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www.bollettinoadapt.it, 19 settembre 2012




Alla ricerca di un diritto del lavoro inclusivo
La regolarizzazione dei lavoratori immigrati
di Giuseppe Luongo

Nel mondo caotico, povero di garanzie e ricco di vulnerabilit che spesso contraddistingue la vita
lavorativa di migliaia di stranieri, si colloca la sanatoria 2012 per il lavoro nero degli immigrati.
Ai sensi della disposizione transitoria, di cui allarticolo 5 del decreto legislativo n. 109/2012, i
datori di lavoro che impiegano irregolarmente cittadini extracomunitari senza permesso di
soggiorno possono sanare la propria posizione presentando, dal 15 settembre al 15 ottobre 2012,
apposita domanda di regolarizzazione. La domanda di emersione pu嘆 essere presentata dai datori di
lavoro, imprese e famiglie, che occupano lavoratori stranieri comunque presenti sul territorio
nazionale.
Per cui tale istanza pu嘆 essere presentata anche in favore di stranieri che non potevano essere
assunti, in quanto privi del permesso di soggiorno per lavoro, ma che erano presenti sul territorio
per ragioni di turismo, cure mediche, studio, motivi religiosi, etc.; ovvero in favore di quegli
stranieri con permesso di soggiorno scaduto da oltre 60 giorni e per i quali sia stato richiesto nei
termini il rinnovo.
Con tale decreto lo stato italiano ha dato attuazione alla direttiva n. 2009/52/CE, con lo scopo di
rafforzare la cooperazione tra stati membri nella lotta contro limmigrazione clandestina,
introducendo il divieto per i datori di lavoro di impiegare cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno 竪
irregolare, nonch辿 norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di tali datori di
lavoro.
Quella della regolarizzazione, al di l di valutazioni contabili legate alla necessit del governo
italiano di fare cassa, 竪 lesigenza indispensabile che uno stato di diritto ha, se vuole ridurre
disuguaglianze irragionevoli e rimettere al centro la persona con i suoi diritti inalienabili.
Lo Stato cerca cos狸 di recuperare quegli spazi di legalit che gli sono sovente sottratti dalla
xenofobia e dalle mafie.
Se da un lato il decreto legislativo ha inasprito le sanzioni a carico dei datori di lavoro che sfruttano
il lavoro nero, dallaltro ha per嘆 previsto che gli stessi datori possano ravvedersi operosamente
ovvero autodenunciandosi per effetto dellentrata in vigore della legge.
C竪 da sperare che la sensibilit civica venga stimolata anche da maggiori controlli pubblici.
In questa fase, della durata di un mese, il datore di lavoro godr di un periodo di sospensione delle
sanzioni che gravano per lassunzione irregolare.
Una prima rilevante evidenza 竪 che la regolarizzazione riguarda tutti i rapporti di lavoro e non solo
quelli domestici o di assistenza alle persone, a differenza di quanto era avvenuto con la
regolarizzazione del 2009.
Questo consentir di evitare le discriminazioni che hanno contraddistinto le regolarizzazioni del
2009, quando la procedura di emersione era interdetta per gli altri lavoratori. Tanto che molti sono
stati regolarizzati come badanti pur essendo occupati effettivamente in agricoltura piuttosto che in
edilizia.
Il decreto interministeriale del 29 agosto 2012 e la circolare attuativa del 7 settembre 2012 hanno
fornito importanti chiarimenti operativi.


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In primo luogo, non ci troviamo pi湛 nella situazione che fu definita di click day, con la corsa ad
accaparrarsi il numero limitato di regolarizzazioni possibili, sulla base di un ordine cronologico di
invio della domanda.
La dichiarazione di emersione, infatti, potr essere presentata dalle ore 8.00 del 15 settembre alle
ore 24.00 del 15 ottobre 2012, mediante procedura informatica sul sito www.interno.gov.it. A
presentare la domanda potranno essere tutti i datori, compresi quelli extracomunitari, che alla data
del 9 agosto 2012, occupavano irregolarmente da almeno tre mesi (ovvero almeno dal 9 maggio
2012) e continuano ad occupare alla data di presentazione della domanda, lavoratori stranieri. La
ricevuta telematica dovr essere stampata e consegnata dal datore al lavoratore.
In ogni caso la domanda di emersione non potr essere presentata dai datori di lavoro condannati
negli ultimi cinque anni per reati connessi alloccupazione illegale di stranieri, allintermediazione
illecita ed allo sfruttamento lavorativo, al favoreggiamento dellimmigrazione clandestina o allo
sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attivit illecite. Cos狸 come non
potranno beneficiare della procedura di emersione quei lavoratori stranieri nei cui confronti sia stato
emesso un provvedimento di espulsione; o che risultino segnalati ai fini della non ammissione nel
territorio dello Stato; ovvero che risultino condannati per uno dei reati previsti dallarticolo 380 del
codice di procedura penale o che comunque siano considerati una minaccia per lordine pubblico o
la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali lItalia abbia sottoscritto accordi per la
soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone.
A questo proposito si ricorda che, in tema di procedura di emersione di lavoro irregolare, la Corte
Costituzionale, con sentenza n. 172 del 6 luglio 2012, ha dichiarato la parziale illegittimit
dellarticolo 1-ter, comma 13, lettera c, del decreto legge n. 78 del 2009 introdotto dalla legge di
conversione n. 102 del 2009. La disposizione censurata riguarda lesclusione dalla procedura di
emersione di lavoro irregolare, degli stranieri extracomunitari condannati, anche con sentenza non
definitiva, per uno dei reati previsti dagli artt. 380 e 381 del codice di procedura penale. Larticolo
censurato, ad avviso della Corte, farebbe derivare automaticamente il rigetto dellistanza di
regolarizzazione del lavoratore extracomunitario dalla pronuncia nei suoi confronti di una sentenza
di condanna per uno dei reati previsti dallarticoli 381 del codice di procedura penale, senza
prevedere che la pubblica amministrazione provveda ad accertare in concreto che il medesimo
rappresenti una minaccia per lordine pubblico o la sicurezza dello Stato.
Sono esclusi, inoltre, dalla procedura di regolarizzazione i rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto
salvo quanto previsto in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare.
La domanda di emersione pu嘆 essere presentata solo nei confronti di lavoratori stranieri presenti in
Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Pertanto, il lavoratore dovr dimostrare, quando verr
convocato dallo sportello unico per limmigrazione, attraverso la documentazione proveniente da
organismi pubblici (qualsiasi PA e ogni altro organismo dotato di potere autoritativo), di essere
ininterrottamente presente in Italia almeno dalla data del 31 dicembre 2011.
Saranno i singoli uffici a valutarne la validit probatoria, con innegabile rischio di contenzioso.
Per quanto riguarda il datore di lavoro, questi dovr dimostrare di possedere un determinato reddito
minimo o fatturato non inferiore a 30.000 euro annui. La prova di tale reddito dovr risultare
dallultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente.
In caso di emersione di un lavoratore straniero addetto al lavoro domestico con funzione di sostegno
al bisogno familiare, il reddito non pu嘆 essere inferiore a 20.000 euro annui se il nucleo familiare 竪
composto da un solo soggetto percettore di reddito, ovvero non inferiore a 27.000 euro annui in
caso di nucleo familiare, inteso come famiglia anagrafica composta da pi湛 soggetti conviventi.
Questa regolarizzazione consentir ai datori di sistemare la posizione contributiva e fiscale nei
confronti dellimmigrato irregolare con un costo forfettario pari a 1000 euro per ogni lavoratore,
fiscalmente non deducibile n辿 rimborsabile in caso di rigetto della domanda. Lemersione si render
possibile con il versamento dei 1000 euro ed avverr previa dimostrazione da parte del datore
dellavvenuto pagamento delle retribuzioni per un periodo di almeno 6 mesi, in base al Ccnl
riferibile allattivit svolta, ed il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali relativi.

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Nel caso di rapporti di lavoro instaurati da pi湛 di sei mesi, dovranno essere regolarizzate le somme
dovute per lintero periodo.
I contributi andranno pagati entro la convocazione per il contratto di soggiorno e le ritenute fiscali
entro il 16 di novembre.
Si tratta di costi non di poco conto che possono rendere meno appetibile un provvedimento che sulla
carta riguarda quasi 400 mila immigrati. Proprio a loro potrebbe essere accollato indirettamente il
costo della transazione, con accollo, pi湛 o meno volontario, di una quota parte degli oneri da
sostenere al posto del datore.
Del resto, le retribuzioni sono uno dei maggiori elementi di debolezza dei lavoratori immigrati,
giacch辿 in un mercato del lavoro poco ricettivo e altamente precario, costituiscono un ulteriore
elemento di potenziale ricatto.
Infatti, limmigrato per conservare lautorizzazione a restare in Italia deve evitare la disoccupazione
per pi湛 di 6 mesi e, per rinnovare il permesso di soggiorno, deve avere un contratto di lavoro in
corso. Oltretutto, spesso si tratta di manodopera qualificata con competenze importanti (ad esempio
in marketing e informatica) o comunque con una buona conoscenza anche della lingua inglese e
degli strumenti di office automation.
Come evidenziato dalla Professoressa Laura Zanfrini dellUniversit cattolica di Milano, il lavoro
nero porta ad uninvoluzione delle condizioni lavorative e retributive, con effetti di dumping sociale
giacch辿 i lavoratori immigrati regolari subiscono i maggiori colpi dalla recessione rispetto agli
immigrati irregolari.
LAgenzia delle entrate ha istituito i codici tributo, per consentire lesatta compilazione, da parte dei
datori di lavoro, del modello F24 Versamenti con elementi identificativi, da utilizzare nella
procedura di emersione dal lavoro irregolare.
Sono denominati REDO (per il lavoro domestico) e RESU (per il lavoro subordinato).
Dal 9 agosto 2012, data di entrata in vigore del decreto, e fino alla conclusione del procedimento di
presentazione della dichiarazione di emersione, sono sospesi, come gi ricordato, i procedimenti
penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore per le violazioni delle
norme.
Tale sospensione cessa nel caso in cui la dichiarazione di emersione non venga presentata nei
termini previsti, ovvero venga archiviata o rigettata.
Con la sottoscrizione del contratto di soggiorno, il datore di lavoro assolve anche agli obblighi di
comunicazione obbligatoria di assunzione del lavoratore al Centro per limpiego, Direzioni
territoriali e Inps per quanto riguarda il lavoro domestico.
Circa il provvedimento, dunque, al di l delle valutazioni sul necessario rispetto dello stato di
diritto, devono essere considerati gli indubbi benefici che ha un mercato del lavoro pi湛 aperto, pi湛
libero da meccanismi rigidi di assunzione e va rilevato che, negli ultimi anni, anche in Italia si
assiste ad una crescente ricerca di lavoratori stranieri qualificati, la cui flessibilit nel tipo
dimpiego e la disponibilit alla mobilit territoriale sono molto apprezzati dalle aziende.
Inoltre, come sottolineato dalla stessa Professoressa Zanfrini, leconomia sommersa ha vanificato la
possibilit di governare i flussi migratori, per cui i vari decreti di programmazione sono spesso delle
mere prese datto di rapporti di lavoro gi in essere.
Questo compromette non solo la pianificazione degli ingressi in Italia, ma anche la creazione di un
mercato del lavoro attrattivo in modo mirato e coerente con le politiche pubbliche di sviluppo
economico e sociale scelte dal Governo. A patto che esistano e siano esplicitabili.

                                                                                      Giuseppe Luongo
                                                                      Presidente AIDP Gruppo Basilicata




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  • 1. www.bollettinoadapt.it, 19 settembre 2012 Alla ricerca di un diritto del lavoro inclusivo La regolarizzazione dei lavoratori immigrati di Giuseppe Luongo Nel mondo caotico, povero di garanzie e ricco di vulnerabilit che spesso contraddistingue la vita lavorativa di migliaia di stranieri, si colloca la sanatoria 2012 per il lavoro nero degli immigrati. Ai sensi della disposizione transitoria, di cui allarticolo 5 del decreto legislativo n. 109/2012, i datori di lavoro che impiegano irregolarmente cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno possono sanare la propria posizione presentando, dal 15 settembre al 15 ottobre 2012, apposita domanda di regolarizzazione. La domanda di emersione pu嘆 essere presentata dai datori di lavoro, imprese e famiglie, che occupano lavoratori stranieri comunque presenti sul territorio nazionale. Per cui tale istanza pu嘆 essere presentata anche in favore di stranieri che non potevano essere assunti, in quanto privi del permesso di soggiorno per lavoro, ma che erano presenti sul territorio per ragioni di turismo, cure mediche, studio, motivi religiosi, etc.; ovvero in favore di quegli stranieri con permesso di soggiorno scaduto da oltre 60 giorni e per i quali sia stato richiesto nei termini il rinnovo. Con tale decreto lo stato italiano ha dato attuazione alla direttiva n. 2009/52/CE, con lo scopo di rafforzare la cooperazione tra stati membri nella lotta contro limmigrazione clandestina, introducendo il divieto per i datori di lavoro di impiegare cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno 竪 irregolare, nonch辿 norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di tali datori di lavoro. Quella della regolarizzazione, al di l di valutazioni contabili legate alla necessit del governo italiano di fare cassa, 竪 lesigenza indispensabile che uno stato di diritto ha, se vuole ridurre disuguaglianze irragionevoli e rimettere al centro la persona con i suoi diritti inalienabili. Lo Stato cerca cos狸 di recuperare quegli spazi di legalit che gli sono sovente sottratti dalla xenofobia e dalle mafie. Se da un lato il decreto legislativo ha inasprito le sanzioni a carico dei datori di lavoro che sfruttano il lavoro nero, dallaltro ha per嘆 previsto che gli stessi datori possano ravvedersi operosamente ovvero autodenunciandosi per effetto dellentrata in vigore della legge. C竪 da sperare che la sensibilit civica venga stimolata anche da maggiori controlli pubblici. In questa fase, della durata di un mese, il datore di lavoro godr di un periodo di sospensione delle sanzioni che gravano per lassunzione irregolare. Una prima rilevante evidenza 竪 che la regolarizzazione riguarda tutti i rapporti di lavoro e non solo quelli domestici o di assistenza alle persone, a differenza di quanto era avvenuto con la regolarizzazione del 2009. Questo consentir di evitare le discriminazioni che hanno contraddistinto le regolarizzazioni del 2009, quando la procedura di emersione era interdetta per gli altri lavoratori. Tanto che molti sono stati regolarizzati come badanti pur essendo occupati effettivamente in agricoltura piuttosto che in edilizia. Il decreto interministeriale del 29 agosto 2012 e la circolare attuativa del 7 settembre 2012 hanno fornito importanti chiarimenti operativi. 1
  • 2. In primo luogo, non ci troviamo pi湛 nella situazione che fu definita di click day, con la corsa ad accaparrarsi il numero limitato di regolarizzazioni possibili, sulla base di un ordine cronologico di invio della domanda. La dichiarazione di emersione, infatti, potr essere presentata dalle ore 8.00 del 15 settembre alle ore 24.00 del 15 ottobre 2012, mediante procedura informatica sul sito www.interno.gov.it. A presentare la domanda potranno essere tutti i datori, compresi quelli extracomunitari, che alla data del 9 agosto 2012, occupavano irregolarmente da almeno tre mesi (ovvero almeno dal 9 maggio 2012) e continuano ad occupare alla data di presentazione della domanda, lavoratori stranieri. La ricevuta telematica dovr essere stampata e consegnata dal datore al lavoratore. In ogni caso la domanda di emersione non potr essere presentata dai datori di lavoro condannati negli ultimi cinque anni per reati connessi alloccupazione illegale di stranieri, allintermediazione illecita ed allo sfruttamento lavorativo, al favoreggiamento dellimmigrazione clandestina o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attivit illecite. Cos狸 come non potranno beneficiare della procedura di emersione quei lavoratori stranieri nei cui confronti sia stato emesso un provvedimento di espulsione; o che risultino segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato; ovvero che risultino condannati per uno dei reati previsti dallarticolo 380 del codice di procedura penale o che comunque siano considerati una minaccia per lordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali lItalia abbia sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone. A questo proposito si ricorda che, in tema di procedura di emersione di lavoro irregolare, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 172 del 6 luglio 2012, ha dichiarato la parziale illegittimit dellarticolo 1-ter, comma 13, lettera c, del decreto legge n. 78 del 2009 introdotto dalla legge di conversione n. 102 del 2009. La disposizione censurata riguarda lesclusione dalla procedura di emersione di lavoro irregolare, degli stranieri extracomunitari condannati, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati previsti dagli artt. 380 e 381 del codice di procedura penale. Larticolo censurato, ad avviso della Corte, farebbe derivare automaticamente il rigetto dellistanza di regolarizzazione del lavoratore extracomunitario dalla pronuncia nei suoi confronti di una sentenza di condanna per uno dei reati previsti dallarticoli 381 del codice di procedura penale, senza prevedere che la pubblica amministrazione provveda ad accertare in concreto che il medesimo rappresenti una minaccia per lordine pubblico o la sicurezza dello Stato. Sono esclusi, inoltre, dalla procedura di regolarizzazione i rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto salvo quanto previsto in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare. La domanda di emersione pu嘆 essere presentata solo nei confronti di lavoratori stranieri presenti in Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Pertanto, il lavoratore dovr dimostrare, quando verr convocato dallo sportello unico per limmigrazione, attraverso la documentazione proveniente da organismi pubblici (qualsiasi PA e ogni altro organismo dotato di potere autoritativo), di essere ininterrottamente presente in Italia almeno dalla data del 31 dicembre 2011. Saranno i singoli uffici a valutarne la validit probatoria, con innegabile rischio di contenzioso. Per quanto riguarda il datore di lavoro, questi dovr dimostrare di possedere un determinato reddito minimo o fatturato non inferiore a 30.000 euro annui. La prova di tale reddito dovr risultare dallultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente. In caso di emersione di un lavoratore straniero addetto al lavoro domestico con funzione di sostegno al bisogno familiare, il reddito non pu嘆 essere inferiore a 20.000 euro annui se il nucleo familiare 竪 composto da un solo soggetto percettore di reddito, ovvero non inferiore a 27.000 euro annui in caso di nucleo familiare, inteso come famiglia anagrafica composta da pi湛 soggetti conviventi. Questa regolarizzazione consentir ai datori di sistemare la posizione contributiva e fiscale nei confronti dellimmigrato irregolare con un costo forfettario pari a 1000 euro per ogni lavoratore, fiscalmente non deducibile n辿 rimborsabile in caso di rigetto della domanda. Lemersione si render possibile con il versamento dei 1000 euro ed avverr previa dimostrazione da parte del datore dellavvenuto pagamento delle retribuzioni per un periodo di almeno 6 mesi, in base al Ccnl riferibile allattivit svolta, ed il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali relativi. 2
  • 3. Nel caso di rapporti di lavoro instaurati da pi湛 di sei mesi, dovranno essere regolarizzate le somme dovute per lintero periodo. I contributi andranno pagati entro la convocazione per il contratto di soggiorno e le ritenute fiscali entro il 16 di novembre. Si tratta di costi non di poco conto che possono rendere meno appetibile un provvedimento che sulla carta riguarda quasi 400 mila immigrati. Proprio a loro potrebbe essere accollato indirettamente il costo della transazione, con accollo, pi湛 o meno volontario, di una quota parte degli oneri da sostenere al posto del datore. Del resto, le retribuzioni sono uno dei maggiori elementi di debolezza dei lavoratori immigrati, giacch辿 in un mercato del lavoro poco ricettivo e altamente precario, costituiscono un ulteriore elemento di potenziale ricatto. Infatti, limmigrato per conservare lautorizzazione a restare in Italia deve evitare la disoccupazione per pi湛 di 6 mesi e, per rinnovare il permesso di soggiorno, deve avere un contratto di lavoro in corso. Oltretutto, spesso si tratta di manodopera qualificata con competenze importanti (ad esempio in marketing e informatica) o comunque con una buona conoscenza anche della lingua inglese e degli strumenti di office automation. Come evidenziato dalla Professoressa Laura Zanfrini dellUniversit cattolica di Milano, il lavoro nero porta ad uninvoluzione delle condizioni lavorative e retributive, con effetti di dumping sociale giacch辿 i lavoratori immigrati regolari subiscono i maggiori colpi dalla recessione rispetto agli immigrati irregolari. LAgenzia delle entrate ha istituito i codici tributo, per consentire lesatta compilazione, da parte dei datori di lavoro, del modello F24 Versamenti con elementi identificativi, da utilizzare nella procedura di emersione dal lavoro irregolare. Sono denominati REDO (per il lavoro domestico) e RESU (per il lavoro subordinato). Dal 9 agosto 2012, data di entrata in vigore del decreto, e fino alla conclusione del procedimento di presentazione della dichiarazione di emersione, sono sospesi, come gi ricordato, i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore per le violazioni delle norme. Tale sospensione cessa nel caso in cui la dichiarazione di emersione non venga presentata nei termini previsti, ovvero venga archiviata o rigettata. Con la sottoscrizione del contratto di soggiorno, il datore di lavoro assolve anche agli obblighi di comunicazione obbligatoria di assunzione del lavoratore al Centro per limpiego, Direzioni territoriali e Inps per quanto riguarda il lavoro domestico. Circa il provvedimento, dunque, al di l delle valutazioni sul necessario rispetto dello stato di diritto, devono essere considerati gli indubbi benefici che ha un mercato del lavoro pi湛 aperto, pi湛 libero da meccanismi rigidi di assunzione e va rilevato che, negli ultimi anni, anche in Italia si assiste ad una crescente ricerca di lavoratori stranieri qualificati, la cui flessibilit nel tipo dimpiego e la disponibilit alla mobilit territoriale sono molto apprezzati dalle aziende. Inoltre, come sottolineato dalla stessa Professoressa Zanfrini, leconomia sommersa ha vanificato la possibilit di governare i flussi migratori, per cui i vari decreti di programmazione sono spesso delle mere prese datto di rapporti di lavoro gi in essere. Questo compromette non solo la pianificazione degli ingressi in Italia, ma anche la creazione di un mercato del lavoro attrattivo in modo mirato e coerente con le politiche pubbliche di sviluppo economico e sociale scelte dal Governo. A patto che esistano e siano esplicitabili. Giuseppe Luongo Presidente AIDP Gruppo Basilicata 3