1. Si ha un legame chimico quando una forza di natura elettrostatica tiene uniti pi湛 atomi in una
molecola o in un composto chimico (legami forti, o intramolecolari) o pi湛 molecole in una
sostanza allo stato condensato (legami deboli, o intermolecolari ).
LEGAMI INTRAMOLECOLARI
Gli atomi formano legami chimici per raggiungere una configurazione elettronica pi湛 stabile,
generalmente la configurazione elettronica del gas nobile pi湛 vicino, quindi lottetto. I gas
nobili, che gi hanno raggiunto lottetto, non formano legami chimici.
Quando due atomi si legano la molecola risultante 竪 un sistema ad
energia minore e quindi pi湛 stabile rispetto ai due atomi isolati, questo
竪 il motivo per cui in natura si trovano pochissimi atomi isolati.
Nei legami chimici vengono interessati solo elettroni di valenza, cio竪
quelli degli orbitali pi湛 esterni.
Lenergia di legame 竪 la quantit di energia che bisogna fornire per
rompere un legame e che 竪 uguale a quella che si libera quando lo
stesso legame viene costituito.
Identifichiamo tre tipi di legame che si ottengono combinando i due
tipi di atomo:
metallo con non metallo;
non metallo con non metallo;
metallo con metallo.
2. LEGAME IONICO
Metallo con Non metallo.
Il legame ionico 竪 un legame tra ioni di segno opposto.
Tali ioni derivano da atomi aventi differenza di elettronegativit superiore al
limite convenzionale di 1,9: in queste condizioni, quando i due atomi si
avvicinano, gli elettroni del livello pi湛 esterno dellatomo meno elettronegativo
passano allatomo pi湛 elettronegativo. Questultimo diviene quindi uno ione
negativo, mentre laltro atomo diviene uno ione positivo. Questo legame 竪 di
natura prettamente elettrostatica
Solido ionico
Un solido ionico 竪 formato da cationi e anioni, che generalmente sono disposti
in maniera ordinata e regolare: si parla in questo caso di solido cristallino.
Il legame ionico non 竪 direzionale, e ogni anione non 竪 specificamente legato
ad un certo catione, ma a tutti i cationi che lo circondano. Questa struttura
ordinata 竪 difficile da distruggere, e questo spiega lelevato punto di fusione dei
solidi ionici.
Anche se spesso molto duri, i solidi ionici sono anche molto fragili, e si sfaldano
facilmente (cio竪 si rompono producendo superfici perfettamente lisce). Questo
pu嘆 essere spiegato dal fatto che un colpo localizzato pu嘆 far scorrere
leggermente due piani di ioni, e allora le interazioni diventano repulsive ed il
cristallo si spezza .
4. LEGAME COVALENTE
Non metallo con Non metallo
Il legame 竪 realizzato attraverso la condivisione di coppie di elettroni (al massimo tre).
Se viene condivisa una sola coppia di elettroni il legame sar definito semplice, se le coppie
sono due si dir doppio, se tre triplo.
Legame covalente puro
Un legame covalente 竪 detto puro quando si forma fra atomi con lo stesso valore di
elettronegativit, oppure valori compresi tra 0 e 0,3. In questo caso, gli elettroni che vengono
messi in comune fra i due atomi vengono attratti con la stessa forza da entrambi i nuclei e,
perci嘆, vengono ad essere condivisi in maniera uguale fra i due atomi (c竪 una distribuzione
simmetrica della nube elettronica).
5. Legame singolo
Altri esempi utilizzando la simbologia di Lewis:
Legame doppio
Legame triplo
6. Legame covalente polare
Un legame covalente polare si forma tra atomi che hanno elettronegativit diversa, ma non
tanto diversa da rendere possibile la formazione di un legame ionico (la differenza dei valori di
elettronegativit 竪 sempre minore di 1,9).
In questo caso, i due atomi mettono in comune i loro elettroni spaiati che per嘆 saranno
maggiormente attratti dallatomo pi湛 elettronegativo. Il legame risulter quindi polarizzato
elettricamente, cio竪 ognuno degli atomi coinvolti nel legame presenter una carica elettrica
parziale, o negativa o positiva.
Poich辿 si ha un parziale trasferimento di elettroni da un atomo ad un altro, questo tipo di
legame 竪 intermedio tra il legame covalente e il legame ionico.
Per esempio in HCl il cloro attrae la coppia di elettroni pi湛 fortemente, e questa quindi si trova
pi湛 vicina al cloro che allidrogeno. Si ha quindi una piccola carica negativa sul cloro, e una
piccola carica positiva sullidrogeno (indicate con i simboli 隆+ e 隆). Nel suo complesso, la
molecola 竪 un dipolo elettrico.
8. Legame di coordinazione (o dativo)
un tipo particolare di legame covalente detto, in passato, dativo in quanto i due elettroni
coinvolti nel legame provengono da uno solo dei due atomi detto datore (o agente
nucleofilo), mentre l'altro viene detto accettore (o agente elettrofilo) e deve avere un
orbitale vuoto nel quale poter alloggiare questa coppia.
Il caso pi湛 comune 竪 quello in cui l'ammoniaca, che possiede un doppietto elettronico non
condiviso, lega un protone H+ dando cos狸 luogo allo ione ammonio.
Solidi covalenti
Nel reticolo cristallino * sono posti atomi legati tra loro da legami covalenti quindi da forze intense e di tipo
direzionale. Lesempio tipico 竪 quello del diamante, in cui ogni atomo di carbonio ha una in comune una
coppia di elettroni con altri atomi di carbonio. Altro esempio 竪 il quarzo (SiO2). Tali solidi hanno punti di
fusione e durezza elevati, sono in genere cattivi conduttori di elettricit e insolubili.
* Reticolo cristallino: schema che riproduce la disposizione spaziale delle particelle (atomi/molecole/ioni) in un solido cristallino.
9. Legame metallico
Metallo con metallo
Nel pi湛 semplice modello del legame metallico, tutti gli atomi mettono in comune i loro
elettroni di valenza in un mare di elettroni uniformemente distribuito.
Secondo questo modello un metallo pu嘆 essere rappresentato come un reticolo
cristallino di ioni positivi tenuti uniti da una nube di elettroni condivisi estesa a tutto il
reticolo.
A differenza del legame covalente, gli elettroni sono delocalizzati, cio竪 non sono legati
a nessun atomo particolare e quindi risultano essere estremamente .
Tale mobilit 竪 responsabile delle propriet dei metalli come lelevata conducibilit
elettrica.
Solidi metallici
Il legame metallico, che tiene insieme il reticolo dei solidi metallici, 竪 determinato dallattrazione tra ioni
positivi e gli elettroni delocalizzati. Esso non 竪 direzionale e i reticoli cristallini sono caratterizzati da un
impacchettamento compatto di ioni. La non direzionalit dei legami spiega alcune propriet dei metalli, quali
la tenacit, la plasticit, la duttilit (si riducono facilmente in fili sottili) e la malleabilit (si riducono facilmente
in fogli sottili) .
10. DUE TEORIE DEL LEGAME COVALENTE
Si basano sulla meccanica quantistica:
TEORIA DEL LEGAME DI VALENZA (VB) che spiega le interazioni degli orbitali
atomici nella formazione di un legame covalente.
TEORIA DEGLI ORBITALI MOLECOLARI (MO) che ipotizza lesistenza di
orbitali che si estendono sullintera molecola.
Le due teorie si integrano luna con laltra e sono indispensabili per la
comprensione del legame covalente.
11. TEORIA DEL LEGAME DI VALENZA (VB)
1. Un legame chimico si forma spontaneamente tra due atomi che presentino
orbitali semivuoti al fine di conseguirne la saturazione. Di conseguenza non 竪
necessario che venga realizzato lottetto elettronico
2. un legame chimico 竪 dato dalla sovrapposizione degli orbitali degli atomi che
partecipano al legame.
3. La sovrapposizione pu嘆 avvenire in due modi diversi e generare due tipi di
legami covalente: e
4. gli elettroni di legame sono, con molta probabilit, localizzati nella regione di
legame.
5. Gli orbitali atomici che danno luogo alla formazione del legame possono essere
di tipi differenti.
6. Gli orbitali atomici che danno luogo alla formazione del legame, possono anche
non essere orbitali atomici puri (cio竪 derivanti direttamente dalla soluzione
dellequazione di Schroedinger), ma di carattere diverso. Viene introdotto il
concetto di ibridazione.
12. ORBITALI DI SOVRAPPOSIZIONE
I legami sono quelli che derivano dalla I legami si formano invece quando due orbitali
sovrapposizione di due orbitali atomici, non si sovrappongono lungo lasse di legame
contenenti ognuno un elettrone spaiato, lungo (sovrapposizione laterale).
la direzione dellasse (sovrapposizione
frontale)
I segni + e - indicano il segno della funzione d'onda e non cariche elettriche.
13. ORBITALI IBRIDI
Un atomo, all'atto di formazione di un composto, ibridizza i propri orbitali atomici al fine di
formare legami covalenti con gli altri atomi, in numero eventualmente maggiore e sicuramente
con una distribuzione delle densit di carica elettronica pi湛 simmetrica possibile => pi湛 la
densit elettronica 竪 distribuita simmetricamente all'interno del composto, pi湛 questo 竪 stabile!
Ibridazione sp
Be
orbitali sp 180属
stato fondamentale promozione e ridistribuzione energetica stato eccitato
Ibridazione sp2
B
orbitali sp2
stato fondamentale promozione e ridistribuzione energetica stato eccitato
Ibridazione sp3
C
orbitali sp3
stato fondamentale promozione e ridistribuzione energetica stato eccitato
14. TEORIA DEGLI ORBITALI MOLECOLARI (MO)
Una molecola 竪 visualizzata come un insieme di nuclei aventi orbitali elettronici delocalizzati
sullintera molecola.
Come un atomo ha orbitali atomici che hanno una data energia, una forma definita e sono
occupati da elettroni, cos狸 una molecola ha orbitali molecolari che hanno una data energia ed
una forma definita e sono occupati dagli elettroni della molecola.
Funzioni donda di orbitali atomici di energia simile possono essere addizionati o sottratti per
ottenere, rispettivamente, orbitali molecolari leganti ed orbitali molecolari antileganti.
L'orbitale legante 竪 a minor energia rispetto a quella degli orbitali atomici e per questo motivo si
forma prima. Ha la maggior densit elettronica tra i nuclei.
L'orbitale antilegante ha una maggiore energia e per questo motivo, in sequenza, 竪 il secondo
a formarsi. La maggior densit elettronica non si trova tra i nuclei ed 竪 quindi ad energia
maggiore.
Il numero di orbitali molecolari 竪 uguale al numero di orbitali atomici che sono stati
combinati.
Lordine di legame 竪 un numero ottenuto dalla seguente formula:
ordine di legame = (n属 elettroni leganti n属 elettroni antileganti) / 2
Visto che il numero di elettroni antileganti (a maggior energia) 竪, secondo la teoria, minore o
uguale al numero di elettroni leganti il valore pu嘆 essere soltanto positivo o pari a zero. In
quest'ultimo caso per嘆 la molecola non esiste (vedi il caso dei gas nobili).
15. Teoria degli orbitali molecolari : molecola di idrogeno
I due singoletti, rispettivamente uno di ogni atomo, tendono a occupare il livello energetico pi湛
basso ovvero l'orbitale legante in 1s riempiendolo. Visto che non ci sono altri elettroni l'orbitale
molecolare antilegante non viene riempito.
Poich辿 non vi sono singoletti nella molecola, questa viene definita diamagnetica (non risente di
un campo magnetico)
La molecola dell'idrogeno (H2), secondo il calcolo dell'ordine di legame, esiste perch辿 竪 pari a 1.
16. Secondo la teoria degli orbitali molecolari l'ossigeno ha, nel proprio orbitale molecolare, uno
sbilancio di elettroni. La configurazione degli elettroni lungo gli orbitali, infatti, lascia due singoletti
con spin uguale nell'orbitale molecolare *2p.
I due elettroni singoletti producono un campo magnetico e, per questo motivo, la molecola
dell'ossigeno (O2) pu嘆 essere influenzata da campi magnetici rendendosi paramagnetica. Il
paramagnetismo 竪 la peculiarit che non tutte le molecole possiedono di essere attratte da campi
magnetici
17. LEGAMI INTERMOLECOLARI
Forze di van der Waals
Gli atomi di una molecola - ad es. quelli di una molecola di metano (CH4) - sono
tenuti insieme da forti legami covalenti.
Quando il metano si trova allo stato liquido o solido, i legami che tengono vicine le
molecole sono le forze di van der Waals.
Ci sono diversi tipi di forze di van der Waals:
1. dipolo spontaneo - dipolo indotto
2. dipolo - dipolo
18. 1. Attrazioni dipolo spontaneo - dipolo indotto (Forze di London)
Le attrazioni dipolo spontaneo - dipolo indotto sono sorprendentemente forti a distanza
brevissima.
Lo iodio (I2) nonostante sia una molecola apolare si trova allo stato solido. Questo significa che
anche fra le sue molecole c'竪 una forza di attrazione piuttosto elevata, nota come "forza di
London".
Questa attrazione 竪 dovuta allo spostamento casuale - e per tempi brevissimi - degli elettroni
di una molecola verso una zona della molecola stessa.
Poich辿 gli elettroni hanno carica negativa, questa zona diventa negativa; l'altra parte della
molecola - pi湛 povera di elettroni - diventa positiva perch辿 la carica dei protoni (positiva) non 竪
neutralizzata del tutto dagli elettroni.
Ci嘆 d luogo alla formazione di un dipolo istantaneo.
Questa molecola che si 竪 polarizzata induce la polarizzazione di una molecola vicina (la parte
positiva della prima molecola attrae gli elettroni della molecola vicina).
La molecola che si 竪 appena polarizzata induce la polarizzazione di un'altra molecola vicina. E
cos狸 via.
La "catena" di molecole che si 竪 formata ha una vita brevissima, perch辿 rapidamente le
molecole tornano allo stato normale di non-polarizzazione. Ma ci sar qualche altra molecola
che si polarizzer casualmente, e provocher la polarizzazione di una molecola vicina, ...
Lintensit di tali forze cresce all'aumentare della superficie della molecola. Si spiega cos狸
l'aumento della temperatura di ebollizione degli alogeni F2 < Cl2 < Br2 < I2.
19. 2. Attrazioni dipolo - dipolo
Le molecole possono avere un'interazione attrattiva dipolo-dipolo se sono molecole
polari:
Legame a idrogeno
Un legame a idrogeno si forma quando un atomo di
idrogeno legato con legame covalente ad un elemento
molto elettronegativo (fluoro, ossigeno, cloro, azoto) si
lega anche - con un "legame a idrogeno" - ad un
elemento ugualmente molto elettronegativo.
Il legame a idrogeno 竪 il legame responsabile degli alti
punti di ebollizione di alcuni composti, tra cui l'acqua.
Solidi molecolari
Le molecole, disposte secondo un determinato ordine geometrico (reticolo cristallino) sono tenute insieme da
deboli legami quali le forze di van der Waals. Un esempio sono il ghiaccio, lo iodio, la naftalina.
Questi solidi hanno un basso punto di fusione e talvolta tendono a sublimare.
La loro solubilit dipende dalla capacit di stabilire legami con le molecole con il solvente.