3. L’amore è…
«L'amore immaturo dice: "Ti amo perché ho bisogno di te".
L'amore maturo dice: "Ho bisogno di te perché ti amo.»
(E. Fromm)
«L'amore non è un vestito già confezionato, ma stoffa da
tagliare, preparare e cucire.
Non è un appartamento "chiavi in mano", ma una casa da
concepire, costruire, conservare e, spesso, riparare.»
(M. Quoist)
«Amare non significa guardarsi negli occhi, ma guardare
insieme verso la stessa meta.» (A. De Saint-Exupéry)
dr VIVIANA TERZULLI
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14. A 6 settimane
Tre settimane dopo la
fecondazione l’embrione
umano misura appena 2
millimetri.
A 6 settimane l'embrione
fluttua nel liquido amniotico
che lo protegge. È attaccato
alla placenta attraverso il
cordone ombelicale
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16. Legge 194 del 1978
Articolo 1
Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione
cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale
della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.
L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla
presente legge, non è mezzo per il controllo delle
nascite.
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17. Legge 194 del 1978
Articolo 4
Per l'interruzione volontaria della gravidanza entro i primi
novanta giorni, la donna che accusi circostanze per le quali la
prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità
comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o
psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue
condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle
circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni
di anomalie o malformazioni del concepito, si rivolge ad un
consultorio pubblico, o a una struttura socio-sanitaria a ciò
abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.
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18. A 5 mesi
Il feto è coperto da una
diffusa lanugine,
destinata a scomparire
prima del parto: resterà
solo quella del cranio.
Durante il 6° mese di
gestazione si sviluppano
i follicoli piliferi, da cui
nel corso del 7°
nasceranno i capelli
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19. Legge 194 del 1978
Articolo 6
L'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i
primi novanta giorni, può essere praticata:
a) quando la gravidanza o il parto comportino un
grave pericolo per la vita della donna;
b) quando siano accertati processi patologici, tra cui
quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del
nascituro, che determinino un grave pericolo per la
salute fisica o psichica della donna.
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20. Un figlio
NON è un oggetto
MA un soggetto in divenire
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21. Di cosa necessita un figlio
1. Spazio fisico, concreto, reale
2. spazio psicologico
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22. Spazio del figlio
Quando il figlio è desiderato/voluto si crea uno
‘spazio mentale’ anche prima della sua nascita.
Quando il figlio arriva in modo inaspettato, non
cercato allora anche la creazione di questo spazio
risulta difficile.
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23. La Costituzione italiana
RAPPORTI ETICO-SOCIALI
Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti
dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del
matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile
con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
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25. Genitori si diventa, non si nasce
Procreazione: assunzione di una responsabilità
civile, educativa, morale ed emotiva.
L’esperienza educativa, come tutte le esperienze,
è fatta anche di errori.
Capacità genitoriale: bilanciare con nuovi
interventi i possibili errori commessi.
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26. Diventare mamma o papà…
Avere a che fare:
1. Con la propria madre o il proprio padre;
2. Con se stessi in quanto figli;
3. Con se stessi come futuri genitori.
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28. Legge 285/1997
«La qualità della vita di un bambino/a è determinata
anzitutto dalla qualità della relazione che lo lega, fin dalla
gestazione alla propria madre e al proprio padre ed è per
questo molto importante favorire l’acquisizione di una
cultura della maternità e paternità libere e responsabili
sostenendo concretamente l’esercizio delle responsabilità
familiari. Lo sviluppo di buone relazioni familiari deve
essere sostenuto da un’adeguata rete di servizi, capaci
anche di valorizzare le reti comunitarie, di scambio e aiuto
tra le famiglie»
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29. Resilienza familiare
La capacità, per la famiglia, di superare le crisi, di far
fronte alle difficoltà più o meno grandi che le
vengono poste davanti.
È la forza di una famiglia e ha a che fare anche con
la qualità delle relazioni fra i membri al suo interno.
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