1. BENCHMARKING
Il nostro settore di ricerca, relativo alla Web Radio in ambito universitario, ha fatto sì che la nostra analisi di
benchmarking si circoscrivesse alle principali web radio dei diversi Atenei italiani. Punto di partenza è stata
Reporters Radio dell’Università di Sassari, perno centrale della realizzazione del progetto, per poter fare un
confronto con le altre web radio universitarie e capirne il livello generale, le affinità e le differenze
soprattutto nell’ambito dell’interazione. Sono state analizzate 24 web radio, alcune delle quali sfruttano a
pieno tutti i mezzi a disposizione per rendere questo strumento il più completo e interattivo possibile, mentre
altri ancora non presentano grandi caratteristiche in questo campo. Dalla task analysis condotta su Reporters
Radio è emerso come siano presenti evidenti limiti di interazione tra pubblico e redazione – conduttori,
nonché di palinsesto. Queste peculiarità sono risultate comuni per la maggior parte delle Radio 2.0 prese in
considerazione. Se da una parte si trovano dei palinsesti ben articolati con alternanza di spazi musicali e
trasmissioni dedicate all’attualità e al mondo universitario nei suoi vari aspetti, dall’altra mancano, nella
maggioranza di esse, metodi istantanei che facciano sì che l’ascoltatore possa concretamente dare il proprio
contributo o parere su quello che sta ascoltando. Difatti sono solo sette tra quelle prese in considerazione ad
utilizzare strumenti quali Messenger o Skype per rendere reale questa interazione, le restanti si limitano a
fornire il loro recapito telefonico o indirizzo e-mail. Il benchmarking condotto ha rivelato che i tre casi di
Web Radio maggiormente sviluppati e che sfruttano quasi a pieno le potenzialità offerte dal web sono Radio
Sapienza dell’Università di Roma, Radio Bocconi dell’Università di Milano e Onde Quadre del Politecnico
di Torino. Radio Sapienza ha come prima caratteristica il fatto che, appena ci si collega alla sua home page,si
è già in diretta senza bisogno di cercare il comando apposito, distinguendo tra utenti Windows o Apple.
L’ascolto è fluido anche senza una connessione ADSL. La pagina principale è ben articolata e divisa in
sezioni. Questa è una delle poche web radio che mette a disposizione una newsletter, l’iscrizione immediata
con login e password al sito e al gruppo su Facebook. Il palinsesto è ben costruito con l’apertura delle
trasmissioni, dal lunedì al venerdì, costituita da uno spazio dedicato all’informazione, mentre nel weekend va
in onda il meglio di tutta la settimana. Per quanto riguarda l’interazione tra radio e ascoltatori, Radio
Sapienza dispone di un indirizzo mail per qualsiasi informazione e un altro come contatto Messenger da
aggiungere alla propria chat privata. Infine, un ulteriore metodo di coinvolgimento del pubblico è far
compilare dei questionari sul mondo radiofonico per capire esigenze e aspettative delle comunità
radiofoniche, come ad esempio: “Tribù dell’ascolto: la radio dal punto di vista degli utenti”. Il secondo caso
interessante è quello di Radio Bocconi che presenta molte affinità con la prima. Il taglio dato alla home page
è probabilmente più giovanile rispetto al caso precedente, ma nei contenuti le due sono molto simili. Presenta
un elevato uso di immagini e video soprattutto nella sezione podcast in cui è possibile rivedere le interviste
fatte a personaggi famosi e a gruppi musicali. È anche qui possibile fare il log-in al sito e cercare ciò che
interessa con un motore di ricerca interno. Vengono messi a disposizione diversi indirizzi e-mail suddivisi in
base alle diverse redazioni (sport – musica – news - cultura), buon metodo per rivolgere le proprie domande
e curiosità direttamente nell’ambito di proprio interesse. Come supporto all’interazione istantanea, Radio
Bocconi utilizza Skype, quindi non solo chat ma anche voce e immagini in tempo reale. La novità assoluta
2. rispetto a Radio Sapienza è un numero telefonico per mandare SMS durante la diretta. Un ultimo caso da
segnalare è quello della Web Radio del Politecnico di Torino - Onde Quadre, dotata di motore di ricerca
interno al sito, newsletter, contatti e-mail e numero per gli SMS alla diretta e di community. Tra quelle
analizzate è l’unica che ha un taglio un po’ più universitario con apposite trasmissioni dedicate
all’orientamento pre e post laurea, trasmissioni in cui intervengono professori e son presenti spazi di
confronto tra studenti e corpo docente. In conclusione, emerge come la Web Radio sia un prodotto del Web
2.0 altamente sfruttabile sia per mezzi sia per fruibilità così da avvicinare l’università agli studenti e creare
una grande community all’interno dell’ateneo. Ovviamente, andrebbero potenziati i metodi di interazione,
carenti nella grande maggioranza delle Web Radio.