Bando per tutori di minori stranieri della Regione Liguria
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Bando per tutori di minori stranieri
1. Reg. Tribunale di Genova 30 del 13/11/1998 - Diritti riservati al Consiglio regionale della Liguria
Genova, 25 settembre 2017
Comunicato stampa n属184 /2017
Tutela dei minori stranieri soli
Il GARANTE PER I DIRITTI DELLINFANZIA LANCIA I CORSI PER
TUTORI VOLONTARI
La nuova figura 竪 inserita nel progetto Liguria: cornice solidale
per una accoglienza attiva, illustrato questa mattina nel palazzo
della Regione di via Fieschi
Lalla: 束Siamo stati chiamati ad un ruolo delicato ed impegnativo
e ci aspettiamo che i ragazzi affidati ai tutori trovino in Liguria la
loro strada損
Bruzzone: 束Quando si parla di minori tutti quanto dobbiamo
impegnarci personalmente損.
Arkel: 束Si intende responsabilizzare il giovane, che potrebbe
continuare lesperienza avviata con il tutore anche oltre i 18 anni損
In Liguria ci sono attualmente circa 260 minori non
accompagnati. Finora hanno risposto al bando per tutori circa 50
persone
Questa mattina nella sala allundicesimo piano del palazzo della Regione, in via
Fieschi 15 a Genova, nellambito dellincontro Tutela volontaria e affido
famigliare per la promozione dei diritti di minorenni soli , il Garante regionale per i
diritti dellinfanzia e delladolescenza, Francesco Lalla, ha annunciato lavvio dei
corsi formativi aperti alla cittadinanza per aspiranti tutori volontari di minori
stranieri arrivati in Italia non accompagnati. Il primo dei due corsi si terr gi nel
mese di ottobre, laltro seguir a ruota. La nuova figura 竪 introdotta dalla legge
nazionale numero 47 del 7 aprile 2017, che assegna al Garante il compito di
gestire direttamente il reclutamento e la formazione dei tutori.
Il presidente del Consiglio regionale Francesco Bruzzone ha aperto lincontro
portando i saluti dellAssemblea Legislativa e ha ringraziato tutti coloro che si sono
impegnati per dare tempestiva attuazione alla legge nazionale, che ha istituito la
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2. figura del tutore: 束Quando si parla di minori ha detto tutti quanti dobbiamo
impegnarci personalmente損.
束Siamo stati chiamati ad un ruolo delicato ed impegnativo e ci aspettiamo che i
ragazzi affidati ai tutori trovino in Italia la loro strada損 ha commentato Lalla,
sottolineando che la legge non prevede filtri allazione del Garante, attribuendogli
responsabilit dirette. 束Ci siamo attivati da subito nel dare attuazione alla legge損
ha precisato il garante, evidenziando che la Liguria 竪 stata una delle prime Regioni
ad emanare il bando, che resta aperto, e al quale hanno gi risposto circa una
cinquantina di liguri. 束Si tratta di un numero importante ha detto Lalla
considerato il fatto che il volontario si assume a titolo assolutamente gratuito
responsabilit alle quali si pu嘆 far fronte soltanto con una forte motivazione損.
Spettano, infatti, al tutore numerosi compiti, quali quelli relativi alle scelte
scolastiche e lavorative del giovane e pi湛 in generale quelle che riguardano i
processi di integrazione. Al momento i minori non accompagnati presenti in
Liguria risultano essere 258 e in prevalenza si tratta di ragazzi in et compresa
fra i 16 ed i 17 anni. Va precisato come 竪 stato detto questa mattina che di
norma il minore, anche se assistito da tutore volontario, resta affidato ai servizi
sociali (fondamentale la figura degli assistenti sociali) e resta a vivere nei punti di
accoglienza. E per嘆 possibile laffido al tutore, se il ragazzo ne fa richiesta alle
previste condizioni di legge, ovvero a seguito di relazione del Servizio sociale
competente e dellautorizzazione da parte del Giudice Tutelare.
Anche il lavoro di formazione dei tutori 竪 inserito nel progetto Liguria: Cornice
solidale per una accoglienza attiva, a sua volta compreso nel programma Elfo
(cofinanziato dallUnione Europea), illustrato oggi nel dettaglio e che amplia ed
estende a tutta la regione lesperienza precedentemente avviata con il Comune di
Genova. Al progetto collabora Defence for Children intenational, come ha
evidenziato Dario Arkel, responsabile dellUfficio del Garante per i minori, che,
nellillustrare liniziativa di accoglienza attiva, ha ribadito: 束Si vuole offrire al
ragazzo la libert di responsabilizzarsi, egli potr decidere di continuare
lesperienza avviata nel nostro Paese e con il tutore medesimo anche oltre i 18
anni (e fino a 21 anni, ndr), nel caso il progetto individuale educativo-formativo e
quindi lavorativo non sia stato ancora compiuto損. Arkel nel puntualizzare
束lapplicazione estensiva della legge, che non stoppa necessariamente i suoi
effetti con il raggiungimento della maggiore et del ragazzo損, ha evidenziato
束lelevato valore sociale del progetto di tutela volontaria affidata a singoli soggetti
volontari direttamente dalla Pubblica Amministrazione損.
Francesco Mazza Galanti, presidente della Sezione famiglia del tribunale di
Genova, a proposito di tutori, ha evidenziato che 束una persona motivata e formata
pu嘆 tentare un aggancio con i ragazzi non accompagnati che hanno una presenza
ondivaga sul territorio, rafforzando cos狸 la possibilit che il giovane si fermi損. Ha
quindi ribadito la necessit di una riforma che consenta di estendere la tutela sino
ai 25 anni, in via transitoria anche con la creazione dellamministrazione di
sostegno, un istituto previsto dallordinamento per far fronte alle fragilit. In
generale, nel commentare il progetto, Mazza Galanti ha detto: 束Dobbiamo
muoverci in questottica, se vogliamo puntare ad una inclusione di questi giovani e
non ad una loro marginalizzazione e questo anche per evitare conseguenze
terribili sul piano dellrodine pubblico. Dobbiamo evitare di creare cittadini estranei,
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3. che non hanno diritti e che potrebbero essere catturati da idee avventurose di
stampo terroristico 損.
束Grazie a questa legge - ha dichiarato Paola Cermelli, presidente dellordine
degli assistenti sociali della Liguria si raggiunge uneffettiva parificazione dei
diritti dei minori損. Secondo Cermelli la nuova figura del tutore attribuisce un ruolo
ancora pi湛 strategico agli assistenti sociali degli Enti locali con cui si crea una
prima connessione. 束Questa nuova normativa ha aggiunto mette ordine anche
sulle funzioni fino ad ora esercitate da tutore損, spiegando che fino ad oggi questo
ruolo era affidato ai pubblici amministratori, ma ha ammonito: 束La rete dei servizi,
per嘆, non funziona da sola ma 竪 indispensabile che qualcuno faccia il lavoro
operativo su questa rete perch辿, senza un reale tessuto, non ci sar leffettiva
parificazione dei diritti dei minori損.
Delia Bucarelli, dirigente dellUfficio immigrazione della questura di Genova,
ha illustrato il ruolo svolto fino ad oggi dagli organi di polizia rispetto
allaccoglienza dei minori stranieri per la loro identificazione, per le pratiche
relative alla richiesta del permesso di soggiorno o di asilo, e di ricongiungimento
famigliare. 束Lapplicazione di questa legge - ha dichiarato ci consentir di avere
una conoscenza diretta di chi si occupa del minore attribuendo, dunque, una
grande rilevanza ai rapporti personali, che io ritengo molto importanti損.
Pippo Costella, presidente del Defence for children International, ha compiuto
una panoramica sulla progressiva applicazione della legge in tutte le regioni
italiane e ha espresso apprezzamento per la nuova normativa: 束La tutela deve
trovare la sua centralit nelle istituzioni e nella cittadinanza attiva. Questa legge
ha aggiunto - d lopportunit di creare un intreccio di competenze che fino ad
oggi in certi casi non c竪 e permette a noi adulti di pensare al fenomeno migratorio
in modo diverso, perch辿 ogni ragazzo ha la sua storia personale損. Costella ha
apprezzato il fatto che la normativa prevede un tutore che 束non 竪 uno specialista,
ma un cittadino attivo che crea delle relazioni con il minore e intorno a lui損.
Tanto Lalla quanto Arkel hanno evidenziato il supporto e la piena collaborazione
fornita al garante da Regione e Consiglio regionale, ritenendo inoltre decisiva la
collaborazione paritetica dei Comuni (Servizi Sociali) e del CROAS Liguria, Ordine
degli Assistenti Sociali di Liguria, dei Giudici Tutelari e del Tribunale dei Minori.
In chiusura dellincontro sono intervenuti amministratori locali, rappresentanti di
diverse prefetture liguri e aspiranti tutori che hanno raccontato le personali
motivazioni della scelta di partecipare al bando.
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