2. Cenni biografici
Nasce a Branau am Inn,
vicino a Linz (1889)
A Vienna (1908-1913),
retta dal borgomastro K
arl
L
ueger, viene rifiutato
all’ Accademia di Belle
Arti; si avvicina alle teorie
antisemite
3. Volontario di guerra nel 1914
1920: a Monaco s’ iscrive alla
DAP-> NSDAP
8.11.1923: putsch di Monaco
(scrive il M in Kampf)
e
Formate le SA e SS
Elezioni 1928: NSDAP al 2,6%
4. Roger Moorhouse
“Quando si ascoltano i suoi discorsi ora, suonano come un
declamazioni di un delirante maniaco, ma sappiamo che si sono
imposte in un modo molto convincente. Queste immagini danno
un’idea importante sul modo in cui ha praticato. Era un uomo di
spettacolo e ha provato i suoi gesti per ottenere una particolare
reazione dal suo pubblico. Ha sperimentato con la propria
immagine e chiese ad Hoffmann di scattare fotografie per lui, in
modo da potersi rivedere e dire: ‘No, che sciocco che sembro’
oppure ‘Non va bene, lo sto facendo di nuovo’. Ha usato
Hoffmann come cassa di risonanza, ma non ha mai voluto
immagini da pubblicare. Era un politico molto moderno in questo
senso. Era preoccupato per il suo aspetto e il suo personaggio
pubblico”
5. pose scattate da Heinrich
Hoffmann, fotografo
personale di Hitler, verso la fine
del 1920
6. L origini culturali del Nazismo
e
Ricordo di un glorioso passato
(Germani di Tacito)
Correnti di pensiero irrazionalistiche e
vitalistiche
Io-collettivo identificato con la nazione o
popolo (V lk)
o lk
Sciovinismo e nazionalismo aggressivo
Inquietudini nella borghesia
Profonda sfiducia nei confronti del
liberalismo
7. M
otivi del malessere tedesco nei ‘20
Senso di umiliazione per le condizioni di
pace dopo la PGM
Perdita di parte del territorio nazionale e delle
colonie
L
imitazioni nella consistenza di marina ed
esercito
Gravose riparazioni di guerra
Debolezza della Repubblica di Weimar
9. L luci di W
e
eimar
Costituzione democratica, aperta e
molto innovativa
Stato federale, suffragio universale
Cancelliere e fiducia del Presidente
della Repubblica
(articolo usato dai governi dopo il 1930 non
come eccezione, ma come prassi)
Grande sviluppo culturale e
artistico
10. … e le ombre
Tentativi rivoluzionari soffocati
nel sangue
(gli spartachisti, la Baviera …)
Repubblica colpevole di avere
firmato la pace
(“ la pugnalata alla schiena” )
Crisi della Ruhr e difficoltà
economiche
11. Gli USA prima della crisi del 1929
Le ragioni della prosperità americana nei 20:
-
creditori netti dopo la PGM e possesso di materie prime (es. petrolio)
-
Protezionismo, che mantiene alti i prezzi dei beni di consumo, e abolizione delle
leggi Antitrust
-
Lotta di classe assente («comprata» dagli alti salari e dalla restrizione dei flussi
migratori)
Le ragioni di debolezza:
-
Condizioni di debolezza dell’ agricoltura (non esporta più in Europa)
-
Febbre speculativa esagerata
-
Eccessiva fiducia nelle capacità del mercato interno (che a un certo punto si svaluta)
-
Arretratezza delle teorie economiche liberiste
12. La crisi del 1929
Settembre-ottobre 1929: scricchiolii sempre più forti del sistema
1929
borsistico, fino al crollo del 24 ottobre («giovedì nero») e del 29
ottobre («martedì nero»)
Corsa al disinvestimento e al ritiro dei depositi bancari, falliscono le
prime banche
Il governo americano non interviene, non concede prestiti al sistema
interviene
finanziario in difficoltà
Le imprese, senza finanziamenti dalle banche, iniziano a licenziare:
inizia la «grande depressione»
13. La crisi del 1929 in Germania
Economia che dipende direttamente dai finanziamenti
USA
Disoccupazione di massa
(nel 1932 6 milioni, pari al 30% della forza lavoro)
Famiglie senza risparmi da parte
(spazzati via dalle crisi inflazionistiche dei ’ 20)
Rabbia per l’ assenza totale di risposte dalla politica
16. L ragioni del successo nazista
e
Capacità di tradurre la violenza
verbale in attacchi fisici
Pregiudizio:
“la soluzione più semplice è
sempre la più efficace”
17. "Molti sono coloro che lo vedono [Hitler] come
un modello, con una fede quasi commovente
nelle sue doti di protettore, di salvatore, di colui
che li libererà dalla loro disperazione"
Louis Solmitz, insegnante di Amburgo, 1932.
18. Il Nazionalismo estremo
Rifiuto di Versailles
(sentimento condiviso dalla
maggioranza dei tedeschi)
Vaterland: riunione di tutti i
Vaterland
popoli di lingua tedesca; la
democrazia è da rifiutare perché
rischia di fare cadere lo Stato in
mano alle minoranze etniche
Lo Stato al servizio del partito
Il bisogno dello spazio vitale
(«Lebensraum») giustifica
ogni atto da parte dello Stato
19. I nazisti conoscono i colpevoli
Le potenze vincitrici
La Repubblica di Weimar
(“ pugnalata alla schiena” )
Gli antinazionali
(i comunisti)
Gli “ inquinatori” della razza
ariana
(ebrei, zingari, minorati)
20. L
’antisemitismo della destra
T
radizione antigiudaica del cristianesimo
(es. Lutero; antisemitismo religioso, facile
riconoscerli, pregiudizio nei confronti del denaro)
La diversità su basi “biologiche” e pseudo-
scientifiche (Chamberlain, Spencer…)
Gli ebrei sono “ ospiti” della nazione tedesca,
pronti a tradire il Volk
Gli ebrei hanno legami internazionali tra loro
e mirano a dominare il mondo («IPro to co lli de i
savi di Sio n»)
21. I tedeschi e gli ebrei
Sospetto diffuso nei confronti degli ebrei
-Strana sconfitta nel 1918 e ricerca di un «capro espiatorio»
-Origine ebraica di alcune figure politiche controverse (Rosa
Luxemburg, Kurt Eisner)
-Nesso tra bolscevismo ed ebraismo, idea latente di una congiura
contro la Germania e della finalità antinazionale della forma
repubblicana
Generale indifferenza rispetto alla «questione ebraica»
L’ antisemitismo della NSDAP non fu un motivo particolare di
attrazione per gli elettori tedeschi (cfr. studi di Allen)
NB: I fermenti sostenitori della visione hitleriana del problema
ebraico sono circa il 10% della popolazione: sono la «massa
critica» che consente di mettere in moto la macchina dello
sterminio
22. L
’antisemitismo di H
itler
Idea fondamentale:
«tutta la storia del mondo è riconducibile
all’ istinto di conservazione delle
razze»
Le razze hanno «un’essenza unica sotto
il profilo genetico» => gli individui
agiscono in un determinato modo perché
sono «geneticamente» - in base alla razza –
inclini a farlo
Come gli individui anche le razze hanno un
istinto innato alla sopravvivenza. Ogni
razza cerca di conquistare più territorio
per riprodursi di più e per avere più
cibo a disposizione -> continuo scontro
tra razze
Gli ebrei non hanno mai avuto un loro
territorio, non hanno mai combattuto
con altre razze per la sopravvivenza
1. Gli ebrei sono una razza «parassita»
2. Gli ebrei non sono una razza
«umana»
(creature maligne che abitano corpi umani,
influenza dell’ occultismo)
3. Gli ebrei possono sopravvivere solo
grazie alla sforzo pianificato e
coordinato, volto a indebolire tutti i
popoli genuinamente umani -> infettando
la loro razza (matrimoni)
4. Gli ebrei sono nemici mortali non solo
del popolo tedesco, ma di tutti i popoli
«sani» -> funzione di redenzione
universale svolta dal nazismo tedesco
23. La gerarchia tra le razze
R
azza Germanica, ariana
(da preservare attuando un trasferimento in una regione
a cavallo delle Alpi per preservarla dalla
contaminazione)
H
errenmenschen
Altre razze ariane (inglesi, francesi,
latini)
(non lo sono gli slavi e i rom, anche se il pensiero
nazista è contraddetto dalla realtà storica)
UNT RM NSCH N
E E
E
Slavi, zingari, omosessuali, minorati fisici
e psichici, razze africane
24. Il ruolo della violenza
Le azioni violente delle SA
suonano a conferma del
fatto che i nazisti “fanno
sul serio” => sono credibili
perché fanno quel che dicono
La violenza attira una base di
militanti giovani (70% ha
meno di 40 anni)
26. L conquista legale del potere
a
30.1.1933: Hitler cancelliere, governo di
coalizione (3 nazisti su 11)
27.2.1933: incendio del Reichstag, incolpati i
comunisti
Sospesi i diritti costituzionali (le libertà di stampa, di
associazione, di espressione); arrestati migliaia di
comunisti
Marzo 1933: elezioni pesantemente condizionate da
violenze
27. Gleichschaltung, «riordino»
Serie di leggi che determinano:
1. Repressione delle opposizioni e costruzione di un
sistema a partito unico
2. Riassetto dei poteri istituzionali
3. Ridefinizione degli equilibri interni al Partito nazista
4. Definizione dei rapporti con le Chiese
5. Costruzione di un sistema economico-associativo
totalitario
28. 1. Repressione
21 marzo 1933: viene creato il
tribunale politico speciale, il
Volksgerichtshof (5.300 condanne capitali;
inappellabilità per gli imputati ma non per il PM)
22 marzo 1933: viene creato il campo
di concentramento di Dachau, destinato
agli oppositori politici
26 aprile 1933: creata la Gestapo
10 maggio 1933: rogo dei libri scritti
da ebrei ed oppositori del nazismo all’
università di Berlino
Roland Freiser
29. L Rosa bianca
a
Attiva a Monaco di Baviera
Promotori cinque studenti poco più che
ventenni
Credono in un’ Europa federale e
pacifica
Opuscoli distribuiti all’ Università di
Monaco
1943: presi e torturati
Pene del tribunale speciale: 15
condanne a morte (ghigliottina) e 38 a
pene detentive
30. 2. R
iassetto poteri
istituzionali
Marzo 1933: decreto dei pieni
poteri per 4 anni (Cancelliere che può
legiferare senza approvazione parlamentare)
-> violenze e intimidazioni per farlo
approvare
14 luglio 1933: la Germania è
dichiarata ufficialmente regime a
partito unico
30 gennaio 1934: poteri
presidenziali e di governo
concentrati nella figura del
Cancelliere
23 Marzo 1933: decreto dei pieni
poteri per 4 anni
Maggio 1933: sindacati costretti a
confluire nel Deutsche
Arbeitsfront
14 luglio 1933: la Germania è
dichiarata ufficialmente regime a
partito unico
2 agosto 1934: poteri presidenziali
e di governo concentrati nella
figura del Cancelliere
31. 3. Nuovi equilibri nel NSDAP
Rohm vuole che le
Sturmabteilung
sostituiscano la
W
ehrmacht e vuol
diventare ministro della
Difesa
Hitler non vuole inimicarsi
lo Stato Maggiore e teme
l’ ascesa di Rohm
30/6 – 2/7 1934:
La no tte de i lung hi
co lte lli
SS guidate da Himmler e
Heydrich, che controllano
Gestapo (polizia segreta)
e Servizio di sicurezza
32. 4. I rapporti con le Chiese
Chiesa luterana:
luterana
«Co n bruciante
pre o ccupazio ne » (1937),
di Pio XI
Chiesa cattolica:
cattolica
(preoccupazione per gli
sviluppi razzisti e neopagani del
nazismo)
sostiene subito Hitler
-Desiderio di tutelare i cattolici del
Zentrum
-Concordato nel 1933
33. 5. L COST
A
RUZIONE DI UN SIST M
E A
E
CONOM
ICO-ASSOCIAT
IVO
T AL ARIO
OT IT
34. Risolvere quattro problemi
Eliminare la disoccupazione
Eliminare la iperinflazione
Espandere la produzione di beni di consumo
per migliorare il tenore di vita delle classi
medie
Giungere alla completa autarchia
NB: la causa della depressione del 1929 è della
finanza ebraica internazionale
35. L stato totalitario nell’economia
o
Espulsione dei dirigenti d’ industria dai
processi decisionali
(nazionalizzazione per chi si oppone)
La classe operaia è privata di ogni voce o
possibilità di dissenso
(anzi è depredata dei fondi pensione)
Abbandono dell’ economia di mercato
internazionale
(impone il cambio fisso per legge; nazionalizzazione della
Reichsbank e inconvertibilità del Reichsmark; uso del
baratto negli accordi bilaterali internazionali)
Agricoltura con una legge mutuata dall’ antica
Sparta
(appezzamento minimo per vivere, inalienabile)
Economia trainata dai lavori pubblici e dal
riarmo (fino al 50% bilancio, nel 1938)
36. Risultati economici straordinari
Piena occupazione
Salari e prezzi in crescita
Produzione industriale in ripresa
(+17,2% annuo), come il PIL (+9,5%
annuo) e come i profitti delle grandi
imprese
NB sistema tutto basato sull’ espansione
:
della spesa pubblica che alla lunga non
può reggere; in realtà il regime ha
come obiettivo la guerra a breve
37. L stato totalitario nella società
o
L organizzazioni giovanili
e
-
Hitler Jugend (obbligatoria tra i 10 e i 18 anni);
Jugen Madel (ragazze dai 10 ai 14 anni) e
Bund Deutscher Madel (dai 14 ai 21 anni)
L organizzazioni del mondo del
e
lavoro
-
Deutsche Arbeitsfront (sorta di sindacato)
-
Kraft durch Freude (sorta di «dopolavoro»)
-
Hilfswerk Mutter und Kind (sorta di Ente per la
protezione della madre e del bambino; forte
aumento dei servizi sociali per l’ infanzia e
degli asili)
38. Una società «pura», per essere
«potente»
P
olitica demografica
1) L
ato «positivo»: benefici fiscali, assegni e mutui
agevolati per le famiglie prolifiche
2) L
ato repressivo: leggi contro l’ omosessualità (1935
inasprite le leggi contro l’ omosessualità); sterilizzazioni
forzate di malati di mente e disabili (dal 1939
programma di eutanasia)
P
olitica razzista e antisemita
1) L
eggi di Norimberga (settembre 1935)
39. L donna nazista
a
F
unzione della donna:
- riproduttrice «ariana»;
- alacre lavoratrice;
- Propagandista appassionata
Eccezioni ed «increspature»
Es. Leni Riefenstahl
41. L
’antisemitismo nazista
1933: in aprile sono esclusi i non ariani da molti ambiti lavorativi (uffici
pubblici, scuole, ambito medico, giuridico, universitario)
1935: L
eggi di Norimberga (settembre)
suddivisione dei cittadini tedeschi per grado di purezza della razza, vietati i
matrimoni misti e sciolti quelli già contratti; tolta la cittadinanza tedesca e tutti i
diritti politici
obiettivo: creare e rendere ben visibile la divisione tra ariani ed ebrei
1938: misure mirate a rendere impossibile la vita agli ebrei e costringerli
all’emigrazione -> 9-10 novembre 1938: no tte de i cristalli
1939: elaborazione di piani di deportazione di massa (es. Madagascar)
1942: Conferenza di W
annsee, si decide la «soluzione finale»
42. I privilegi dell’ appartenenza alla
V lksg e me inschaft
o
Chi non appartiene alla comunità non ha diritti, è
un possibile capro espiatorio
Chi appartiene alla comunità nazionale è
relativamente libero; è eventualmente giudicato
secondo le regole del diritto; il controllo
poliziesco è relativamente blando
43. L corsa verso la guerra
a
3 ottobre 1933: la Germania esce dalla Società delle
Nazioni;
Marzo 1935: ricostituzione della Luftwaffe e
reintroduzione della coscrizione obbligatoria
7 marzo 1936: le truppe tedesche entrano in Renania
13 marzo 1938: Annessione dell’ Austria al Reich
30 settembre 1938: Conferenza di Monaco, acquisizione
dei Sudeti
15 marzo 1939: invasione della Cecoslovacchia
23 agosto 1939: patto di non aggressione "MolotovRibbentropp" tra Germania e Unione Sovietica