Ci sarà una volta… dentro la tivvù
Medioera - Viterbo, 16 aprile 2016
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Moderatore: Alessio Jacona
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Storytelling d’amore (più o meno) a lieto fine
1. Ci sarà una volta…
dentro la tivvù
Storytelling d’amore (più o meno) a lieto fine
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
2. Quale di queste è una storia?
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
● The king died and then the queen died
● The king died, and then the queen died
of grief
Edward Morgan Forster - Aspects of the Novel
3. Cosa vs Come
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
If a story is not about the hearer he will not listen.
And here I make a rule:
a great and interesting story is
about everyone or it will not last.
John Steinbeck
4. Lo storie sono ovunque...
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
5. Raccontare una storia è fare
Storytelling?
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Lo storytelling non è un semplice raccontare storie.
È una disciplina e un metodo di lavoro.
Storytelling è una scienza delle narrazione, applicata al
marketing, alla politica, alla sociologia…
6. Dove nasce e quando si comincia a
parlare di Storytelling?
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
La narrazione è uno strumento antico
che nei secoli ha svolto differenti funzioni.
7. Gli anni ‘90 dello Storytelling
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
La crisi del “marchio”: dalla brand image alla brand story
Esplosione di Internet e delle NTIC
Nuovi tipi di narrazione: dal racconto orale al Digital Storytelling
Dalla pedagogia al marketing, dalla politica al giornalismo
8. Lo Storytelling è...
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Lo Storytelling è una disciplina specifica che fa parte delle Scienze della
Narrazione, avente diverse declinazioni operative:
dal marketing alla medicina, dalla politica, al mondo dei consumi..
È la modalità di pensiero e comunicazione dell’essere umano, presente in ogni
ambito dove avvenga un’interazione, anche asincrona, tra le persone.
Osservatorio Storytelling Pavia
9. … ma anche
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Storytelling is the only way
to plant ideas into other people's minds.
Uri Hasson from Princeton
10. Le storie funzionano perché…
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
➔ creano legami profondi con le
persone
➔ seguono dei pattern conosciuti e
riconosciuti.
11. Ci riconosciamo nelle storie raccontate
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Ci piacciono le storie perché
riconosciamo una traccia di
umanità in quello che viene
comunicato e ritroviamo un po’
di noi stessi in ciò che viene
raccontato.
12. Ilfascino del racconto
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Nell’identificazione emotiva con il protagonista
risiede il fascino del racconto.
Patrizia Soffiati
14. Scegli la storia
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Storie sul chi sono - l’eroe o il protagonista prende coscienza di sé,
racconta i sogni, gli obiettivi, i successi.
Storie sul perché sono qui - per ottenere la fiducia, per spiegare le ragioni
dell’agire, per guadagnare la fiducia.
Storie educative - per illustrare come un cambiamento possa produrre
dei risultati significativi.
Storie di visione - per ispirare e incoraggiare.
Storie di valori - per influenzare l’opinione che gli altri hanno di noi.
Storie di opinioni - per affrontare pregiudizi, obiezioni, dubbi e sospetti.
15. Prendi ispirazione da:
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
● Esperienze personali quotidiane o passate
● Amici/famiglia
● Colleghi
● Viaggi.
16. Parola d’ordine: autenticità
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
➔ Guarda quello che ti circonda
➔ Racconta storie che ti piacciono
➔ Scegli un tono
➔ Usa uno stile vivido attraverso parole e
immagini
➔ Caratterizza i personaggi
➔ Non dimenticare a chi stai parlando
(destinatario)
18. 5 elementi
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
1. L’eroe, il Good Guy, con il suo obiettivo
2. Golia, l’antagonista che si oppone all’eroe
3. Il conflitto
4. Il guru o mentore
5. Il dono.
19. Il viaggio dell’eroe:
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
1) la situazione iniziale che precede l’inizio dell’azione e che
fornisce informazioni sullo spazio , sul tempo e sui personaggi.
Chi è l’eroe, chi l’antagonista?
2) una complicazione che innesca la situazione drammatica
3) un’azione trasformatrice che fa passare dalla situazione
iniziale a quella finale e risolutiva
4) la soluzione, ovvero la cessazione della tensione drammatica
per effetto della trasformazione
5) una situazione finale di ribaltamento rispetto a quella iniziale.
20. Ricorda:
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
1) punto di vista: tutte le storie dovrebbero essere personali e autentiche e
mantenere in ogni sua parte la prospettiva dell’autore, esprimendo le sue
intenzioni e i suoi obiettivi.
2) “dramatic question”: racconta qualcosa che valga la pena di essere raccontato e
proponi all’inizio della storia domande non banali e sorprendenti a cui si darà
risposta alla fine del racconto.
3) contenuti emotivi coinvolgenti
21. Comunica emozioni
Alessandra Granaudo
Celestina Pistillo
Viterbo, 16.04.2016
Più una storia ci risulta familiare, più ci
acchiappa.
Se siamo capaci di trasmettere le nostre
emozioni in modo che gli altri “sentano”
insieme a noi, la nostra storia
funzionerà.
Annamaria Anelli