1. VI Focus di approfondimento
Il sistema portuale laziale: il
ruolo della autostrade del mare
per una mobilità sostenibile
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Unioncamere Lazio
2. Aeroporto di
Viterbo
Interporto di Orte
Porto di
Civitavecchia
Aeroporto di
Fiumicino
Interporto di Tivoli
Aeroporto di
Ciampino
Porto di Fiumicino
Interporto di
Fiumicino
Interporto di
Frosinone
Porto di Gaeta
3. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il sistema dei porti di Roma e del Lazio rappresenta, nel nuovo contesto mediterraneo, uno degli Hub principali in
grado di ribaltare integralmente vecchie condizioni che per anni hanno visto le attività concentrate soprattutto sui
collegamenti con la Sardegna.
Il Network dei Porti Laziali, con Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, è divenuto negli ultimi tre anni e mezzo una
vera piastra logistica in grado di garantire non solo attività di movimentazione ma anche di stoccaggio e di
manipolazione delle merci.
Il Porto di Civitavecchia, grazie alle risorse stanziate con la legge 166/2002 e grazie agli interventi programmatici
già approvati dall’Anas e RFI, nell’arco dei prossimi anni sarà funzionalmente integrato con le grandi arterie
stradali e ferroviarie, cioè con i Corridoi Tirrenico e Trasversale Civitavecchia-Mestre.
Il porto di Gaeta è oggetto di alcuni progetti di adeguamento delle strutture che hanno lo scopo di rafforzare il suo
ruolo di centro di riferimento per il trasporto dell’agroalimentare.
A conoscere un vero e proprio boom sono state, recentemente, proprio le Autostrade del Mare, che contano oggi a
Civitavecchia linee per Barcellona, Palermo, Tolone, Tarragona e Tunisi. E i risultati per quanto riguarda i traffici
sono stati ottimi, a partire da quelli per la Sardegna.
Il Lazio può contare anche su una buona dotazione di infrastrutture retroportuali per la logistica e l’intermodalità
fattore essenziale per lo sviluppo del trasporto combinato
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4. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il porto di Fiumicino
Il porto canale di Fiumicino ha funzione diportistica e cantieristica; lungo 1.400 metri, largo 40 m all’interno e 36
alla foce. È compreso tra la foce del canale omonimo ed il ponte levatoio “due giugno” ed è protetto da due
dighe.
Ad 800 metri dalla foce, sulla riva sinistra del porto canale, nel lato sud, si trova la Darsena Traiano
completamente banchinata, con pontili galleggianti, dove ormeggiano le imbarcazioni da diporto con circa 200
posti barca.
Una banchina di 30 m è destinata alla pesca don 30 punti di attracco.
Da fine luglio a metà settembre sono attivi i collegamenti con la Sardegna (Golfo Aranci ed Arbatax) e dal 2007
sono ripresi i collegamenti con le isole pontine.
Le principali merceologie movimentate nel porto di Fiumicino sono rinfuse e prodotti petroliferi, vista la
vicinanza delle piattaforme che riforniscono le raffinerie dell’entroterra. Il porto assorbe il 59% del traffico di
petrolio regionale.
Tabella 1: andamento del traffico passeggeri e merci nel porto di Fiumicino
Traffico
2003
2004
2005
Passeggeri
145.391
167.086
170.245
Automobili
44.839
51.101
52.502
-
5.938.900
5.399.000
Merci (rinfuse liquide)
Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
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5. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il porto di Fiumicino
Le principali direttici di collegamento sono da
e per Roma attraverso:
l’autostrada
Roma-Aeroporto,
Portuense e via del Mare;
via
nella zona nord il territorio è attraversato
dalla SS Aurelia e dall’autostrada A12 RomaCivitavecchia.
È servito dalle linee ferroviarie:
Fiumicino-Ponte Galeria, con la stazione di
Fiumicino Aeroporto
linea Roma-Genova, con le stazioni di
Maccarese e Palidoro.
Sul territorio comunale oltre al porto insistono l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci con la relativa Cargo
City ed il costruendo interporto.
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6. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Le infrastrutture retroportuali per la logistica
Interporto di Fiumicino
Il progetto dell’interporto nasce da un’idea di alcuni trasportatori che operano nell’area romana. Per la
realizzazione dell’infrastruttura nel 1999 è stato costituito il Consorzio Interporto di Roma-Fiumicino SpA.
L’interporto si trova a 4 km dalla Cargo City dell’aeroporto e a 16 km dal raccordo Anulare ed avrà accesso
diretto all’autostrada Roma-Civitavecchia ed alla linea ferroviaria Roma-Pisa
Caratteristiche:
Superficie: 715.000 mq
Area Magazzini: 335.000 mq
Area Parcheggi: 158.000 mq
Centro Servizi: 106 mq
Piazzale di manovra: 224.000 mq
Lunghezza binari: 800 ml
Area Intermodale: 90.000 mq
Area per attività artigianali: 70.000 mq
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7. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Le infrastrutture retroportuali per la logistica
Cargo City
La nuova cargo City dell’aeroporto Leonardo da Vinci è operativa dall’agosto 2004. la struttura è stata
realizzata nella zona est dell’aeroporto con accesso diretto all’autostrada Roma-Fiumicino.
La cargo City dispone di:
Cargo terminal: 25.000 mq
Magazzino di oltre 7.000 mq dotato di un Electronic Transport Vehicle (E.T.V.)
Edificio Servizi comuni con oltre 4.000 mq di uffici
Edificio Spedizionieri con oltre 3.000 mq di magazzini e 1.500 mq di uffici
Piazzale di sosta per aeromobili con capacità fino a tre B767/400 oppure due B747/400
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8. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il POT e gli investimenti previsti
Lo sviluppo del porto di Fiumicino nel periodo 2007-2010
Sul piano programmatico il primo fondamentale impegno dell’Autorità Portuale è costituto dalla necessità di
giungere alla definizione l’iter relativo alla Variante al Piano regolatore del nuovo porto commerciale che
potrà considerarsi conclusa con l’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente del decreto V.I.A. e la
successiva approvazione della Variante stessa da parte della Regione (ex art.5, comma 4, legge n.84/94).
Dal punto di vista operativo, l’Autorità portuale persegue l’obiettivo di migliorare le infrastrutture ed i
servizi offerti all’utenza in transito attraverso la messa in sicurezza dei piazzali e della banchina di
imbarco/sbarco nonché l’operatività di un servizio di vigilanza ai varchi, assistenza ai passeggeri ed
incolonnamento delle autovetture.
Nel corso del 2007 l’AP ha realizzato la nuova stazione marittima che diverrà operativa nella stagione
turistica 2008
Le questioni da risolvere nell’immediato sono: la messa in sicurezza dal pericolo esodazioni del canale
dell’abitato di Fiumicino e di Isola Sacra; il dragaggio dei fondali e la protezione del passo di accesso a
mare dalle traversie di ponente.
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9. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il porto di Gaeta
Il porto di Gaeta costituisce una struttura per il trasporto marittimo e la logistica delle merci nell’area del lazio
meridionale soprattutto per quanto riguarda le linee di cabotaggio. Il golfo di Gaeta è considerato uno degli
approdi più sicuri del Mediterraneo per la sua particolare struttura morfologica caratterizzato da fondali per
imbarcazioni ad alto pescaggio e per le favorevoli condizioni meteorologiche.
Il porto è dotato di 400 m di accosti e di 40.000mq di piazzali con circa 200 prese frigo a temperature controllata
e una piattaforma intermodale con magazzino di 1.300 mq.
Le merci movimentate sono prevalentemente di natura siderurgica. Il pontile petroli, per l’ormeggio di navi
petrolifere, è in concessione all’AGIP. Il molo Porto Salvo è destinato alla pesca. La restante costa è
caratterizzata da cantieri navali
Il porto movimenta 2,3 milioni di tonnellate all’anno di merci di cui 1,3 milioni di prodotti petroliferi. Le navi
mercantili approdate sono circa 300.
Il traffico crocieristico è formato da circa 10 navi all’anno che hanno sbarcato un totale di circa 900 passeggeri,
oltre al traffico estivo di yacht e da diporto
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10. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il porto di Gaeta
Per quanto riguarda i collegamenti il porto non ha un accesso
diretto all’autostrada A1 o alla rete ferroviaria.
I progetti di sviluppo del territorio prevedono la realizzazione di
una bretella di collegamento con il tratto autostradale Roma –
Latina e interventi di adeguamento sulla Pontina.
Per quanto riguarda le ferrovie, la messa in esercizio del troncone
Formia – Gaeta permetterà l’accesso alla rete nazionale.
L’Autorità Portuale ha previsto adeguati interventi alla viabilità
per supportare la crescita del porto,al fine di rendere
compatibili i flussi turistici con quelli commerciali.
Importante è il progetto “Viabilità esterna sottopassi via
Flacca”. Il progetto prevede che il tratto della SS Flacca venga
interrato nella parte antistante il porto commerciale
consentendo lo sdoppiamento dei flussi di viabilità e l’accesso al
porto mediante una rotonda a raso.
Altri interventi sulla viabilità riguardano il rafforzamento della connessione tra Porto e viabilità principale (Formia –
Pedemontana, Cassino-Autostrada) e Porto e centro intermodale previsto in località Arzano con interscambio con la
rete ferroviaria
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11. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il POT e gli investimenti previsti
Lo sviluppo del porto di Gaeta nel periodo 2007-2010
Con Deliberazione della Giunta Regionale del 7 marzo 2006, n. 123, pubblicata sul BUR Lazio n. 21 del 29
luglio 2006, è stata approvata la variante al piano regolatore del Porto Commerciale di Gaeta.
Il Piano prevede in una prima fase:
Il Dragaggio del Porto
La realizzazione di una cassa di colmata.
Altri interventi sono previsti e finanziati lungo il waterfront cittadino come la Riqualificazione del Molo
Santa Maria.
L’Autorità Portuale ha inoltre avviato gli studi per la riqualificazione del waterfront cittadino e per la
Variante al Piano regolatore Portuale.
Gli obiettivi strategici sono di rendere lo scalo un gate marittimo del mercato dell’ortofrutta e dei prodotti
agroalimentari, senza penalizzare i traffici esistenti sempre che siano compatibili con la normativa
esistente, ma anche di realizzare interventi finalizzati alla riqualificazione turistica del Porto nell’ambito
del segmento croceristico.
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12. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Le infrastrutture retroportuali per la logistica
Centro Agroalimentare di Fondi
Il Centro agroalimentare all'ingrosso di Fondi ospita circa 120 aziende grossiste con punto vendita. La sua collocazione tra
Roma e Napoli lo rende un'importantissima piattaforma logistica tra il nord e il sud Europa, ponendolo come maggior
centro di approvvigionamento sia delle metropoli italiane, sia della grande distribuzione.Occupa una superficie di oltre
335 ettari divisa in due grandi aree.
L'area A ospita circa 116 concessionari di stand, di cui 10 grandi strutture cooperative e 2000 produttori locali. L'area B
ospita circa 80 magazzini privati di vaste dimensioni, attrezzati secondo le ultime tecnologie e specializzati per la
conservazione, la lavorazione ed il condizionamento personalizzato dei prodotti.
Molta attenzione è stata data alle strutture per garantire un alto grado di vivibilità e sicurezza per gli operatori, a loro
disposizione vi è un grande parcheggio multipiano con oltre 500 posti macchina, vari e comodi punti dedicati alla
ristorazione come tavole calde, ristoranti e bar, due istituti bancari e altri servizi commerciali.
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13. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il porto di Civitavecchia
Il porto di Civitavecchia occupa una posizione centrale nella penisola e questo consente agli autotrasportatori di
operare su un elevato numero di itinerari terrestri anche se la maggior quota di traffico viene da itinerari del
centro nord.
Il porto commerciale è un vero punto di riferimento per il Centro Italia e assume un ruolo sempre più importante
nel traffico di navi Ro/Ro e Ro/pax, oltre che un considerevole movimento di merci di massa. Il porto si trova
lungo il corridoio intermodale n.1 Berlino–Palermo.
I collegamenti con l’hinterland sono svolti principalmente da veicoli merci che si imbarcano e sbarcano dalle
navi Ro/Ro e quindi hanno generalmente origine/destinazione nelle regioni confinanti.
La legge Obiettivo ha riconosciuto a Civitavecchia il ruolo di hub fondamentale del Centro ed ha previsto lo
stanziamento di fondi per completare le opere necessarie affinché potesse divenire un nodo di riferimento nelle
Autostrade del Mare.
Punto focale nel settore dei traffici portuali della nuova Europa allargata, che sposterebbe a sud il tracciato del
corridoio 5 sfruttando la modalità marittima oltre alle tratte terrestri che partono dalla Spagna.
I porti laziali si candidano anche a terminale marittimo del corridoio Venezia-Cesena-Terni, incrementando così
tutte le infrastrutture viarie collegate ed in particolar modo il collegamento con Livorno
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14. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Dati di traffico
Tabella 2: Dati di traffico Cabotaggio – Autostrade del Mare – Short Sea Shipping
Vettore
marittimo
u. m.
gen/dic
2006
sbarchi
gen/dic
2006
imbarchi
gen/dic
2006
totale
gen/dic
2005
sbarchi
gen/dic
2005
imbarchi
gen/dic
2005
totale
var.%
var.
Auto passeggeri
num
338.805
388.611
727.416
334.343
309.266
643.609
13
83.807
autovetture
num
5.056
74.538
79.594
5.012
67.274
72.286
10
7.308
merce su mezzi
pesanti
ton
1.509.018
2.210.974
3.719.992
1.255.897
1.972.585
3.228.482
15
491.510
merce su
vagoni
ton
309.793
231.395
541.188
369.277
247.470
616.747
-12
-75.559
mezzi pesanti
num
83.767
122.833
206.600
69.699
109.459
179.158
15
27.442
Moto passeggeri
num
12.953
14.886
27.839
14.419
14.848
29.267
-5
-1.428
passeggeri
num
1.141.691
1.189.383
2.331.074
1.072.894
1.096.896
2.169.790
7
161.284
vagoni
num
9.308
9.076
18.384
10.651
10.710
21.361
-14
-2.977
Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia
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15. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Dotazione infrastrutturale
Tabella 3: Principali aree del porto di Civitavecchia, stato attuale e futuro
Funzione e localizzazione
attuale
Funzione e localizzazione
prevista
Superficie
attuale (m²)
Superficie prevista
(m²)
Variazione
(m²)
Funzione Commerciale:
-Bacino Commerciale
-Darsena Vespucci
Funzione Commerciale:
-Terminal Commerciale
124.450
634.000
+ 509.550
Funzione Industriale:
-Oleodotto
Funzione Industriale:
-Area Cantieri. Navale
-Area Industriale
66.430
257.500
+ 191.070
Funzione nautica da
diporto:
-Darsena Romana
Funzione nautica da
diporto:
-Darsena Romana
-Darsena Traianea
5.600
160.000
+ 154.400
Funzione passeggeri e
traghetti:
-Darsena Petroli
-Darsena Albicini
-Darsena Traianea
-Darsena Umberto I
Funzione passeggeri e
traghetti:
-Darsena Traghetti
85.110
184.230
+ 99.120
Funzione passeggeri e
crociere:
-Antemurale Colombo
Funzione passeggeri e
crociere:
-Antemurale Colombo
50.000
184.230
+ 99.120
Servizi portuali:
-Darsena Romana
Servizi portuali:
-Darsena Servizi
6.850
136.750
+ 129.900
Fonte: Autorità Portuale di Civitavecchia
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16. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Dotazione infrastrutturale
Al fine di sostenere lo sviluppo delle Autostrade del Mare l’Autorità Portuale ha
trasformato le vecchie banchine della Darsena petrolifera in terminale per l’accosto di
navi Ro/Ro ed ha realizzato ampie superfici per la soste dei mezzi in transito.
Per quanto riguarda le merci, nel porto è stato realizzato un complesso di aree di
sosta per gli autoveicoli con un terminal per la sosta breve dopo lo sbarco di 80.000mq
in area portuale e sono state acquisite aree di sosta contigue al porto per 40.000mq
per il lungo termine.
I passeggeri trasportati nel segmento “cabotaggio nazionale” ed autostrade del mare
sono circa 25.650 al giorno con incrementi fino a 32.650 passeggeri nel periodo estivo,
escludendo i collegamenti con le isole minori.
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17. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Le infrastrutture retroportuali
Interporto di Civitavecchia
L’interporto di Civitavecchia si trova a circa 2 km dal porto di Civitavecchia e dista da 1,5 km dallo svincolo autostradale della
A12 e a 65 km dall’aeroporto di Fiumicino ed è stato inaugurato nel 2006.
L’interporto di Civitavecchia si colloca in una posizione determinante per quanto concerne i traffici transeuropei marittimi,
terrestri ed aerei, essendo in diretto contatto con:
- il porto di Civitavecchia, al quale sarà collegato dalla bretella porto-interporto;
- la rete stradale nazionale ed europea, connettendosi, tramite la Trasversale Nord al corridoio Tirrenico e poi con il
completamento della Civitavecchia-Orte con l’autostrada A1;
- la rete ferroviaria, grazie alla realizzazione di un raccordo con la linea internazionale tirrenica;
- l’aeroporto intercontinentale di Fiumicino tramite l’autostrada A12. Tale legame è rafforzato dalla sottoscrizione di un Accordo
tra l’ICPL e la Aeroporti di Roma, in particolare con la nuova Cargo City aeroportuale in fase di realizzazione.
La società di gestione è la “Interporto di Civitavecchia Piattaforma Logistica S.p.A..
Area totale
50 ettari
Strutture previste:
Terminal
autotrasporto
(gomma-gomma)
per
magazzinaggio,
movimentazione,
consolidamento/deconsolidamneto dei carichi;
Terminal intermodale (ferro-gomma) per stazionamento, carico/scarico dei treni
Deposito Doganale con annessa area di stoccaggio e sosta temporanea;
Servizi ai veicoli;
Servizi alle persone
Servizi logistici
Verifica carico, uso mezzi meccanici, magazzinaggio, etichettatura, movimentazione, groupage,
pallettizzazione, containerizzazione, svuotamento/carico, riparazione contenitori, gestione
documentaria, formalità doganali
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18. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Il POT e gli investimenti previsti
Lo sviluppo del porto di Civitavecchia nel periodo 2007 – 2013
Una delle priorità indicate nel POT è lo sviluppo delle aree a nord dello scalo con la realizzazione di
infrastrutture che tengano conto della vocazione e dell’identità della zona a nord del porto e degli impegni
assunti dall’Autorità Portuale in sede istituzionale.
E’ necessaria una razionalizzazione delle superfici e delle capacità disponibili all’attività portuale
eliminando, ove possibile, la promiscuità tra le varie attività con particolare attenzione ad una compiuta
divisione tra i vari traffici e tra le operazioni portuali dedicate alle merci ed a quelle dedicate ai passeggeri
nazionali ed internazionali.
La Pianificazione contenuta nel PRG portuale comprende la realizzazione di una nuova darsena per le
“Autostrade del Mare” . La ex Darsena Petroli costituita dalle banchine 18 – 20- 21 è stata rapidamente
trasformata in un terminale per la ricezione di traffico Ro/Ro per naviglio veloce di terza generazione con
lunghezza superiore ai 225 mt lineari. I nuovi dieci accosti, inoltre, saranno ubicati nella zona antistante i
Terminals delle autovetture nuove favorendo economie di scala nelle operazioni di imbarco e sbarco.
Agli inizi del mese di febbraio 2008 il CIPE ha approvato un ulteriore stanziamento di 71,5 milioni di euro per il
finanziamento del progetto definitivo per la realizzazione della darsena
servizi destinata alla flotta
peschereccia, alle forze dell’ordine alla capitaneria di porto ed ai servizi tecnico-natici del porto
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19. I porti laziali ed i relativi collegamenti
Gli operatori, le linee e le Autostrade del Mare
Civitavecchia – Palermo
Civitavecchia - Tunisi
Civitavecchia – Olbia
Civitavecchia - Catania
Civitavecchia - Barcellona
Civitavecchia - La Valletta
Civitavecchia – Tolone
Civitavecchia – Olbia
Civitavecchia - Tripoli
Civitavecchia - Tunisi
Civitavecchia - Cagliari
Civitavecchia - Arbatax
Civitavecchia - Cagliari
Civitavecchia – Tolone
Civitavecchia - Bastia
Civitavecchia – Tarragona
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Cagliari - Civitavecchia
Civitavecchia – Olbia
20. I porti laziali ed i relativi collegamenti
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21. Le autostrade del mare
Definizione
Con il termine “Autostrade del Mare” (Motorways of Sea) la Commissione Europea definisce
quelle azioni volte a:
…to improve existing maritime links or to establish new viable, regular and frequent
maritime links for transport of goods between Member States so as reduce road congestion
and/or improve access to peripheral and island regions and States…
Il Piano Generale dei Trasporti e della Logistica a sua volta da questa definizione
Servizio di linea di trasporto marittimo di autocarri, rimorchi, casse mobili e container che
garantiscono condizioni di frequenza, rapidità, economicità e che sono integrati in una catena di
operazioni logistiche, in modo da assicurare il trasporto della merce a condizioni comparabili a
quelle dei servizi di trasporto stradale delle merci.
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22. Le autostrade del mare
Definizione
Secondo la normativa comunitaria, affinché un progetto possa essere definito Autostrada del Mare
deve rispettare i seguenti criteri:
deve essere proposto da almeno due Stati membri tramite gare pubbliche svolte in maniera
trasparente e non discriminatoria
deve porre in essere collegamenti marittimi, regolari e frequenti per il trasporto di merci tra Stati
membri onde ridurre la congestione stradale e/o migliorare l’accessibilità delle regioni e degli stati
insulari e periferici
può riguardare il trasporto misto di persone e merci, a condizione che le merci siano predominanti
può ammettere varie forme di aiuto, anche nella fase di avviamento, ma solo su base temporanea.
Non è pertanto possibile un sistema permanente di sovvenzioni che si tradurrebbe in soluzioni a corto
respiro, destinate ad entrare in crisi in tempi brevi
deve collegare almeno due porti situati in due Stati membri diversi
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23. Le autostrade del mare
Impatto nell’organizzazione dei trasporti
Rispetto al tutto strada il trasporto intermodale strada- mare permette vantaggi in termini di:
Minor impatto ambientale
Minor rischio di furto o danno alle merci
Minor incidentalità
Maggiore certezza dei tempi (di navigazione)
D’altro canto esistono ancora aspetti negativi che rendono il trasporto strada-mare meno
competitivo:
Minor competitività su distanze inferiori a 1000 km
Operazioni di imbarco e sbarco
Difficoltà di accesso ai porti sul lato terra
Maggior costo dei viaggio
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24. Le autostrade del mare
Il masterplan nazionale
L’elaborazione del Master Plan Nazionale delle Autostrade del Mare ha permesso a Rete Autostrade Mediterranee di
rilevare le principali criticità strutturali che condizionano lo sviluppo e l’evoluzione della domanda di stiva
individuare i colli di bottiglia nell’accessibilità portuale e retro-portuale
individuare le azioni di miglioramento prioritarie e più efficaci.
Gli obiettivi del Master Plan, quindi, sono quelli d’individuare e programmare gli interventi che consentono di
sviluppare i flussi di traffico con maggiore attrattiva per gli operatori, d’incrementare i porti destinatari dei flussi,
di far emergere nicchie di mercato non ancora sufficientemente sfruttate per nuove linee e di rilevare le esigenze
dell’utenza delle linee in servizio.
Il Master Plan è diviso in tre parti, prevedendo una sezione dedicata all’analisi delle infrastrutture portuali, viarie,
ferroviarie, informatiche, richieste per sostenere il futuro sviluppo del traffico sulla modalità marittima. Nel
documento è stato individuato il fabbisogno infrastrutturale complessivo, valorizzando anche l’aspetto telematico
pari a 1.118,92 milioni di euro, di cui 590 milioni di euro per i porti localizzati nel Centro-Nord e circa 530 milioni di
euro per i porti del Sud Italia.
L’elenco completo degli interventi infrastrutturali individuati è stato inserito nell’allegato tecnico del Documento di
Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF) 2006-2009 del Governo.
RAM sta procedendo anche alla promozione di specifici accordi con le Regioni e, ove necessario, con le singole
Autorità Portuali e con i soggetti privati interessati.
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25. L’ECOBONUS
L’Ecobonus è l’incentivo nazionale diretto a tutti gli autotrasportatori riconosciuto dalla legge 265/02.
L’importo messo a disposizione è di circa 240 milioni di euro da distribuirsi in 15 anni
L’obiettivo dell’Ecobonus è sostenere le imprese di autotrasporto a fare il miglior uso possibile delle
rotte marittime, al fine di trasferire quote sempre maggiori di merci che viaggiano su mezzi pesanti
dalla strada alle più convenienti vie del mare.
La Finanziaria 2008 ha attualizzato tale importo stanziando 77 milioni di euro per ciascuno degli anni
2007, 2008, 2009.
La misura principale è finalizzata a sostenere la scelta della nave da parte degli autotrasportatori in
alternativa alla strada.
Le misure di accompagnamento sono destinate ad:
incoraggiare le forme di associazione tra imprese di piccole dimensioni aventi l’obiettivo specifico di
utilizzare in modo efficiente le alternative marittime al trasporto su gomma
agevolare misure di formazione finalizzate a promuovere l’accesso alle rotte marittime e il loro
utilizzo e l’acquisto di attrezzature elettroniche (hardware) e programmi informativi (software) volti ad
ottimizzare la catena del trasporto in condizioni di massima sicurezza.
Allo stato attuale i mezzi pesanti che utilizzano abitualmente le così dette “Autostrade del Mare” sono
circa 1.500.000 l’anno. In tali condizioni le navi delle Autostrade del Mare possono contare su una
capacità di riempimento di stiva che si attesta intorno al 50%. Un ulteriore aumento pari al 50% è
pertanto ottenibile senza aggiuntivi costi economici, sociali ed ambientali.
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27. L’ECOBONUS
Le percentuali per il 2008
L’incentivo
viene
corrisposto sotto forma di
un rimborso di parte del
costo del passaggio via nave
e potranno usufruirne le
imprese di autotrasporto che
avranno effettuato almeno
80 viaggi in un anno su una
stessa tratta. Le percentuali
del rimborso, che vanno dal
10% al 20%, possono essere
consultate
nelle
tabelle
pubblicate
nel
Decreto
ministeriale dell’8 gennaio
2008.
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28. Le opere ferroviarie previste per il Lazio
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29. Le opere ferroviarie previste per il Lazio
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30. Le opere stradali previste per il Lazio
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31. Le opere stradali previste per il Lazio
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32. Le infrastrutture di nodo previste per il
Lazio
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