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Presentazione ComitatoComitato Ambiente VezzanesePresentazione del 09/12/2009 presso l'Associazione ProgettoUomo di Sarzana dove abbiamo raccontato la Storia del Comitato Ambiente Vezzanese.
Richiesta di chiarimenti al Sindaco sul rigassificatorePresidio "San Ferdinando in Movimento""San Ferdinando in Movimento" chiede al neo - sindaco Domenico Madafferi di assumere una posizione pubblica chiara sul rigassificatore.
Piano Spiagge Marinella rapporto finale inchiesta pubblica vasMarco GrondacciRapporto Finale Inchiesta Pubblicha sulla procedura di VAS del Piano del litorale località Marinella di Sarzana (SP)
Verbale riunione assemblea del 21 ottobre 2011marsicaComune di Battipaglia – Comunicato -- Comitato di quartiere Taverna
Verbale, riunione – assemblea, del 21 Ottobre 2011
Funzioni Formeeting per far crescere la tua formaizone onlineMatteo BarberiFormeeting è una piattaforma eLearning completa, progettata per rispondere alle esigenze di formazione moderna, sia per aziende che per professionisti. Le sue principali funzioni includono:
1. Gestione e Tracciamento della Formazione
Corsi Asincroni e Sincroni: Supporta l’erogazione di corsi registrati (asincroni) e lezioni live (sincrone).
Tracciamento Avanzato: Rileva il progresso degli utenti, il tempo di connessione e i risultati delle attività formative, conforme alle normative per crediti ECM e fondi interprofessionali.
Certificazioni Automatiche: Genera certificati personalizzati basati sui criteri di completamento impostati.
2. Strumenti di Interattività e Coinvolgimento
Quiz e Test: Configurabili per valutare conoscenze e competenze con feedback immediato.
Gamification: Elementi di gioco per incentivare l'apprendimento attraverso premi, badge e classifiche.
Forum e Chat: Spazi di discussione per favorire l’interazione tra partecipanti e tutor.
3. Integrazione Tecnologica
Caricamento SCORM e xAPI: Supporta standard di eLearning per contenuti interattivi e tracciabili.
Integrazione CRM: Gestione centralizzata dei dati degli utenti, personalizzazione e automazione dei processi formativi.
Videoconferenza Integrata: Collaborazione con Teleskill Italia per sessioni live tracciabili e interattive.
4. Flessibilità e Personalizzazione
Piattaforma Multimodulare: Personalizzabile in base alle esigenze formative (es. corsi tecnici, formazione aziendale, aggiornamenti professionali).
Grafica Personalizzabile: Adattabile al branding aziendale con CSS e layout specifici.
Minisiti Personalizzati: Creazione di spazi dedicati per specifici progetti o percorsi formativi.
5. Monitoraggio e Reportistica
Report Dettagliati: Analisi delle performance degli utenti, partecipazione ai corsi e risultati raggiunti.
Dashboard Intuitiva: Visione d’insieme su accessi, completamento dei corsi e tracciamento delle attività formative.
6. Supporto e Assistenza
Onboarding Completo: Percorsi di formazione per nuovi utenti per garantire un utilizzo ottimale della piattaforma.
Assistenza Tecnica: Supporto continuo per garantire la funzionalità della piattaforma durante eventi live e asincroni.
Formazione Continua: Consulenze tecniche e formative per aggiornamenti e miglioramenti del progetto eLearning.
7. Soluzioni Commerciali e di Marketing
Integrazione Sistemi di Pagamento: Per gestire corsi a pagamento con transazioni sicure.
Promozione dei Corsi: Strumenti per il marketing, come landing page, campagne email e notifiche automatizzate.
8. Gestione Fondi e Compliance Normativa
Adattamento per Fondi Interprofessionali: La piattaforma è progettata per soddisfare i requisiti dei fondi regionali e interprofessionali.
Rilevamento Automazioni Normative: Funzioni per soddisfare criteri obbligatori come ECM, GDPR e standard di qualità.
Formeeting si distingue per la sua capacità di combinare formazione, tecnologia e assistenza personalizzata, rendendola una soluzione ideale per azi
programma PAC per giovani sportivi che cercano la loro perfeormanceMatteo BarberiPresentazione del Metodo P.A.C.
Il Metodo P.A.C. (Progettazione, Azione, Controllo) è un approccio innovativo sviluppato per aiutare giovani calciatori, atleti e professionisti a raggiungere il massimo delle loro performance, sia in campo che nella vita quotidiana.
Cosa significa P.A.C.?
Progettazione: Definire obiettivi chiari, realistici e motivanti, creando un piano strategico per raggiungerli.
Azione: Passare all’azione con determinazione, sfruttando strumenti pratici e un mindset orientato al miglioramento continuo.
Controllo: Monitorare i progressi, adattarsi alle sfide e correggere la rotta per rimanere allineati ai propri obiettivi.
Perché funziona?
Il Metodo P.A.C. unisce la chiarezza degli obiettivi alla disciplina necessaria per agire con coerenza, il tutto supportato da un controllo costante che garantisce risultati concreti. È progettato per:
Migliorare la gestione emotiva e mentale.
Rafforzare la fiducia in sé stessi.
Sviluppare una mentalità vincente in ogni ambito della vita.
A chi si rivolge?
Giovani calciatori e atleti che vogliono raggiungere il livello successivo.
Professionisti che desiderano ottimizzare le proprie performance.
Genitori e allenatori che vogliono supportare al meglio i propri ragazzi.
Il Metodo P.A.C. ti aiuterà a:
✅ Progettare un percorso chiaro verso i tuoi obiettivi.
✅ Passare all’azione con consapevolezza e focus.
✅ Controllare i tuoi risultati, correggendo eventuali errori per rimanere sulla strada del successo.
💡 Il cambiamento inizia da te. Con il Metodo P.A.C., avrai gli strumenti per trasformare il tuo potenziale in realtà.
#MetodoPAC #ProgettazioneAzioneControllo #Performance #CrescitaPersonale #MatteoBarberi
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3. Integrazione Tecnologica
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4. Flessibilità e Personalizzazione
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5. Monitoraggio e Reportistica
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6. Supporto e Assistenza
Onboarding Completo: Percorsi di formazione per nuovi utenti per garantire un utilizzo ottimale della piattaforma.
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Formazione Continua: Consulenze tecniche e formative per aggiornamenti e miglioramenti del progetto eLearning.
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8. Gestione Fondi e Compliance Normativa
Adattamento per Fondi Interprofessionali: La piattaforma è progettata per soddisfare i requisiti dei fondi regionali e interprofessionali.
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Cosa significa P.A.C.?
Progettazione: Definire obiettivi chiari, realistici e motivanti, creando un piano strategico per raggiungerli.
Azione: Passare all’azione con determinazione, sfruttando strumenti pratici e un mindset orientato al miglioramento continuo.
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Sondrio 7 ottobre 2015
Movimento 5 stelle Sondiro
Matteo Barberi - Portavoce 5 Stelle
1. Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone
www.ipratidelranee.wordpress.com
https://www.facebook.com/NoAllaCavaDelRanee
Presentazione assemblea pubblica del 24 marzo 2016
Con l’impegno da parte del presidente della Provincia di Sondrio a stralciare la cava del Ranèe dal
nuovo piano cave, a cinque anni dalla costituzione del Comitato per la tutela e valorizzazione del
territorio agricolo del piano di Bianzone, abbiamo raggiunto un importante obiettivo.
Niente più cave nel piano di Bianzone!!!!
Non è stata una passeggiata. Come sapete, il procedimento amministrativo era ad un passo dalla
concessione. Abbiamo incontrato due volte l’allora Presidente della Provincia, siamo stati due
volte in Regione in audizione alla Commissione Ambiente, ci siamo inventati la richiesta di cavare
in proprio da parte dei proprietari, abbiamo organizzato la Festa dei prati, la Giornata della
legalità, abbiamo raccolto 2.500 firme di cittadini e associazioni a favore della petizione “Salviamo
l’area agricola del ranèe – No alla cava” che abbiamo presentato in Regione e in Provincia.
Il 2013 è stato l’anno cruciale.
Ricordate l’11 marzo 2013, quando l’allora Presidente della Provincia respinse in toto la richiesta di
discutere della possibilità di stralciare dal piano cave l’Ambito Territoriale Estrattivo in località
Ranèe nel Comune di Bianzone attraverso la convocazione da parte dell’Amministrazione
Provinciale di un tavolo di confronto, sottoscritta da:
- Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone
- A.P.A Sondrio - Associazione Provinciale Allevatori
- Apilombardia - Associazione Regionale Produttori Apistici
- Arci - Comitato Regionale Lombardia
- Coldiretti Sondrio
- Consorzio tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto
- Consorzio tutela mele di Valtellina
- Consorzio tutela vini di Valtellina
- Confagricoltura Sondrio
- Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina S.C.AR.L. - Valtellina Che Gusto!
- Lega Ambiente media Valtellina
- WWF Valtellina e Valchiavenna
Ricordate la Determina n. 496 del 02.05.2013 del Servizio Cave della Provincia di Sondrio che
approvava il progetto attuativo per l’attività estrattiva di sabbia e ghiaia presentato dalla ditta
Carnazzola Camillo s.p.a. su una porzione dell’ATEg71, dichiarandone la “pubblica utilità” e
delegando la ditta all’esercizio del potere di occupazione delle aree: i proprietari sarebbero stati
espropriati direttamente dal cavatore!
A questo punto ci siamo rivolti alle Istituzioni Comunitarie, prima con l’interrogazione al Parlamento
Europeo presentatadaAndrea Zanoni il 29 maggio 2013, poi con la DENUNCIA ALLA COMMISSIONE DELLE
COMUNITÀ EUROPEE PER INADEMPIENZA DEL DIRITTO COMUNITARIO datata 20 giugno 2013, infine con la
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO datata 12 luglio 2013, entrambe presentate direttamente dal
Comitato.
La raccolta firme – un grande successo – ci ha impegnati in una bella serata con il Gruppo Corale d’Altro
Canto di Tiranoil 2 maggio2013 e poi nell’indimenticabile EVENTODILETTURA E RACCONTO conGiuseppe
Cederna e Gigliola Amonini del 3 giugno 2013 intitolato QUANDO QUALCOSA CI STA A CUORE.
La Commissione Europea,confermando che le norme europee sonostate violate peri piani cave di Varese
e Bergamo, ci ha informato già il 22 luglio 2013 di aver già chiesto informazioni sull’applicazione della
direttiva VAS anche per il Piano cave della Provincia di Sondrio.
2. La Regione Lombardia, con nota datata 31 luglio 2013 a firma del Dirigente della Direzione
Generale Ambiente dott. Angelo Elefanti, ha risposto confermando che il Piano cave di Sondrio è
stato approvato senza la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ossia senza la verifica della sua
sostenibilità ambientale, come prescritto dalle norme comunitarie, ed è pertanto illegittimo.
Ma se era nota la richiesta di informazioni da parte della Commissione Europea, nessuno sapeva
della risposta! Nell’audizione in Regione del 10 ottobre 2013 presso la VI Commissione Ambiente e
protezione civile il Comitato ha chiesto espressamente di acquisire agli atti l’eventuale risposta della
Regione stessa alla Commissione Europea. Il Presidente della Commissione, Luca Marsico, ha
immediatamenteaderito alla nostra richiesta e il 28 ottobre il Dirigente responsabile ha trasmesso copia
integrale delle informazioni fornite al suddetto Organo comunitario. Senza il nostro intervento chissà
quando si sarebbe saputo!
Naturalmente l’amministrazione provinciale di Sondrio ha continuato ad ignorarci, respingendo
brutalmente nellafamigerataCommissione Consigliere del17 settembre 2013 la nostrapetizione con 2.500
firme (intanto gli Uffici della regione avevano già condiviso il nostro punto di vista).
Intanto Legambiente Lombardia nel settembre 2013 assegnava al Comitato la Bandiera verde (unica in
Lombardia)Motivazioni: per la passione e l’impegno profuso nella difesa del territorio agricolo inteso come importante
elemento del paesaggio ed elemento di identità, ma anche per le importanti iniziative organizzate e le battaglie legali e di
rappresentanza messe in atto.
Finalmenteè arrivatalarispostadellaCommissioneEuropea,datata 15 maggio 2014: la denuncia del Piano
Cave dellaProvinciadi Sondrioè stataaccoltaintegralmente e l’apertura della procedura di infrazione ci è
stata comunicata direttamente dalla Commissione Europea.
E il primo giugno 2014 abbiamo festeggiato alla grande con la seconda FESTA DEI PRATI!
La Provinciaintanto,condeliberazione del 24giugno2014 del consiglioprovinciale adottatadal presidente
dellaprovinciaaventeaoggetto:“aggiornamentodel pianocave provinciale settoreinertie dellarelativa
valutazione ambientale strategica”ha dato avvioal procedimentoperassoggettare aVASil pianocave
vigente e sanarne quindi lamancanzadi VAS:lafamosaVASPOSTUMA!!!
La soluzionenongarantivanullarispettoal ranèe. Abbiamo incontrato due volte l’assessore all’ambiente
della Regione Anna Maria Terzi, la prima volta in un convegno a Sondrio e la seconda volta a Milano al
Pirellone, evidenziando le nostre perplessità e chiarendo che eravamo sempre pronti a ricorrere alle
Istituzioni Comunitarie! Abbiamo incontrato l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava, che si è dichiarato
incompetente al riguardo. Abbiamo incontrato il Ministro Martina, che ci ha attentamente ascoltato e ha
incaricato il proprio staff di approfondire la questione.
Finalmente la G.R., su proposta dell’assessore, e poi definitivamente il Consiglio Regionale, con Legge
regionale 1ottobre 2014 - n.27, intitolataAdempimenti derivanti dagli obblighi nei confronti dell’Unione
Europea relativi alle attività estrattive di cava, pubblicata lo stesso giorno sul BURL, veniva SOSPESO, tra
l’altro,l’interopianocave dellaProvinciadi Sondrio;inbase all’art.3dellalegge, la sospensione entrava in
vigore il gg. successivo.
Il Comitato ha subito chiarito, nelle osservazioni integrative presentate il 17 novembre 2914, che La
procedura di VAS intrapresa dalla Provincia di Sondrio è riferita al procedimento di approvazione di un
nuovo Piano Cave. E’ stato un chiarimento fondamentale.
Intanto,con sospensione delpianocave,si è apertoundivertente sipariettoche vale la pena riferire. Forse
la Provinciadi Sondrioprende attodi avergestitoperanni le cave nel fondovalle della Valtellina sulla base
di un piano cave “non in grado di garantire una adeguata tutela ambientale” e magari ringrazia i cittadini
organizzati che hanno fermato lo scempio ambientale perpetrato da anni in dispregio delle norme
comunitarie che l’Italia è obbligata a rispettare? No, questa è una pia illusione! Controllando quasi
giornalmente l’Albo Petorio della Provincia, abbiamo trovato la determina dell’Ufficio Cave n. 989 del
02/10/2014 a firma del dirigente dott. Rizzi Italo che autorizza la cava di Calcarola in comune di Teglio,
proprio sulla sponda dell’Adda di fronte ai prati del Ranèe. A seguito del deciso intervento del
Comitato, con comunicato stampa del 21 ottobre “Colcarola, la Provincia prende atto della
sospensione decisa dalla Regione” la Provincia ha revocato l’autorizzazione alla coltivazione della
cava di Calcarola.
3. A quel punto la strada è stata in discesa.
Nel 2015, con deliberazione n. 17 del 13/03/2015 il (nuovo) Presidente della Provincia ha preso atto
della proposta di aggiornamento e revisione del Piano cave elaborata dagli uffici tecnici: vengono
accolte le osservazioni dei Comuni di i Colorina e Montagna, stralciando le cave previste, ma anche di
Teglio (arretramento della cava di Calcarola, più lontana dal fiume Adda), ma non quelle del Comune di
Bianzone e del Comitato,e nemmenovienedatauna risposta a quelle di Coldiretti, Ordine Ingegneri, CAI,
Legambiente, Ministero beni culturali, ecc.
Abbiamo festeggiato alla grande i 4 anni di attività del comitato, con il Convegno del 28 marzo
2015: UN FUTURO LIBERO DAL CONSUMO DI SUOLO – PARTIAMO DAL RANE’E e successivo
rinfresco, cena e concerto finale, approvando anche una mozione rivolta ai Consiglieri Provinciali
eletti dall’assemblea dei sindaci per chiedere uno strappo rispetto alla politica di consumo del
territorio che ha dominato da vent’anni a oggi, rimettendo al centro delle scelte politiche
l’ambiente e il territorio per le loro vere potenzialità e non solamente per la loro capacità di
produrre reddito quando vengono malamente sfruttati e consumati, auspicando che in questa
delicata fase procedurale prevalga la responsabilità e la concretezza di tutti gli attori del
procedimento, confluendo su scelte che diano un futuro condiviso di qualità, senza dover tornare a
richiedere l’intervento delle Istituzioni comunitarie.
Abbiamo presentato corpose osservazioni al piano cave in sede di conferenza iniziale, di
conferenza intermedia e di conferenza finale, in piena sintonia con il Comune di Bianzone, il quale
ha sempre presentato autonome osservazioni, sollecitando i nostri tanti sostenitori a fare
altrettanto (tanti incontri).
Intanto la Regione delegava alla Provincia i propri poteri in tema di cave: il comitato ha chiesto
subito- il 25 maggio 2015 - che il cambiamento delle regole nell’amministrazione della Provincia sia
l’occasione per una nuova politica, capace di tutelare e di promuovere le risorse storiche e non
delocalizzabili del territorio, a partire dall’ambiente naturale, dall’agricoltura, dalla cultura, dal
turismo, dall’agroalimentare.
La Consulta provinciale per le attività estrattive, nel parere obbligatorio del 9 luglio 2015, chiedeva
Con l’impegno da parte del Presidente della Provincia in sede di conferenza finale, il 10 marzo
2016, a stralciare la cava del Ranèe dal nuovo piano cave, possiamo (quasi) considerare chiusa la
questione.
E’ stato possibile grazie al pieno sostegno dei proprietari e dei coltivatori dei terreni, del Comune
di Bianzone, degli enti e imprese del mondo agricolo, di tanti cittadini, associazioni e Enti locali, di
tanti professionisti che si sono spesi gratuitamente a favore del comitato..
Li ringraziamo tutti! E’ stato possibile perché in tanti, e ora anche l’Amministrazione Provinciale
tramite il Presidente Luca Della Bitta, hanno condiviso l’importanza di preservare lo straordinario
valore agricolo, paesistico e ambientale del piano di Bianzone, che consideriamo un bene comune.
Non è stato un tweet o un post su facebook che ci ha dato questo risultato.
E’ stato possibile perché abbiamo condiviso caparbiamente un obiettivo e abbiamo lavorato tutti
insieme per raggiungerlo. Abbiamo registrato una unità di intenti straordinaria, che è andata ben
al di là dei soggetti direttamente interessati. Non dobbiamo dimenticarlo!
Senza il Comitato la cava sarebbe stata fatta e, a quel punto, sarebbe stato possibile ai cavatori
richiedere nuovi ampliamenti, come è stato fatto a Colorina, Montagna, Castello al piano, ecc.
4. Abbiamo davvero tutelato e valorizzato il piano di Bianzone, nell’interesse di tutti, a partire da
quello dei proprietari e dei coltivatori dei terreni.
Ma ora si tratta di decidere, di nuovo, il futuro del piano di Bianzone.
Già nel 2015 abbiamo coltivato insieme secondo i criteri dell’agricoltura biologica un campo di
mais di oltre 2000 metri, messo a disposizione dai nostri associati, con lo slogan : la terra deve
produrre cibo.
Intanto, come già annunciato sui giornali locali, il Comitato ha avviato un progetto di coltivazione
secondo gli standard dell’agricoltura biologica dell’intera piana di Bianzone, al momento attuale
già condiviso da tutte le aziende agricole che coltivano la zona. Il progetto può portare a un deciso
salto di qualità, oltre che per gli aspetti agronomici, anche per quanto riguarda gli aspetti
paesaggistici e ambientali, di biodiversità e salubrità, con ricadute anche sulla fruibilità turistica
della zona. Con un preciso obiettivo: collegare le realtà già affermate di coltivazione biologica
della Val Poschiavo e del Biodistretto della Val Camonica, unendo quindi tre Province e due Stati.
Un progetto nemmeno immaginabile pochi anni fa che può essere un fiore all’occhiello per il
Comune di Bianzone, con ricadute positive per l’intero territorio e che può portare a una maggiore
valorizzazione dei terreni, come già succede in val Poschiavo. Un progetto in linea con tutti gli
strumenti di pianificazione della Regione, della Provincia e del Comune (che nel recente PGT ha
classificato l’intero piano di Bianzone come area agricola di salvaguardia (E3), cioè come area ad
alta valenza paesistica e ambientale, per la tutela del suolo e gravata dal vincolo di inedificabilità,
con lo scopo di tutelarne la specificità.
Noi crediamo a questo progetto, già ampiamente condiviso!!!
Però, anche se non abbiamo avuto nessuna comunicazione ufficiale e nemmeno informale, ci
risulta ci sia un altro progetto di coltivazione già da questa annata agraria, a partire proprio dalla
zona dove era (è) prevista la cava del Ranèe. Alcune aziende agricole avrebbero già ricevuto la
disdetta del contratto di affitto, con effetto immediato. Tale progetto di coltivazione avrebbe
caratteristiche radicalmente differenti da quelle finora attuate nel piano di Bianzone, e
difficilmente sarebbe compatibile con il progetto di coltivazione che il Comitato intende proporre.
Abbiamo convocato questa assemblea anche per essere informati e informare i nostri associati
riguardo alle caratteristiche di questo progetto, se davvero esistente. Ne abbiamo il diritto!
Questa contesa tra diversi progetti di coltivazione conferma l’importanza della lotta del Comitato
per la difesa del suolo e dei terreni destinati all’agricoltura: il suolo agricolo è risorsa sempre più
scarsa e sempre più importante, che va difesa. Ma questa contesa richiede di decidere, di nuovo, il
futuro del piano di Bianzone.
Le ragioni dell’assembleapubblica
Tutti insieme, alle assemblee del 17 e del 28 marzo 2011, abbiamo deciso di impegnarci per la
tutela e valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone, conferendo mandato al
Consiglio Direttivo del Comitato per “ chiedere lo stralcio da parte dell’Amministrazione
Provinciale dell’area interessata dal piano cave”. A distanza di cinque anni, abbiamo raggiunto
l’obiettivo con un riconoscimento pieno e totale delle ragioni espresse in quelle lontane
assemblee.
5. Ora, tutti insieme, dobbiamo decidere se e come proseguire.
Lo statuto del Comitato, che insieme abbiamo approvato e sottoscritto nell’assemblea del 2011,
prevede i seguenti scopi e attività:
Il Comitato ha per scopo la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di
Bianzone, con riferimento ai terreni compresi tra la ferrovia adiacente alla Statale 38 e il fiume
Adda, che costituiscono un territorio omogeneo per caratteristiche ambientali e per
problematiche di sviluppo rurale. Infatti il piano di Bianzone occupa un territorio di circa cento
ettari, del tutto integro dal punto vista ambientale, da secoli coltivato a prato e ora anche a
mais dalle aziende agricole per l’allevamento del bestiame, conferenti alle cooperative del
settore lattiero-caseario. Insieme ai frutteti sui conoidi delle valli di Bianzone e di Boalzo e ai
vigneti sul versante retico le coltivazioni del piano sono una componente fondamentale
dell’economia agricola del comune di Bianzone che nel suo complesso il Comitato intende
tutelare e valorizzare.
In particolare il Comitato curerà i seguenti scopi specifici.
Tutela del territorio, costituito da coltivazioni prative e di mais inframmezzate a boschine,
percorso da est a ovest dalla Rugia del Ranèe che, attraverso il comune di Villa di Tirano,
deriva l’acqua dal Poschiavino per riportarla nell’Adda nella zona di Tresenda di Teglio,
con l’obiettivo di mantenere le possibilità di accesso continuativo alle risorse naturali senza
arrecare danni pregiudizievoli all’ecosistema.
Valorizzazione ecologica del territorio, con interventi di ripristino e miglioramenti di
ecosisitemi naturali
Rimessa in funzione e tutela del retico idrico, costituito dalla roggia e dalla rete dei rugiai.
Valorizzazione del territorio agricolo, anche con la promozione di un progetto di irrigazione
adeguato alle necessità delle colture agricole e la manutenzione e il miglioramento della
viabilità ad uso agricolo.
Rimessa in funzione dei consorzi ripariali (roggia e Adda) non più funzionanti, ma soggetti
di diritto a tutti gli effetti.
Chiediamo un mandato all’assemblea per proseguire e conseguire gli scopi del comitato.
Il Presidente
Edj Polinelli