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LETA COMUNALE IN ITALIA
LITALIA DEL DUECENTO E TRECENTO
ITALIA SETTENTRIONALE
NellItalia settentrionale, sebbene sotto il dominio
imperiale, fiorisce let comunale retta da governi
repubblicani.
Questa realt aveva iniziato ad affermarsi a partire
dallXI sec.
Ci嘆 causa lindebolimento del sistema feudale
e soprattutto del potere imperiale.
Non 竪 una realt pacifica poich辿 alle tensioni tra i
Comuni, a causa di motivi economici e territoriali, si
alternano le tensioni allinterno dei singoli comuni per
la supremazia delle famiglie economicamente pi湛
forti.
Le tensioni interne si concretizzano nelle lotte tra
Guelfi e Ghibellini: tale suddivisione ha una
motivazione sociale, tra popolo grasso e popolo
minuto, e una politica poich辿 i Guelfi appoggiavano
ed erano appoggiati dalla politica papale, i Ghibellini
da quella imperiale.
LE ORIGINI DEL COMUNE
COME NASCONO I COMUNI
NELLA SOCIETA COMUNALE
ATTIVITA PRINCIPALE:
MERCANTILE
SI IMPONE LA NUOVA FIGURA DEL
MERCANTE
BASATA
SU:
SCAMBIO MOVIMENTO
DI CAPITALI
DIVIENE POLITICAMENTE ED ECONOMICAMENTE RILEVANTE:
ENTRA A FAR PARTE DELLARISTOCRAZIA
STRUTTURA SOCIALE DEL COMUNE
MAGNATI
POPOLO GRASSO (ALTA BORGHESIA)
CLERO
POPOLO MINUTO
LAVORANTI A
GIORNATA
POVERI
DI ORIGINE NOBILIARE VIVONO DELLE LORO RENDITE IMMOBILIARI
NON NOBILI MA IMPORTANTI ECONOMICAMENTE E POLITICAMENTE
MOLTO DIFFERENZIATO IN BASE ALLA GERARCHIA ECCLESISTICA
DI SCARSA RILEVANZA POLITICA ED ECONOMICA
SALARIATI CHE LAVORANO NELLE BOTTEGHE. NON HANNO DIRITTI POLITICI
NULLATENENTI CHE VIVONO DI ESPEDIENTI
ITALIA CENTRALE
NellItalia centrale si consolida lo Stato della
Chiesa con la sua particolare monarchia
teocratica e la sua volont di espansione
territoriale ed economica. Questa aspirazione
porta la Chiesa lontano dal suo ruolo
esclusivamente religioso: prende parte alle lotte
di potere con e contro i Comuni e deve combattere
contro i movimenti eretici che si sviluppano al suo
interno o con i movimenti di riforma francescana e
domenicana
ITALIA MERIDIONALE
LItalia meridionale 竪 retta da monarchie
che
consolidano il sistema feudale: dai Normanni
agli Svevi fino agli Angioini e Aragonesi;1 2
3 4
5
5. l'eta' comunale in italia
5. l'eta' comunale in italia
5. l'eta' comunale in italia
5. l'eta' comunale in italia
5. l'eta' comunale in italia
I CENTRI DI PRODUZIONE
E DIFFUSIONE DELLA
CULTURA:
1.LA CHIESA
2.LA SCUOLA
3.L UNIVERSITA
4.LA CORTE
5.LA PIAZZA
La Chiesa conserva il suo ruolo centrale nella produzione e nella
conservazione della cultura, ma al latino affianca il volgare per avvicinare il
popolo minuto e tutte quella popolazione priva della cultura adeguata alla
comprensione del latino allopera di educazione religiosa e di
moralizzazione. Da qui la produzione di opere agiografiche, raccolte di
prediche, laudi e sacre rappresentazioni.
1.
Nascono scuole laiche , slegate
dal controllo della Chiesa.
Rispondono al bisogno di un
istruzione pratica, legata ad
esigenze economiche e legali: il
prestigio delle classi emergenti
devono essere supportate da
unadeguata cultura; quindi
conoscenze di norme giuridiche,
conoscenze retoriche.
Ci嘆 non esclude che
linsegnamento religioso non
abbia il suo peso: il chierico
continua ad essere linsegnante
per eccellenza, ma le finalit
dellistruzione cambiano.
2.
3. Nascono le Universit. Anchesse sono laiche, slegate
dallambito religioso: sono associazione private nate dallunione
di maestri e allievi, infatti il termine UNIVERSITAS sta ad
indicare la totalit di docenti e discenti. Vengono consacrate da
autorit religiose o comunali o dal sovrano.
Listruzione era di livello superiore e veniva organizzata in 4
facolt: arti, diritto, teologia e medicina secondo la suddivisione
della arti in Trivio e Quadrivio.
TRIVIO: Grammatica, Retorica, Dialettica
QUADRIVIO: Aritmetica, Geometria, Astronomia, Musica.
Linsegnamento era in latino, quindi non vi erano barriere
linguistiche in tutta Europa. Il corso di studi finiva con la
LAUREA: la corona dalloro, simbolo del titolo acquisito.
Gli allievi erano chiamati GOLIARDI che, come tutti gli studenti,
amavano la vita gaudente e spensierata. Un esempio
dellelaborazione delle loro poesie che esaltavano la vita
sregolata e i liberi costumi sono i CARMINA BURANA del XIII
sec.
I valori che si consolidano:
ENCICLOPEDISMO: un sapere che abbraccia tutto il reale in
forma organica
SCOLASTICA: pensiero filosofica fondato sullaristotelismo.
La Corte svolge un ruolo fondamentale come 竪 stato visto per il romanzo cortese e la poesia
provenzale. In Italia, in Sicilia, la corte di Federico II di Svevia d vita alla scuola poetica siciliana che
竪 il fondamento della letteratura italiana in volgare da cui si svilupper la poesia dei grandi autori del
Trecento.
Nel Nord Italia, con il passaggi dai Comuni alle Signorie, nasce una corte dalle caratteristiche urbane
volta a mostrare la ricchezza e il prestigio della famiglia al governo.
Gli artisti convocati a corte svolgevano anche mansioni amministrative e diplomatiche.
4.
Non bisogna dimenticare limportanza della tradizione orale che continua ad
esistere, nelle piazze cittadine, nelle strade, nei mercati, grazie a giullari o ad
artisti girovaghi che tenevano i loro spettacoli allaperto: con la lettura e la
recitazione in pubblico, danno un grande contributo alla diffusione della cultura
nel popolo minuto e alla formazione di unidentit culturale comune.
5.
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Intellettuali dellalto medioevo che trasmettono una cultura di stampo religioso in
latino ma che iniziano a usare il volgare per ampliare la cerchia di destinazione
CHIERICI
INTELLETTUALI LAICI
NELLE CORTI DEL BASSO MEDIOEVO. Lattivit artistica non 竪 la loro professione:
sono giuristi e amministratori che fanno dellarte poetica un passatempo colto.
Usano la lingua volgare.
NEI COMUNI. Lintellettuale cittadino partecipa attivamente alla vita del comune di
appartenenza, spesso ricopre cariche politiche. Lattivit intellettuale 竪 affiancata
ad attivit pratiche che danno il sostentamento. La finalit delle loro opere 竪 l
educazione morale e civile del cittadino, anche se non manca la produzione di
liriche amorose d 竪lite.
NELLE CORTI DELLE SIGNORIE. Si afferma la figura del CORTIGIANO che si pone al
servizio di un Signore che riceve visibilit in virt湛 dei suoi servigi amministrativi,
diplomatici e artistici. La poesia perde il carattere educativo acquisito nellambito
comunale e diviene esercizio colto e raffinato destinato ad un辿lite aristocratica. Si
ritorna alluso del latino. Luso del volgare perde il suo carattere divulgativo per
divenire lingua colta e preziosa. La protezione del Signore non 竪 sufficiente ad un
tenore di vita elevato, quindi lintellettuale si avvale anche della protezione della
Chiesa: infatti prendendo gli ordini minore si poteva usufruire della rendita di
benefici ecclesiastici. Quindi spesso gli intellettuali cortigiani ritornano ad essere
chierici.
LA LINGUA
LATINO
VOLGARE ILLUSTRE
LA LINGUA FRANCESE
IL PROVENZALE
Sebbene nel Basso Medioevo si affermi luso del volgare, il latino continua ad esistere come
lingua di cultura nelle universit, nelle corti, nelle opere letterarie dotte e specialistiche fino al
Rinascimento.
Si afferma il volgare come lingua di cultura. Ma quale volgare? NellItalia frammentata del
medioevo sono tanti i volgari che emergono soprattutto il siciliano e il toscano. Si afferma tra
tutti il volgare toscano fiorentino sia per la dinamicit economica del luogo sia per la presenza
di autori di elevato spessore, Dante, Petrarca, Boccaccio. Il fiorentino si eleva sopratutti i
particolarismi per divenire la lingua letteraria per eccellenza
La lingua doil gode di un grande prestigio e alcuni scrittori la preferiscono al
volgare italiano: il Milione di Marco Polo viene scritto infatti in francese.
Influenza la produzione letteraria dellItalia settentrionale e la lirica amorosa dalla Sicilia alla
Toscana, grazie alla presenza dei trovatori arrivati in Italia dopo la crociata contro gli albigesi.

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5. l'eta' comunale in italia

  • 2. LITALIA DEL DUECENTO E TRECENTO
  • 4. NellItalia settentrionale, sebbene sotto il dominio imperiale, fiorisce let comunale retta da governi repubblicani. Questa realt aveva iniziato ad affermarsi a partire dallXI sec. Ci嘆 causa lindebolimento del sistema feudale e soprattutto del potere imperiale. Non 竪 una realt pacifica poich辿 alle tensioni tra i Comuni, a causa di motivi economici e territoriali, si alternano le tensioni allinterno dei singoli comuni per la supremazia delle famiglie economicamente pi湛 forti. Le tensioni interne si concretizzano nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini: tale suddivisione ha una motivazione sociale, tra popolo grasso e popolo minuto, e una politica poich辿 i Guelfi appoggiavano ed erano appoggiati dalla politica papale, i Ghibellini da quella imperiale.
  • 5. LE ORIGINI DEL COMUNE
  • 6. COME NASCONO I COMUNI
  • 7. NELLA SOCIETA COMUNALE ATTIVITA PRINCIPALE: MERCANTILE SI IMPONE LA NUOVA FIGURA DEL MERCANTE BASATA SU: SCAMBIO MOVIMENTO DI CAPITALI DIVIENE POLITICAMENTE ED ECONOMICAMENTE RILEVANTE: ENTRA A FAR PARTE DELLARISTOCRAZIA STRUTTURA SOCIALE DEL COMUNE MAGNATI POPOLO GRASSO (ALTA BORGHESIA) CLERO POPOLO MINUTO LAVORANTI A GIORNATA POVERI DI ORIGINE NOBILIARE VIVONO DELLE LORO RENDITE IMMOBILIARI NON NOBILI MA IMPORTANTI ECONOMICAMENTE E POLITICAMENTE MOLTO DIFFERENZIATO IN BASE ALLA GERARCHIA ECCLESISTICA DI SCARSA RILEVANZA POLITICA ED ECONOMICA SALARIATI CHE LAVORANO NELLE BOTTEGHE. NON HANNO DIRITTI POLITICI NULLATENENTI CHE VIVONO DI ESPEDIENTI
  • 9. NellItalia centrale si consolida lo Stato della Chiesa con la sua particolare monarchia teocratica e la sua volont di espansione territoriale ed economica. Questa aspirazione porta la Chiesa lontano dal suo ruolo esclusivamente religioso: prende parte alle lotte di potere con e contro i Comuni e deve combattere contro i movimenti eretici che si sviluppano al suo interno o con i movimenti di riforma francescana e domenicana
  • 11. LItalia meridionale 竪 retta da monarchie che consolidano il sistema feudale: dai Normanni agli Svevi fino agli Angioini e Aragonesi;1 2 3 4 5
  • 17. I CENTRI DI PRODUZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA: 1.LA CHIESA 2.LA SCUOLA 3.L UNIVERSITA 4.LA CORTE 5.LA PIAZZA
  • 18. La Chiesa conserva il suo ruolo centrale nella produzione e nella conservazione della cultura, ma al latino affianca il volgare per avvicinare il popolo minuto e tutte quella popolazione priva della cultura adeguata alla comprensione del latino allopera di educazione religiosa e di moralizzazione. Da qui la produzione di opere agiografiche, raccolte di prediche, laudi e sacre rappresentazioni. 1.
  • 19. Nascono scuole laiche , slegate dal controllo della Chiesa. Rispondono al bisogno di un istruzione pratica, legata ad esigenze economiche e legali: il prestigio delle classi emergenti devono essere supportate da unadeguata cultura; quindi conoscenze di norme giuridiche, conoscenze retoriche. Ci嘆 non esclude che linsegnamento religioso non abbia il suo peso: il chierico continua ad essere linsegnante per eccellenza, ma le finalit dellistruzione cambiano. 2.
  • 20. 3. Nascono le Universit. Anchesse sono laiche, slegate dallambito religioso: sono associazione private nate dallunione di maestri e allievi, infatti il termine UNIVERSITAS sta ad indicare la totalit di docenti e discenti. Vengono consacrate da autorit religiose o comunali o dal sovrano. Listruzione era di livello superiore e veniva organizzata in 4 facolt: arti, diritto, teologia e medicina secondo la suddivisione della arti in Trivio e Quadrivio. TRIVIO: Grammatica, Retorica, Dialettica QUADRIVIO: Aritmetica, Geometria, Astronomia, Musica. Linsegnamento era in latino, quindi non vi erano barriere linguistiche in tutta Europa. Il corso di studi finiva con la LAUREA: la corona dalloro, simbolo del titolo acquisito. Gli allievi erano chiamati GOLIARDI che, come tutti gli studenti, amavano la vita gaudente e spensierata. Un esempio dellelaborazione delle loro poesie che esaltavano la vita sregolata e i liberi costumi sono i CARMINA BURANA del XIII sec. I valori che si consolidano: ENCICLOPEDISMO: un sapere che abbraccia tutto il reale in forma organica SCOLASTICA: pensiero filosofica fondato sullaristotelismo.
  • 21. La Corte svolge un ruolo fondamentale come 竪 stato visto per il romanzo cortese e la poesia provenzale. In Italia, in Sicilia, la corte di Federico II di Svevia d vita alla scuola poetica siciliana che 竪 il fondamento della letteratura italiana in volgare da cui si svilupper la poesia dei grandi autori del Trecento. Nel Nord Italia, con il passaggi dai Comuni alle Signorie, nasce una corte dalle caratteristiche urbane volta a mostrare la ricchezza e il prestigio della famiglia al governo. Gli artisti convocati a corte svolgevano anche mansioni amministrative e diplomatiche. 4.
  • 22. Non bisogna dimenticare limportanza della tradizione orale che continua ad esistere, nelle piazze cittadine, nelle strade, nei mercati, grazie a giullari o ad artisti girovaghi che tenevano i loro spettacoli allaperto: con la lettura e la recitazione in pubblico, danno un grande contributo alla diffusione della cultura nel popolo minuto e alla formazione di unidentit culturale comune. 5.
  • 24. Intellettuali dellalto medioevo che trasmettono una cultura di stampo religioso in latino ma che iniziano a usare il volgare per ampliare la cerchia di destinazione CHIERICI INTELLETTUALI LAICI NELLE CORTI DEL BASSO MEDIOEVO. Lattivit artistica non 竪 la loro professione: sono giuristi e amministratori che fanno dellarte poetica un passatempo colto. Usano la lingua volgare. NEI COMUNI. Lintellettuale cittadino partecipa attivamente alla vita del comune di appartenenza, spesso ricopre cariche politiche. Lattivit intellettuale 竪 affiancata ad attivit pratiche che danno il sostentamento. La finalit delle loro opere 竪 l educazione morale e civile del cittadino, anche se non manca la produzione di liriche amorose d 竪lite. NELLE CORTI DELLE SIGNORIE. Si afferma la figura del CORTIGIANO che si pone al servizio di un Signore che riceve visibilit in virt湛 dei suoi servigi amministrativi, diplomatici e artistici. La poesia perde il carattere educativo acquisito nellambito comunale e diviene esercizio colto e raffinato destinato ad un辿lite aristocratica. Si ritorna alluso del latino. Luso del volgare perde il suo carattere divulgativo per divenire lingua colta e preziosa. La protezione del Signore non 竪 sufficiente ad un tenore di vita elevato, quindi lintellettuale si avvale anche della protezione della Chiesa: infatti prendendo gli ordini minore si poteva usufruire della rendita di benefici ecclesiastici. Quindi spesso gli intellettuali cortigiani ritornano ad essere chierici.
  • 26. LATINO VOLGARE ILLUSTRE LA LINGUA FRANCESE IL PROVENZALE Sebbene nel Basso Medioevo si affermi luso del volgare, il latino continua ad esistere come lingua di cultura nelle universit, nelle corti, nelle opere letterarie dotte e specialistiche fino al Rinascimento. Si afferma il volgare come lingua di cultura. Ma quale volgare? NellItalia frammentata del medioevo sono tanti i volgari che emergono soprattutto il siciliano e il toscano. Si afferma tra tutti il volgare toscano fiorentino sia per la dinamicit economica del luogo sia per la presenza di autori di elevato spessore, Dante, Petrarca, Boccaccio. Il fiorentino si eleva sopratutti i particolarismi per divenire la lingua letteraria per eccellenza La lingua doil gode di un grande prestigio e alcuni scrittori la preferiscono al volgare italiano: il Milione di Marco Polo viene scritto infatti in francese. Influenza la produzione letteraria dellItalia settentrionale e la lirica amorosa dalla Sicilia alla Toscana, grazie alla presenza dei trovatori arrivati in Italia dopo la crociata contro gli albigesi.