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I CLOROFLUOROCARBURI
        (CFC)




                A cura di:

                Chiara Strano.
                Fabio Gibertini.
                Licia Leoni.
Cosa sono i CFC?


I clorofluorocarburi (conosciuti anche come freon) sono alogenuri alchilici contenenti
cloro, fluoro e carbonio, vengono indicati con la sigla CFC. Derivano dal metano, dal
propano o dall'etano, appartenenti agli idrocarburi. Questi particolari refrigeranti si
differenziano tra loro unicamente per il numero di atomi di cloro, fluoro, carbonio presenti
nella sua composizione chimica.



Propriet¨¤:
Si tratta di gas incolori, senza odore o con debole odore di etere, ininfiammabili,
chimicamente stabili (cio¨¨ mantengono inalterate le loro propriet¨¤ nelle pi¨´ svariate
condizioni fisiche), senza alcuna azione tossica. Hanno un basso punto di ebollizione e
ottime propriet¨¤ bagnanti.
I CFC-11 e CFC-12:

   I CFC-11 e CFC-12 erano i composti polialogenati maggiormente prodotti.
   Si ottengono dalla fluorurazione del tetracloruro di carbonio.




                 CFC-11                               CFC-12
Storia:
  I CFC sono nati tra gli anni '20 e '30 grazie a Thomas Midgley che, dopo essersi accorto
  quanto fossero inerti, dimostr¨° la loro non tossicit¨¤, ininfiammabilit¨¤ e non corrosivit¨¤ in
  pubblico inspirandoli profondamente e spegnendo una candela quando li espirava.
Come venivano utilizzati?
Fluidi refrigeranti    Frigoriferi e condizionatori.




Agenti di espansione   Schiume rigide, schiume solide
                       soffici.




Fluidi detergenti      Pulizia.




Propellenti            Aerosol e bombolette spray.
cfc
Problemi e conseguenze:
I CFC sono stati utilizzati
estensivamente perch¨¦ finch¨¦
rimangono nella troposfera,
non sono assolutamente
reattivi e non recano in alcun
modo danno alla salute
dell'uomo. A causa della loro
stabilit¨¤ questi composti
hanno infatti vita lunghissima
che si stima fra i 75 e i 100
anni, la caratteristica nociva
che non era stata inizialmente
presa in considerazione
consiste nel fatto che questi
composti, quando
raggiungono le quote pi¨´ alte
dell'atmosfera vengono
distrutti dalla radiazione
ultravioletta estremamente
energetica proveniente dal
sole.
Il buco dell'ozono:
I raggi ultravioletti ne spezzano le molecole liberando l¡¯atomo di cloro il quale d¨¤ inizio ad una
serie di reazioni che terminano con la scomposizione delle molecole di ozono.




           CF2Cl2
                            UV
                                     CF2CL + Cl         .
           Cl . + O3                 ClO . + O2

           ClO . + O                 Cl . + O2



           O3 + O                    2O2
cfc
Effetti sull'uomo:
A causa del buco dell'ozono l'uomo ¨¨ pi¨´ soggetto alle radiazioni
UVB le quali possono causare cataratta, bruciature e indebolimento
del sistema immunitario fino al danneggiamento del DNA il quale
porta a vari tipi di cancri alla pelle e in particolare melanomi.




Altri effetti ambientali:
Anche i CFC sono stati classificati come gas serra, contribuiscono quindi
all'innalzamento della temperatura terrestre causando cos¨¬ lo scioglimento
dei ghiacciai.
La soluzione:

 L'azione di messa al bando dei refrigeranti CFC e HCFC ha avuto come punto
 fondamentale di inizio il Protocollo di Montreal. Esso ¨¨ stato ratificato nel 1987
 da pi¨´ di 30 Nazioni, tra le quali gli Stati Uniti, il Giappone e i Paesi dell¡¯allora
 Comunit¨¤ Economica Europea.

 Per quanto riguarda i CFC, il Protocollo ed il successivo emendamento di
 Copenaghen hanno stabilito la riduzione del 75% della produzione entro il 1
 gennaio 1994 e la totale eliminazione entro il 1 gennaio 1996.
Utilizzo CFC al giorno d'oggi:
 La produzione di CFC ¨¨ ora proibita in quasi tutto il mondo. Sono stati sostituiti da
 idrocarburi parzialmente alogenati (HFC e HCFC*) e altri composti. Ma anche gli
 HCFC contribuiscono (in parte minore) alla deplezione dell'ozono. Gli HFC cos¨¬
 come gli HCFC sono gas serra e tramite accordi di sta decidendo di proibirli entro il
 2030. Inoltre, molti CFC circolano ancora in macchinari che sono tuttora in uso o
 non ancora smantellati. Perci¨°, ¨¨ piuttosto complesso prevedere le quantit¨¤ di CFC
 che verranno rilasciate in atmosfera nei prossimi anni.

 * HFC = idrofluorocarburi, HCFC = idroclorofluorocarburi
Sitografia:

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  • 3. I CFC-11 e CFC-12: I CFC-11 e CFC-12 erano i composti polialogenati maggiormente prodotti. Si ottengono dalla fluorurazione del tetracloruro di carbonio. CFC-11 CFC-12
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  • 5. Come venivano utilizzati? Fluidi refrigeranti Frigoriferi e condizionatori. Agenti di espansione Schiume rigide, schiume solide soffici. Fluidi detergenti Pulizia. Propellenti Aerosol e bombolette spray.
  • 7. Problemi e conseguenze: I CFC sono stati utilizzati estensivamente perch¨¦ finch¨¦ rimangono nella troposfera, non sono assolutamente reattivi e non recano in alcun modo danno alla salute dell'uomo. A causa della loro stabilit¨¤ questi composti hanno infatti vita lunghissima che si stima fra i 75 e i 100 anni, la caratteristica nociva che non era stata inizialmente presa in considerazione consiste nel fatto che questi composti, quando raggiungono le quote pi¨´ alte dell'atmosfera vengono distrutti dalla radiazione ultravioletta estremamente energetica proveniente dal sole.
  • 8. Il buco dell'ozono: I raggi ultravioletti ne spezzano le molecole liberando l¡¯atomo di cloro il quale d¨¤ inizio ad una serie di reazioni che terminano con la scomposizione delle molecole di ozono. CF2Cl2 UV CF2CL + Cl . Cl . + O3 ClO . + O2 ClO . + O Cl . + O2 O3 + O 2O2
  • 10. Effetti sull'uomo: A causa del buco dell'ozono l'uomo ¨¨ pi¨´ soggetto alle radiazioni UVB le quali possono causare cataratta, bruciature e indebolimento del sistema immunitario fino al danneggiamento del DNA il quale porta a vari tipi di cancri alla pelle e in particolare melanomi. Altri effetti ambientali: Anche i CFC sono stati classificati come gas serra, contribuiscono quindi all'innalzamento della temperatura terrestre causando cos¨¬ lo scioglimento dei ghiacciai.
  • 11. La soluzione: L'azione di messa al bando dei refrigeranti CFC e HCFC ha avuto come punto fondamentale di inizio il Protocollo di Montreal. Esso ¨¨ stato ratificato nel 1987 da pi¨´ di 30 Nazioni, tra le quali gli Stati Uniti, il Giappone e i Paesi dell¡¯allora Comunit¨¤ Economica Europea. Per quanto riguarda i CFC, il Protocollo ed il successivo emendamento di Copenaghen hanno stabilito la riduzione del 75% della produzione entro il 1 gennaio 1994 e la totale eliminazione entro il 1 gennaio 1996.
  • 12. Utilizzo CFC al giorno d'oggi: La produzione di CFC ¨¨ ora proibita in quasi tutto il mondo. Sono stati sostituiti da idrocarburi parzialmente alogenati (HFC e HCFC*) e altri composti. Ma anche gli HCFC contribuiscono (in parte minore) alla deplezione dell'ozono. Gli HFC cos¨¬ come gli HCFC sono gas serra e tramite accordi di sta decidendo di proibirli entro il 2030. Inoltre, molti CFC circolano ancora in macchinari che sono tuttora in uso o non ancora smantellati. Perci¨°, ¨¨ piuttosto complesso prevedere le quantit¨¤ di CFC che verranno rilasciate in atmosfera nei prossimi anni. * HFC = idrofluorocarburi, HCFC = idroclorofluorocarburi