Introduzione, testo, commento, immagini canto di Ulisse
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Canto xxvi Inferno Dante
2. CI TROVIAMO NELLVIII CERCHIO, CHE PUNISCE I
FRAUDOLENTI = COLORO CHE HANNO TRAMATO
FRODI, INGANNI A DANNO DI QUALCUN ALTRO.
IL CERCHIO E SUDDIVISO IN 10 BOLGE, CIOE
SEZIONI, A SECONDA DEL TIPO DI FRODE
COMMESSO DAI DANNATI
DANTE E VIRGILIO SI TROVANO PRECISAMENTE
NELLVIII BOLGIA, DOVE VENGONO PUNITI I
CONSIGLIERI DI FRODE, CIOE COLORO CHE
HANNO INGANNATO UTILIZZANDO LASTUZIA ED
IN PARTICOLAR MODO LA PROPRIA ELOQUENZA
5. DANTE OSSERVA DALLALTO
LVIII BOLGIA, E LA VEDE
COLMA DI FIAMME IN
MOVIMENTO CHE SEMBRANO
TANTE LUCCIOLE.
VIRGILIO GLI SPIEGA
CHE DENTRO AD OGNI
FIAMMA SI CELA LANIMA
DI UN PECCATORE:
SONO I CONSIGLIERI
FRAUDOLENTI: Come in
vita con i loro consigli
provocarono guai ed incendi,
cos狸 sono avvolti in una
fiamma a forma di lingua
(CONTRAPPASSO PER
ANALOGIA).
TRA QUESTE FIAMME
DANTE NOTA UNA
FIAMMA CHE SI BIFORCA
IN DUE ESTREMITA:
VIRGILIO SPIEGA CHE SI
TRATTA DI DUE ANIME
UNITE, QUELLE DI
ULISSE E DIOMEDE,
UNITI IN VITA NELLE
IMPRESE EROICHE E
NELLA FRODE (QUELLA
DEL CAVALLO E
LINGANNO CHE HA
PORTATO ACHILLE A
PARTECIPARE ALLA
GUERRA DI TROIA) PER
QUESTO UNITI ANCHE IN
MORTE IN UNUNICA
FIAMMA.
DANTE DESIDERA
PARLARE CON LORO
COSI VIRGILIO
CHIEDE AD ULISSE DI
RACCONTARE COME E
MORTO. A QUESTO
PUNTO INIZIA IL
RACCONTO DI ULISSE
6. Lo maggior corno de la fiamma antica
cominci嘆 a crollarsi mormorando
pur come quella cui vento affatica;
indi la cima qua e l menando,
come fosse la lingua che parlasse,
gitt嘆 voce di fuori, e disse: 束Quando
mi diparti da Circe, che sottrasse
me pi湛 dun anno l presso a Gaeta,
prima che s狸 Enea la nomasse,
n辿 dolcezza di figlio, n辿 la pieta
del vecchio padre, n辿 l debito amore
lo qual dovea Penelop辿 far lieta,
vincer potero dentro a me lardore
chi ebbi a divenir del mondo esperto,
e de li vizi umani e del valore;
ma misi me per lalto mare aperto
sol con un legno e con quella compagna
picciola da la qual non fui diserto.
1. TROVA LE FIGURE
RETORICHE PRESENTI
NEL PASSO.
2. DIFFERENZE CON IL
RACCONTO OMERICO
3. COSA SPINGE ULISSE A
PARTIRE?
7. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna,
fin nel Morrocco, e l'isola d'i Sardi,
e l'altre che quel mare intorno bagna.
Io e ' compagni eravam vecchi e tardi
quando venimmo a quella foce stretta
dov'Ercule segn嘆 li suoi riguardi,
acci嘆 che l'uom pi湛 oltre non si metta:
da la man destra mi lasciai Sibilia,
da l'altra gi m'avea lasciata Setta.
SIVIGLIA
CEUTA
8. "O frati", dissi "che per cento milia
perigli siete giunti a l'occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d'i nostri sensi ch'竪 del rimanente,
non vogliate negar l'esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".
Li miei compagni fec'io s狸 aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;
e volta nostra poppa nel mattino,
de' remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino.
1. QUALE FIGURA RETORICA
RICONOSCI NEL PRIMO VERSO
DI QUESTO PASSO?
2. QUALE ALTRA FIGURA
RETORICA RICONOSCI NEL
PENULTIMO VERSO?
3. IN CHE MODO ULISSE
CONVINCE I SUOI A PARTIRE?
TU COSAVRESTI FATTO AL
LORO POSTO?
9. Tutte le stelle gi de l'altro polo
vedea la notte e 'l nostro tanto basso,
che non surgea fuor del marin suolo.
Cinque volte racceso e tante casso
lo lume era di sotto da la luna,
poi che 'ntrati eravam ne l'alto passo,
quando n'apparve una montagna, bruna
per la distanza, e parvemi alta tanto
quanto veduta non avea alcuna.
Noi ci allegrammo, e tosto torn嘆 in pianto,
ch辿 de la nova terra un turbo nacque,
e percosse del legno il primo canto.
Tre volte il f辿 girar con tutte l'acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in gi湛, com'altrui piacque,
infin che 'l mar fu sovra noi richiuso".
P
U
R
G
A
T
O
R
I
O
1. QUANTO TEMPO DURA IL
VIAGGIO DI ULISSE?
2. CHE MONTAGNA E QUELLA
CHE VEDE ULISSE
NELLEMISFERO AUSTRALE?
3. NELLULTIMA TERZINA
COMPARE UN NUMERO
PARTICOLARE: CHE VALORE
HA PER DANTE?
INFIN CHE L MAR FU
SOVRA NOI RICHIUSO
10. ULISSE E ASSETATO DI
CONOSCENZA: LA SUA
CURIOSITA
INTELLETTUALE E
INESAURIBILE
A NCHE DANTE HA UN
FORTE DESIDERIO DI
APPROFONDIRE OGNI
CAMPO DEL SAPERE: E
POETA, FILOSOFO,
POLITICO, ECC.
ULISSE NON E UMILE:
NON ACCETTA I LIMITI
UMANI FISSATI DA DIO E
VUOLE SUPERARE TALI
LIMITI
DANTE E CONSAPEVOLE
DEL RISCHIO CHE SI
CORRE NELLECCESSIVA
SICUREZZA DI SE: LA
SUPERBIA E SEMPRE IN
AGGUATO (IL LEONE)
11. ULISSE NON ACCETTA DI
ESSERE GUIDATO DA
NESSUNO NEL SUO
VIAGGIO: IL SUO VIAGGIO
NON E AUTORIZZATO DA
DIO
DANTE INVECE ALLINIZIO
DEL SUO VIAGGIO NEL
REGNO DEI MORTI VIENE
A SAPERE DA VIRGILIO
CHE IL SUO VIAGGIO E
FORTEMENTE VOLUTO DA
DIO
ULISSE COMPIE QUESTO
VIAGGIO SOLO PER IL
PROPRIO EGOSIMO, PER
SODDISFARE UNA SUA
VOGLIA
IL VIAGGIO DI DANTE
INVECE NON RIGUARDA
SOLO SE STESO, MA
LINTERA UMANITA CHE E
IMERSA NEL PECCATO
12. LARTE ORATORIA DI
ULISSE E UTILIZZATA
DALLEROE PER
INGANNARE I COMPAGNI
E CONVINCERLI AD AGIRE
SECONDO IL SUO VOLERE
LARTE POETICA DI DANTE
HA INVECE UNA FINALITA
DIDASCALICA: IL POEMA
HA LO SCOPO DI
LIBERARE LUMANITA
DAL PECCATO
13. Ulisse 竪 una specie di specchio negativo di
Dante. Dal punto di vista della conoscenza,
entrambi sono degli eroi, degli scopritori.
Tuttavia Dante 竪, per cos狸 dire, un esploratore
approvato da dio, mentre Ulisse 竪 un ribelle,
un temerario che osa imporre la propria
volont agli d竪i.
Per questo Dante usa laggettivo FOLLE per
descrivere limpresa di Ulisse