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STORIA
DEL CINEMA
STORIA DEL
  CINEMA
IL CINEMA NELLA SUA STORIA
 HA ATTRAVERSATO DIVERSE
       FASI E PERIODI.
Cinema 2
dai primi rudimentali "esperimenti" dei fratelli
Lumière




ai moderni film digitali, ricchi di effetti speciali
realizzati con la grafica computerizzata.
Il cinema, inteso come proiezione di
immagini in movimento, ha numerosi
antenati, che risalgono fino al mondo antico
In oriente
esisteva la rappresentazione
     delle ombre cinesi
Cinema 2
in Europa abbiamo
         studi ottici
sulle proiezioni tramite lenti
        fin dal 1490
   con la camera oscura
        leonardiana
Cinema 2
La lanterna magica è una forma di
proiezione di immagini dipinte (di solito
su vetro) su una parete (o uno schermo
appositamente predisposto) in una
stanza buia, tramite una scatola chiusa
contenente una candela, la cui luce è
filtrata da un foro sul quale è applicata
una lente
Cinema 2
La diffusione della lanterna magica fu rapida ed
ebbe due principali applicazioni: una didattica e
una fantastica.
Nel primo caso si poteva
istruire mostrando
luoghi, monumenti, oggett
i, piante, animali che        Nel secondo caso si
nessuno aveva mai             potevano proiettare
visto, con un effetto molto   immagini fantastiche
più suggestivo della          per divertire e
stampa                        intrattenere lo spettatore
Il movimento
Inizialmente con la
  lanterna magica si
  proiettava una sola
immagine fissa per volta
grazie a varie invenzioni
           accessorie,
  si arrivò a moltiplicare le
            immagini
      e a farle muovere,
magari facendo scorrere due o
            più lastre
         l'una sull'altra
ottenendo per esempio
l'effetto di due persone che si
          allontanavano
      o di un cavaliere che
  muoveva verso un castello
Lastra scorrevole per lanterna
           magica
Cinema 2
Ai fratelli Lumière si deve dunque l'idea di
proiettare la pellicola,
così da consentire la visione dello spettacolo ad
una moltitudine di spettatori,
quindi la nascita del cinema inteso in senso
moderno.
L'imbonitore
Figura chiave nello spettacolo
della lanterna magica (e non
solo), era quella
dell'imbonitore, cioè di un
personaggio che spiegasse le
immagini mostrate
L’imbonitore raccontava gli avvenimenti
che venivano proiettati.
Le immagini da sole infatti non erano
sufficientemente chiare per essere capite
dal pubblico,
che quindi aveva bisogno di un
commento parlato per comprendere a
pieno.
Questa figura di narratore
presente fisicamente alle
rappresentazioni venne
conservata anche in tutti
gli spettacoli del cinema
delle origini
28 dicembre 1895
  la vita e la natura
sono riprese dal vero
L’arrosseur arrosé
        Les forgerans
L’arrivée d’un train en gare
Cinema 2
1896
   NASCE IL
 CONCETTO DI
DOCUMENTARIO
sulla scena vengono narrati
casi di cronaca
che tuttavia mancano di spettacolarità,
per questo motivo il pubblico è
meno attratto e coinvolto
dal neonato cinema
Un illusionista
convertito al
   cinema
GEORGES
 MÉLIÈS
• REINVENTA IL CINEMATOGRAFO
  ALLA SUA MANIERA
• ESSENDO UN ILLUSIONISTA FA
  LARGO USO DI
• TRUCCHI E SPARIZIONI
• AIUTANDOSI CON L’ARTE DELLA
  MAGIA
ATTRAVERSO MÉLIÈS
NASCE IL CONCETTO DI
   FANTASCIENZA
• Le voyage dans la Lune (1902)
• Vingt mille lieves sous les
  mers (1907)
• A la conquête du Pole (1912)
Cinema 2
IL CINEMA
BRITANNICO
WILLIAM PAUL
      HA ASSIMILATO LA LEZIONE
       DEI LOUMIERE E DI MÉLIÈS
  LA SUA ATTENZIONE SI CONCENTRA
      SU NUOVI DETTAGLI TECNICI
INTRODUCE IL CONCETTO DI:
• SCENEGGIATURA
• MONTAGGIO
• PRIMO PIANO
• CAMPO LUNGO
LA DIFFUSIONE DELLE SALE
       CINEMATOGRAFICHE
• Nasce il concetto di
  produzione
  cinematografica
• Nasce il concetto di
  distribuzione
ITALIA
• Nel 1905 fu fondata a Roma da Filoteo
  Alberini la prima casa di produzione
  cinematografica italiana, la «Alberini e
  Santoni», che esordì con il film
               La presa di Roma
Locandina del film: La presa di Roma,
1905
• A Torino Arturo Ambrosio, fondatore
  dell’industria cinematografica italiana,
  affida a Luigi Maggi la realizzazione di

         Gli ultimi giorni a Pompei
                    (1908)
       la pellicola è lunga 366 metri
Locandina del film: Gli ultimi giorni
di Pompei, 1908
UN PO’ DI NUMERI
• 10 le case di produzione
  cinematografica in Italia
• 200 i film realizzati nel 1909
• 400 i film realizzati nel 1910
• 366 i metri della pellicola
  Gli ultimi giorni di Pompei
Anche nel resto
d’Europa, Russia
compresa, furono costituite
case di produzione e vennero
girati film sempre più complessi
e ambiziosi
La produzione
quantitativamente
maggiore, a fianco di quella
francese e italiana, ebbe
però luogo negli Stati Uniti
1911 alcuni produttori
  indipendenti, per sfuggire alle
difficoltà legali e alla concorrenza
     spietata, si trasferirono a
 Hollywood, un sobborgo di Los
      Angeles, creando i primi
stabilimenti di quella che diverrà
ben presto la «Culla del cinema»
Il cinema divenne nel giro di pochi
anni un nuovo genere di spettacolo
popolare, il primo divertimento di
massa, in grado di attirare un
pubblico sempre più vasto, composto
da individui di diversa estrazione
sociale e di differente livello culturale
• Prezzo del biglietto: un nickel, una
  moneta da 5 centesimi
• Lo scopo è quello di attirare un vasto
  pubblico
• Tra cui gli immigrati che, a causa delle
  difficoltà della lingua, venivano
  emarginati da ogni forma di svago
• Anche il cinema francese
• diviene industria
• attraverso gli imprenditori
• Charles Pathé e Léon Gaumont
Le loro case di distrubuzione
sono fortissime e si espandono
 in tutto il territorio francese
Manifesto pubblicitario per la ditta Pathé, 1908. Nel manifesto, il gallo,
emblema della ditta, compare fra le gambe dei fratelli Charles ed Émile
Pathé pronti a conquistare il mondo con un proiettore
Cinema 2
Cinema 2
Cinema 2
• Nel 1905 la Pathé vende 12.000 metri di
  film al giorno!
• Le copie, infatti, sono vendute a metri, a
  lunghezza e non come opere autonome
• Ciò consentirà alla casa di distribuzione
  di arricchirsi notevolmente
Negli Stati Uniti diversi
produttori si associano in una
sola etichetta perché temono
uno schiacciamento economico
da parte della Pathé
Nasce così la
 Paramount
Cinema 2
Cinema 2
Cinema 2
Il piano, in fotografia così come
nelle riprese cinematografiche,
è un termine usato per indicare
 l'ampiezza di un'inquadratura
 in rapporto alla figura umana.
Solitamente, si parla di piano quando
l'inquadratura comprende, al massimo, una
figura umana nella sua interezza. Se
l'inquadratura fosse più ampia, si parlerebbe di
campo.
FIGURA INTERA:
• La persona è inquadrata dai
      piedi alla testa, e sta
 esattamente nel fotogramma
PIANO AMERICANO
• L'inquadratura parte dalla metà della coscia.
  Spesso utilizzato per inquadrare due o più
  persone (con un taglio all'altezza delle
  ginocchia), questo tipo di inquadratura serve
  a dare all'attore maggiore libertà espressiva e
  d'azione.
PIANO MEDIO o MEZZA FIGURA
Inquadratura che riprende la
figura (una o più persone) dalla
vita in su
MEZZO PRIMO PIANO o MEZZO BUSTO

• L'inquadratura tagliata approssimativamente
  all'altezza del petto è definita Mezzo Primo
  Piano (MPP) o Mezzo Busto (MB)

• Nel film del 1903 Assalto al treno (The Great
  Train Robbery) di Edwin S. Porter abbiamo il
  piano ravvicinato del bandito (George Barnes)
  che spara agli spettatori. Probabilmente è il
  primo caso di mezzo busto della storia del
  Cinema.
PRIMO PIANO
• Inquadratura di un volto
  dall'altezza delle spalle. Il
  soggetto è isolato dal contesto, e
  la sua espressione è il centro
  dell'attenzione.
PRIMISSIMO PIANO
 Il volto del soggetto riempie l'inquadratura, ed
è generalmente tagliato sopra l'attaccatura dei
capelli e a metà del collo (a volte il taglio è fatto
partire dal mento). L'inquadratura è molto
stretta e particolarmente cinematografica,
consentendo di cogliere l'anima del soggetto.
PARTICOLARE O DETTAGLIO
• È una parte del volto o del corpo, ripresa
  molto da vicino. Può riguardare anche un
  oggetto molto piccolo, o parti in movimento
  (ad esempio il dettaglio dei piedi nella corsa).
IL CAMPO
• nelle riprese cinematografiche è un termine
  usato per indicare l'ampiezza dell'ambiente
  inquadrato.

• Solitamente, si parla di campo quando
  l'inquadratura è abbastanza ampia da non
  mettere eccessivamente in rilievo eventuali
  soggetti, come persone o animali. Questi
  faranno semplicemente parte dell'inquadratura.
  Nel caso un singolo soggetto fosse ripreso a
  distanza abbastanza ravvicinata da farlo divenire
  l'elemento principale dell'immagine, allora si
  parlerebbe di piano.
Campo lunghissimo

È l'inquadratura più ampia possibile.
Il paesaggio (o la scenografia) è
talmente ampio che la presenza di
eventuali figure umane sarebbe
difficilmente notabile. È ripreso
solitamente a grande distanza.
Campo lungo
L'ambiente, pur essendo ripreso in
maniera ampia, presenta un centro di
interesse. Eventuali figure umane
sono distinguibili, ma rimangono
inglobate nel paesaggio.
Campo medio
Le figure umane sono perfettamente
distinguibili, ma lo spazio circostante
è ancora preponderante, seppur di
poco.
Campo totale

 Le figure umane sono visibili nella loro totalità
e sono parte integrante di un ambiente ristretto
(limitando l'inquadratura ad un solo
soggetto, si ottiene la figura intera).
Il campo-controcampo

è una tecnica utilizzata durante la fase di
montaggio di un film, articolata in due distinte
inquadrature speculari. Si tratta di uno degli
effetti più usati nel linguaggio cinematografico.

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Cinema 2

  • 2. STORIA DEL CINEMA
  • 3. IL CINEMA NELLA SUA STORIA HA ATTRAVERSATO DIVERSE FASI E PERIODI.
  • 5. dai primi rudimentali "esperimenti" dei fratelli Lumière ai moderni film digitali, ricchi di effetti speciali realizzati con la grafica computerizzata.
  • 6. Il cinema, inteso come proiezione di immagini in movimento, ha numerosi antenati, che risalgono fino al mondo antico
  • 7. In oriente esisteva la rappresentazione delle ombre cinesi
  • 9. in Europa abbiamo studi ottici sulle proiezioni tramite lenti fin dal 1490 con la camera oscura leonardiana
  • 11. La lanterna magica è una forma di proiezione di immagini dipinte (di solito su vetro) su una parete (o uno schermo appositamente predisposto) in una stanza buia, tramite una scatola chiusa contenente una candela, la cui luce è filtrata da un foro sul quale è applicata una lente
  • 13. La diffusione della lanterna magica fu rapida ed ebbe due principali applicazioni: una didattica e una fantastica.
  • 14. Nel primo caso si poteva istruire mostrando luoghi, monumenti, oggett i, piante, animali che Nel secondo caso si nessuno aveva mai potevano proiettare visto, con un effetto molto immagini fantastiche più suggestivo della per divertire e stampa intrattenere lo spettatore
  • 16. Inizialmente con la lanterna magica si proiettava una sola immagine fissa per volta
  • 17. grazie a varie invenzioni accessorie, si arrivò a moltiplicare le immagini e a farle muovere, magari facendo scorrere due o più lastre l'una sull'altra
  • 18. ottenendo per esempio l'effetto di due persone che si allontanavano o di un cavaliere che muoveva verso un castello
  • 19. Lastra scorrevole per lanterna magica
  • 21. Ai fratelli Lumière si deve dunque l'idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori, quindi la nascita del cinema inteso in senso moderno.
  • 23. Figura chiave nello spettacolo della lanterna magica (e non solo), era quella dell'imbonitore, cioè di un personaggio che spiegasse le immagini mostrate
  • 24. L’imbonitore raccontava gli avvenimenti che venivano proiettati. Le immagini da sole infatti non erano sufficientemente chiare per essere capite dal pubblico, che quindi aveva bisogno di un commento parlato per comprendere a pieno.
  • 25. Questa figura di narratore presente fisicamente alle rappresentazioni venne conservata anche in tutti gli spettacoli del cinema delle origini
  • 26. 28 dicembre 1895 la vita e la natura sono riprese dal vero
  • 27. L’arrosseur arrosé Les forgerans L’arrivée d’un train en gare
  • 29. 1896 NASCE IL CONCETTO DI DOCUMENTARIO
  • 30. sulla scena vengono narrati casi di cronaca che tuttavia mancano di spettacolarità, per questo motivo il pubblico è meno attratto e coinvolto dal neonato cinema
  • 33. • REINVENTA IL CINEMATOGRAFO ALLA SUA MANIERA • ESSENDO UN ILLUSIONISTA FA LARGO USO DI • TRUCCHI E SPARIZIONI • AIUTANDOSI CON L’ARTE DELLA MAGIA
  • 34. ATTRAVERSO MÉLIÈS NASCE IL CONCETTO DI FANTASCIENZA
  • 35. • Le voyage dans la Lune (1902) • Vingt mille lieves sous les mers (1907) • A la conquête du Pole (1912)
  • 38. WILLIAM PAUL HA ASSIMILATO LA LEZIONE DEI LOUMIERE E DI MÉLIÈS LA SUA ATTENZIONE SI CONCENTRA SU NUOVI DETTAGLI TECNICI
  • 39. INTRODUCE IL CONCETTO DI: • SCENEGGIATURA • MONTAGGIO • PRIMO PIANO • CAMPO LUNGO
  • 40. LA DIFFUSIONE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE • Nasce il concetto di produzione cinematografica • Nasce il concetto di distribuzione
  • 41. ITALIA • Nel 1905 fu fondata a Roma da Filoteo Alberini la prima casa di produzione cinematografica italiana, la «Alberini e Santoni», che esordì con il film La presa di Roma
  • 42. Locandina del film: La presa di Roma, 1905
  • 43. • A Torino Arturo Ambrosio, fondatore dell’industria cinematografica italiana, affida a Luigi Maggi la realizzazione di Gli ultimi giorni a Pompei (1908) la pellicola è lunga 366 metri
  • 44. Locandina del film: Gli ultimi giorni di Pompei, 1908
  • 45. UN PO’ DI NUMERI • 10 le case di produzione cinematografica in Italia • 200 i film realizzati nel 1909 • 400 i film realizzati nel 1910 • 366 i metri della pellicola Gli ultimi giorni di Pompei
  • 46. Anche nel resto d’Europa, Russia compresa, furono costituite case di produzione e vennero girati film sempre più complessi e ambiziosi
  • 47. La produzione quantitativamente maggiore, a fianco di quella francese e italiana, ebbe però luogo negli Stati Uniti
  • 48. 1911 alcuni produttori indipendenti, per sfuggire alle difficoltà legali e alla concorrenza spietata, si trasferirono a Hollywood, un sobborgo di Los Angeles, creando i primi stabilimenti di quella che diverrà ben presto la «Culla del cinema»
  • 49. Il cinema divenne nel giro di pochi anni un nuovo genere di spettacolo popolare, il primo divertimento di massa, in grado di attirare un pubblico sempre più vasto, composto da individui di diversa estrazione sociale e di differente livello culturale
  • 50. • Prezzo del biglietto: un nickel, una moneta da 5 centesimi • Lo scopo è quello di attirare un vasto pubblico • Tra cui gli immigrati che, a causa delle difficoltà della lingua, venivano emarginati da ogni forma di svago
  • 51. • Anche il cinema francese • diviene industria • attraverso gli imprenditori • Charles Pathé e Léon Gaumont
  • 52. Le loro case di distrubuzione sono fortissime e si espandono in tutto il territorio francese
  • 53. Manifesto pubblicitario per la ditta Pathé, 1908. Nel manifesto, il gallo, emblema della ditta, compare fra le gambe dei fratelli Charles ed Émile Pathé pronti a conquistare il mondo con un proiettore
  • 57. • Nel 1905 la Pathé vende 12.000 metri di film al giorno! • Le copie, infatti, sono vendute a metri, a lunghezza e non come opere autonome • Ciò consentirà alla casa di distribuzione di arricchirsi notevolmente
  • 58. Negli Stati Uniti diversi produttori si associano in una sola etichetta perché temono uno schiacciamento economico da parte della Pathé
  • 59. Nasce così la Paramount
  • 63. Il piano, in fotografia così come nelle riprese cinematografiche, è un termine usato per indicare l'ampiezza di un'inquadratura in rapporto alla figura umana.
  • 64. Solitamente, si parla di piano quando l'inquadratura comprende, al massimo, una figura umana nella sua interezza. Se l'inquadratura fosse più ampia, si parlerebbe di campo.
  • 65. FIGURA INTERA: • La persona è inquadrata dai piedi alla testa, e sta esattamente nel fotogramma
  • 66. PIANO AMERICANO • L'inquadratura parte dalla metà della coscia. Spesso utilizzato per inquadrare due o più persone (con un taglio all'altezza delle ginocchia), questo tipo di inquadratura serve a dare all'attore maggiore libertà espressiva e d'azione.
  • 67. PIANO MEDIO o MEZZA FIGURA Inquadratura che riprende la figura (una o più persone) dalla vita in su
  • 68. MEZZO PRIMO PIANO o MEZZO BUSTO • L'inquadratura tagliata approssimativamente all'altezza del petto è definita Mezzo Primo Piano (MPP) o Mezzo Busto (MB) • Nel film del 1903 Assalto al treno (The Great Train Robbery) di Edwin S. Porter abbiamo il piano ravvicinato del bandito (George Barnes) che spara agli spettatori. Probabilmente è il primo caso di mezzo busto della storia del Cinema.
  • 69. PRIMO PIANO • Inquadratura di un volto dall'altezza delle spalle. Il soggetto è isolato dal contesto, e la sua espressione è il centro dell'attenzione.
  • 70. PRIMISSIMO PIANO Il volto del soggetto riempie l'inquadratura, ed è generalmente tagliato sopra l'attaccatura dei capelli e a metà del collo (a volte il taglio è fatto partire dal mento). L'inquadratura è molto stretta e particolarmente cinematografica, consentendo di cogliere l'anima del soggetto.
  • 71. PARTICOLARE O DETTAGLIO • È una parte del volto o del corpo, ripresa molto da vicino. Può riguardare anche un oggetto molto piccolo, o parti in movimento (ad esempio il dettaglio dei piedi nella corsa).
  • 72. IL CAMPO • nelle riprese cinematografiche è un termine usato per indicare l'ampiezza dell'ambiente inquadrato. • Solitamente, si parla di campo quando l'inquadratura è abbastanza ampia da non mettere eccessivamente in rilievo eventuali soggetti, come persone o animali. Questi faranno semplicemente parte dell'inquadratura. Nel caso un singolo soggetto fosse ripreso a distanza abbastanza ravvicinata da farlo divenire l'elemento principale dell'immagine, allora si parlerebbe di piano.
  • 73. Campo lunghissimo È l'inquadratura più ampia possibile. Il paesaggio (o la scenografia) è talmente ampio che la presenza di eventuali figure umane sarebbe difficilmente notabile. È ripreso solitamente a grande distanza.
  • 74. Campo lungo L'ambiente, pur essendo ripreso in maniera ampia, presenta un centro di interesse. Eventuali figure umane sono distinguibili, ma rimangono inglobate nel paesaggio.
  • 75. Campo medio Le figure umane sono perfettamente distinguibili, ma lo spazio circostante è ancora preponderante, seppur di poco.
  • 76. Campo totale Le figure umane sono visibili nella loro totalità e sono parte integrante di un ambiente ristretto (limitando l'inquadratura ad un solo soggetto, si ottiene la figura intera).
  • 77. Il campo-controcampo è una tecnica utilizzata durante la fase di montaggio di un film, articolata in due distinte inquadrature speculari. Si tratta di uno degli effetti più usati nel linguaggio cinematografico.