Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
In occasione della straordinaria mostra organizzata al Palazzo Reale di Milano, Pollock a gli irascibili. La scuola di New York (24 Settembre 2012 / 16 febbraio 2013 - nell'ambito della rassegna Autunno Americano), Pramantha Arteteca, in collaborazione con Hotel Cardel, ha organizzato
una giornata di condivisione ispirata alla promozione dell'evento, con dei momenti di divulgazione dedicati
al movimento d'avanguardia americana che negli anni '50 rivoluzionò definitivamente la scena artistica mondiale,
(spodestando Parigi e consacrando New York a nuova capitale dell'arte contemporanea interpretando la svolta culturale del nuovo secolo) e all'artista che fu emblema di questa rivoluzione: Jackson Pollock.
ore 11.00 - sala cardel gallery - I piano
conferenza / reading /dibattito
Jackson Pollock e Gli Irascibili.
La Scuola di New York, l'Espressionismo astratto e l'america degli anni '50
a cura di Maria Rosaria Gallo.
Nella mia presentazione ho esaminato lo sviluppo della Pop Art americana, la sua nascita e la sua indiretta critica verso l’insidioso mondo della cultura di massa.
Il percorso inizialmente introduce il concetto di massificazione, le sue principali cause e il suo diffondersi all’interno della popolazione. In seguito ho analizzato le principali caratteristiche dell’opera Pop, come i suoi toni sgargianti, i suoi temi rivoluzionari e il linguaggio diretto e incisivo, elementi che diverranno identificativi di una delle correnti d’avanguardia più innovative del X secolo. Ulteriore approfondimento sarà dedicato al prodotto di consumo, nuovo oggetto di desiderio per la società americana, ma soprattutto nuovo soggetto dell’opera Pop.
Infine ho esaminato le incongruenze e le banalità che risiedono nel consumismo: ne è un esempio l’aumento di valore di un articolo di supermercato firmato da un artista Pop. La presentazione è inoltre accompagnata da alcune delle opere dei più importanti artisti della Pop Art americana quali Roy Lichtenstein, Oldenburg, Segal e Andy Warhol.
La Pop Art è una delle correnti artistiche del dopoguerra che hanno rivoluzionato il mondo dell'Arte che appare in Gran Bretagna alla fine degli anni '50, ma attecchisce e si sviluppa poi negli USA a partire dagli anni '60, rimbalzando con la sua influenza in Europa.
"Pop Art" è l'abbreviazione di "Popular Art" , arte popolare, dove il termine "popolare" sottintende "di massa", cioè prodotta in serie, arte che vuol rappresentare l'immaginario collettivo, dell'uomo come consumatore.
Nel mondo contemporaneo, dominato dalla società dei consumi, la Pop Art considera superato il concetto di arte come espressione dell'interiorità e dell'istintività , propria dell'Informale e dell'Espressionismo Astratto.
Gli artisti Pop, utilizzano le immagini della TV, del cinema, della Pubblicita', dei prodotti di largo consumo o di uso comune, dei personaggi del cinema e della televisione, elaborandole con tecniche pittoriche o con la scultura.
Tendenza artistica diffusasi in Europa, America e Giappone negli anni Cinquanta caratterizzata dal rifiuto di qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione culturale precedente.
Le ragioni profonde di tale rifiuto sono da ritrovare nello stato di disagio succeduto all'immane tragedia della seconda guerra mondiale e al disinteresse per una realtà naturale e umana che ha potuto comprendere tale orrore.
In occasione della straordinaria mostra organizzata al Palazzo Reale di Milano, Pollock a gli irascibili. La scuola di New York (24 Settembre 2012 / 16 febbraio 2013 - nell'ambito della rassegna Autunno Americano), Pramantha Arteteca, in collaborazione con Hotel Cardel, ha organizzato
una giornata di condivisione ispirata alla promozione dell'evento, con dei momenti di divulgazione dedicati
al movimento d'avanguardia americana che negli anni '50 rivoluzionò definitivamente la scena artistica mondiale,
(spodestando Parigi e consacrando New York a nuova capitale dell'arte contemporanea interpretando la svolta culturale del nuovo secolo) e all'artista che fu emblema di questa rivoluzione: Jackson Pollock.
ore 11.00 - sala cardel gallery - I piano
conferenza / reading /dibattito
Jackson Pollock e Gli Irascibili.
La Scuola di New York, l'Espressionismo astratto e l'america degli anni '50
a cura di Maria Rosaria Gallo.
Nella mia presentazione ho esaminato lo sviluppo della Pop Art americana, la sua nascita e la sua indiretta critica verso l’insidioso mondo della cultura di massa.
Il percorso inizialmente introduce il concetto di massificazione, le sue principali cause e il suo diffondersi all’interno della popolazione. In seguito ho analizzato le principali caratteristiche dell’opera Pop, come i suoi toni sgargianti, i suoi temi rivoluzionari e il linguaggio diretto e incisivo, elementi che diverranno identificativi di una delle correnti d’avanguardia più innovative del X secolo. Ulteriore approfondimento sarà dedicato al prodotto di consumo, nuovo oggetto di desiderio per la società americana, ma soprattutto nuovo soggetto dell’opera Pop.
Infine ho esaminato le incongruenze e le banalità che risiedono nel consumismo: ne è un esempio l’aumento di valore di un articolo di supermercato firmato da un artista Pop. La presentazione è inoltre accompagnata da alcune delle opere dei più importanti artisti della Pop Art americana quali Roy Lichtenstein, Oldenburg, Segal e Andy Warhol.
La Pop Art è una delle correnti artistiche del dopoguerra che hanno rivoluzionato il mondo dell'Arte che appare in Gran Bretagna alla fine degli anni '50, ma attecchisce e si sviluppa poi negli USA a partire dagli anni '60, rimbalzando con la sua influenza in Europa.
"Pop Art" è l'abbreviazione di "Popular Art" , arte popolare, dove il termine "popolare" sottintende "di massa", cioè prodotta in serie, arte che vuol rappresentare l'immaginario collettivo, dell'uomo come consumatore.
Nel mondo contemporaneo, dominato dalla società dei consumi, la Pop Art considera superato il concetto di arte come espressione dell'interiorità e dell'istintività , propria dell'Informale e dell'Espressionismo Astratto.
Gli artisti Pop, utilizzano le immagini della TV, del cinema, della Pubblicita', dei prodotti di largo consumo o di uso comune, dei personaggi del cinema e della televisione, elaborandole con tecniche pittoriche o con la scultura.
2. ARTE INFORMALE
L’arte informale è una corrente artistico-pittorica sviluppata in Europa, America
e Giappone alla fine degli anni 40. Essa è caratterizzata dal rifiuto delle forme
figurative e alla negazione del rigore geometrico e matematico dell’astrattismo.
Nata dal disagio e dall’orrore della seconda guerra mondiale, l’arte informale si
poneva l’obiettivo di esprimere sentimenti e percezioni attraverso un nuovo
modo di trattare le forme e sull’importanza attribuita alla materia.
Nell’ambito dell’arte informale si distinguono due correnti: l’informale materico
e l’informale gestuale.
3. L’INFORMALE GESTUALE
L’informale gestuale, definito anche "action painting", proviene dagli Stati Uniti,
e coincide con l’espressionismo astratto. Nell’Informale di gesto il risultato che
si ottiene è automatico, totalmente irrazionale e istintivo, il gesto dell’artista
sulla tela è completamente spontaneo. Uno dei maggiori esponenti dell’informale
gestuale è Jackson Pollock.
4. JACKSON POLLOCK
Jackson Pollock nasce a Cody, Wyoming, il 28 gennaio 1912. Cresce in Arizona e in
California dove entra in contatto con la cultura popolare indiana e pellerossa,
che resterà un riferimento importante nella sua ricerca artistica. L’11 agosto
1956, muore in un incidente stradale a New York. Egli ha rappresentato un
momento importante della ricerca artistica del secolo scorso e la prima
affermazione del mondo statunitense come nuovo centro dell’arte nella seconda
metà del ‘900. La tecnica utilizzata dal pittore è il «dripping».