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Apprendimento cooperativo nella classe 3 0

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Cecilia Martinelli
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Coop Learning and NT: how to implement innovative teaching methods with digital resources and advanced learning environments

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LAPPRENDIMENTO COOPERATIVO NELLA CLASSE 3.0 Cecilia Martinelli, tomm.landolfi@gmail.com V Meeting Docenti Virtuali & Insegnanti 2.0, Lucca, 2 giugno 2017 seminario
GLI ARGOMENTI DI QUESTO SEMINARIO 1. Cos竪 lapprendimento cooperativo 2. Ambiente di apprendimento e comunit di pratica 3. Cos竪 una classe 3.0 4. Promuovere dinamiche di apprendimento cooperativo nella classe 3.0 5. Riflessione: inventare una classe 3.0 senza finanziamenti 竪 possibile?
La sfida all'educazione negli anni a venire sar quella di preparare gli studenti a vivere in un mondo dove le tendenze del passato non predicono pi湛 il futuro ARTHUR L. COSTA, ROSEMARIE M. LIEBMANN, Prefazione a The Process-centered School, a cura di A. L. Costa, R. M. Liebmann, Thousand Oaks, California 1997.
1. COS LAPPRENDIMENTO COOPERATIVO I riferimenti psicopedagogici dellapprendimento cooperativo: Kurt Lewin (psicologia sociale, psicologia della Gestalt, studio delle dinamiche di gruppo, definizione di ricerca partecipata, studio della motivazione) John Dewey (attivismo pedagogico: il processo di apprendimento 竪 costituito da una reazione attiva ai problemi posti dallambiente) Jean Piaget (costruttivismo: il bambino costruisce i concetti base e le forme logiche che costituiscono la sua intelligenza in un processo attivo, tramite linterazione con lambiente) Lev Vigotskij (costruttivismo sociale, influenza dellambiente sullo sviluppo della psiche, teoria della zona di sviluppo prossimale)
I padri dellapprendimento cooperativo oggi: David e Roger Johnson Spencer Kagan Mario Comoglio Schlomo Sharan Eliot Aronson Elizabeth Cohen
Un metodo di conduzione della classe che mette in gioco, nell'apprendimento, le risorse degli studenti. Cos狸 inteso, si distingue dai metodi tradizionali che puntano invece sulla qualit e sull'estensione delle conoscenze didattiche e di contenuto dell'insegnante. Infatti, diversamente da questi ultimi, questo metodo permette di gestire e organizzare esperienze di apprendimento condotte dagli stessi studenti e, insieme, sviluppare obiettivi educativi di collaborazione, solidariet, responsabilit e relazione, riconosciuti efficaci anche per una migliore qualit dell'apprendimento. M. COMOGLIO, Verso una definizione del cooperative learning, 束Animazione Sociale損 n. 4,1996
In a cooperative learning situation, interaction is characterized by positive goal interdependence with individual accountability. Positive goal interdependence requires acceptance by a group that they "sink or swim together. [] There is a difference between "having students work in a group" and structuring students to work cooperatively. [] There needs to be an accepted common goal on which the group will be rewarded for their efforts. [] A cooperative group has a sense of individual accountability that means that all students need to know the material or spell well for the group to be successful. R. T. JOHNSON, D. W. JOHNSON, Cooperative Learning. Two heads learn better than one, Transforming Education, 18, 1988 (http://www.context.org/iclib/ic18/johnson/)
2. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E COMUNIT DI PRATICA S. LOIERO, voce Ambiente di apprendimento, in 束Voci della scuola損, 2008. (http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/ambiente_apprendimento.htm) AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: Un contesto di attivit strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinch辿 il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalit attese: ambiente, perci嘆, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilit, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.
LA COMUNIT DI PRATICA Un insieme di individui mutuamente impegnati che lavorano su un repertorio di saperi condiviso, mettendo in atto processi (pratica) al fine di raggiungere unimpresa comune. (E. WENGER, Community of practice, Cambridge 1998; V. MIDORO, Dalle comunit di pratica alle comunit di apprendimento virtuali, 束TD損, 25, 2002, http://ijet.itd.cnr.it/article/download/521/454) Immagini tratte da V. MIDORO, in 束TD損, 2002.
3. COS LA CLASSE 3.0 Se laula 2.0 poneva laccento sullintegrazione delle tecnologie digitali nella didattica quotidiana, laula 3.0 vuole estendere la riflessione alla dimensione spaziale evidenziando lesigenza che il potenziale delle tecnologie di rete potr concretizzarsi a pieno solo se utilizzate nellambito di una didattica attiva e dunque in un ambiente di apprendimento progettato per lo svolgimento di attivit centrate sullo studente. E. MOSA, L. TOSI, Ambienti di apprendimento innovativi Una panoramica tra ricerca e casi di studio, 束BRIKS損, 6, n.1, 2016., http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2016/1/BRICKS_1_2 016.pdf) Bergamo, una scuola parrocchiale montessoriana nel 1933-34 (E. MOSA, L. TOSI in 束BRIKS損, 2016)
Laula 3.0 dellIIS L. Pacioli, Crema (foto: E. MOSA, L. TOSI, Ambienti di apprendimento innovativi Una panoramica tra ricerca e casi di studio, 束BRIKS損, 6, n.1, 2016, http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Nu meri/2016/1/BRICKS_1_2016.pdf) Altre foto e materiali in http://www.indire.it/quandolospazioinsegna/e venti/2013/pacioli/#prettyPhoto
Gli elementi che compongono una classe 3.0: 1. La comunit di pratica / apprendimento studenti + docente 2. Laula 3.0: Arredi modulari, polifunzionali, mobili, componibili in diversi schemi Ambiente spazioso e accogliente Tecnologie su postazioni fisse (pc per ricerche, lim o schermo interattivi, periferiche ecc.) Dispositivi mobili (laptop, tablet, smartphone) Connessione wifi Pu嘆 essere unaula destinata a una sola classe o utilizzata da classi diverse, a rotazione.
Un progetto aula 3.0 realizzabile con materiali di recupero (Licenza MIUR: CC BY-SA 3.0 IT, http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/progettare-uno-spazio-alternativo-la-didattica/)
4. PROMUOVERE DINAMICHE DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO NELLA CLASSE 3.0 Fra le attivit e i modelli che possono essere meglio applicati e svolti con il supporto dellaula 3.0: Modello 束learning together損 in modalit cooperativa, individuale e competitiva Jigsaw Flipped classroom Group investigation Strutture di Kagan
5. RIFLESSIONE: INVENTARE UNA CLASSE 3.0 SENZA FINANZIAMENTI POSSIBILE? Come si pu嘆 ovviare alla mancanza di: Arredi modulari e mobili? Dispositivi digitali? Connessione wifi?
BIBLIOGRAFIA PER I PRIMI PASSI E. G. COHEN, Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attivit, Milano 1999. M. COMOGLIO, Insegnare e apprendere in gruppo. Second Cooperative learning, Roma 1996. W. W. FONG, From Web 2.0 to Classroom 3.0 in R. KWAN e aa. (a cura di) Hybrid Learning, 4th International Conference ICHL 2011, New York 2011. D. W. JOHNSON, R. T. JOHNSON, Learning Together and Alone: Cooperative, Competitive, and Individualistic Learning, Boston 1999. D. W. JOHNSON, R.T. JOHNSON, E. HOLUBEC, Apprendimento cooperativo in classe. Migliorare il clima emotivo e il rendimento, Milano 2015. S. KAGAN, Cooperative Learning, San Clemente, California 1994.
SITOGRAFIA PER I PRIMI PASSI http://www.apprendimentocooperativo.it http://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/cooperative_learning.htm http://ospitiweb.indire.it/adi/CoopLearn/cooplear.htm#rnt1 https://www.kaganonline.com http://avanguardieeducative.indire.it/wp-content/uploads/2014/10/schede_idee.pdf (sulla classe 3.0) http://www.educationduepuntozero.it/organizzazione-della-scuola/aula-30-classe-flessibile- futuro-4084703308.shtml (sulla classe 3.0) http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/progettare-uno-spazio-alternativo-la-didattica/ (suggerimenti per progettare unaula 3.0)

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  • 2. GLI ARGOMENTI DI QUESTO SEMINARIO 1. Cos竪 lapprendimento cooperativo 2. Ambiente di apprendimento e comunit di pratica 3. Cos竪 una classe 3.0 4. Promuovere dinamiche di apprendimento cooperativo nella classe 3.0 5. Riflessione: inventare una classe 3.0 senza finanziamenti 竪 possibile?
  • 3. La sfida all'educazione negli anni a venire sar quella di preparare gli studenti a vivere in un mondo dove le tendenze del passato non predicono pi湛 il futuro ARTHUR L. COSTA, ROSEMARIE M. LIEBMANN, Prefazione a The Process-centered School, a cura di A. L. Costa, R. M. Liebmann, Thousand Oaks, California 1997.
  • 4. 1. COS LAPPRENDIMENTO COOPERATIVO I riferimenti psicopedagogici dellapprendimento cooperativo: Kurt Lewin (psicologia sociale, psicologia della Gestalt, studio delle dinamiche di gruppo, definizione di ricerca partecipata, studio della motivazione) John Dewey (attivismo pedagogico: il processo di apprendimento 竪 costituito da una reazione attiva ai problemi posti dallambiente) Jean Piaget (costruttivismo: il bambino costruisce i concetti base e le forme logiche che costituiscono la sua intelligenza in un processo attivo, tramite linterazione con lambiente) Lev Vigotskij (costruttivismo sociale, influenza dellambiente sullo sviluppo della psiche, teoria della zona di sviluppo prossimale)
  • 5. I padri dellapprendimento cooperativo oggi: David e Roger Johnson Spencer Kagan Mario Comoglio Schlomo Sharan Eliot Aronson Elizabeth Cohen
  • 6. Un metodo di conduzione della classe che mette in gioco, nell'apprendimento, le risorse degli studenti. Cos狸 inteso, si distingue dai metodi tradizionali che puntano invece sulla qualit e sull'estensione delle conoscenze didattiche e di contenuto dell'insegnante. Infatti, diversamente da questi ultimi, questo metodo permette di gestire e organizzare esperienze di apprendimento condotte dagli stessi studenti e, insieme, sviluppare obiettivi educativi di collaborazione, solidariet, responsabilit e relazione, riconosciuti efficaci anche per una migliore qualit dell'apprendimento. M. COMOGLIO, Verso una definizione del cooperative learning, 束Animazione Sociale損 n. 4,1996
  • 7. In a cooperative learning situation, interaction is characterized by positive goal interdependence with individual accountability. Positive goal interdependence requires acceptance by a group that they "sink or swim together. [] There is a difference between "having students work in a group" and structuring students to work cooperatively. [] There needs to be an accepted common goal on which the group will be rewarded for their efforts. [] A cooperative group has a sense of individual accountability that means that all students need to know the material or spell well for the group to be successful. R. T. JOHNSON, D. W. JOHNSON, Cooperative Learning. Two heads learn better than one, Transforming Education, 18, 1988 (http://www.context.org/iclib/ic18/johnson/)
  • 8. 2. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E COMUNIT DI PRATICA S. LOIERO, voce Ambiente di apprendimento, in 束Voci della scuola損, 2008. (http://www.funzioniobiettivo.it/glossadid/ambiente_apprendimento.htm) AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: Un contesto di attivit strutturate, "intenzionalmente" predisposto dall'insegnante, in cui si organizza l'insegnamento affinch辿 il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalit attese: ambiente, perci嘆, come "spazio d'azione" creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilit, motivazioni, atteggiamenti. In tale "spazio d'azione" si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo/emotivo, interpersonale/sociale.
  • 9. LA COMUNIT DI PRATICA Un insieme di individui mutuamente impegnati che lavorano su un repertorio di saperi condiviso, mettendo in atto processi (pratica) al fine di raggiungere unimpresa comune. (E. WENGER, Community of practice, Cambridge 1998; V. MIDORO, Dalle comunit di pratica alle comunit di apprendimento virtuali, 束TD損, 25, 2002, http://ijet.itd.cnr.it/article/download/521/454) Immagini tratte da V. MIDORO, in 束TD損, 2002.
  • 10. 3. COS LA CLASSE 3.0 Se laula 2.0 poneva laccento sullintegrazione delle tecnologie digitali nella didattica quotidiana, laula 3.0 vuole estendere la riflessione alla dimensione spaziale evidenziando lesigenza che il potenziale delle tecnologie di rete potr concretizzarsi a pieno solo se utilizzate nellambito di una didattica attiva e dunque in un ambiente di apprendimento progettato per lo svolgimento di attivit centrate sullo studente. E. MOSA, L. TOSI, Ambienti di apprendimento innovativi Una panoramica tra ricerca e casi di studio, 束BRIKS損, 6, n.1, 2016., http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2016/1/BRICKS_1_2 016.pdf) Bergamo, una scuola parrocchiale montessoriana nel 1933-34 (E. MOSA, L. TOSI in 束BRIKS損, 2016)
  • 11. Laula 3.0 dellIIS L. Pacioli, Crema (foto: E. MOSA, L. TOSI, Ambienti di apprendimento innovativi Una panoramica tra ricerca e casi di studio, 束BRIKS損, 6, n.1, 2016, http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Nu meri/2016/1/BRICKS_1_2016.pdf) Altre foto e materiali in http://www.indire.it/quandolospazioinsegna/e venti/2013/pacioli/#prettyPhoto
  • 12. Gli elementi che compongono una classe 3.0: 1. La comunit di pratica / apprendimento studenti + docente 2. Laula 3.0: Arredi modulari, polifunzionali, mobili, componibili in diversi schemi Ambiente spazioso e accogliente Tecnologie su postazioni fisse (pc per ricerche, lim o schermo interattivi, periferiche ecc.) Dispositivi mobili (laptop, tablet, smartphone) Connessione wifi Pu嘆 essere unaula destinata a una sola classe o utilizzata da classi diverse, a rotazione.
  • 13. Un progetto aula 3.0 realizzabile con materiali di recupero (Licenza MIUR: CC BY-SA 3.0 IT, http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/progettare-uno-spazio-alternativo-la-didattica/)
  • 14. 4. PROMUOVERE DINAMICHE DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO NELLA CLASSE 3.0 Fra le attivit e i modelli che possono essere meglio applicati e svolti con il supporto dellaula 3.0: Modello 束learning together損 in modalit cooperativa, individuale e competitiva Jigsaw Flipped classroom Group investigation Strutture di Kagan
  • 15. 5. RIFLESSIONE: INVENTARE UNA CLASSE 3.0 SENZA FINANZIAMENTI POSSIBILE? Come si pu嘆 ovviare alla mancanza di: Arredi modulari e mobili? Dispositivi digitali? Connessione wifi?
  • 16. BIBLIOGRAFIA PER I PRIMI PASSI E. G. COHEN, Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attivit, Milano 1999. M. COMOGLIO, Insegnare e apprendere in gruppo. Second Cooperative learning, Roma 1996. W. W. FONG, From Web 2.0 to Classroom 3.0 in R. KWAN e aa. (a cura di) Hybrid Learning, 4th International Conference ICHL 2011, New York 2011. D. W. JOHNSON, R. T. JOHNSON, Learning Together and Alone: Cooperative, Competitive, and Individualistic Learning, Boston 1999. D. W. JOHNSON, R.T. JOHNSON, E. HOLUBEC, Apprendimento cooperativo in classe. Migliorare il clima emotivo e il rendimento, Milano 2015. S. KAGAN, Cooperative Learning, San Clemente, California 1994.
  • 17. SITOGRAFIA PER I PRIMI PASSI http://www.apprendimentocooperativo.it http://www.edscuola.it/archivio/comprensivi/cooperative_learning.htm http://ospitiweb.indire.it/adi/CoopLearn/cooplear.htm#rnt1 https://www.kaganonline.com http://avanguardieeducative.indire.it/wp-content/uploads/2014/10/schede_idee.pdf (sulla classe 3.0) http://www.educationduepuntozero.it/organizzazione-della-scuola/aula-30-classe-flessibile- futuro-4084703308.shtml (sulla classe 3.0) http://schoolkit.istruzione.it/schoolkit/progettare-uno-spazio-alternativo-la-didattica/ (suggerimenti per progettare unaula 3.0)