, 13-15)


Per saperne di pi湛
La navigazione prosegue ma , giunti presso le coste
della Sicilia, Anchise muore. Per lui verranno
celebrati riti funebri
In seguito al racconto Didone si innamora ed il
suo sentimento 竪 ricambiato ma Enea per volere
degli dei deve ripartire.
Didone disperata si uccide dopo aver giurato
eterno odio tre la sua Cartagine e la citt che
Enea fonder.
A Cuma , Enea consulter la Sibilla
          che lo guider agli inferi. Anchise
          sveler al figlio la missione
          assegnatagli dal Fato: dare origine
          alla stirpe romana che dominer il
          mondo.
Lantro
                                          La Sibilla
Presso le foci del Tevere
Enea verr ospitato dal
re Latino che promette in
sposa ad Enea la figlia
Lavinia.
ma il patto provoca lira di Turno, principe
dei Rutuli, gi candidato a quelle nozze.
Scoppia dunque una vera e propria
guerra destinata a concludersi con
luccisione di Turno da parte di Enea, e
con questo episodio si chiude il poema.
Con le nozze tra Enea e Lavinia, la
       pace torna nel Lazio.
Dal matrimonio discender Romolo,
    futuro fondatore di Roma
Poeta latino, nacque presso Mantova nel 70 a. C. Tra il 42 e il
39 compose le Bucoliche            di argomento pastorale, che
probabilmente gli valsero lingresso nel circolo di Mecenate (e
quindi anche di Ottaviano). Nel 29 pu嘆 considerarsi ultimata la
seconda sua fatica letteraria, le Georgiche, poema didascalico
in quattro libri dedicato alle principali attivit agricole.
Da quel momento Virgilio si dedic嘆 completamente alla
stesura dellENEIDE , poema epico in dodici libri: alla sua
morte, avvenuta a Brindisi, il 21 settembre del 19 a. C., lopera
rimarr, se non incompiuta, certo priva dellultima revisione.
Immensa fu la fortuna di Virgilio, considerato il classico per
eccellenza della letteratura latina
vv. 1-13   Cos狸 dice, lacrimando, e allenta le briglie alla flotta e finalmente
Cuma e il   approda alle spiagge Euboiche di Cuma Girano le prore verso il
tempio di   mare; allora con dente tenace l'ncora teneva ferme le navi e le curve
  Apollo    poppe coprono i lidi. Una schiera di giovani ardente balza sul lido
            Esperio; parte cerca i semi della fiamma nascosti nelle vene della
            selce, parte percorre le selve, folti rifugi di fiere e segnala i fiumi
            trovati. Il pio Enea si avvia verso la rocca, che l'alto Apollo protegge,
            e lontano verso i luoghi segreti, antro smisurato, dell'orrenda Sibilla,
            cui il vate Delio infonde la sua grande conoscenza e la sua volont e
            svela il futuro.




                                       Tempio di Apollo
Dedalo , come 竪 noto, fuggendo dal
            regno Minoico , su penne veloci os嘆
            affidarsi al cielo, e per l'insolito
            cammino vol嘆 fino alle gelide Orse
vv. 14-33   e leggero infine si ferm嘆 sulla rocca
Dedalo e    calcidica. E qui, appena toccata la
 le porte   terra, a te, o Febo, consacr嘆 le ali
    del
  tempio    ed eresse un tempio immane. Sulle
            porte era raffigurata la morte di
            Androgeo , quindi i Cecropidi
            obbligati - miserando tributo - a
            dare come pena ogni anno sette
            corpi di figli e sta raffigurata l'urna
            da cui si estraevano le sorti. Di
            contro compare la terra di Cnosso
            elevata sul mare: qui vi 竪 il crudele
            Minotauro
L'immenso fianco della rupe Euboica
             s'apre in un antro, dove si pu嘆 entrare per
             cento larghi accessi, per cento porte, donde
             erompono altrettante voci, i responsi della
             Sibilla. Erano giunti all'ingresso, quando la
             vergine                                 disse:
vv. 42-53
la Sibilla   -  tempo di chiedere i Fati: il dio, ecco il
invasata                          dio!
               E a lei che cos狸 parlava, si tramutarono
             all'improvviso il volto e il colore e le
             composte chiome; il petto 竪 ansante e il
             cuore selvaggio si gonfia di furore e sembra
             pi湛 grande e non ha voce mortale, perch辿
             ispirata dalla volont ormai vicina
             Disse:- Indugi nei voti e nelle preghiere,
             Troiano Enea? Indugi?
Quand'ecco ai primi chiarori del sorgere del sole
                mugghiare la terra sotto i piedi e le cime delle selve
                cominciare a tremare e le cagne sembrano ululare
                attraverso l'oscurit all'avvicinarsi della dea .
vv. 255-263             - Lontani, state lontani, o profani, - grida la
l'entrata nel   veggente, - e allontanatevi da tutto il bosco; e tu
   Tartaro
                intraprendi la via e strappa la spada dal fodero: ora, o
                Enea, ci vuole coraggio, ora ci vuole un animo
                                         risoluto.
                       Detto questo entr嘆 furente nell'antro aperto; ed
                egli con passo sicuro eguaglia la guida che avanza.
Di qui comincia la via che porta
           alle onde del Tartareo Acheronte, qui
           un gorgo torbido di fango ribolle in
           una vasta voragine ed erutta tutta la
           sua melma nel Cocito. Queste acque e
           i fiumi custodisce Caronte , orrendo
           nocchiero nella sua terribile asprezza,
vv. 295-   che porta sul mento una folta e incolta
  316      barba bianca, stanno fissi gli occhi
Caronte
           fiammeggianti e un sordido mantello
           gli pende dalle spalle legato con un
           nodo. Egli stesso spinge la barca con
           un palo, la governa colle vele e          Per saperne di
           traghetta sulla navicella di cupo              pi湛
           colore, ormai vecchio, ma per il dio
           quella vecchiaia 竪 ancor fresca e
           verde.
Qui, sparsa sulle rive, si precipitava tutta la
turba, madri e uomini e corpi privati della vita di
magnanimi eroi, fanciulli e nubili fanciulle e
giovani posti sui roghi sotto gli occhi dei genitori:
come numerose nelle selve cadono le foglie
staccandosi al primo freddo dell'autunno, o come
numerosi gli uccelli si rifugiano sulla terra
venendo dall'alto mare quando la fredda stagione
li mette in fuga dai luoghi posti oltre il mare e li
sospinge verso terre assolate. Le anime stavano
ferme e pregavano di compiere per prime il
tragitto e tendevano le mani per il desiderio della
riva opposta. Ma l'iracondo aspro nocchiero
accoglie ora queste ora quelle e scaccia gli altri,
sospinti lontano dalla riva.
N辿 lontano di qui vengono indicati i campi del Pianto
estesi in ogni direzione: cos狸, con questo nome li
chiamano. Qui occulti sentieri celano coloro che un
amore crudele consum嘆 con disumano struggimento e
intorno li copre una selva di mirti: neanche nella morte
sono lasciati in pace dagli affanni. In questi luoghi vede
Fedra e Procri e la mesta Erifile che mostra le ferite
inferte dal figlio crudele, Evadne e Pasifae , con queste
come compagna va Laodamia e Ceneo , giovinetto un
tempo, femmina ora, di nuovo cambiata dalla morte
nell'antica forma. Tra queste la Fenicia Didone, ancor
fresca di ferita, errava nella vasta selva. Appena l'eroe
Troiano le fu vicino e la riconobbe indistinta fra le ombre
come chi o vede o crede di aver visto la luna attraverso
le nubi al cominciar del mese, si mise a piangere e parl嘆
con dolce amore:
- O infelice Didone, mi era dunque giunta
      vera la notizia che eri morta e che avevi
   seguito il tuo fato col ferro? Ahim辿, io sono
  stato la causa della tua morte? Giuro per le
   stelle e per gli dei celesti e se qualche fede
 esiste sotto la profonda terra, contro voglia, o
  regina, mi sono allontanato dal tuo lido. Ma
 gli ordini degli dei, che ora mi costringono ad
    andare tra queste ombre, per questi orridi
    luoghi infernali e per la profonda notte mi
      spinsero coi loro comandi. N辿 ho potuto
credere di arrecarti un cos狸 grande dolore con
la mia partenza. Ferma il passo e non sottrarti
al nostro sguardo. Chi fuggi? Questa 竪 l'ultima
       volta che il fato mi concede di parlarti.
Con queste parole Enea cercava di lenire
                 l'animo ardente di Didone che guardava in modo
                 torvo e scoppiava in lacrime. Lei ostile teneva
                 gli occhi fissi al suolo, col volto immobile,
vv. 467-476      mentre parlavo, come la dura selce o la rupe
il silenzio di   Marpesia . Infine si allontana e nemica si rifugia
   Didone
                 nella selva ombrosa dove l'antico coniuge
                 Sicheo corrisponde ai suoi affanni ed uguaglia il
                 suo amore. Nondimeno Enea, scosso dall'iniqua
                 sventura di Didone, prosegue per lungo tratto in
                 lacrime e prova dolore per lei che si allontana.
Intanto il padre Anchise nel fondo di una valle
                  verdeggiante percorreva con lo sguardo meditando
                  (riflettendo) con attenzione le anime racchiuse e destinate
  vv. 679-702     ad uscire alla luce superna e a caso passava in rassegna
  incontro tra    tutta la schiera dei suoi e gli amati nipoti e i destini e le
Anchise ed Enea   vicende e i costumi e le imprese di quegli uomini. E quando
                  vide Enea che gli veniva incontro sul prato, lieto tese
                  entrambe le mani e lacrime gli rigarono il volto e queste
                  parole gli uscirono dalla bocca:
Ed Enea:
     - La tua, o padre, la tua triste immagine
apparendomi molto spesso mi ha spinto a venire a
queste soglie; le mie navi son ferme sul mare
Tirreno. Dammi, da stringere la destra,
concedimelo, o padre, e non sottrarti al nostro
abbraccio.
     Cos狸 discorrendo insieme, rigava il viso di
largo pianto. Tre volte tent嘆 di circondargli il collo
con le braccia; tre volte l'ombra invano
abbracciata sfugg狸 alle sue mani, simile ai venti
leggeri, simile ad un sogno alato.
Sul lato meridionale della terrazza sorgeva il Tempio di Apollo, portato
alla luce nel 1912. La terrazza 竪 tutt'intorno pavimentata da un lastricato
di tufo ed 竪 delimitata sulla destra da un parapetto, anch'esso di tufo.

Sul lato meridionale della terrazza sorgeva
il Tempio di Apollo, portato alla luce nel
1912. La terrazza 竪 tutt'intorno
pavimentata da un lastricato di tufo ed 竪
delimitata sulla destra da un parapetto,
anch'esso di tufo.




                             Cuma , parco archoelogico.
Siamo nel I secolo a.C. e a
Roma Ottaviano Augusto ha
posto fine alle guerre civili e
rafforzato il rispetto di alcuni
valori tradizionali ma ha anche
consolidato il proprio potere
assumendo       i     titolo  di
imperatore.
Il suo 竪 un disegno politico
che ha bisogno dell appoggio
anche del mondo della cultura.
Limperatore     deve    apparire
come     luomo      segnato dal
destino discendente da una
famiglia     votata     a grandi
imprese.
La citt di Roma deve essere riscattata dalle sue
origini oscure , cos狸 come deve essere esaltato il
popolo romano con le sue fondamentali virt湛: lamore
per la famiglia, per la patria e il senso del dovere
Augusto chiede al poeta mantovano Virgilio di
comporre un opera nella quale siano rispecchiati
tutti i valori della civilt romana.
Il poeta accetta perch辿 apprezza loperato di
Augusto e crede nella sua capacit di assicurare
la pace universale .
Secondo la mitologia Greca, le Arpie erano le figlie che
Nettuno, il Dio dei mari, aveva avuto con Elettra, Tarmante e
Anfitrite. La mitologia classica narra che erano state
confinate nelle isole Strofadi, nel Mar Ionio, dallo stesso
Giove, che se serviva a proprio vantaggio contro tutti coloro
che voleva perseguitare. Ci sono differenti concezioni sul
loro aspetto: secondo alcuni era terrificante, assomigliano
ad un umano vecchio, con la parte inferiore del corpo e le
gambe di un uccello, di cui hanno anche le ali. I capelli sono
arruffati e sporchi, gli occhi neri e carichi di malvagit.
La loro particolarit sta nel loro famoso e pericolosissimo
canto: si narra infatti che tutti gli uomini che hanno
ascoltato le loro nenie sono stati come ipnotizzati, perdendo
il libero arbitrio e provando un incredibile senso di
attrazione nei confronti di queste... attrazione che spesso
portava alla morte!
Caronte, figlio dell'Erebo e della Notte, 竪, nella
         tradizione classica, il traghettatore delle anime
         nell'aldil.
         Il personaggio 竪 descritto da Virgilio in Eneide, VI,
         298-304, nei pi湛 minuti particolari, che Dante
         efficacemente sintetizza in pochi tratti.



Caronte, come MINOSSE, CERBERO, GERIONE e PLUTO e
FLEGIAS, 竪 uno dei demoni pagani passati nell'inferno cristiano di
Dante e collocati poi come guardiani dei vari cerchi, dopo essere stati
trasformati in esseri demoniaci sulla traccia dellinterpretazione dei Padri
della Chiesa, concludendo, cos狸, il processo di assimilazione della cultura
classica, iniziato fin dalle origini del cristianesimo.
4  virgilio -eneide

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4 virgilio -eneide

  • 2. 晦a顎岳看姻艶 Il disegno politico di Augusto La poesia epica La traccia narrativa Gli episodi
  • 3. Cuma e il tempio di Apollo Dedalo e le porte del tempio La Sibilla invasata Lentrata nel Tartaro
  • 4. Caronte Lincontro con Didone Il silenzio di Didone Anchise ed Enea
  • 5. Il pi湛 grande esponente della poesia epica prima dellet Augustea 竪 sicuramente Omero, il quale raccolse e rielabor嘆 i materiali precedenti organizzandoli in due opere di grandi dimensioni, l'Iliade e l'Odissea attraverso un vasto e complesso sistema di formule, cio竪 di espressioni stereotipate che avevano la funzione di facilitare la composizione improvvisata. Questa formulariet propria dei poemi omerici diventa poi un elemento caratterizzante del genere letterario, e conferir ai testi limpronta epica. Il poema epico 竪 caratterizzato dalla narrazione delle imprese dei protagonisti, dallinserzione di lunghi discorsi in forma diretta, dalla frequenza di similitudini, da descrizione di persone, oggetti, luoghi. Temi ricorrenti sono anche: interventi delle divinit; battaglie; giochi funebri in onore di un eroe defunto; sogni profetici.
  • 6. Lepica 竪 presente nelle lettere latine fin dalle origini e continua ad essere ampiamente coltivata nellet di Augusto dove trova il suo pi湛 grande esponente in Virgilio, la cui ultima opera, lEneide, si inserisce pienamente nel genere epico di ascendenza greca, riuscendo a farsi interprete dei valori della romanit e dello spirito di restaurazione morale augusteo, tanto da divenire il poema nazionale di Roma. L'Eneide mantiene quella compresenza di mitologia e storia che caratterizzava lepica latina arcaica, differenziandosi per嘆 per l'argomento: il mito assume un posto centrale e diventa nucleo primario della vicenda tanto che il protagonista non 竪 Augusto, ma Enea. In virt湛 di questa impostazione Virgilio evita un coinvolgimento troppo diretto con gli eventi contemporanei e pu嘆, in questo modo, ampliare la prospettiva e il significato della propria poesia.
  • 7. LEneide quindi risulta unopera originale, nella sua straordinaria densit e complessit, grazie allenorme quantit di materiali culturali, storici, letterari, antiquari, filosofici e mitologici. Il modello principale 竪 Omero, di cui Virgilio ha ripreso entrambi i poemi riducendoli in uno solo. La prima met, chiamata parte "odissiaca", ha come tema principale il viaggio, la seconda, detta "iliadica", invece ha la guerra. La presenza di Omero 竪 massiccia oltre che nellintreccio, nella ripresa di molti episodi. Virgilio segue Omero anche in ci嘆 che riguarda lapparato mitologico, con alcune differenze fondamentali come il rinnovamento dei materiali poetici di cui si serve, che organizza e orienta in modo diverso in funzione del significato complessivo dellopera. Il punto darrivo a cui tende la storia universale 竪 Ottaviano Augusto che viene unificato cos狸 alla celebrazione di Roma su di un piano ideologico.
  • 8. NellEneide, capolavoro dellepica classica accanto allIliade e allOdissea, VIRGILIO narra le lunghe vicissitudini del troiano Enea, che elegge a fondatore della futura grandezza di Roma e a VIRGILIO progenitore di Ottaviano Augusto.
  • 9. Lasciata la patria in fiamme insieme al padre Anchise, al figlio Ascanio e ad alcuni compagni, leroe approda prima a Cartagine dove si innamora di DIDONE
  • 10. Durante un banchetto in onore degli ospiti, Enea racconta la fine di Troia. Dopo anni di inutili combattimenti i Greci decidono di vincere i Troiani con linganno
  • 11. Fingono di ripartire per la Grecia ed abbandonano davanti a Troia un enorme cavallo di legno che conteneva nel ventre cavo, un gruppetto di guerrieri armati.
  • 12. Il cavallo 竪 trascinato entro le mura della citt nonostante lopposizione di Laocoonte che sospetta linganno e viene soffocato con i suoi figli da due giganteschi serpenti inviati dagli dei ostili ai troiani. Non vi fidate, Troiani. Sia ci嘆 che vuole. Temo i Danai, e pi湛 quandoffrono doni.
  • 13. Durante la notte i guerrieri nascosti nel cavallo aprono le porte della citt che viene invasa, distrutta ed incendiata. E via per la citt sepolta nel sonno e nel vino: massacran guardie, spalancan le porte, tutti introducono i loro compagni
  • 14. Enea mette in salvo il padre Anchise e il figlio Julo. Insieme partono alla ricerca di una nuova patria
  • 15. La prima terra toccata 竪 la Tracia , dove Enea, staccndo un ramoscello per accendere il fuoco, vede colare sangue da un cespuglio. Una voce gli dice di essere Polidoro figlio di priamo, mandato come ambasciatore in quella terra e ucciso, trasformato in pianta per volere degli dei.
  • 16. Leroe prosegue il viaggio e giunge nellisola delle Arpie , mostri con corpo da uccello e testa di donna. Esse predicono sciagure al suo popolo "...Ali hanno late, e colli e visi umani, pi竪 con artigli, e pennuto l'gran ventre; fanno lamenti in su li alberi strani..." (If. XIII, 13-15) Per saperne di pi湛
  • 17. La navigazione prosegue ma , giunti presso le coste della Sicilia, Anchise muore. Per lui verranno celebrati riti funebri
  • 18. In seguito al racconto Didone si innamora ed il suo sentimento 竪 ricambiato ma Enea per volere degli dei deve ripartire. Didone disperata si uccide dopo aver giurato eterno odio tre la sua Cartagine e la citt che Enea fonder.
  • 19. A Cuma , Enea consulter la Sibilla che lo guider agli inferi. Anchise sveler al figlio la missione assegnatagli dal Fato: dare origine alla stirpe romana che dominer il mondo. Lantro La Sibilla
  • 20. Presso le foci del Tevere Enea verr ospitato dal re Latino che promette in sposa ad Enea la figlia Lavinia.
  • 21. ma il patto provoca lira di Turno, principe dei Rutuli, gi candidato a quelle nozze. Scoppia dunque una vera e propria guerra destinata a concludersi con luccisione di Turno da parte di Enea, e con questo episodio si chiude il poema.
  • 22. Con le nozze tra Enea e Lavinia, la pace torna nel Lazio. Dal matrimonio discender Romolo, futuro fondatore di Roma
  • 23. Poeta latino, nacque presso Mantova nel 70 a. C. Tra il 42 e il 39 compose le Bucoliche di argomento pastorale, che probabilmente gli valsero lingresso nel circolo di Mecenate (e quindi anche di Ottaviano). Nel 29 pu嘆 considerarsi ultimata la seconda sua fatica letteraria, le Georgiche, poema didascalico in quattro libri dedicato alle principali attivit agricole. Da quel momento Virgilio si dedic嘆 completamente alla stesura dellENEIDE , poema epico in dodici libri: alla sua morte, avvenuta a Brindisi, il 21 settembre del 19 a. C., lopera rimarr, se non incompiuta, certo priva dellultima revisione. Immensa fu la fortuna di Virgilio, considerato il classico per eccellenza della letteratura latina
  • 24. vv. 1-13 Cos狸 dice, lacrimando, e allenta le briglie alla flotta e finalmente Cuma e il approda alle spiagge Euboiche di Cuma Girano le prore verso il tempio di mare; allora con dente tenace l'ncora teneva ferme le navi e le curve Apollo poppe coprono i lidi. Una schiera di giovani ardente balza sul lido Esperio; parte cerca i semi della fiamma nascosti nelle vene della selce, parte percorre le selve, folti rifugi di fiere e segnala i fiumi trovati. Il pio Enea si avvia verso la rocca, che l'alto Apollo protegge, e lontano verso i luoghi segreti, antro smisurato, dell'orrenda Sibilla, cui il vate Delio infonde la sua grande conoscenza e la sua volont e svela il futuro. Tempio di Apollo
  • 25. Dedalo , come 竪 noto, fuggendo dal regno Minoico , su penne veloci os嘆 affidarsi al cielo, e per l'insolito cammino vol嘆 fino alle gelide Orse vv. 14-33 e leggero infine si ferm嘆 sulla rocca Dedalo e calcidica. E qui, appena toccata la le porte terra, a te, o Febo, consacr嘆 le ali del tempio ed eresse un tempio immane. Sulle porte era raffigurata la morte di Androgeo , quindi i Cecropidi obbligati - miserando tributo - a dare come pena ogni anno sette corpi di figli e sta raffigurata l'urna da cui si estraevano le sorti. Di contro compare la terra di Cnosso elevata sul mare: qui vi 竪 il crudele Minotauro
  • 26. L'immenso fianco della rupe Euboica s'apre in un antro, dove si pu嘆 entrare per cento larghi accessi, per cento porte, donde erompono altrettante voci, i responsi della Sibilla. Erano giunti all'ingresso, quando la vergine disse: vv. 42-53 la Sibilla - tempo di chiedere i Fati: il dio, ecco il invasata dio! E a lei che cos狸 parlava, si tramutarono all'improvviso il volto e il colore e le composte chiome; il petto 竪 ansante e il cuore selvaggio si gonfia di furore e sembra pi湛 grande e non ha voce mortale, perch辿 ispirata dalla volont ormai vicina Disse:- Indugi nei voti e nelle preghiere, Troiano Enea? Indugi?
  • 27. Quand'ecco ai primi chiarori del sorgere del sole mugghiare la terra sotto i piedi e le cime delle selve cominciare a tremare e le cagne sembrano ululare attraverso l'oscurit all'avvicinarsi della dea . vv. 255-263 - Lontani, state lontani, o profani, - grida la l'entrata nel veggente, - e allontanatevi da tutto il bosco; e tu Tartaro intraprendi la via e strappa la spada dal fodero: ora, o Enea, ci vuole coraggio, ora ci vuole un animo risoluto. Detto questo entr嘆 furente nell'antro aperto; ed egli con passo sicuro eguaglia la guida che avanza.
  • 28. Di qui comincia la via che porta alle onde del Tartareo Acheronte, qui un gorgo torbido di fango ribolle in una vasta voragine ed erutta tutta la sua melma nel Cocito. Queste acque e i fiumi custodisce Caronte , orrendo nocchiero nella sua terribile asprezza, vv. 295- che porta sul mento una folta e incolta 316 barba bianca, stanno fissi gli occhi Caronte fiammeggianti e un sordido mantello gli pende dalle spalle legato con un nodo. Egli stesso spinge la barca con un palo, la governa colle vele e Per saperne di traghetta sulla navicella di cupo pi湛 colore, ormai vecchio, ma per il dio quella vecchiaia 竪 ancor fresca e verde.
  • 29. Qui, sparsa sulle rive, si precipitava tutta la turba, madri e uomini e corpi privati della vita di magnanimi eroi, fanciulli e nubili fanciulle e giovani posti sui roghi sotto gli occhi dei genitori: come numerose nelle selve cadono le foglie staccandosi al primo freddo dell'autunno, o come numerosi gli uccelli si rifugiano sulla terra venendo dall'alto mare quando la fredda stagione li mette in fuga dai luoghi posti oltre il mare e li sospinge verso terre assolate. Le anime stavano ferme e pregavano di compiere per prime il tragitto e tendevano le mani per il desiderio della riva opposta. Ma l'iracondo aspro nocchiero accoglie ora queste ora quelle e scaccia gli altri, sospinti lontano dalla riva.
  • 30. N辿 lontano di qui vengono indicati i campi del Pianto estesi in ogni direzione: cos狸, con questo nome li chiamano. Qui occulti sentieri celano coloro che un amore crudele consum嘆 con disumano struggimento e intorno li copre una selva di mirti: neanche nella morte sono lasciati in pace dagli affanni. In questi luoghi vede Fedra e Procri e la mesta Erifile che mostra le ferite inferte dal figlio crudele, Evadne e Pasifae , con queste come compagna va Laodamia e Ceneo , giovinetto un tempo, femmina ora, di nuovo cambiata dalla morte nell'antica forma. Tra queste la Fenicia Didone, ancor fresca di ferita, errava nella vasta selva. Appena l'eroe Troiano le fu vicino e la riconobbe indistinta fra le ombre come chi o vede o crede di aver visto la luna attraverso le nubi al cominciar del mese, si mise a piangere e parl嘆 con dolce amore:
  • 31. - O infelice Didone, mi era dunque giunta vera la notizia che eri morta e che avevi seguito il tuo fato col ferro? Ahim辿, io sono stato la causa della tua morte? Giuro per le stelle e per gli dei celesti e se qualche fede esiste sotto la profonda terra, contro voglia, o regina, mi sono allontanato dal tuo lido. Ma gli ordini degli dei, che ora mi costringono ad andare tra queste ombre, per questi orridi luoghi infernali e per la profonda notte mi spinsero coi loro comandi. N辿 ho potuto credere di arrecarti un cos狸 grande dolore con la mia partenza. Ferma il passo e non sottrarti al nostro sguardo. Chi fuggi? Questa 竪 l'ultima volta che il fato mi concede di parlarti.
  • 32. Con queste parole Enea cercava di lenire l'animo ardente di Didone che guardava in modo torvo e scoppiava in lacrime. Lei ostile teneva gli occhi fissi al suolo, col volto immobile, vv. 467-476 mentre parlavo, come la dura selce o la rupe il silenzio di Marpesia . Infine si allontana e nemica si rifugia Didone nella selva ombrosa dove l'antico coniuge Sicheo corrisponde ai suoi affanni ed uguaglia il suo amore. Nondimeno Enea, scosso dall'iniqua sventura di Didone, prosegue per lungo tratto in lacrime e prova dolore per lei che si allontana.
  • 33. Intanto il padre Anchise nel fondo di una valle verdeggiante percorreva con lo sguardo meditando (riflettendo) con attenzione le anime racchiuse e destinate vv. 679-702 ad uscire alla luce superna e a caso passava in rassegna incontro tra tutta la schiera dei suoi e gli amati nipoti e i destini e le Anchise ed Enea vicende e i costumi e le imprese di quegli uomini. E quando vide Enea che gli veniva incontro sul prato, lieto tese entrambe le mani e lacrime gli rigarono il volto e queste parole gli uscirono dalla bocca:
  • 34. Ed Enea: - La tua, o padre, la tua triste immagine apparendomi molto spesso mi ha spinto a venire a queste soglie; le mie navi son ferme sul mare Tirreno. Dammi, da stringere la destra, concedimelo, o padre, e non sottrarti al nostro abbraccio. Cos狸 discorrendo insieme, rigava il viso di largo pianto. Tre volte tent嘆 di circondargli il collo con le braccia; tre volte l'ombra invano abbracciata sfugg狸 alle sue mani, simile ai venti leggeri, simile ad un sogno alato.
  • 35. Sul lato meridionale della terrazza sorgeva il Tempio di Apollo, portato alla luce nel 1912. La terrazza 竪 tutt'intorno pavimentata da un lastricato di tufo ed 竪 delimitata sulla destra da un parapetto, anch'esso di tufo. Sul lato meridionale della terrazza sorgeva il Tempio di Apollo, portato alla luce nel 1912. La terrazza 竪 tutt'intorno pavimentata da un lastricato di tufo ed 竪 delimitata sulla destra da un parapetto, anch'esso di tufo. Cuma , parco archoelogico.
  • 36. Siamo nel I secolo a.C. e a Roma Ottaviano Augusto ha posto fine alle guerre civili e rafforzato il rispetto di alcuni valori tradizionali ma ha anche consolidato il proprio potere assumendo i titolo di imperatore. Il suo 竪 un disegno politico che ha bisogno dell appoggio anche del mondo della cultura. Limperatore deve apparire come luomo segnato dal destino discendente da una famiglia votata a grandi imprese.
  • 37. La citt di Roma deve essere riscattata dalle sue origini oscure , cos狸 come deve essere esaltato il popolo romano con le sue fondamentali virt湛: lamore per la famiglia, per la patria e il senso del dovere
  • 38. Augusto chiede al poeta mantovano Virgilio di comporre un opera nella quale siano rispecchiati tutti i valori della civilt romana. Il poeta accetta perch辿 apprezza loperato di Augusto e crede nella sua capacit di assicurare la pace universale .
  • 39. Secondo la mitologia Greca, le Arpie erano le figlie che Nettuno, il Dio dei mari, aveva avuto con Elettra, Tarmante e Anfitrite. La mitologia classica narra che erano state confinate nelle isole Strofadi, nel Mar Ionio, dallo stesso Giove, che se serviva a proprio vantaggio contro tutti coloro che voleva perseguitare. Ci sono differenti concezioni sul loro aspetto: secondo alcuni era terrificante, assomigliano ad un umano vecchio, con la parte inferiore del corpo e le gambe di un uccello, di cui hanno anche le ali. I capelli sono arruffati e sporchi, gli occhi neri e carichi di malvagit. La loro particolarit sta nel loro famoso e pericolosissimo canto: si narra infatti che tutti gli uomini che hanno ascoltato le loro nenie sono stati come ipnotizzati, perdendo il libero arbitrio e provando un incredibile senso di attrazione nei confronti di queste... attrazione che spesso portava alla morte!
  • 40. Caronte, figlio dell'Erebo e della Notte, 竪, nella tradizione classica, il traghettatore delle anime nell'aldil. Il personaggio 竪 descritto da Virgilio in Eneide, VI, 298-304, nei pi湛 minuti particolari, che Dante efficacemente sintetizza in pochi tratti. Caronte, come MINOSSE, CERBERO, GERIONE e PLUTO e FLEGIAS, 竪 uno dei demoni pagani passati nell'inferno cristiano di Dante e collocati poi come guardiani dei vari cerchi, dopo essere stati trasformati in esseri demoniaci sulla traccia dellinterpretazione dei Padri della Chiesa, concludendo, cos狸, il processo di assimilazione della cultura classica, iniziato fin dalle origini del cristianesimo.