Seconda edizione della ricerca di Chiara Blasi e Giovanna Li Perni sui grandi donatori delle no profit italiane
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ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI ITALIANI
1. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI
ITALIANI edizione 2017
Chiara Blasi e Giovanna Li Perni
Maggio 2017
2. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Abstract
A partire dalla positiva esperienza del 2016, abbiamo voluto coinvolgere anche
questanno colleghi fundraiser di diverse organizzazioni no profit italiane in una
ricerca finalizzata a cogliere visioni, strategie, interessi e motivazioni dei loro grandi
donatori.
Colleghi di ben 18 organizzazioni - diversissime fra loro per dimensioni, settore e cause
hanno risposto al nostro invito e somministrato il questionario della ricerca a 84
donatori. Riteniamo che, poich辿 la pratica della grande donazione non 竪 cos狸 diffusa
nel nostro paese, questo campione sia solo a prima vista ridotto, e possa invece ben
descrivere linsieme pi湛 ampio (ma ahim竪 non cos狸 tanto) dei principali donatori
individuali (non soggetti corporate o fondazioni) delle organizzazioni italiane.
importante una precisazione: a differenza dello scorso anno, questa seconda
edizione della ricerca sui grandi donatori delle ONP italiane non mette pi湛 a confronto
le scelte di questi donatori con lapproccio, agli stessi temi, degli italiani pi湛 facoltosi,
e ci嘆 dal momento che lUNHCR non ha realizzato nel 2016 una nuova edizione della
sua ricerca sulla filantropia degli HNWIs italiani.
1 Individui con un patrimonio netto superiore a 1 milione di euro.
3. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Il campione
Nel periodo tra febbraio e maggio 2017, le autrici di questo documento e un gruppo di
major donor fundraiser hanno somministrato il questionario della ricerca a 84 individui,
qualificabili come major donor in riferimento ai diversi threshold definiti dalle singole
organizzazioni. La grafica che segue illustra la composizione anagrafica del campione:
STATO CIVILE
RESIDENZA GEOGRAFICA
4. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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I grafici che seguono qualificano invece il campione dal punto di vista del livello di donazione
nellanno, del numero di anni di sostegno allONP, del valore complessivamente donato negli
anni e del legame mono o multi ONP:
5. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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I risultati dellindagine
1) I grandi donatori italiani attribuiscono unimportanza molto elevata al donare per
generare un cambiamento positivo nella societ
Gli uomini mostrano un atteggiamento pi湛 pacato, attestandosi in prevalenza tra quanti
scelgono la risposta molto, mentre le donne si concentrano in prevalenza tra quanti
scelgono la risposta estremamente.
Il desiderio di incidere positivamente sulla societ attraverso la propria filantropia sembra
contare leggermente meno per i donatori sposati rispetto a quelli single e per nelle fasce det
pi湛 giovani rispetto a chi ha pi湛 di 65 anni.
QUANTO CONTA PER LEI DONARE PER GENERARE UN
IMPATTO POSITIVO?
6. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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2) Cresce la percentuale di grandi donatori che dona pi湛 dellanno precedente
Buone notizie per le Organizzazioni Non Profit: una percentuale di donatori superiore a quella
dello scorso anno ha ulteriormente aumentato il valore della propria donazione annua. Infatti, se
nel 2016 avevano dichiarato di aver donato di pi湛 il 50% dei grandi donatori, questanno sono il
61% ad averlo fatto. In generale, le risposte dei donatori alla domanda rispetto al rapporto tra la
donazione 2016 e quelle dellanno precedente mostrano come la coltivazione personale aumenti
il livello di coinvolgimento e vicinanza dei donatori, e dunque anche il loro investimento nelle
cause.
Un valore pi湛 elevato di donazioni si 竪 registrato soprattutto tra i donatori della fascia det
centrale. Si pu嘆 ipotizzare che ci嘆 sia correlato con un miglioramento delle prospettive
economiche nel paese (a met anno sono infatti stati resi noti dalla stampa alcuni indicatori
economici apparentemente pi湛 incoraggianti che in passato), normalmente percepito in maniera
pi湛 ridotta dalla fascia dei pensionati.
Si pu嘆 anche ritenere che lemergenza italiana del terremoto abbia spinto donatori gi impegnati
a sostenere le proprie cause del cuore a rimettere mano al portafoglio per contribuire anche a
questa emergenza.
RISPETTO AL 2016, QUESTANNO HA DONATO:
7. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Laltro aspetto interessante 竪 che mentre donatori 束nuovi損 (che sostengono la ONP da meno di 3
anni) tendono a mantenere stabile il livello delle donazioni annue, chi ha un rapporto da pi湛 lungo
periodo (oltre 3, 5 e 10 anni) ha aumentato il valore del donato nel 2016.
Di particolare interesse il confronto con i dati DOXA 2016 (Italiani Solidali) che mostrano riduzione
della donazione media degli italiani. Tra la popolazione italiana generale, solo l1.4% ha donato di
pi湛 che nellanno precedente, mentre il 10.5% ha ridotto il valore delle proprie donazioni e il 61.4%
lha mantenuto invariato.
3) I grandi donatori sono multi causa
Benessere dei bambini, cooperazione internazionale e ricerca medica sono le principali cause di
elezione dei grandi donatori intervistati, i quali tendono peraltro a sostenere pi湛 cause.
Alcune risposte incontrate nei questionari mostrano come alcuni donatori abbiano di fatto un
approccio strategico alla filantropia. Essi infatti si pongono il problema di valutare quali
A QUALI CAUSE HA DESTINATO LE SUE DONAZIONI PIU
CONSISTENTI DEL 2016?
8. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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organizzazioni abbiano la capacit di attivare il maggiore moltiplicatore sociale possibile, per
scegliere cos狸 dove investire le proprie risorse filantropiche al fine di generare il pi湛 elevato ritorno
sociale.
Interrogati poi sulla prevalenza del loro sostegno per interventi in Italia o allestero, hanno risposto
cos狸:
Interessante rilevare, oltre le scelte espresse, quale sia anche in questo caso il processo
decisionale di alcuni dei grandi donatori intervistati che hanno dichiarato: Allestero, anche
se il mio approccio 竪 diverso: non mi chiedo se sia in Italia o all'estero. Mi chiedo se sia utile
oppure no. e Allestero, perch辿 c'竪 tanta povert anche qui ma la stessa cifra all'estero
genera un impatto maggiore!
SOSTIENE PREVALENTEMENTE INTERVENTI IN ITALIA O ALLESTERO?
9. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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4) Cosa spinge i Grandi Donatori a donare?
In prevalenza, i grandi donatori donano perch辿 si sentono dei privilegiati. Il dato emerge
chiaramente dalle risposte che hanno dato alla domanda:
importante rilevare come il desiderio di fare la differenza prevalga per嘆 tra i pi湛 giovani e tra i
super generosi, ovvero i donatori che donano oltre 25 mila euro allanno. Tra questi ultimi 竪
particolarmente rappresentato il numero di donatori che dicono di portare avanti una tradizione
di famiglia.
I valori religiosi contano invece soprattutto per le donne, come anche la consapevolezza di portare
avanti una tradizione di famiglia. Una sostenitrice ci ha detto: Mia madre ci ha sempre insegnato
a pensare agli altri. Vivevamo del lavoro di pap, non eravamo particolarmente ricchi, ma lei non
ha mai fatto mancare l'aiuto a chi ne aveva bisogno. Alla nostra tavola c'era un posto fisso per un
signore che veniva ogni giorno all'ora di pranzo.
QUALI TRA LE SEGUENTI MOTIVAZIONI LA SPINGE MAGGIORMENTE A DONARE?
10. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Parlando sempre di motivazioni, dalle interviste effettuate, 竪 emerso inoltre - in modo molto
netto e perfettamente in linea con il dato rilevato lo scorso anno - che la possibilit di avere
benefici fiscali incide molto poco sulla decisione di donare.
Sappiamo bene che non sono mai i benefici fiscali a spingere le persone a donare men che
meno in Italia dove, a differenza che in altri paesi, il risparmio fiscale legato alla filantropia
non 竪 di particolare rilevanza - eppure siamo convinte che una maggiore comprensione della
finalit ultima di tali benefici (lo Stato premia il contribuente per unazione che ha un valore
sociale) potrebbe contribuire alla decisione di donare pi湛 risorse alle nostre ONP e dunque
alle buone cause che stanno a cuore ai nostri sostenitori. Per usare le parole di uno dei
donatori intervistati: Il risparmio fiscale non incide sulla mia scelta di donare, bens狸 incide su
quanto dono. Anche qui, gioverebbe alla filantropia un mutamento culturale nel paese. Se
una maggiore considerazione da parte dei donatori dei benefici fiscali associati alle loro
donazioni potesse spingere i donatori ad innalzare il livello delle stesse (di fatto, grazie al
risparmio fiscale, la medesima donazione ha un costo inferiore, dunque pu嘆 essere sostituita
da una di ammontare pi湛 elevato, mantenendo inalterato il costo per il donatore), sarebbe
strategico per le organizzazioni no profit contribuire ad una cultura che superi il giudizio
morale negativo associato allidea di tenere conto dei benefici fiscali (sembra quasi che, se si
SULLA SCELTA DI DONARE QUANTO INCIDONO I BENEFICI FISCALI?
11. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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tengono in considerazione i benefici fiscali, la propria generosit finisca per essere meno
disinteressata o pura). I major donor fundraiser possono giocare un ruolo importante, stante
la natura personale delle relazioni che intrattengono con i donatori: nelle loro conversazioni,
il tema pu嘆 infatti essere sollevato e discusso.
5) I grandi donatori sono fedeli
La ricerca ha messo in luce come la coltivazione personale rivolta ai grandi donatori li fidelizzi
e dunque assicuri alle organizzazioni un sostegno duraturo. Abbiamo altres狸 scoperto che i
grandi donatori sono in prevalenza multicausa, ovvero sostengono regolarmente pi湛
organizzazioni (in media poco meno di tre).
In media ogni donatore sostiene 2.8 Organizzazioni
6) Le organizzazioni commettono errori importanti nella gestione della relazione
Alla met degli intervistati 竪 successo di abbandonare unorganizzazione e si rileva che, tra
quanti hanno cambiato organizzazione, pi湛 di un terzo lo ha fatto perch辿 ha cambiato
interessi filantropici, dunque un fenomeno fisiologico.
SOSTIENE REGOLARMENTE UNA O PIU ONP O CAMBIA DI VOLTA IN VOLTA?
12. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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per嘆 utile soffermarsi su altre motivazioni che testimoniano dei limiti delle organizzazioni
nel gestire la relazione. Quasi un quarto di quanti hanno smesso di sostenere
unorganizzazione ha lasciato a causa delle richieste di donazioni troppo frequenti. Sempre
un quarto ha abbandonato lorganizzazione perch辿 non riceveva documentazione adeguata
sullimpatto del proprio sostegno. Un quinto infine ha avuto lesperienza pi湛 negativa: quella
di apprendere che il progetto non era stato realizzato o che addirittura i fondi non erano mai
arrivati a destinazione.
Le risposte raccolte aiutano a comprendere come accada frequentemente che donatori con
elevata capacit di donare incrocino organizzazioni poco attente a conoscere fino in fondo le
caratteristiche dei propri donatori e ad assicurare unadeguata stewardship della relazione.
Un donatore su quattro ha avuto relazioni con unorganizzazione che non ha (in modo
adeguato) sollecitato donazioni successive, mentre uno su due di quanti hanno abbandonato
una ONP in passato lo ha fatto perch辿 questa non si era preoccupata di documentare
limpatto della donazione ricevuta.
HA MAI ABBANDONATO UNA ONP?
13. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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7) ancora poco diffusa lidea di un budget personale annuo per la filantropia
Quasi due terzi dei donatori intervistati dichiara di cambiare ogni anno il valore di quanto
destina alla filantropia, e sono ancora pochi (un quarto) i donatori che hanno una sorta di
budget annuo per questa voce di spesa.
Le donne sono apparentemente meno strategiche. Il 71% di loro decide di impulso o almeno
lascia sempre spazio a considerazioni contingenti.
I donatori super fedeli, che sostengono le Organizzazioni Non Profit da pi湛 di 10 anni, invece
stabiliscono una cifra e la mantengono sempre uguale, anno dopo anno.
Mentre per i donatori che contribuiscono con cifre pi湛 elevate (+ di 10mila euro) il concetto
della cifra sempre uguale scompare completamente: l81% di loro cambia sempre.
Uno dei donatori intervistati ci ha spiegato: Mi pongo come obbiettivo che almeno una parte
dei miei introiti sia destinata a progetti filantropici ma decido con flessibilit al di fuori di
questo criterio in caso di situazioni particolari.
COME STABILISCE LA CIFRA DA DESTINARE ALLA FILANTROPIA?
14. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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8) Tre volte su quattro la decisione di una grande donazione si prende da soli
Il 73% dei grandi donatori decide in totale autonomia quando si tratta di filantropia, non
ritenendo necessario o opportuno il consiglio di parenti, amici o esperti per stabilire quale
Organizzazione sostenere, quale intervento realizzare e quale cifra donare per generare un
impatto sociale positivo.
Un donatore su quattro per嘆 condivide il suo impegno nel sociale con il proprio partner. Per
noi fundraiser 竪 importante individuare, tra i nostri sostenitori, chi decide in famiglia (e non
in assoluta autonomia) ricordando che, se anche le donazioni arrivano da un conto intestato
ad una sola persona, dobbiamo ringraziare, informare e coinvolgere nelle attivit della nostra
organizzazione tutte le persone che hanno partecipato alla decisione.
9) I grandi donatori parlano ancora poco del loro impegno filantropico
Questo 竪 un tema molto delicato e controverso. C竪 una forte ritrosia culturale a parlare
pubblicamente del proprio impegno economico per le cause del cuore.
Come accade per i benefici fiscali, per molti donatori anche il racconto delle loro scelte
filantropiche ad amici, colleghi e parenti, rischierebbe in una certa misura di rendere meno
CON CHI DECIDE IN MERITO ALLE SUE DONAZIONI?
15. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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buono e puro ci嘆 che hanno deciso di fare. Si tratta in questo caso, indubbiamente, di un
forte retaggio culturale che affonda le sue radici nei principi della religione cattolica che
elogiano la carit silenziosa. Tutti ricordiamo certamente questo passo del Vangelo: quando
fai opere di bene non sappia la tua mano sinistra cosa fa la destra - San Matteo 6:3.
Dai dati raccolti sono risultate evidenti una maggiore apertura oltre i 65 anni e una maggiore
chiusura tra gli under 45, di cui circa una met non dice a nessuno delle proprie donazioni.
Fra i nostri donatori c竪 chi ha tenuto a precisare: Parlo volentieri del volontariato che faccio,
ma non dei soldi che dono.
Questo aspetto a nostro parere 竪 abbastanza critico. Leccessiva riservatezza riguardo alle
proprie donazioni rischia infatti di rallentare, indebolire o far sparire del tutto leffetto
positivo che potrebbe derivare dal rendere note le scelte filantropiche e le esperienze positive
che tanti sostenitori vivono al fianco di organizzazioni non profit. In altre parole, in un
contesto come quello in cui stiamo vivendo (di mancanza di fiducia nelle istituzioni e nelle
organizzazioni non profit), pur rispettando le sensibilit e le preferenze dei nostri donatori,
saremmo felici se le notizie positive legate alle grandi donazioni fatte dai nostri sostenitori e
allimpatto che sono state capaci di generare allinterno della comunit di riferimento, fossero
molto pi湛 diffuse! E con grande soddisfazione rileviamo che alcuni dei donatori intervistati
PARLA CON AMICI E PARENTI DELLE SUE DONAZIONI?
16. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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sono assolutamente consapevoli dellinfluenza che il loro esempio positivo pu嘆 avere sugli
altri: Bisognerebbe andare in giro a proclamarlo a voce alta, come forma di "educazione
sociale". Non bisogna avere paura o vergogna. Parlarne per incoraggiare altri a donare
10) La trasparenza prima di tutto!
noto che il tema della trasparenza sia di assoluta attualit per ci嘆 che riguarda loperato
delle Organizzazioni Non Profit. Lo abbiamo gi rilevato evidenziando che, tra i grandi
donatori che hanno deciso di abbandonare una delle Organizzazioni che sostenevano, uno su
due lo ha fatto perch辿 non ha ricevuto notizia riguardo allutilizzo delle risorse donate e
allimpatto dei progetti sostenuti. Lo rileviamo in modo decisivo anche grazie alle risposte
raccolte per le due domande che seguono.
Tra gli elementi in base ai quali viene scelta la ONP da sostenere, la trasparenza
dellOrganizzazione e la sua capacit di documentare i risultati si collocano al primo posto,
NELLA SCELTA DELLA ONP DA SOSTENERE QUALI CARATTERISTICHE CONTANO DI PIU?
NOTA METODOLOGICA:
a ciascun donatore
intervistato 竪 stato
chiesto di indicare con
un numero da 1 a 5 il
peso che aveva ciascuna
delle caratteristiche in
elenco nella sua
decisione di donare ad
una particolare ONP.
Una caratteristica scelta
da tutti gli intervistati
con valore 5, avrebbe
totalizzato 420 punti.
17. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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addirittura al di sopra anche se di poco - del valore della buona causa sostenuta. Ci fa piacere
notare che, riguardo alla scarsa incidenza dei costi di gestione aumenta nei donatori la
consapevolezza che, se 竪 vero che le ONP devono spendere con attenzione le risorse
generosamente donate dai sostenitori, il mantenimento dei costi di gestione (e promozione)
al di sotto di una certa soglia non sia indice assoluto di una buona gestione. In altre parole,
per conquistare la fiducia dei grandi donatori, risparmiare non basta! Serve dimostrare (con
accuratezza e puntualit) quale sia stato limpatto generato grazie alle donazioni raccolte.
Le risposte a questa domanda in qualche modo si ricollegano a quanto emerso nella domanda
precedente: anche qui vediamo quanto conti la lealt dellorganizzazione al 束patto損 con il
donatore e la sua trasparenza. Una delle donatrici intervistate ha commentato: Se la
Organizzazione che sostieni ti rendiconta bene, l'anno prossimo ci pensi di nuovo. Quando sai
come sono stati impiegati i soldi, poi ripeti la donazione.
DOPO LA DONAZIONE COSA CONTA DI PIU?
18. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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11) I grandi donatori sono prevalentemente disinteressati ai riconoscimenti
Come accaduto nella precedente indagine, anche i grandi donatori intervistati questo anno si
sono dichiarati quasi completamente disinteressati ad ogni forma di riconoscimento.
Tre grandi donatori su quattro dichiarano senza esitazione di non essere interessati (e in
alcuni casi addirittura di trovare fastidioso) ogni tipo di riconoscimento. Lunica minima -
concessione viene fatta (soprattutto dalle donatrici donne) al riconoscimento realizzato
attraverso una comunicazione diretta da parte dei beneficiari.
Interessante notare inoltre come allaumentare della donazione, diminuisca il numero dei
donatori che dicono di non essere interessati ad alcun tipo di riconoscimento e acquistino in
parallelo pi湛 rilevanza la targa sulla struttura, il nome sul bilancio sociale, la comunicazione
da parte dei beneficiari.
QUALI RICONOSCIMENTI DELLA SUA GENEROSITA APPREZZA?
19. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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12) I grandi donatori sono mediamente propensi a fare lasciti testamentari
Linclusione della ONP nel proprio testamento 竪 lapprodo naturale di una relazione
adeguatamente coltivata e alimentata nel tempo, come deve essere quella con un grande
donatore. Per questo a chi abbiamo intervistato abbiamo anche chiesto:
Poco meno di un donatore su 3 ha gi deciso di lasciare parte dei suoi beni ad una o pi湛
Organizzazioni Non Profit. Le risposte raccolte hanno inoltre confermato le stesse evidenze
che si rilevano1 sulla popolazione in generale: esiste una maggiore propensione al lascito a
favore di ONP tra le donne, tra chi ha titoli di studio pi湛 elevati e chi vive al nord.
1
Ricerche sul tema dei lasciti solidali sono state effettuate da GFK Eurisko e Doxa per il consorzio di ONP Testamento
Solidale, e alcuni dati sono reperibili sul sito www.testamentosolidale.it
PENSA DI INCLUDERE UNA ONP TRA I SUOI EREDI?
20. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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13) Donare mi fa sentire
Lultima domanda del nostro questionario era una domanda aperta: abbiamo chiesto ai Grandi
Donatori intervistati di completare la frase donare mi fa sentire. Quelle che vedete qui sotto
sono le risposte tutte, nella loro assoluta autenticit ed enorme variet - che abbiamo raccolto.
Donare mi fa sentire
Bene! Mi piace aiutare i bambini perch辿 possano andare a scuola, per mettere le
fondamenta del loro futuro e far crescere un giorno il proprio Paese.
Sereno.
Utile alla societ: chi ha avuto tanto deve dare tanto ha sempre sostenuto nostra madre.
Penso che chi ha di pi湛 debba donare a chi ha di meno, quindi mi sento di essere nel giusto
adempimento del mio dovere.
Un po' pi湛 giusta nei confronti di un mondo assurdamente ingiusto, cattivo ed egoista.
Umana!
Vivo!
Utile. Per essere esatto, meno colpevole di vivere in realt nel benessere economico.
Mi fa star bene! Soddisfatta!
Utile e, in parte infinitesimale, responsabile della volont di cambiare, ovviamente in
meglio, lo stato delle cose.
Sono contento di poter aiutare. Donare mi d gioia perch竪 so che posso aiutare qualcuno
che in questo momento non pu嘆 farcela da solo.
Meglio!
Normalissima, non sono un eroe!
Meglio.
giusto aiutare gli altri e restituire un po' del supporto e della fortuna ricevuti.
Sereno per aver sostenuto una buona causa!
Pi湛 utile e poich辿 ci sentiamo sicuramente privilegiati, le donazioni mi consentono di dare
la possibilit ad altri studenti di raggiungere quanto desiderato e, attraverso l'educazione,
cambiare il loro destino.
Pi湛 sereno. Mi ritengo una persona fortunata e credo che sia mio dovere aiutare chi 竪 stato
o 竪 meno fortunato. Se non lo facessi mi sentirei a disagio.
Bene!
21. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Felice, serena, consapevole dell'impatto positivo del mio gesto! Ma anche infelice,
preoccupata, frustrata nel considerare quanto ci sia ancora da fare anche per alleviare una
piccola sofferenza!!! E poi determinata, motivata, impegnata a sostenere una realt che
promuove il benessere della persona umana.
Coinvolto nel far crescere il benessere di pi湛 persone!
Serena e appagata!
Pi湛 vicino a mia moglie che non c'竪 pi湛.
Gratificato per poter contribuire dopo aver ricevuto tanto.
Un po' utile.
Meglio, pi湛 leggero nello spirito.
Mi fa sentire utile verso le persone che ne hanno bisgono.
Utile a chi purtroppo sta peggio di noi.
Come fare a non aiutare persone che conosci e che non arrivano alla fine del mese? Come
fare a non aiutare genitori di ragazzi che per seguire terapie adeguate ai loro figli
sacrificano tutto? La realt con la quale ho a che fare tutti i giorni 竪 talmente
inimmaginabile e allo stesso tempo spesso cos狸 dignitosa!
Un po' meglio!
Utile, in grado di migliorare la vita di qualcuno.
Utile al prossimo.
Vicino a chi ha bisogno.
Mi fa star bene e d uno scopo alla mia quotidianit.
Utile e felice. Dono perch辿 gratifica me!
Utile agli altri.
Mi fa sentire di appartenere di pi湛 al genere umano.
Utile quando vedo i risultati della mia donazione.
Umano.
Euforica!
Normale. Mi sento con la coscienza a posto!
Cittadino del mondo attivo e partecipe.
Di contribuire alla costruzione di qualcosa di migliore.
Contento e soddisfatto.
Vivo e leggero!
Di dare un piccolo contributo per un mondo migliore.
22. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Dono per soccorrere gli altri secondo una concezione filantropica del mondo. Dono perch辿
lo ritengo giusto secondo un concetto di uguaglianza globale. Inoltre, io non do importanza
al superfluo e il lusso non mi d soddisfazione. Con quello che ho in pi湛 preferisco cercare di
attenuare le disuguaglianze sopratutto dei bambini e delle donne, gli elementi pi湛 deboli
della societ.
Mi sento un privilegiato percui donare mi restituisce un senso pi湛 alto della vita perch辿
anche nel mio piccolo posso dare qualcosa in pi湛 a chi ha meno.
Viva!
Soddisfatto!
Credo che rendere pi湛 vivibile questo mondo sia un compito di ognuno di noi. Le risorse
sono cos狸 mal distribuite che se ognuno desse qualcosa sarebbe il minimo per migliorare la
situazione.
Vivo. una cosa che fa parte dell'essere, 竪 molto naturale
Giusto. Di aver fatto il mio dovere.
Mi dico sempre: "ma se tutti facessero come me?...."
Un po' pi湛 in sintonia con il mondo.
una sensazione piacevole. L'idea che qualcosa di cui ti privi fa star bene altri ti
alleggerisce e ti fa sentire a posto con la coscienza!
Utile, voglio lasciare il mondo migliore rispetto a quello che ho trovato.
Meglio! Visto che mi reputo una persona privilegiata donare mi fa sentire meglio. Donare
alla fine fa bene a noi stessi. quasi una spinta egoistica. Mi fa sentire pi湛 a posto con me
stesso. Fa veramente piacere!
Donare una parte dei miei premi in denaro d un senso vero alle mie vittorie sportive e mi
permette di andare ben oltre la natura individualista e nazionalista di una competizione.
Da atleta e personaggio pubblico so di avere una forte influenza sulle nuove generazioni e
sono felice di farmi carico di questa responsabilit per sensibilizzare la gente su temi come
la solidariet. Allo stesso tempo preferisco mantenere segreto limporto delle mie
donazioni, onde evitare speculazioni mediatiche.
Quella che sono.
Parte di un progetto in cui credo, artefice del cambiamento e sereno perch辿 posso
restituire almeno in parte quanto di bello ho avuto la fortuna di ricevere.
D un grande senso alla vita. Ti alzi al mattino che hai un grande scopo nella vita, non che
questa sia banale di per s辿 Vedere il sollievo e la gioia tangibili nellaltro 竪 bellissimo. Un
dono che d gioia allaltro d gioia a te.
23. ALLA SCOPERTA DEI GRANDI DONATORI |
Giovanna Li Perni e Chiara Blasi
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Le autrici
Giovanna Li Perni
Diplomata allInstitute of Fundraising di Londra, la sua prima vita 竪 sul
campo, in progetti di sviluppo in Argentina, Albania, Bosnia Erzegovina,
Zambia, Russia. Otto anni fa comincia una nuova carriera come
fundraiser, mestiere che la appassiona perch辿 le permette di servire i
suoi ideali mettendo in relazione persone generose e cause in cui crede.
Dopo aver avviato e consolidato il programma Grandi Donatori di Unicef
Italia, dal 2013 lavora in UNHCR dove 竪 responsabile dei programmi di
Filantropia Privata e Lasciti. Per UNHCR ha realizzato la prima ricerca
sulla filantropia degli HNWIs in Italia (due edizioni, 2015 e 2016).
liperni@unhcr.org
Chiara Blasi
13 anni di lavoro in campo profit e oltre 15 nel Fundraising. Ha lavorato
per 7 anni nellArea Major Donor di AMREF - di cui 竪 stata Responsabile
dal 2011 al 2014. Direttore Raccolta Fondi e Relazioni con gli Alumni di
LUISS Guido Carli dal 2014 al 2015, 竪 poi stata Major Donor Advisor di
ActionAid Italia e si 竪 occupata di Consulenza per la Raccolta Fondi da
Grandi Donatori per AIRC, Antoniano Onlus, Salesiani per il Sociale e
WeWorld. attualmente Responsabile Grandi Donatori di AIRC. Ritiene
che quello del Fundraiser sia il lavoro pi湛 bello del mondo, e dal 2014
contagia con la sua passione gli alunni del Master in Fundraising
dellUniversit di Forl狸. chiara.blasi@airc.it
Ringraziamenti
Un grande ringraziamento ai nostri 84 Grandi Donatori e ai 22 colleghi che hanno
partecipato a questa ricerca: Isabella Nicoli di ActionAid, Floriana De Leo di AIL, Paola
Giuliani di AIRC, Debra Cassani di Antoniano ONLUS, Francesca Arbitani e Francesca De
Marco di Bocconi, Eleonora Erdas di CESVI, Alberica Pellerey e Cristina Gromo di FAI, Bianca
Rizzo di Fondazione Casa della Carit, Alice Mastrogiacomo di Greenpeace, Lisa Giovannitti
di LUISS, Valentina Martini di Operation Smile, Angela Piccolo di Salesiani per il Sociale,
Stefano Talone e Pierluigi Russo di Save the Children, Arianna De Leo e Triantafillos
Loukarelis di Unicef, Rossella Perricone di Universit Campus Biomedico, Francesca
Morgese e Patrizia Viscardi di WeWorld e Valeria Missiani di World Vision Italia.