2. 17/05/13
PRESUPPOSTI
INTERDIPENDENZA
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Pesaro-Urbino, maggio 2013
DIVERGENZA
ciascuno ha bisogno dell¡¯altro per
la soddisfazione dei propri
bisogni, per il perseguimento dei
propri interessi, per la
realizzazione dei propri valori;
necessariamente le azioni condotte
per il perseguimento di obiettivi,
interessi e valori in tutto o in parte
orientati in modo diverso.
DISTRIBUTIVE
negoziazione impegnata nella distruzione di
una risorsa limitata con interessi
contrapposti (gioco a somma zero)
INTEGRATIVE
negoziazione impegnata nella ricerca del
valore aggiunto per entrambi i giocatori
(gioco a somma variabile)attori
azioni
programma di
intervento su
piccola scala per
situazioni
specifiche e
localizzate
caso
limite
peso delle
parole
Contrad
dizione
azione
occulta
Precisare
l¡¯oggetto
Definire i
metalivelli
Individuare
i soggetti
Stratificare
i ruoli
Valutare i
possibili
conflitti
Localizzare
lecause
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APPROCCIO
spazio
tempo
FASI DI NEGOZIAZIONE
fasi di depotenziamento del conflitto
MINACCIA
LATERALE
MINACCIA
FRONTALE
CONTATTO
GAP
CRITICO CONFLITTO
ZONA
NEGOZIALE
ARMISTIZIOCONTATTOMEDAZIONE
FORMALE
PRESSIONE
INFORMALE
ACCORDO
ZONA
CONFLITTUAL
E
Ogni ZONA NEGOZIALE ¨¨ definita dai
PUNTI DI RESISTENZA dei negoziatori
I punti di resistenza coincidono con il MINIMO DI UTILITA¡¯ che le
parti ricaverebbero, comunque, anche in assenza di un accordo.
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4. 17/05/13
Stimare dove si colloca
il punto di resistenza
delle controparti, per
ottenere il massimo
senza rischiare rotture.
spazio
tempo
FASI DI NEGOZIAZIONE
fasi di depotenziamento del conflitto
Ogni ZONA NEGOZIALE ¨¨ definita dai
PUNTI DI RESISTENZA dei negoziatori
I punti di resistenza coincidono con il MINIMO DI UTILITA¡¯ che le
parti ricaverebbero, comunque, anche in assenza di un accordo.
zona negoziale
Punto di
resistenza
della parte 1
Utilit¨¤ 1
Utilit¨¤ 2
Punto di
resistenza
della parte 2
P2
P1
curva della conflittualit¨¤
zona conflittuale
0
50
40
30
20
10
1 3
Utilit¨¤ dei negoziatori
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0
50
40
30
20
10
1 3
Utilit¨¤ dei negoziatori
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spazio
tempo
CICLO DI VITA DELLA NEGOZIAZIONE
La negoziazione ¨¨ un processo non un atto.
dalla informazione
alla comunicazione
produzione del silenzio
conoscenza degli attori
dalla supremazia di una leadership
direzionale alla egemonia della
leadership situazionale
considerare le partite occulte del conflitto
dal warfare al welfare
il senso del limite nel ciclo di vita del conflitto
Obiettivo ¨¨ ridare regole
ai conflitti, che sono
situazioni strutturalmente
irregolari.
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spazio 1
tempo 1
evoluzioneevoluzione
insorgenza
Si determina una situazione di insorgenza di un
conflitto al tempo 1 il cambiamento o la
transizione del sistema da uno stato di pace ad
uno stato di guerra dovuto alla fuoriuscita della
entropia S dall¡¯intervallo di sostenibilit¨¤.
L¡¯insieme dei valori (t) costituisce la variabile
INSORGENZA CONFLITTUALE che
denominiamo T
Si definisce intensit¨¤ conflittuale il
livello di violenza, o di ostilit¨¤, o di
distruzione manifestato da un
conflitto. L¡¯insieme dei valori h
costituisce la variabile
INTENSITA¡¯ CONFLITTUALE
che denominiamo H.
Si definisce durata conflittuale la differenza fra la data
della fine del conflitto e la data dell¡¯insorgenza.
L¡¯insieme dei valori (d) costituisce la variabile
DURATA CONFLITTUALE che denominiamo con D.
[P(t1,s1)]= densit¨¤
[C(t2,s2)]= conflitto
spazio 2
tempo 2
[I/P]= distribuzione
di probabilit¨¤
ANALISI PREVISIONALE DEI CONFLITTI
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spazio 1
tempo 1
evoluzioneevoluzione
insorgenza
Si determina una situazione di insorgenza di un
conflitto al tempo 1 il cambiamento o la
transizione del sistema da uno stato di pace ad
uno stato di guerra dovuto alla fuoriuscita della
entropia S dall¡¯intervallo di sostenibilit¨¤.
L¡¯insieme dei valori (t) costituisce la variabile
INSORGENZA CONFLITTUALE che
denominiamo T
Si definisce intensit¨¤ conflittuale il
livello di violenza, o di ostilit¨¤, o di
distruzione manifestato da un
conflitto. L¡¯insieme dei valori h
costituisce la variabile
INTENSITA¡¯ CONFLITTUALE
che denominiamo H.
Si definisce durata conflittuale la differenza fra la data
della fine del conflitto e la data dell¡¯insorgenza.
L¡¯insieme dei valori (d) costituisce la variabile
DURATA CONFLITTUALE che denominiamo con D.
[P(t1,s1)]= densit¨¤
[C(t2,s2)]= conflitto
spazio 2
tempo 2
[I/P]= distribuzione
di probabilit¨¤
ANALISI PREVISIONALE DEI CONFLITTI