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Il nuovo catalogo della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa a
                                            Gerusalemme
                     Specifiche di installazione di Koha e scelte catalografiche


[Emilia Bignami, 6 minuti]
Buon pomeriggio a tutti.
        Innanzitutto un grazie a tutti voi qui presenti, un ringraziamento anche al Centro di Ricerca
Europeo Libro Editoria Biblioteca dellUniversit Cattolica di Milano e allassociazione ATS pro
Terra Sancta, il mio nome 竪 Emilia Bignami e, dallautunno 2012 mi sto occupando, assieme ad
Alessandro Tedesco, dellOPAC della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa a
Gerusalemme; oggi siamo qui per parlarvi della nostra esperienza con il software Koha, utilizzato
appunto dalla Biblioteca della Custodia per la realizzazione del catalogo, in merito ad alcune
questioni inerenti allinstallazione del programma stesso e alle scelte catalografiche che sono state
adottate (dopo una breve panoramica sulle problematiche generali si passer ad un esame pi湛
dettagliato sulle singole questioni).
        La Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa (la Custodia di Terra Santa 竪 una
delle province dellordine dei frati francescani, che da oltre settecento anni custodiscono con la loro
presenza i Luoghi Santi legati alla vita di Ges湛) [la Biblioteca Generale della Custodia di Terra
Santa dicevamo appunto] 竪 una delle pi湛 antiche presenti nello stato di Israele, pu嘆 infatti vantare
una storia ininterrotta di circa cinque secoli.
        Una prima catalogazione moderna del posseduto, avvenuta tra la fine degli anni 70 e i primi
anni 80 竪 stata seguita, negli anni 90, dal trasferimento del precedente catalogo cartaceo in un
catalogo elettronico redatto tramite lutilizzo di un      reference management software [cio竪 un
programma di gestione di riferimenti bibliografici]. Risale invece al 2011 un primo progetto volto
alla valorizzazione del patrimonio librario presente e orientato alla modernizzazione della gestione
della stessa.


Ma veniamo ora a parlare brevemente di quella che 竪 lestensione del patrimonio librario e dello
stato iniziale del database di record bibliografici con cui ci si 竪 dovuti confrontare allinizio dei
lavori. La biblioteca ha un posseduto di circa 40000 titoli (comprendenti anche numerosi fondi in
lingua araba e armena traslitterati in caratteri latini), tutti inseriti appunto in quello che, prima del
passaggio a Koha, era il catalogo ufficiale della Biblioteca della Custodia.
        Il catalogo in questione presentava tuttavia vari limiti: innanzitutto non vi era uniformit
negli accessi per tutto ci嘆 che riguarda le autorit (ad esempio le formulazioni di responsabilit e le

                                                  1/5
collane) e non era presente alcun tipo di soggettazione; questo portava a una difficolt di verifica
delleffettiva presenza di un titolo o meno in biblioteca (con un conseguente spreco di risorse
economiche dovuto allacquisto di titoli gi posseduti) e alla difficolt per lutenza di effettuare una
ricerca per argomento. Un altro limite riguardava la gestione degli item: mancava totalmente una
uniformit circa la trattazione di copie multiple di una stessa opera e il modo in cui esse venivano
segnalate nel catalogo.
       Inoltre anche lusufruibilit del catalogo risentiva di alcuni punti deboli: limiti nella ricerca e
possibilit di consultazione solo in biblioteca. A fronte di tutto questo 竪 divenuta dunque sempre pi湛
evidente la necessit di un nuovo catalogo, al passo con gli standard internazionali e consultabile
online che permettesse agli utenti una pi湛 facile informazione a proposito del posseduto e al
personale una pi湛 semplice, ma al tempo stesso efficace, gestione della biblioteca (prestiti,
catalogazione, gestione del posseduto e recupero dellinformazione bibliografica).


La scelta 竪 ricaduta sul software Koha, grazie al consiglio del padre direttore della prestigiosa
Biblioteca dei Domenicani dellcole Biblique di Gerusalemme, che da vari anni utilizza questo
software, apprezzandone le potenzialit. Vista la relativa urgenza del passaggio al nuovo sistema (in
concomitanza con la recente inaugurazione della nuova sede della Biblioteca), considerate le risorse
disponibili (economiche e umane) e recepita lurgenza di andare online in tempi brevi, si 竪 subito
mostrata la necessit di disporre di un spazio web dedicato, configurato e pronto alluso: seguito da
un supporto tecnico e informatico e gestibile (in vista di unottimizzazione dei tempi), oltre che da
Shell, anche tramite un pannello di controllo. Considerata lofferta del mercato si 竪 dunque scelto di
utilizzare la distribuzione di Linux CentOS. La scelta di utilizzare tale sistema operativo non 竪 stata
per嘆 priva di conseguenze, infatti, ad una prima lineare installazione di test in locale di Koha su
Debian, 竪 seguita una pi湛 complessa installazione su CentOS, distribuzione per la quale non 竪
presente molta documentazione riguardo linstallazione di Koha, per questo vorremmo condividere
qui lesperienza fatta in questo passaggio, i problemi incontrati e la soluzione che si 竪 cercato di
trovare a questi, con la speranza che, mettendo a disposizione il tutorial realizzato, questo possa
essere ampliato e migliorato da altre realt, da altre biblioteche che vorranno implementare Koha su
questa distribuzione di Linux.
       Una volta effettuata linstallazione e limportazione di tutti i record in Koha si sono rese
necessarie alcune scelte catalografiche e grafiche. La catalogazione precedente infatti non
prevedeva alcuna punteggiatura dal momento che i dati bibliografici erano inseriti in campi
autonomi contrassegnati da etichette. Ci si trovava quindi di fronte a un catalogo interamente
costituito da record i cui campi erano privi di punteggiatura. La scelta che 竪 stata fatta, dettata


                                                  2/5
anche in questo caso in considerazione delle risorse disponibili (durante la fase di riversamento, ma
in considerazione anche dello scenario successivo di catalogazione), dal tempo e dello stato di non
uniformit della massa di record in entrata, in linea con la DNB e garantita dallo stesso formato
Marc21, 竪 stata quella di indicare lomissione della punteggiatura attraverso la posizione Leader18
e di segnalare poi nel campo 040, sottocampo e, quali regole di catalogazione venissero seguite
(nello specifico AACR2). Altre piccole modifiche sono inoltre state apportate al fogli di stile per
una personalizzazione dellinterfaccia utente, per questioni sia estetiche che funzionali, di cui,
assieme agli altri punti accennati poco fa, vi parler ora il mio collega.


[Alessandro Tedesco, 6 minuti]
Buon pomeriggio a tutti.
        Rinnovo innanzitutto i ringraziamenti, a tutti voi qui presenti e alla community online di
Koha che si 竪 sempre dimostrata disponibile e pronta a dispensare preziosi consigli, idee e
suggerimenti; 竪 anche grazie a questa attiva e bella comunit se possiamo essere qui oggi a parlare
della nostra esperienza con Koha.


        Come detto poco fa, per determinate ragioni, si 竪 scelto di installare Koha su CentOS, la
documentazione 竪 relativamente scarsa (esiste un tutorial utilizzato come punto di partenza e filo
conduttore), tuttavia, durante la procedura di installazione si sono presentate alcune problematiche
risolte grazie a informazioni raccolte da precedenti esperienze (sparpagliate in diversi post del
forum di Koha e nelle varie mailing list) e grazie ai molteplici spunti dati dai membri di questa
community. Quello che si vuole allora dare qui oggi 竪 un semplice tutorial unitario, migliorabile e
incrementabile da altre realt che volessero installare Koha su CentOS e condividere la loro
esperienza, tutorial che tenta di raccogliere e ordinare tutte queste informazioni assimilate durante
linstallazione. Lintero tutorial (realizzato durante uninstallazione in locale) potr essere
disponibile nel sito della community italiana, oggi si vedranno sommariamente alcuni dei passaggi
che hanno creato pi湛 criticit durante linstallazione con la relativa soluzione adottata nel nostro
caso.
        Il primo punto riguarda linstallazione dei diversi moduli Perl necessari per il funzionamento
e linstallazione di Koha: nel nostro caso linstallazione di qualcuno di questi si presentava
difficoltosa vista la mancanza di alcuni prerequisiti; per ovviare a questo problema 竪 stato installato,
come si vede nella slide, il meta-package Development Tools che ha reso quindi possibile
linstallazione dei moduli Perl richiesti da Koha.



                                                     3/5
Il secondo punto, riferendosi sempre allinstallazione dei moduli Perl, riguarda la mancata
installazione del modulo Net::Z3950::ZOOM, senza il quale risultava impossibile proseguire con
linstallazione di Koha. Per risolvere tale problema 竪 stato necessario installare prima il pacchetto
tcp_wrappers-devel (contenente le librerie necessarie a Net::Z3950::ZOOM) che ha reso quindi
possibile installare il modulo, permettendo finalmente di perfezionare linstallazione di Koha.
       Il terzo e il quarto punto riguardano invece il funzionamento di Zebra, utilizzato per
lindicizzazione e la ricerca dei record: risultava impossibile infatti far funzionare Zebra come
daemon, in quanto il comando daemon non 竪 presente in CentOS, 竪 stato quindi necessario, come si
mostra nella slide, installare prima il tool Daemon e successivamente impostare Zebra come
demone e farlo partire, permettendo cos狸 la ricerca dei record registrati.
       Lultimo problema 竪 stato invece quello dellimpostazione di un cronjob che permettesse
lindicizzazione automatica dei nuovi record immessi e delle modifiche fatte a quelli gi esistenti.
Gli esempi forniti per Debian si sono rivelati non funzionanti e il problema 竪 stato risolto, come si
vede nella slide, individuando prima quale fosse la variabile PATH del sistema e specificandola per
intero allinterno del cronjob.


       Una volta installato Koha si sono presentate alcune questioni relative alla gestione interna
della catalogazione (in funzione dei record in entrata dallimportazione e delle risorse umane che si
sarebbero occupati della catalogazione). Il riversamento e la prospettiva di catalogazione futura
(modellata appunto sulle risorse disponibili) hanno reso necessario, come si ricordava poco fa, la
scelta di catalogare senza immettere la punteggiatura nei tag marc: questa scelta ha implicato la
modifica di marc21_leader.tt per linserimento dellopzione c (inserita da pochi giorni
nellultimo aggiornamento di Koha) e conseguentemente ladozione dei fogli di stile
MARC21slim2OPACDetail.xsl e MARC21slim2OPACResults.xsl e la loro modifica affinch辿
la punteggiatura venisse generata automaticamente secondo le norme ISBD (lunico campo in cui
essa viene inserita manualmente 竪 il 245b dal momento che essa varia a seconda della natura dei
dati immessi e prevede tre possibilit che il sistema non 竪 in grado di distinguere). Si vede qui un
esempio delle modifiche fatte ai fogli di stile per la generazione automatica della punteggiatura
(accesso principale per i nomi di persona tag 100 e descrizione fisica tag 300); anche questi fogli
(cos狸 come il template per lISBD view, anchesso modificato per la generazione della
punteggiatura) potranno essere inseriti nel sito della comunit italiana, per essere utilizzati ed
eventualmente migliorati da chi volesse seguire questa linea di catalogazione.




                                                  4/5
Lultimo aspetto di cui vi vorremmo parlare oggi, aspetto che va un forse un po a chiudere
il cerchio di quella che 竪 stata nella nostra esperienza di utilizzo di Koha, che ha toccato prima
limplementazione del software e la gestione dello stesso in funzione delle risorse (di dati e di
personale presenti), ed 竪 arrivata infine a raccogliere il feedback dellutenza, feedback che ha
portato ad alcune modifiche grafiche di quella che 竪 linterfaccia utente.
       Le prime sono di carattere puramente estetico, richieste per嘆 per dare maggiore uniformit
al catalogo con il sito della biblioteca: 竪 stato quindi necessario modificare, come si vede nelle slide,
il logo e lheader, per allinearsi appunto con limpostazione grafica del sito della biblioteca. Infine
si 竪 richiesta una modifica funzionale, infatti, diversi utenti hanno lamentato la dimensione troppo
piccola del pulsante Go che appare nella pagina di ricerca iniziale, si 竪 quindi proceduto, come si
vede nella slide, ad aumentare la dimensione del pulsante stesso e far cambiare il puntatore una
volta sopra al pulsante stesso, cos狸 da garantire allutenza unesperienza di ricerca e consultazione
ottimale con quello che, dalla nostra piccola esperienza, si 竪 rivelato essere un software veramente
valido e con grandi potenzialit. Grazie.




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Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme : Specifiche di installazione di Koha - Alessandro Tedesco

  • 1. Il nuovo catalogo della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme Specifiche di installazione di Koha e scelte catalografiche [Emilia Bignami, 6 minuti] Buon pomeriggio a tutti. Innanzitutto un grazie a tutti voi qui presenti, un ringraziamento anche al Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca dellUniversit Cattolica di Milano e allassociazione ATS pro Terra Sancta, il mio nome 竪 Emilia Bignami e, dallautunno 2012 mi sto occupando, assieme ad Alessandro Tedesco, dellOPAC della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme; oggi siamo qui per parlarvi della nostra esperienza con il software Koha, utilizzato appunto dalla Biblioteca della Custodia per la realizzazione del catalogo, in merito ad alcune questioni inerenti allinstallazione del programma stesso e alle scelte catalografiche che sono state adottate (dopo una breve panoramica sulle problematiche generali si passer ad un esame pi湛 dettagliato sulle singole questioni). La Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa (la Custodia di Terra Santa 竪 una delle province dellordine dei frati francescani, che da oltre settecento anni custodiscono con la loro presenza i Luoghi Santi legati alla vita di Ges湛) [la Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa dicevamo appunto] 竪 una delle pi湛 antiche presenti nello stato di Israele, pu嘆 infatti vantare una storia ininterrotta di circa cinque secoli. Una prima catalogazione moderna del posseduto, avvenuta tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80 竪 stata seguita, negli anni 90, dal trasferimento del precedente catalogo cartaceo in un catalogo elettronico redatto tramite lutilizzo di un reference management software [cio竪 un programma di gestione di riferimenti bibliografici]. Risale invece al 2011 un primo progetto volto alla valorizzazione del patrimonio librario presente e orientato alla modernizzazione della gestione della stessa. Ma veniamo ora a parlare brevemente di quella che 竪 lestensione del patrimonio librario e dello stato iniziale del database di record bibliografici con cui ci si 竪 dovuti confrontare allinizio dei lavori. La biblioteca ha un posseduto di circa 40000 titoli (comprendenti anche numerosi fondi in lingua araba e armena traslitterati in caratteri latini), tutti inseriti appunto in quello che, prima del passaggio a Koha, era il catalogo ufficiale della Biblioteca della Custodia. Il catalogo in questione presentava tuttavia vari limiti: innanzitutto non vi era uniformit negli accessi per tutto ci嘆 che riguarda le autorit (ad esempio le formulazioni di responsabilit e le 1/5
  • 2. collane) e non era presente alcun tipo di soggettazione; questo portava a una difficolt di verifica delleffettiva presenza di un titolo o meno in biblioteca (con un conseguente spreco di risorse economiche dovuto allacquisto di titoli gi posseduti) e alla difficolt per lutenza di effettuare una ricerca per argomento. Un altro limite riguardava la gestione degli item: mancava totalmente una uniformit circa la trattazione di copie multiple di una stessa opera e il modo in cui esse venivano segnalate nel catalogo. Inoltre anche lusufruibilit del catalogo risentiva di alcuni punti deboli: limiti nella ricerca e possibilit di consultazione solo in biblioteca. A fronte di tutto questo 竪 divenuta dunque sempre pi湛 evidente la necessit di un nuovo catalogo, al passo con gli standard internazionali e consultabile online che permettesse agli utenti una pi湛 facile informazione a proposito del posseduto e al personale una pi湛 semplice, ma al tempo stesso efficace, gestione della biblioteca (prestiti, catalogazione, gestione del posseduto e recupero dellinformazione bibliografica). La scelta 竪 ricaduta sul software Koha, grazie al consiglio del padre direttore della prestigiosa Biblioteca dei Domenicani dellcole Biblique di Gerusalemme, che da vari anni utilizza questo software, apprezzandone le potenzialit. Vista la relativa urgenza del passaggio al nuovo sistema (in concomitanza con la recente inaugurazione della nuova sede della Biblioteca), considerate le risorse disponibili (economiche e umane) e recepita lurgenza di andare online in tempi brevi, si 竪 subito mostrata la necessit di disporre di un spazio web dedicato, configurato e pronto alluso: seguito da un supporto tecnico e informatico e gestibile (in vista di unottimizzazione dei tempi), oltre che da Shell, anche tramite un pannello di controllo. Considerata lofferta del mercato si 竪 dunque scelto di utilizzare la distribuzione di Linux CentOS. La scelta di utilizzare tale sistema operativo non 竪 stata per嘆 priva di conseguenze, infatti, ad una prima lineare installazione di test in locale di Koha su Debian, 竪 seguita una pi湛 complessa installazione su CentOS, distribuzione per la quale non 竪 presente molta documentazione riguardo linstallazione di Koha, per questo vorremmo condividere qui lesperienza fatta in questo passaggio, i problemi incontrati e la soluzione che si 竪 cercato di trovare a questi, con la speranza che, mettendo a disposizione il tutorial realizzato, questo possa essere ampliato e migliorato da altre realt, da altre biblioteche che vorranno implementare Koha su questa distribuzione di Linux. Una volta effettuata linstallazione e limportazione di tutti i record in Koha si sono rese necessarie alcune scelte catalografiche e grafiche. La catalogazione precedente infatti non prevedeva alcuna punteggiatura dal momento che i dati bibliografici erano inseriti in campi autonomi contrassegnati da etichette. Ci si trovava quindi di fronte a un catalogo interamente costituito da record i cui campi erano privi di punteggiatura. La scelta che 竪 stata fatta, dettata 2/5
  • 3. anche in questo caso in considerazione delle risorse disponibili (durante la fase di riversamento, ma in considerazione anche dello scenario successivo di catalogazione), dal tempo e dello stato di non uniformit della massa di record in entrata, in linea con la DNB e garantita dallo stesso formato Marc21, 竪 stata quella di indicare lomissione della punteggiatura attraverso la posizione Leader18 e di segnalare poi nel campo 040, sottocampo e, quali regole di catalogazione venissero seguite (nello specifico AACR2). Altre piccole modifiche sono inoltre state apportate al fogli di stile per una personalizzazione dellinterfaccia utente, per questioni sia estetiche che funzionali, di cui, assieme agli altri punti accennati poco fa, vi parler ora il mio collega. [Alessandro Tedesco, 6 minuti] Buon pomeriggio a tutti. Rinnovo innanzitutto i ringraziamenti, a tutti voi qui presenti e alla community online di Koha che si 竪 sempre dimostrata disponibile e pronta a dispensare preziosi consigli, idee e suggerimenti; 竪 anche grazie a questa attiva e bella comunit se possiamo essere qui oggi a parlare della nostra esperienza con Koha. Come detto poco fa, per determinate ragioni, si 竪 scelto di installare Koha su CentOS, la documentazione 竪 relativamente scarsa (esiste un tutorial utilizzato come punto di partenza e filo conduttore), tuttavia, durante la procedura di installazione si sono presentate alcune problematiche risolte grazie a informazioni raccolte da precedenti esperienze (sparpagliate in diversi post del forum di Koha e nelle varie mailing list) e grazie ai molteplici spunti dati dai membri di questa community. Quello che si vuole allora dare qui oggi 竪 un semplice tutorial unitario, migliorabile e incrementabile da altre realt che volessero installare Koha su CentOS e condividere la loro esperienza, tutorial che tenta di raccogliere e ordinare tutte queste informazioni assimilate durante linstallazione. Lintero tutorial (realizzato durante uninstallazione in locale) potr essere disponibile nel sito della community italiana, oggi si vedranno sommariamente alcuni dei passaggi che hanno creato pi湛 criticit durante linstallazione con la relativa soluzione adottata nel nostro caso. Il primo punto riguarda linstallazione dei diversi moduli Perl necessari per il funzionamento e linstallazione di Koha: nel nostro caso linstallazione di qualcuno di questi si presentava difficoltosa vista la mancanza di alcuni prerequisiti; per ovviare a questo problema 竪 stato installato, come si vede nella slide, il meta-package Development Tools che ha reso quindi possibile linstallazione dei moduli Perl richiesti da Koha. 3/5
  • 4. Il secondo punto, riferendosi sempre allinstallazione dei moduli Perl, riguarda la mancata installazione del modulo Net::Z3950::ZOOM, senza il quale risultava impossibile proseguire con linstallazione di Koha. Per risolvere tale problema 竪 stato necessario installare prima il pacchetto tcp_wrappers-devel (contenente le librerie necessarie a Net::Z3950::ZOOM) che ha reso quindi possibile installare il modulo, permettendo finalmente di perfezionare linstallazione di Koha. Il terzo e il quarto punto riguardano invece il funzionamento di Zebra, utilizzato per lindicizzazione e la ricerca dei record: risultava impossibile infatti far funzionare Zebra come daemon, in quanto il comando daemon non 竪 presente in CentOS, 竪 stato quindi necessario, come si mostra nella slide, installare prima il tool Daemon e successivamente impostare Zebra come demone e farlo partire, permettendo cos狸 la ricerca dei record registrati. Lultimo problema 竪 stato invece quello dellimpostazione di un cronjob che permettesse lindicizzazione automatica dei nuovi record immessi e delle modifiche fatte a quelli gi esistenti. Gli esempi forniti per Debian si sono rivelati non funzionanti e il problema 竪 stato risolto, come si vede nella slide, individuando prima quale fosse la variabile PATH del sistema e specificandola per intero allinterno del cronjob. Una volta installato Koha si sono presentate alcune questioni relative alla gestione interna della catalogazione (in funzione dei record in entrata dallimportazione e delle risorse umane che si sarebbero occupati della catalogazione). Il riversamento e la prospettiva di catalogazione futura (modellata appunto sulle risorse disponibili) hanno reso necessario, come si ricordava poco fa, la scelta di catalogare senza immettere la punteggiatura nei tag marc: questa scelta ha implicato la modifica di marc21_leader.tt per linserimento dellopzione c (inserita da pochi giorni nellultimo aggiornamento di Koha) e conseguentemente ladozione dei fogli di stile MARC21slim2OPACDetail.xsl e MARC21slim2OPACResults.xsl e la loro modifica affinch辿 la punteggiatura venisse generata automaticamente secondo le norme ISBD (lunico campo in cui essa viene inserita manualmente 竪 il 245b dal momento che essa varia a seconda della natura dei dati immessi e prevede tre possibilit che il sistema non 竪 in grado di distinguere). Si vede qui un esempio delle modifiche fatte ai fogli di stile per la generazione automatica della punteggiatura (accesso principale per i nomi di persona tag 100 e descrizione fisica tag 300); anche questi fogli (cos狸 come il template per lISBD view, anchesso modificato per la generazione della punteggiatura) potranno essere inseriti nel sito della comunit italiana, per essere utilizzati ed eventualmente migliorati da chi volesse seguire questa linea di catalogazione. 4/5
  • 5. Lultimo aspetto di cui vi vorremmo parlare oggi, aspetto che va un forse un po a chiudere il cerchio di quella che 竪 stata nella nostra esperienza di utilizzo di Koha, che ha toccato prima limplementazione del software e la gestione dello stesso in funzione delle risorse (di dati e di personale presenti), ed 竪 arrivata infine a raccogliere il feedback dellutenza, feedback che ha portato ad alcune modifiche grafiche di quella che 竪 linterfaccia utente. Le prime sono di carattere puramente estetico, richieste per嘆 per dare maggiore uniformit al catalogo con il sito della biblioteca: 竪 stato quindi necessario modificare, come si vede nelle slide, il logo e lheader, per allinearsi appunto con limpostazione grafica del sito della biblioteca. Infine si 竪 richiesta una modifica funzionale, infatti, diversi utenti hanno lamentato la dimensione troppo piccola del pulsante Go che appare nella pagina di ricerca iniziale, si 竪 quindi proceduto, come si vede nella slide, ad aumentare la dimensione del pulsante stesso e far cambiare il puntatore una volta sopra al pulsante stesso, cos狸 da garantire allutenza unesperienza di ricerca e consultazione ottimale con quello che, dalla nostra piccola esperienza, si 竪 rivelato essere un software veramente valido e con grandi potenzialit. Grazie. 5/5